Passarono le ore, i due gemelli ritornarono in villa, feriti e grondanti di sangue, con i vestiti lacerati e le asce quasi distrutte,
“Ahi ahi” si lamentò Dum,
“Ci hanno conciato proprio per le feste” mormorò Dee,
“Dee! Dum! Ma che vi è successo?” Alice corse verso i due terrorizzata
“Oh, signorina Alice” il ragazzo in blu sorrise,
“Ci hanno attaccato di sorpresa” rispose il ragazzo in rosso,
“Presto! Dovete subito curare quelle ferite”, la ragazza li prese per mano portandoli velocemente nella loro camera
“Come fai a sapere dov’è la nostra camera?”, i due si tolsero i vestiti rimanendo in boxer, erano davvero pieni di ferite
“Eliot mi ha fatto fare un giro di tutta la villa e mi ha mostrato tutte le camere” Alice prese del disinfettante e delle bende iniziando a curare i due guardiani,
“Sei davvero gentile, sorellona” sorrise Dum,
“Mi sembra naturale preoccuparsi per qualcuno che è ferito” mormorò la ragazza finendo di bendarli,
“Oh, che brava, non sento più dolore” disse Dee, Alice si guardò intorno, la camera era piena di armi di tutti i generi, i fratelli si misero di nuove le casacche, corsero verso la ragazza e l’abbracciarono,
“Grazie, sorellona”, lei arrossì stringendo a sé i due,
“Non mi ringraziate, non ho fatto niente di che”, Dee sorrise
“Sorellona, sorellona. Ti va di giocare con noi?”, Alice annuii
“Che gioco vorreste fare?”, i fratelli tirarono fuori dei coltelli,
“Lotte all’ultimo sangue” urlarono in coro, la ragazza tirò subito via le armi,
“Ma siete impazziti? Siete ancora feriti! E poi che razza di gioco sarebbe lottare all’ultimo sangue?!?”, Dee e Dum diventarono tristi
“Abbiamo fatto arrabbiare la sorellona” iniziarono a piangere, Alice li consolò
“Su su, non sono arrabbiata”, gli accarezzò la testa sorridendo, i due riabbracciarono Alice sorridendo,
“Non ti piacciono le armi?” chiese Dum “A noi piacciono molto” mormorò Dee,
“Io non sopporto le armi, fanno solo del male” rispose lei tenendoli per mano,
“Quindi non sopporti neanche noi?” chiesero in coro i due gemelli, la straniera sorrise
“Ma non che non vi sopporto, vi voglio già bene”, i guardiani saltarono di gioia, fuori dalla finestra scese la notte,
“La fase diurna è stata abbastanza lunga oggi”, Alice sbadigliò, i due la portarono a letto
“Se hai sonno”,
“Puoi dormire con noi”, tutti e tre si misero sotto le coperte, la ragazza si addormentò nel giro di pochi secondi, i gemelli la guardarono
“E’ carina, vero?” chiese il ragazzo in blu
“Si, davvero carina” rispose il fratello, si strinsero ad Alice baciandogli le guance
“Sei felice?” mormorò Dum, il gemello annuii
“Tu?”,
“Si. Credo che ci divertiremo molto con la sorellona” rispose il ragazzo in rosso,
“Già” sorrise il fratello, i due chiusero gli occhi addormentandosi, era ovvio che l’arrivo di Alice avrebbe cambiato la loro solita e monotona routine.