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Autore: Simon_Madison    22/10/2011    0 recensioni
"Questo mio bacio accogli sulla fronte!E, da te ora separandomi, lascia che io ti dica che non sbagli se pensi che furono un sogno i miei giorni"
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo mio bacio accogli sulla fronte!
E, da te ora separandomi,
lascia che io ti dica
che non sbagli se pensi
che furono un sogno i miei giorni;
e, tuttavia, se la speranza volò via
in una notte o in un giorno,
in una visione o in nient'altro,
è forse per questo meno svanita?
Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro un sogno.



-Hey, ciao..-

La tua voce è come un ombra fredda, scura. Mi saluti, ma non credo sia quello che volevi fare davvero, sarebbe stato più semplice un messaggio, un’ e-mail.

-Ciao-

Rispondo a stento. Mi è mancata la tua voce, più di quanto potessi immaginare. Mi tormento le labbra, e le mordo fino a farle quasi sanguinare. Sono impaziente di sentire la tua voce ancora. Perché mi hai telefonato?

-Io volevo..ecco, volevo solo sapere come stavi..-

Tremi appena. Anche da qua riesco a sentirlo, esiti, non mi stai chiedendo davvero di risponderti, non lo vuoi sapere; o forse ti interessa, ma è un altro il motivo per cui mi hai cercata.

-Sto bene..tu come stai?-

Vorrei che fosse solo una domanda di cortesia, ma ho davvero bisogno di sapere che per te è tutto ok. Appoggio la testa al cuscino, e tengo il cellulare ben saldo vicino all’orecchio. Il flebile suono del tuo respiro mi penetra dentro..dio..da quanto non sentivo questa melodia?

-Sto bene..-

Rimaniamo in silenzio, forse minuti, forse ore.
Non so come iniziare un discorso con te, non l’ho mai saputo davvero fare. Vorrei dirti tante cose, raccontarti come va la mia vita, raccontarti quello che faccio, perché lo faccio.
Ma non esce niente. Ho la gola secca, e il battito del mio cuore mi rimbomba nelle orecchie. Respiro profondamente, fa quasi male.

-Devo dirti una cosa..-

Sei pacato, quasi distante.
Deglutisco. Non ci sentiamo per quasi un anno, e tu mi telefoni all’improvviso nel cuore della notte. Deve essere importante. Non mi piace questa sensazione.

-Certo, ti ascolto.-

Altro silenzio, altra paura.
Non posso fare nulla se non stare qui a aspettare, aspettare che tu ti decida a parlare, aspettare te.
Ma dopotutto, ci sono abituata. È quello che ho sempre fatto, ti ho aspettato, ti sto ancora aspettando.

-Io sto morendo Lys.-

Mi si gela il sangue nelle vene. Dischiudo le labbra mentre tutto attorno a me si offusca. Fisso il vuoto, mentre qualcosa dentro di me si spegne per sempre. La luce se ne va, ritorna il ghiaccio, ritorna il buio.

-Non..non capisco..-

Cerco di darmi un contegno. E non piango. Io non voglio piangere. Mi alzo di scatto dal letto e spalanco la finestra. L’aria gelida mi penetra dentro, mi circonda le ossa.
E respiro. Devo respirare.
Sento di nuovo la tua voce, calda, un po' roca. Per favore, non dire niente. non potrei sopportare oltre. Fa male.

-Avevi ragione sai? Quando dicevi che certe cose sono importanti..beh, volevo solo dirti che tu, tu sei importante.-

Non mi dai spiegazioni, ma mi rispondi.
Stai piangendo. No. Ti prego non farmi questo. Non piangere, non ho mai sopportato le tue lacrime.

-Tu non puoi..tu non puoi morire, mi hai capito?!-

Urlo, annientata, distrutta. Sono arrabbiata. Sono delusa.

-Non puoi, non dopo quello che abbiamo passato, ti ho già detto addio una volta, tu..non puoi farmi questo..non puoi chiedermi di lasciarti andare..io, non posso vivere in un mondo dove non ci sei tu.-

Mi hai privata del tuo abbraccio, forse di un ultimo attimo di vita insieme. Mi hai privata ancora una volta di Noi, ma è inutile dirtelo ora, sei egoista, e io ti odio. Ti odio così tanto che mi fa male, mi consuma.
E giuro che non piango. Non sto piangendo. Non sono lacrime. È solo il vuoto della mia anima. Sono solo gli ultimi brandelli di cuore che vengono strappati via da me.


Sto nel fragore
di un lido tormentato dalla risacca,
stringo in una mano
granelli di sabbia dorata.
Soltanto pochi! E pur come scivolano via,
per le mie dita, e ricadono sul mare!
Ed io piango - io piango!
O Dio! Non potrò trattenerli con una stretta più salda?
O Dio! Mai potrò salvarne
almeno uno, dall'onda spietata?
Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro un sogno?



E tu non rispondi, e lo so che sai che ho ragione. Sai che hai sbagliato, sai che sbagli ancora. Forse il tuo non è egoismo, forse è solo paura.

-Sarò con te, dovunque. Ti amerò sempre Lys.-

Riattacchi, e mi lasci qui. Sospesa con la consapevolezza che presto, non ci sarai più.
Piango, e sorrido amaramente. La finestra è ancora aperta, ma io non sento freddo, io non sento più niente.

E parlo, parlo al vento, parlo al telefono, anche se so che tu non mi sentirai.
-Darei la mia vita per poterti aspettare ancora.-




Questa, mmh, non saprei come definirla, è nata per caso in una notte di depressione.
Probabilmente avevo visto qualche film strappalacrime o cose del genere la sera prima.
Per scriverla, mi sono ispirata alla poesia (riportata) di E.A Poe -che ho adorato, tra parentesi-.
Non ha un finale chiaro, non si sa di cosa morirà il ragazzo, ma non era questo il punto (: perciò non chiedetemelo.
Le critiche sono ben accette.
E se qualcuno riesce a dare una definizione migliore a questo mio lavoro..ben venga (:
See you soon.

Maddy.
  
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