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Autore: MaryKay96    23/10/2011    0 recensioni
Se improvvisamente ti trovi in mezzo ad una foresta durante il XII secolo e la foresta in questione e' Sherwood? Gwen Walsh e' in questa situazione. Incontra il famigerato Robin Hood, e subito le propone di unirsi al suo gruppo di fuorilegge....Robin e Marion hanno un figlio...Sboccera' un amore? E perche' Gwen e' stata mandata nel passato? Leggete e vedrete....
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Strano a dirsi, ma in qualche modo sono finita in questo mondo e vorrei tanto ma TANTO tornarmene da dove vengo io, cioe’ il FUTURO, 21esimo SECOLO!!!! E ora lasciatemi in pace, liberatemi, babbuini ignoranti!” Hehe…quella che sentite sono io,  Gwen Walsh, legata al tronco di un albero, con un paio di jeans e maglietta con scritta “I <3 LA”…Dove mi trovo? Apparentemente in una foresta, la foresta di Sherwood come dicono ‘sti imbranati che mi hanno ….”imbrattato” all’albero…
“La madama qui presente sara’ per caso una chiaroveggente??” domanda uno scagnozzo
“Ma che chiaroveggente e chiaroveggente….avete fumato qualcosa, che ne so dell’erba? Mi state registrando per Candid Camera?? Mi volete far preoccupare??? Beh….eccellente, ce la state facendo!”…. .....potete immaginare il resto del mio CORDIALISSIMO discorso...  …XD
“Madamigella, si calmi! Non vogliamo attirare l’attenzione del Lord!!" esclama uno degli scagnozzi
"Gia',quello ci tagliera' le mani!" altro scagnozzo
"No, quello lo fanno se non paghi le tasse!" primo scagnozzo
"Ah...comunque sta il fatto che ci fara' qualcosa" ...e l'altro ancora...
"Beh, ci potevate pensare prima" esclama una voce alle mie spalle. Mi giro.Un uomo vestito di nero, un cavallo nero...gia' mi fa pensare ad un becchino. Intanto quei teppisti se la sono svignata; l'uomo-becchino scende dal cavallo e si avvicina.
"Non e' intelligente stare da soli nella foresta, soprattutto se si e' una donna e si e' vestiti in modo diverso dal solito. Madama, da dove viene? Non ho mai visto questo tipo alquanto bizzarro di moda."
"Io vengo... vengo dall'Italia e sono anche d’Irlanda!" Di certo non posso dire che gli Stati Uniti sono la mia terra natia; mi prenderebbero per matta se dico che la terra e' tonda e che esiste un altro continente in culo alla luna.
"Strane invenzioni la'... comunque, io mi chiamo Sir Guy di Gisborne,lord di Locksley. Lei invece?"
Wowowowo....Locksley??Sir Guy di Gisborne??? L'ultima volta che ho sentito questi due nomi era quando guardavo il programma "Robin Hood" o il film con Russell Crowe e Cate Blanchett...Ovviamente questa e' una qualche beffa....Ma forse e’ meglio stare al gioco....questi hanno spade vere...non si sa mai!
“Io sono.... ”scegli un titolo, scegli un titolo, “sono la Duchessa Gwen, figlia del Duca Paul Francis di Irlanda e Contessa Maria d’Italia.” Uhu....che aristocratica che sono XD
“Non ho mai sentito parlare della vostra famiglia...” esclama perplesso Sir Guy
“Beh, questo perche’ non siamo cosi’ ‘strani’, non riceviamo molta attenzione...Insomma, capita, no?” 
Fa che funzioni...fa che sia stupido e se la beve.... “Ha ragione!” risponde, “E mi scusi, perche’ e’ tutta sola? Insomma, dal vostro rango presumo che abbiate un bel po’ di servitu’, o sbaglio?”
“Avete pienamente ragione, solo che quei teppisti la’ mi hanno preso tutto...e i miei umili, e anche sciocchi, servi mi hanno lasciata da sola....” per farla piu’ drammatica, metto la mano sulla fronte....faccio scivolare la gamba destra un poco....occhi piangenti.... “Non mi chiedete come...e’ solo successo...sigh...sigh...”
