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Autore: KHima95    23/10/2011    7 recensioni
-Che piacere rivederti Giselle- disse Lee Soo Man –prego entra-
-Allora sei pronta per scrivere questo libro?- continuò.
-Diciamo che più che pronta sono obbligata- risposi sbuffando.
-Forza Giselle, è un’opportunità di lavoro che non capita tutti i giorni!- disse lui.
- Un’ opportunità di lavoro? Sono costretta a scrivere un libro su cinque pivelli che si credono dei geni della musica e lei questa la chiama opportunità di lavoro?- dissi alterandomi.
-Giselle sai benissimo il perché ti ho scelta! Eri l’unica nel gruppo di lavoro del signor Kim a non conoscere gli SHINee, ed io cercavo proprio questo! Non volevo una fan scatenata intorno a loro. Ed inoltre sei una ballerina, di danza classica certo, ma sei comunque più vicina al loro mondo-
-Scusa chi è che hai chiamato pivelli?-
Mi girai incuriosita dalla voce maschile alle mie spalle che scoprii provenire da un ragazzo biondo dalla pelle perfetta affiancato da altri quattro ragazzi altrettanto belli.
-Hmpf, e così siete voi?- dissi io, altezzosa.
-Bene, vedo che già hai conosciuto Key- disse il presidente accostandosi a me e indicandomi il biondino che aveva parlato prima.
-Ragazzi lei è Giselle- disse indicandomi –sarà la scrittrice del libro di cui vi avevo parlato-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il signor Jang mi prese per le spalle e mi sbattè contro il muro.

-Yah, che ha intenzione di fare?- quasi urlai. Cercò di avvicinare con la forza le sue labbra alle mie ma io girai la testa e diedi un calcio alle sue parti basse. Uno dei due uomini mi diede un pugno e mi fece cadere a terra. Mi toccai la bocca e mi resi contro che mi stava uscendo del sangue.

-Come ti sei permessa, piccoletta?- disse arrabbiato il signor Jang.

Lo guardai terrorizzata. Urlai a pieni polmoni ma poi uno dei due uomini mi mise una mano davanti alla bocca. Il signor Jang si avvicinò a me e mi strappò il cappotto. Cercavo di divincolarmi con calci e pugni, ma ogni mio movimento era inutile, e non faceva altro che peggiorare la situazione, dato che ricevevo o calci o pugni. Poi mi venne strappata anche la maglia e lì mi sentii vulnerabile. Mi accasciai a terra senza forze e sentii i tre uomini ridere malignamente. Chiusi gli occhi sperando che tutto finisse, anche se mi aspettavo da un momento all’altro qualcosa di brutto.

-Che cazzo sta facendo?-  sentii questa frase urlata e poi il rumore di un pugno. Aprii gli occhi e vidi Key addosso al signor Jang. Jonghyun e Minho prendevano a pugni gli altri due uomini mentre Taemin chiamava la polizia.

-Va da Gis, a questo lurido ci penso io- disse Onew sorprendendomi.

Così Key corse verso me, mi mise la sua giacca addosso e mi prese in braccio.

Poggiai la testa pesante sul suo petto, chiusi gli occhi e sentii le lacrime uscire una ad una dai miei occhi.

 

Key

Ringraziai il cielo che in Corea era possibile rintracciare una persona se aveva con sé il proprio cellulare tramite la batteria. Arrivammo una decina di minuti dopo al posto che mi indicava si trovasse Giselle. La vedemmo a terra sanguinante, con solo il reggiseno. Aveva gli occhi chiusi e respirava pesantemente.

-Che cazzo sta facendo?- urlai dando un pugno al tipo che le stava quasi addosso.

Volevo correre da Giselle ma non gliel’avrei lasciata passare liscia. Ma poi sentii Onew dietro di me dire: -Va da Gis, a questo lurido ci penso io-

Guardai con aria schifata l’uomo a terra ansante e poi mi precipitai da Giselle. Mi guardava con aria spaventata.. Le misi la mia giacca sulle spalle e la presi in braccio. La sentii rilassarsi tra le mie braccia e corsi verso casa.

 

Giselle

Tremavo ed avevo paura. Mi abbandonai tra le braccia di Key e dopo poco arrivammo a casa. Mi fece stendere sul divano e dopo essersi inginocchiato di fronte al mio viso disse:

-Giselle, piccola, come stai?-

-Key, grazie- parlavo a fatica.

-Oddio, piccola, vieni qui.- si tirò su e mi strinse forte a sé.

-Ahia!- mi aveva stretta troppo. Subito si scansò da me e spostò leggermente la giaccia, mostrando un grande livido all’altezza dello stomaco.

