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Autore: Silene Nocturna    22/10/2011    6 recensioni
Dato che la festa mi ispira più di ogni altra cosa, ecco a voi una raccolta alquanto sciocca in omaggio ad Halloween XD
Questa prima storia vedrà come protagonista Vegeta, difatti svolgo quasi tutto dal suo punto di vista e non mancherà una parte dedicata esclusivamente a lui e Bulma…
Farò in modo di continuare la serie, creando singole storie –forse anche drabble- trattando appunto di alcuni spaventi dei personaggi, presenti alla festa, che più mi ispirano^^ Argomenti comici, horror o misteriosi si susseguiranno piacevolmente… Bèh, si vedrà! Intanto buona lettura.
Genere: Comico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Un po' tutti, Vegeta
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vecchi racconti

 

 

I piccoli saiyan erano sdraiati sul grande tappeto del salotto ai piedi dei rispettivi genitori, intenti a chiacchierare noiosamente. A dir la verità erano soltanto le donne a parlare; Goku scambiava qualche frase con il signor Brief che, fumando la sigaretta ed allisciando il lucido pelo del suo micio, gli raccontava i progressi e miglioramenti dell’ultima camera gravitazionale. La signora Brief elargiva consigli culinari alla povera Chichi, sommersa da un fiume di parole e Bulma annuiva o esprimeva giudizi… In men che non si dica erano già riuscite a cambiare argomento, soffermandosi prima su qualche pettegolezzo e poi su abiti alla moda. Chichi si rammaricò di non vivere in città, nonostante la vita tranquilla dei Monti Paoz fosse comunque di suo gradimento. E per finire, Vegeta… Béh, era il solito Vegeta: se ne stava a braccia conserte ad osservare la televisione, come avevano deciso di fare anche Goten e Trunks. Il fato volle che il film dell’orrore trasmesso continuava a farli spaventare senza che nessuno se ne accorgesse, tranne lui, ovviamente. All’ennesima scena ritenuta troppo violenta o disgustosa, il principe decise di spegnere definitivamente il marchingegno ed accantonare la misera storia di quel Frankenstein. Non che non fosse incline ad osservare scenari di sangue e raccapriccianti, talmente finti da farlo ridere e compatire ancora una volta gli stupidi terrestri, tuttavia pareva che il colorito di Goten fosse diventato inspiegabilmente più cereo del normale.

- Uffa, e adesso cosa facciamo?- domandò Trunks rivolgendo uno sguardo afflitto al suo compagno di giochi: avevano esaurito tutte le caramelle ed i dolci… Gli adulti erano intenti a ciarlare senza degnarli d’attenzione, e Bulma fu l’unica ad ascoltare le parole del suo bambino.

- Ragazzi, che ne direste se vi raccontassimo dei racconti spaventosi?- pronunciò sfilandosi elegantemente dalla labbra la sigaretta; per tutta risposta ottenne l’attenzione dei presenti, accompagnata da sguardi lucenti ed uno soltanto adirato a causa del terribile odore che quel vizio lasciava alla sua bocca.

L’attimo successivo erano tutti concentrati su un signor Brief alquanto scettico.

- Non sono bravo con queste cose… Oh béh, comunque- pronunciò ridendo sotto i baffi.

- Forza papà, poi toccherà alla mamma.- dichiarò Bulma per incoraggiarlo; Trunks e Goten erano tutt’orecchi.

- Dunque… C’era una volta, un vecchio scienziato alle prese col suo grande laboratorio: era molto felice di lavorare, tuttavia un giorno, con sua particolare sorpresa, gli attrezzi che utilizzava per costruire i suoi geniali macchinari, sparirono uno dopo l’altro, senza lasciare traccia! E questo avveniva soltanto di notte…

- Era un fantasma!- esclamò il piccolo Son.

- Zitto Goten!- l’ammonì il più grande.

