-Spiegami perché hai voluto comprare proprio un pianoforte...
-Non puoi capire.- rise la giovane donna dai capelli rosso scuro, mentre si accomodava sulla sediolina davanti a un pianoforte alto e splendido, costruito in un lucido materiale nero.
-Dimmelo comunque.- insistette James, sprofondato in una poltrona del salotto di casa Potter.
Lily scosse la testa, sentendosi pizzicare dall'impazienza, le dita che sfioravano i tasti del pianoforte.
-Adesso stai zitto, ok?- sorrise.
James annuì. Lily tornò a voltarsi verso il pianoforte, tirò un respiro profondo e premette il primo tasto.
Una nota cristallina si levò nell'aria, e James sgranò gli occhi, piacevolmente stupito.
Ma non disse nulla, rimase in silenzio mentre Lily continuava a suonare. La ragazza chiuse gli occhi, mentre un sorriso lieve si apriva sul suo viso.
Le sue dita scattavano sempre più rapide sui tasti, vi picchiavano sopra, spandendo nell'aria un torrente cristallino di note dalla vibrante armoniosità.
James trattenne il fiato: era una dolce catena di suoni perfetti, intensi e dolci al tempo stesso, che si levava creando una pioggia di musica delicata, una ragnatela di limpide note che sembrava avvolgerlo.
Chiudi gli occhi!, sembrava gridargli quella musica. Lasciati andare, chiudili e...
La musica si interruppe.
Lily spalancò gli occhi, le mani ferme a mezz'aria, fissando James, con le guance che si arrossavano leggermente.
-Perché ora ti sei fermata?- le chiese lui. -Era perfetto. Continua, ti prego.
-Ti è piaciuto, davvero?- rispose Lily, reprimendo un sorrisetto.
-Certamente! Sai, non avrei mai immaginato che ti piacesse tanto la musica.
-Beh, quando ero piccola i miei genitori mi hanno fatto seguire un corso di pianoforte.- rispose lei. -E da allora la passione è rimasta.
Lui non seppe cosa rispondere. Tra di loro calò un silenzio, che infine fu Lily a spezzare.
-Sai, io suono per farmi coraggio.
-Come?- domandò James, perplesso, inarcando un sopracciglio.
Lily lo fissò con un'espressione seria e ferma negli occhi verde chiaro.
-Per farmi coraggio.- ripeté. -Stiamo vivendo questa guerra, che imperversa e minaccia di strapparci la vita ad ogni istante. E io ho paura, vivo ogni attimo come se un Mangiamorte dovesse improvvisamente irrompere in casa. Quando suono, invece...
Un sorriso dolce si dipinse sul suo viso.
-Allora sono completa, libera. Ci sono i suoni a farmi compagnia, ed è una cosa meravigliosa. È come se la musica mi avvolgesse, creasse intorno a me una cupola, proteggendomi dal resto del mondo, offrendomi calore e rifugio, riempiendomi il cuore. E mi dona sicurezza. Quando inizio a suonare, sto così bene che mi sento più sicura e coraggiosa, sento che posso farcela, che posso superare questa guerra. Per questo amo suonare.
Lily si interruppe, riprendendo fiato per il discorso. Immediatamente, James si alzò e la raggiunse per abbracciarla.
-Non devi avere paura.- le mormorò, con le labbra a un soffio dalle sue. -Ce la faremo, insieme. Io, te, Harry... e la musica.
Lei annuì, sorridendogli. Quelle parole la facevano sentire felice: ne era certa, sarebbe andato tutto bene.

                                                                                                                                    Esattamente una settimana dopo, James e Lily Potter morirono.