“Suvvia’, non faccia cosi’...ora la accompagnero’ a Nottingham, cosi’ le faro’ conoscere alcuni membri del governo.” SSSSSIII.....Muahahahahah....che pollo ‘sto figlio...
Cosi’, galoppiamo nella foresta;una foresta che non si vede tutti i giorni; era autunno, e le foglie erano gialle e altre marroncine....uno spettacolo splendido al tramonto....Anche se non alquanto splendido il panorama di fronte a me....Sir Guy e’ un uomo alto, di bell’aspetto per quanto riguarda il corpo, pero’ troppo cupo, troppo macabro....certo, in un senso e’ sexy ma in quell’altro no, perche’ almeno io voglio avventura, positivita’ dell’altro partner...Ritornando a lui, i suoi capelli sono neri,gli occhi non so come definirli....un misto fra celeste e verde, pero’ piu’ sul verde; il naso e’ aquilino pero’ non necessariamente brutto.
“I suoi genitori si trovano in Inghilterra?” domanda Sir Guy per rompere il ghiaccio
“No, purtroppo e per fortuna, loro hanno deciso di rimanere in Italia per un altro po’....poi torneranno in Irlanda, dove io li devo incontrare.”
“Lei quale scopo ha avuto nel venire qua’?” domanda incuriosito
“Beh....”.....casso....vediamo, in che tempo siamo?...XII secolo circa....Esiste Re Artu’ in questo periodo?Nono...lui e’ del V secolo circa....C’e’ Re Riccardo Cuor Di Leone....e se c’e’ lui, vuol dire che anche Robin Hood e la sua banda esistono... “Sono  qui perche’ devo fare visita al Re Riccardo”
“Ma il Re al momento si sta preparando per riandare in Terra Santa...Che avra’ da dirgli di cosi’ importante? Perche’ deve andare a fargli visita?”
“Perche’....perche’ lo devo informare di una cosa alquanto importante per me....” porca vacca....dico che sono una figlia illeggittima? O che sono sua nipote?....Porca miseria....Ma dai...principesse per un giorno vabbene! :D
“Perche’ io sono sua figlia” 
(O___________________________________________________________O) Shock piu’ totale.
“N-non ricordavo che lui aveva una figlia...ero al corrente di un figlio....M-ma non di una f-FIGLIA!” dice urlando l’ultima parola.
“Hihi...a quanto pare paparino nasconde dei segretini ....hihihi” esclamo ridendo
“Non dovrebbe parlare cosi’ di suo padre, e’ pur sempre il Re!”....okaaay, sto zitta...
Dopo il nostro INTERESSANTISSIMO discorso, non manco’ molto all’arrivo di Nottingham. Certamente non e’ come le nostre di citta’, pero’ ha il suo fascino. Mura di cinta, con qualche arciere di pattuglia sulle torri di controllo, e altre guardie in stazione al portone principale.L’unica cosa piu’ alta delle mura e’ il campanile della chiesa. Ci avviciniamo al portone, ma le guardie non si fermano a chiedere nome e titolo, perche’ soltanto con un’occhiata, danno il cenno di procedere a Sir Guy.
Entrati in Nottingham, trovo cio’ che si vede in TV quando si fanno pubblicita’ sulla solidarieta’. Bambini mendicanti, scalzi, denutriti e le strade, oohhoho le strade! Non asfaltate, e se c’e’ una pozzanghera, insetti vi ci fanno un soggiorno estivo, una spa.
 “Che condizioni deplorevoli in cui vivete...” sussurro
“Mi scusi?” domanda il lord
“Guardatevi intorno...Non c’e’ bisogno che ve lo spieghi.” E finisco li’ la conversazione. Non voglio sentir parlare che quello e’ il secolo “in cui viviamo”...E’ sciocca come scusa.
L’edificio dove vivevano i funzionari della contea, si trova nelle vicinanze della chiesa con il campanile alto; di per se’ e’ uno splendido, enorme edificio....ma e’ all’interno di esso che iniziano a sorgere i dubbi sulla bellezza del posto.
Sir Guy scende dal cavallo, e poi si mette in posizione per aiutarmi a scendere....Intanto io scendo da sola, facendo un piccolo salto.