- …Curioso vero? Non c’era alcuna spiegazione logica per questo, fin quando un giorno, lo scienziato molto furbo, sistemò una telecamera ben nascosta tra gli oggetti disposti sulla scrivania. Il giorno seguente fu lì per osservare la registrazione: come sempre gli oggetti erano spariti, ma con immenso stupore ci fu una spiegazione a tutto ciò… Una bambina, la sua bambina sgattaiolava ogni sera in laboratorio per portar via una chiave inglese, un cacciavite, dei materiali di scarto… Così lo scienziato, curioso di vedere cosa succedesse, raggiunse subito la camera della figlia, trovandola alle prese con un oggetto tondo dallo strano ticchettio.

- Ma… ma quella bambina era Bulma!- esclamò Goku estremamente sorpreso. Vegeta l’osservò accigliato, quasi per compatire la sua ovvietà mentre la donna sorrise al ricordo del giorno in cui era riuscita a creare il suo radar cerca sfere; nonostante l’esito, era stata una bella storia, si ritrovarono a concordare tutti.

- Oh, adesso tocca a me! Dunque, vediamo… C’era una volta una bellissima ragazza circondata da due aitanti giovani: uno era alto e ingenuo, mentre il secondo un incredibile fusto con la fronte spaziosa. Ma la povera donna aveva due sorellastre estremamente cattive in grado di portarglieli via e…

- Mamma, tu salti il giro!- dichiarò una Bulma adirata, ma ancor di più ricevendo la solita risata sommessa della madre che civettuola rivolgeva sguardi d’ammirazione ai due saiyan, i quali rabbrividirono pensando all’esito che potesse avere quel racconto.

- D’accordo, ci provo io…- disse Goku tornando a volgere l’attenzione a suo figlio: - C’era una volta una grandissima torta al cioccolato piombata su di una piccola casa di montagna…-

- Perché?- domandò Goten accigliato.

- B-bèh perché… Perché in quel villaggio piovevano le torte!

- E allora?- insisté Trunks più scettico ed annoiato che mai.

- Allora, dunque, dicevo: il ragazzo fece della grossa torta la sua casa, e per vivere mangiava ogni giorno quei gustosi pezzi di cioccolato!

- Perché?- fu ancora la domanda di suo figlio.

- Perché… Aveva molta, moltissima fame! Era talmente povero che a volte non mangiava per mesi.

- E allora?- rimbeccò immensamente scocciato il piccolo Brief.

- Sì, béh, ecco… Un giorno mangiò così tanto che… Così tanto che scoppiò in mille piccoli pezzettini!

Inutile dire che gli interlocutori chiesero ancora una volta quel “perché” ed “allora”, senza il minimo interesse: giacevano col volto sorretto dalle manine paffute ed i gomiti sul tappeto osservando il povero Goku che deglutì vistosamente imbarazzato. Dopodiché la risata sfacciata e terribilmente derisoria del Principe dei Saiyan pervase l’intera stanza.

- Dimmi, Kaaroth, si trattava di Majin Bu o di te?

- Non è divertente.- dichiarò offeso l’altro, portando le braccia al petto. – Non sono bravo a raccontare storie, io.

Quando lo schiamazzo fu terminato, i ragazzini si ritrovarono a sorridere ugualmente nonostante tutte le storie narrate non avessero proprio nulla di spettrale; Chichi dichiarò fermamente di non essere in grado di creare qualcosa al momento e Vegeta era pronto a fulminare chiunque si fosse rivolto a lui come cantastorie… Quella serata era già durata troppo per i suoi gusti, ma nonostante l’ora tarda pareva che i due coniugi fossero intenzionati a continuare la loro permanenza; tutta colpa di Bulma e delle sue idee balorde. Bevve un sorso dalla lattina che stringeva tra le dita, dicendosi che appena terminata la bevanda avrebbe abbandonato anche quello snervante campo di battaglia. Dopotutto, che cosa c’era di più spaventoso di un’infima riunione di famiglia?

