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Autore: Thiana    21/10/2011    2 recensioni
Bene. Titolo peggiore non potevo trovarlo, davvero.
Una Charlie/Lavanda post battaglia di Hogwarts.
"Lo guardò per trovare delle somiglianze. Alto, muscoloso, i capelli rossi non troppo lunghi, occhi blu e profondi. Un ragazzo niente male. Si soffermò sul naso dritto e fino e le labbra carnose, dischiuse in un sorriso."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Lavanda Brown
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Beh, una LavandaXCharlie scritta un bel po' di tempo fa. Andrebbe ricontrollata e aggiustata tutta, ma... farei prima a riscriverla direttamente. Avevo pubblicato i primi due capitoli mooolto tempo fa, ma erano illeggibili anche per un bambino di 5 anni, così ci riprovo ora. E' breve (solamente 5 capitoli) e già finita di scrivere e -interner permettendo- ho in mente di aggiornare un giorno si e uno no. 


Girò ancora una volta la sciarpa rossa attorno al collo. Il freddo in Romania era pazzesco, ma era lì che lei sentiva di dover stare. Lontana dalla famiglia, la sua famiglia.
Subito, nonostante sapesse che le avrebbe fatto male, ripensò a quella lite. -Lavanda, sei una buona a nulla... Hai finito gli studi da sei mesi, la guerra è passata e tu non fai niente. Sei una grandissima delusione.-
Le parole di suo padre gli giravano ancora in testa. Il giorno dopo era partita ed era arrivata lì.
Senza parenti, senza amici, senza conoscere nessuno. Grazie ai voti del M.A.G.O. e alla conoscenza dell'Inglese aveva trovato un buon lavoro in un'agenzia di viaggi per maghi e babbani.
Ovviamente i primi si facevano riconoscere grazie ad una frase in codice. -Ho appena bevuto un'ottima Burrobirra.- ripetevano sempre.
Anche oggi la neve ricopriva il manto stradale rendendolo candido e freddo. Neanche gli inverni ad Hogwarts le erano parsi così freddi. Salì sul taxi e si diresse al lavoro.
-Sally, vado a prendermi un caffè.- disse la ragazza alla collega verso l'ora di pranzo. Uscì e, stringendosi nel cappotto nero, camminò attenta a non scivolare. Colpì qualcosa e cadde a terra, sdriata sulla neve. Lentamente si alzò mettendosi a sedere e incontrò lo sguardo blu e gentile di un ragazzo con i capelli rossi che le ricordava incredibilmente Ron.
-Scusami, non ti avevo visto.- gli disse in inglese, scordandosi che forse lui non avrebbe capito.
-Non preoccuparti, è anche colpa mia.- le rispose invece lui.L'aiutò ad alzarsi e si spazzolò via la neve dal cappotto.
-Non sono abituata a questo freddo. Londra è un po' più calda.- si giustificò lei per avere qualcosa da dire.
-Sei di Londra?- s'informo lui gentile raccogliendole la borsa ancora a terra.Annuì,
-Comunque,- disse decisa, risistemandosi, -io sono...-
-Lavanda?- esordì lui. Lei lo guardò curiosa e un po' spaventata.
-S..si.- disse infine. -Ron mi aveva spedito una tua foto per farmi vedere come eri.-
Ron? penso lei. Romania? Ma uno dei suoi fratelli non lavorava proprio in Romania? Lo guardò per trovare delle somiglianze. Alto, muscoloso, i capelli rossi non troppo lunghi, occhi blu e profondi. Un ragazzo niente male. Si soffermò sul naso dritto e fino e le labbra carnose, dischiuse in un sorriso.
Rideva di lei? Arrossì quando si rese conto che era rimasta a fissarlo come una scema. -Tu sei il fratello di Ron che lavora con i draghi, vero?- gli chiese lei.
Lui annuì, -Sono Charlie.- Si strinsero la mano e lei rimase sorpresa di quanto fosse calda la sua mano, nonostante il freddo e i numerosi calli.
-Beh, scusami di esseri venuta addosso. Ora vado.- si congedò lei tornando in ufficio senza prendere il caffè.

-Lavanda. Ma cos'hai? E' ora di andare a casa. Oggi sei con la testa sulle nuvole.-
Ed era vero. Quel giorno le aveva combinate tutte. Aveva fatto cadere il succo di zucca, aveva mischiato mete per babbani e maghi, aveva lasciato la bacchetta in bella vista sulla scrivania con un babbano davanti, aveva addirittura provato ad usare il telefono senza comporre il numero.
-Scusami, ho incontrato un... una persona e mi ha fatto ricordare i tempi della scuola.- salutò la collega, raccolse le sue cose e andò a prendere una tazza di caffè bollente prima di andare a comprare la cena. Entrò in uno dei tanti ristoranti take away e si fermò a leggere il menù, per scegliere qualcosa che potesse fermarla dal ripensare ai vecchi tempi. Guardò la fila avanti a sè, c'erano almeno dieci persone. Avrebbe dovuto aspettare abbastanza, pensò sbuffando. 
-Lavanda?- Sentì una voce profonda e sorpresa alle sue spalle. Si voltò e quasi fece cadere il contenitore dei menù.
-Oh, Charlie. Ci... rivediamo!- Il rosso prese un menù e lo sfogliò. -Hai mai assaggiato la zuppa di piselli? E' pessima qui.- Mormorò come se stesse parlando con una vecchia amica.
-No, mai provata.- Rispose con un sorriso sulle labbra. 
-Ordini sempre qui la cena?- La ragazza scosse la testa.
-No, ma oggi cerco qualcosa semplice e veloce. Di ritorno dal lavoro non ho poi molta voglia di cucinare solo per me.-
-Sei in Romania da sola?- le chiese il rosso. Lei annuì arrossendo. -Sono, emh... scappata da Londra. Non conosco praticamente nessuno qui.- Abbasò il capo.
-Quindi ceni sola.- disse lui. Non era una domanda, bensì un'affermazione. -Vieni a cena da me. Almeno nessuno dei due rimane solo, no?- La Brown alzò il volto.
No, Lav no. E' il fratello del tuo primo amore.
Per cui non provi più nulla.
Lo hai appena conosciuto.
Lo fa solo perchè è solo.
Beh, che male c'è!?
E' troppo grande.
Non è vero.
No, Lav no.
Dì di no.
-Va bene...-

 

   
 
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