“Non mi hanno mai insegnato le maniere da damigella...Sa, la mia famiglia e’ piu’ campagnola, anche se ricca.” 
Seguo uno sbigottito Sir Guy verso una stanza. La stanza delle riunioni, cosi’ la chiama lui. Da fuori la porta si sentiva un uomo parlare, piu’ che altro gridare, qualcosa....
“ROBIN HOOD??? ROBIN HOOD?? Un’ altra volta lui? Che cosa ha rubato ora?” domanda irritato un uomo, sulla sua cinquantina, un po’ pelato, bianca barba folta.
“Ha fermato un carro proveniente dalla Francia, e Monsieur Jacques, che si trovava all’interno del carro, venne saccheggiato dei suoi averi, appeni acquistati dall’Italia” risponde un altro uomo, dal suo accento, francese. E’ giovane, ma non un gran che.
“Sceriffo! Ho qui un’altra vittima del possibile furto da parte del fuorilegge Robin Hood!” esclama soddisfatto Sir Guy.
“Un’altra ancora???” domanda esausto e arrabiato lo Sceriffo.
“Presentati...” mi sussurra il Lord.
“Ahem...Io sono la Duchessa Gwen, figlia del Duca Paul Joseph d’Irlanda e della Contessa Maria d’Italia”,vedo Sir Guy che mi fa cenno con la mano di continuare...e che dico? 
“Hem....ho 19 anni...parlo italiano, inglese e francese...e-“
“Nononono....mi dica cosa e’ successo! Non i suoi fatti personali!” esclama irritato lo Sceriffo....OH! Calmo bello-brutto!
“Ah....Allora, beh io....”
“...interessante” esclama lo Sceriffo beffandosi di me....
“Sono stata saccheggiata da una banda di teppistelli, hanno preso i miei tesori proveniente anch’essi dall’Italia e i miei umili e sciocchi servi mi hanno abbandonato per la strada....VABBENE??!!” rispondo questa volta IO irritata. 
“Bene. Due saccheggi in un solo attacco. Sicuramente Robin Hood si sta dando da fare...Lei li ha visti in faccia i suoi rapinatori?”
“No...avevano una maschera che li copriva”
“Strano....questa non e’ un’abitudine di Robin di nascondersi il viso....neanche la sua banda di imbranati si coprono le loro facce pietose...” esclama l’arrogante sceriffo.
“E poi nessuno di loro aveva un arco, quindi di sicuro non era lui e il suo gruppo” aggiungo. Tutti si girano verso di me. Solo in quel momento realizzai il fatto  che io e l’aristocratico francese non eravamo gli unici nella stanza. Sopra, verso il tetto, c’era una specie di palco, riservato ad alcuni funzionari , e in quel preciso istante tutti guardavano da una sola direzione: la mia.
“Come fa a sapere dell’arma di Robin Hood?” mi domanda uno dal palco
“Beh...me ne parlavano i miei genitori, specialmente mio padre...” 
“Quindi la faccenda di Robin Hood si e’ sparsa in tutta Europa....e quali sono i resoconti?”
“Beh...alcuni lo definiscono un eroe, altri soltanto uno sciocco che si prende beffa del suo governo....La maggior parte pero’ dice che e’ un eroe.”
“Lei da quale parte si schiera?”
Bene. Mi sono intrappolata da sola. Sono proprio un genio....
“Sinceramente credo che Robin Hood sia non proprio un eroe,” meglio stare attenta a cio’ che dico, “ma  per lo meno uno che ha buone intenzioni, ha sani principi....e’ un paladino della giustizia.” Nella stanza si alza un mormorio.
Mentre tutti nell’aula erano abbastanza sereni, vedo chiaramente la rabbia e l’agitazione negli occhi dello sceriffo. Poi stranamente si calma e con occhi piu’ tranquilli, mi dice:
“Bene sapere che cosa pensano i nostri cugini in Europa...L’udienza e’ tolta, a domani signori!” Quando stavo per andare, mi sento una mano sulla spalla.
“Duchessa Gwen, mi vogliate scusare per il mio comportamento appena mostrato. Solo che io e Robin Hood non andiamo...diciamo d’accordo.”