Per fortuna la signora Brief contribuì a placare l’animo di tutti offrendo altri e succulenti pasticcini rosso sangue, colore dovuto al frutto utilizzato nell’impasto.

- Tutti dolcetti e niente scherzetti!- esclamò Trunks sospirando sonoramente.

- Avanti Bulma, accontentali e mettiamo fine a questa pagliacciata.- disse brusco il saiyan aprendo la porta d’ingresso affinché i due ragazzini uscissero per bussare nuovamente il campanello.

- Vedrai papà, non riuscirai a spaventarmi!- ultimò il piccolo Son correndo allegramente fuori, seguito da un più scettico Trunks.

- Che hai in mente, caro?- domandò la scienziata una volta richiuso l’uscio.

Fuori al freddo, i rispettivi figli tentarono di raccapezzarsi per mettere in scena un formidabile scherzo e concludere per il meglio quella magica notte. Escogitarono infatti di unirsi mediante la fusione ed utilizzare la tecnica dei piccoli e dispettosi fantasmi; di sicuro le donne si sarebbero spaventate, pensarono sghignazzando. Quando tutto fu pronto ed il grande sacco di iuta proteso verso lo stipite della porta, si apprestarono finalmente a richiamare gli adulti e, con incredibile sorpresa per loro, sia Goku che Vegeta furono lì ad accoglierli.

- O la borsa, o la vita!- esclamò uno strafottente Gotenks.

Senza attendere oltre, il principe fu il primo a riempire il sacco, ma in maniera alquanto strana. Da quando le caramelle emettevano fumo?

L’attimo successivo un rumoroso scoppio accompagnato dalla puzza di zolfo pervase il porticato ed i fantasmi di Gotenks esplosero nel tentativo di fare la linguaccia.

Chichi e Bulma avevano un’espressione afflitta: in quel momento fu più forte di loro chiedersi quali dei due fossero i bambini.

La porta venne richiusa subito dopo e, sciolta la fusione, i ragazzini scomparvero nella camera di Trunks; era stata una notte di Halloween decisamente strana.

Poi, di nuovo il suono del campanello.

- Adesso basta! Trunks, ti ho detto che per stasera hai messo a dura prova la mia pazienza!- proruppe Vegeta spalancando con impeto la porta ed accogliendo così la visione di un’orribile vecchia seduta su di una palla di vetro fluttuante.

- Buonasera, io sono l’indovina Baba e…

- Ah sì?- pronunciò il saiyan a denti stretti.

- No, Vegeta!- tentò di fermarlo la conserte avendo inteso la prossima mossa.

Senza preavviso infatti, lui strappò la preziosa bolla dal posteriore della povera Baba, lanciandola con estrema potenza nel buio della notte. Richiuse sonoramente la porta alle spalle, pulendosi soddisfatto le mani, dinanzi ad una Bulma incapace di proferire parola.

- DANNATO SAIYAN, PAZZO E MALEDUCATO, IO TI MALEDICO!- furono le sonore imprecazioni della sibilla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve! Ebbene sì, questo è proprio il mio ultimo racconto prima di riprendere una certa festa lasciata in sospeso XD L’ho detto ogni volta ma credo proprio che stavolta sia vero… No in verità me n’è appena venuto un altro in mente! Maledizione XD Ah per precisare, vi informo che mi sono autoplagiata poiché questa storia è stata scritta parallelamente a quella precedente^^

Spero che sia stata di vostro gradimento e ci tenevo a ringraziare tutti coloro che mi hanno seguita! Consiglio inoltre di leggere la flashfiction di Girl_in_Blue –sempre a tema- che a mio parere è molto divertente^^

Propongo ancora una volta il mio contest esclusivamente sul fandom di Dragon ball dato che ho riscontrato l’interesse di molte frequentatrici: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9936681&tid=42a6976879cf86a6f464928a54708e3463ce4b6f63966cbd44b9d436ce106dbf

 

A presto!

Nihila.

   
 
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