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Autore: Sanae78    23/10/2011    2 recensioni
Sono passati tre anni da quando Taro é tornato a Nankatsu e per lui ed Azumi é arrivato il momento di rivedersi ...
Spin-off della mia storia 'Rokka getsu'.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sorpresa, Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ai suru - amare'
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Premier amour 23

Ringrazio tutte le persone che leggono le mie storie … buona lettura!

Sanae78

 

Premier amour

di Sanae78

 

 

Capitolo 23

 

La visita di papà

 

 

“Bene,dovrei aver preso tutto …” Ichiro aveva pensato di sfruttare quell’ occasione per portare qualcosa a Taro.

 

“Adesso devo solo capire come fare a farti entrare qui dentro …” mentre pronunciava quelle parole si era messo a fissare Yotaro un po’ preoccupato.

 

Di solito era suo figlio Taro che faceva queste cose, perché riusciva a mettere dentro Yotaro senza fare agitare.

 

“Non è che mi graffierai, vero?” il signor Misaki era abbastanza preoccupato, sapeva di essere un po’ pazzo a portare quel gatto a fare visita con lui a suo figlio, ma sapeva quanto fosse importasse per Taro e per questo era pronto anche a farsi male.

 

Yotaro d’ altro canto lo stava fissando con tranquillità.

Poi Ichiro si era deciso ed aveva aperto lo sportello per il trasportino e come per magia Yotaro ci era entrato di sua spontanea volontà, accomodandosi comodamente all’ interno e guardando l’ uomo come per dire ‘Allo che aspetti? Forza, andiamo!”

 

“Ma allora ci vuoi andare veramente da Taro?”

“Meuuu!”

“E va bene, imbarchiamoci per quest’ avventura e speriamo in bene … stai tranquillo nello zaino ho messo anche un po’ di cibo per te e ti darò anche un po’ d’ acqua.

 

Yotaro era più che pronto ed aveva percepito che il padre del suo amico aveva bisogno del suo aiuto per riuscirci.

Sull’ autobus che li stava portando a Sendai, Ichiro aveva messo il trasportino sul sedile vicino al suo che dava sul finestrino, così il micio poteva guardare fuori.

Yotaro ormai si considerava un viaggiatore esperto, perché aveva già viaggiato in auto ed anche in treno, sebbene non avesse potuto vedere quasi nulla da dove si trovava, e tutto quello che osservava dal vetro lo incuriosiva.

Era molto grato sia a Taro che al signor Misaki per avergli dato una casa e per essersi presi cura di lui con amore.

A lui piaceva molto questa sua famiglia umana e sperava di poterci rimanere per sempre.

 

“Che mi dici Yotaro, ti piace viaggiare sull ‘autobus?”

 

Ichiro aveva attirato l’ attenzione del micio sfiorando con un dito all’ interno della sua gabbietta e Yotaro gli si era sfregato contro facendo le fusa.

 

Mezz’ora dopo si trovavano davanti a casa Yamaoka.

“Forse avremmo dovuto avvisare Yotaro …”

 

Ichiro era lì fermo davanti al campanello oramai da qualche minuto e non si decideva a suonare, quando il gatto si era messo miagolare forte per incitarlo a forte.

 

“Va bene, ho capito! Però adesso calmati!”

 

“Drinnn!”

“Si, chi è? Yoshiko aveva risposto al citofono.”

“Sono il signor Misaki, sono venuto a trovare Taro.”

“Salve, signor Misaki! Le apro subito e vado a chiamare Taro.”

“Grazie, Yoshiko!”

 

Yoshiko era corsa dal fratello che era in salotto con sua madre ed il signor Yamaoka: “Tarooo! C’è tuo padre! E’ venuto a trovarti!”

 

Questa visita inaspettata aveva sorpreso tutti.

 

“Dici sul serio Yoshiko, mio padre è qui?”

“Si, Taro!”

 

Taro aveva preso le stampelle e pieno di gioia si era diretto alla porta.

Non ci poteva credere, suo padre era venuto fin lì per trovarlo, cercando di mettere da parte tutto ciò che di negativo c’ era stato tra lui e sua madre.

 

“Papà, che bello vederti!”

 

Non appena Taro era apparso, Yotaro si era messo a fare casino per farsi liberare.

 

“Yotaro, ma ci sei anche tu?”

“Dai papà vieni in casa, così possiamo fare uscire il nostro piccolo amico …”

 

Poco dopo erano si erano tutti accomodati sul divano, tranne Yoshiko che si era messa sul tappeto incuriosita da Yotaro.

 

“E lui chi è Taro? Come si chiama?”

“Lui è Yotaro ed è un mio carissimo amico … Yoshiko per favore aprigli lo sportello!”

“Va bene fratellone!”

 

Yotaro si trovava in un ambiente nuovo con un sacco di persone a lui sconosciute, eppure non aveva paura, perché finalmente rivedeva Taro.

Era uscito lentamente ed aveva iniziato quasi subito ad  annusare la gamba ferita del ragazzo per infine saltargli in braccio dando inizio ad una dolce armonia di fusa.

Taro l’ aveva subito accarezzato sentendosi molto felice per tutto quello che stava accadendo in quel momento.

 

“Anch’ io sono felice di vederti amico … mi sei mancato tanto!”

 

 

Continua …

 

 

Disclaimer

 

I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.

 

Note

 

‘Premier amour’ è in Francese e significa ‘Primo amore’.

 

  
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