“Lo posso confermare!” rispondo
“Bene, messo in chiaro questo, le vorrei chiedere di far prolungare il suo soggiorno a Nottingham fino all’indomani, cosi’ che uno dei miei uomini la accompagnino....dov’e’ che dovete andare?”
“A Londra, sceriffo. Dal Re Riccardo”
“Bene, domani uno dei miei uomini vi ci recheranno sana e salva. Ora segua Sir Guy verso la sua stanza. Alle 19.00 c’e’ la cena. Non si preoccupi, Sir Guy la aspettera’ fuori dalla porta cinque minuti prima della cena. A dopo” ,e dicendo cio’, se ne va.
“Questa e’ la sua stanza, Duchessa” esclama Sir Guy. La camera si trovava nell’ala est dell’edificio; apparentemente era un palazzo enorme, ma le stanze che erano vuote la facevano sembrare macabra e subdula. Nell’edificio c’era un cortile quadrato, e come avevo studiato in arte, ai quattro lati c’erano piante curatrici mentre al centro c’era un pozzo circolare. Un cortile in quel modo aveva significati simbolici, e il cerchio rappresentava Dio.
“Mi saprebbe dire che ore sono?” domando al lord
“Sono le 17.30. Fa in tempo per un bagno.” E si tappa il naso.....che insolente... “Le vado a chiamare le sue aiutanti.” ....Bene, ora il caro Sir Guy oltre a fare da ‘annusatore’, decide quando si puo’ fare il bagno o meno!....
“Beh....alla fine e’ vero....puzzo di STERCO!” mi rispondo da sola.
In men che non si dica, tre aiutanti entrano in camera. Una porta dell’acqua calda e fresca, un’altra porta gli oli profumati e l’altra porta degli abiti. Mentre la prima mi riempe la vasca, la seconda posa gli oli su di una specie di scrivania, e mi inzia a spogliare. Questo si che e’ imbarazzante....
“Madamigella, ora usciamo ma se le serve qualcosa, faccia un qualsiasi rumore, basta che sia sonoro.” E cosi’, finalmente rimaniamo io e il mio corpo nudo. 
“Ahhhh.....” sospiro mentre mi immergo nella vasca. Che relax....Ad un certo punto mi inzia a punzecchiare la schiena...Cerco di trovare il punto esatto...ma...
“PORCA VACCA!!! UNA MANOOOO!!!” esclamo spaventata. Si, avete capito bene, una mano si trovava sulla mia schiena....Ma il bello deve ancora venire. Mentre mi alzo, un CORPO UMANO si alza, inzuppato, e vestito.
“MANIACO SESSUALE!!! PERVERTITO!! Che casseruola ci facevi dentro la mia vasca??!! E prima di tutto: sei un uomo o una donna??? Comunque resta il fatto che sei pervertito!” 
Quando finalmente , il corpo dell’estraneo , si asciuga, mi dice:
“Grazie per i mille complimenti...E comunque sono un uomo.”....casso....io sono nuda....lui mi sta guardando mentre io sono NUDA....cerco disperatamente qualcosa con cui coprirmi.
“Stai tranquilla...sono venuto in pace....nessuna idea malconcia....Vedi, non ti guardo neanche...” esclama, coprendosi il viso con le mani, “...ma per favore, non strillare, non gridare.....senno’ la mia copertura e’ andata....Capito?” Annuisco e basta.
“Posso sapere almeno chi sei?”
“Sono colui che mi hai protetto in quell’aula...” risponde con un sorissetto 
“Robin Hood? Si...ed io sono la Regina Elisabetta, huh...”
“Regina Elisabetta? E da dove viene??” domanda sbigottito lui
“E’ nessuno....mi sono inventata il nome...non ci far caso...” bene....adesso sto ‘annunciando’ il futuro.
“Sono Robin Hood, che ci creda o no....Mi trovavo in quell’aula, mi ero nascosto, e vi volevo dire grazie. Avete rischiato molto, sapete?”
