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Autore: Leannel    28/06/2006    1 recensioni
Un caso particolare per la squadra. Quando ogni risposta sembra sbagliata.
Genere: Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nick Stokes, un metro e settantacinque di bel ragazzo americano di buona famiglia, si chinò sul corpo ormai freddo del cadaver

Nick Stokes, un metro e settantacinque di bel ragazzo americano di buona famiglia, si chinò sul corpo ormai freddo del cadavere, mentre David lo ispezionava grossolanamente. Non che David fosse un tipo grossolano, ma palesemente non vedeva l’ora di potersi rinchiudere nel suo laboratorio e spulciare ogni centimetro di quell’ennesimo morto. Questo era un uomo non troppo grosso né troppo piccolo, piuttosto attraente per quanto avesse superato i cinquanta. Aveva i capelli grigi e una strana espressione sul viso. Nick cercò i suoi occhi morti, spenti. Su una scena del crimine nessuno deve toccare niente. Un morto si tiene i suoi orripilanti occhi sbarrati fino alla fine.

I fari delle auto e tutto l’armamentario della polizia rischiaravano a girono il buio pesta di una Las Vegas notturna, lontana dai casinò e tutto il resto.

“Dalla temperatura del fegato direi che il nostro amico sconosciuto è morto all’incirca… dodici ore fa. Ma di certo sarò più sicuro quando lo avremo portato in laboratorio…Nick?”

“Si? Da dodici ore? In dodici ore nessuno è passato di qui?”

“Molti non vedono in questa città” Catherine Willows, alle sue spalle, sorrideva.

“Tutto a posto, Nicky?”

“Ho l’influenza. Ma ero disponibile solo io, nei paraggi e sono venuto”

“Vai a casa, allora”

“A casa?” Poi fece cenno di no col capo

“Dave?” disse allora Catherine

“Si?” rispose David, che aveva riposto tutti i suoi cervellotici strumenti ed era pronto ad andarsene

“Porta con te Nick, in laboratorio”

“Andiamo Catherine…” Nick non aveva nessuna voglia di rinchiudersi in laboratorio. In primo luogo si era dovuto svegliare prestissimo e riprendere coscienza di sé per essere in grado di trovarsi lì per primo. In secondo luogo lasciare lì Cate da sola e tutto il resto non lo convinceva affatto. D’altra parte, analizzando il suo inutile flusso di pensieri aveva dovuto arrendersi alla leggera febbre che lo rendeva estremamente stanco e incapace di un pensiero compiuto.

“Ok. Nel portafogli non ci sono documenti. E questo tizio una come portachiavi ha una fiche del Mirage”

“Una fiche? Idea carina”

“Dici? La fiche vale cinquemila dollari”

A Cate non piaceva lo sperpero in denaro. Il dettaglio la lasciò sbigottita.

“Stokes, Io me ne sto andando” disse David dalla sua Jeep.

“Ok, arrivo” dopo aver fatto ciao ciao con la mano alla vecchia Cate, Nicky se ne andò in macchina.

Accovacciata sul corpo della vittima, ne estrasse il portafogli.

Tracento dollari, qualche scontrino e biglietto, delle fototessere, nessun documento.

“Ciao Catherine”

“Ciao Greg”

“Che mi dici del nostro uomo?”

“Del nostro uomo? Un bel niente. Uno scontrino del bar… un fast food… ha comprato dei vestiti al centro commerciale… però, ecco… il nostro amico forse dormiva qui.”

Cate lesse il biglietto di un albergo piuttosto misero, nella periferia di Las Vegas.

“Non ce ne sono altri?”

“Gli altri sono tutti biglietti di casinò. Guarda, aveva anche un gratta e vinci”

“E aveva vinto?”

silenzio.

“Si”

“Davvero?”

“Ti sembra che stia mentendo?”

“Non dico questo, ma…”

“La fortuna esiste Greg”

Greg si spostò. L’uomo aveva ancora la polvere argentate del gratta e vinci sotto l’unghia del pollice.

“Non ha avuto il tempo di dirlo a nessuno, sai?”

“O forse l’ha detto alla persona sbagliata”

  
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