“Gia’...lo so....Beh, io sono Gwen, piacere di conoscervi”
“Piacere di conoscervi....conoscervi al tutto per tutto, hihihihi”  DANGGG....un bel pugnetto sulla testa non fa mai male a nessuno XD
“Ahio....” mi fa con occhi da cucciolotto
“Comunque...che cosa ci fai qui?”  domando incuriosita
“Beh, ti volevo chiedere se ti andrebbe di unirti alla banda. Sai, hai un buon temperamento, e al campo sono richieste....beh, attenzioni....mi capisci?”
“...Purtroppo capisco appieno...” Aspe’....ma lui non e’ fidanzato con Lady Marion?....Domandiamo. :D
“In tutta Europa gira voce che tu sei fidanzato con Lady Marion...”
“Si....lo siamo...e abbiamo un figlio; ha all’incirca la tua eta’...20 anni hai detto di avere?”
“No, 19...Ehm...scusa ma visto che ci troviamo in questa situazione alquanto imbarazzante....Che mi potresti lasciare un attimo per vestirmi?”
“CERTO!....Hehehe....scusa ancora per l’inconveniente...hihihi” risponde rosso in viso Robin
“Hehe....” esclamo
Quando la porta si chiude, butto per terra l’asciugamano....Oddio che imbarazzo.... Mmh....pero’ ha detto una cosa interessante...lui e Marion hanno un figlio....Muahahahahahah.....chissa’ se e’ come lui....morirei di sicuro...hehehe....
Purtroppo arriva il momento cruciale. Guardo la veste che dovrei mettermi...Come cacchio si mette ‘sta roba?? Insomma, neanche mia nonna riuscirebbe a vestirsi con quello che mi si presenta. Cosi’ inzio a immaginare COME si potrebbe mettere quel vestito. Non e’ brutto poi, anzi e’ carino. Celeste, con alternazioni di panna e giallo. Certo, e’ strano, ma come detto prima, carino.
“SI! C’ho azzeccato!! UHUUU!!!” esclamo saltellando per il bagno. “CACCHIO!” mi fermo di botto. Robin, il fuorilegge, Hood, ex lord di Sherwood, si trova nell’altra stanza! Meglio andare da lui prima che pensi che me ne sia andata per la finestra. Hihihi.....
“Madamigella Gwen, mi stavate facendo preoccupare....Adesso sono contento che siate viva e vegeta. Hehehe....Allora, ha pensato alla mia proposta?”
“Aspe’, quale proposta?” domando scioccata
“Quella di unirti al nostro gruppo...ti potrei far conoscere mio figlio, se ti puo’ interessare...”
“ Vi diro’ il risponso dopo cena. Se voi mi aspettate qua, nascondendovi ovviamente, vi potrei anche portare del  cibo, che ne dite?”
“SI! Grazie!” esclama contento lui.....certo per essere un padre, un po’ troppo ragazzino lui XD
BUMBUM
“Porca l’oca....E’ Sir Guy!” sussurro a Robin.
“Mi nascondero’, non vi preoccupate.” E detto questo sparisce nel nulla...Ottimo giocatore di nascondino presumo.
“Si?” chiedo un po’ civettuola
“Ehm...Duchessa Gwen? E’ pronta? Sono Sir Guy.”
“Si...sono pronta.” Rispondo aprendo la porta e subito dopo chiudendola.
“Sir Guy?.....Terra chiama Sir Guy?! Ci siete?” domando scioccata. Piu’ che altro, e’ Sir Guy che e’ scioccato. Con quella bocca aperta mi fa senso.....
“Vi prego chiudete la bocca...non volete che qualcuno vi prenda la linguetta!” esclamo prendedola fra le mani...Oddio che schifo.....perche’ l’ho fatto...ti prego dimmi che non l’ho fatto.....ORRORE!! Ma perche’ l’ho fatto!? Spero solo che non mi tagli le dita....questo tipo mi spaventa a volte....
“Mi scusi, Duchessa...e’ solo che il vestito le sta proprio d’incanto” ....sembra che parli piu’ al mio decollete’ anziche’  a me...Ma perche’ ce le dovevo avere cosi’ grosse....gia’ la quarta era un sacrificio al liceo, ora avere la quinta e’ imbarazzante....Comunque....
“Grazie....su, ho fame, mi porti alla sala”.....meglio andare, prima che lui abbia possibili attacchi pervertiti....
  
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