-Che gran figlio di puttana!- disse arrabbiato.

Poi mi riprese in braccio e mi portò nel bagno.

-Dovresti farti un bagno caldo…- disse esitante. Capii il suo imbarazzo e gli risposi:

-Tranquillo, ce la faccio-

Stetti nella vasca per una decina di minuti, poi mi misi il pigiama ed uscii di nuovo nel soggiorno. 

-Stai meglio?-

-Si, ti ringrazio-

Mi prese la mano e mi portò in camera mia. Mi fece sedere e vidi che con sé aveva un kit di pronto soccorso.

-Quel lurido pezzo di merda ti ha davvero fatta male…- iniziò a tamponare la ferita che avevo sul labbro.

Osservavo quegli occhi concentrati sulla mia ferita, e quel viso delicato che mi trasmetteva tranquillità.

-I ragazzi dove sono?- chiesi.

-La polizia ha preso quei tre. Loro stanno tornando!-

-Stanno bene?- ero preoccupata.

-Certo che si! Ora conta solo se tu stai bene…-

Mi medicò e poi mi porse una tazza di cioccolata calda.

-Hai altre ferite?-

-No, per fortuna nulla, grazie Key-

-Non mi devi ringraziare! Sappi che io per te ci sarò sempre. E non andare più in giro in posti così isolati da sola, per piacere…- esclamò preoccupato.

Posai la tazza di cioccolata sul comodino e lo guardai intensamente.

-Key ti prego stammi vicino-

-Non ti lascerò mai, piccola-

Mi abbracciò dolcemente ed insieme ci stendemmo nel mio letto. Poi sentimmo la porta d’ingresso chiudersi e sussultai.

-Tranquilla saranno i ragazzi- mi accarezzò i capelli e si alzò, ed io con lui. Entrambi uscimmo da camera mia e vidi Taemin venirmi incontro ed abbracciarmi:

-Gis, o mio Dio, come stai?-

-Bene Tae, grazie- lo abbracciai non troppo stretto e gli accarezzai la testa.

Anche gli altri tre si avvicinarono e mi abbracciarono.

-Non ti dovrai più preoccupare di quel tipo! E’ agli arresti domiciliari, non ti darà più fastidio- disse Onew per tranquillizzarmi.

-Grazie mille ragazzi, non so come avrei fatto senza di voi- esclamai grata.

Minho mi accarezzò la testa: -Non ci devi ringraziare, l’importante ora è che tu stia bene-

-Ora è meglio che riposi, e vedrai già domani avrai dimenticato questa storia- mi rassicurò Jonghyun.

-Lo spero- feci un leggero sorriso.

Mi diressi verso camera mia, ma poi mi fermai sulla soglia della porta per girarmi. Tutti gli altri ragazzi stavano andando anche loro nelle loro stanze. Solo Key mi guardava.  Si avvicinò a me e mi sussurò: -Vuoi che resti con te?-

Annuii con il capo e così lui mi prese per mano e mi portò in camera mia. Ci stendemmo entrambi sul mio letto e lui mi strinse forte. Usai il suo petto come cuscino e chiusi gli occhi cullandomi tra le sue braccia.

 

Il sole faceva capolino nella mia stanza ed io aprii gli occhi. Li stropicciai e mi ricordai della sera prima.  Il signor Jang… Key… Il mio letto! Spalancai gli occhi e mi tirai a sedere. Guardai verso il capo del letto ma vidi solo il cuscino. Delusa, mi stesi di nuovo e mi misi le mani sulla faccia, e mi ricordai troppo tardi del labbro fatto male.

-Ahiii- quasi urlai.

Il corpo era totalmente indolenzito ed il livido che avevo sulla pancia era viola. Mi lavai e poi uscii in soggiorno e trovai i ragazzi fare colazione.

-Ehy Giselle, come stai?-

-Meglio, grazie Onew-

-Tieni, ti abbiamo comprato dei cornetti- disse premuroso Taemin.

-Grazie ragazzi, non dovevate!- sorrisi a tutti.

Key mi accarezzò premurosamente i capelli ed io arrossii. Mi sedetti con loro e mangiai.

-Oggi avete le prove?-

-Avevamo pensato di rimanere a casa… Per stare con te…- esitò Minho.

-Ma non fa niente… E poi, ora il signor Jang non mi può più dar fastidio!-

-Il signor Jang? Sapevi chi era quella persona?-

Sbuffai, rendendomi conto che avrei dovuto parlare, e raccontai a tutti la storia.

-E tu non ci hai detto niente?- Onew era arrabbiato.

-Che avreste potuto fare voi? Sapete benissimo che non avrei accettato i vostri soldi…-

-Io ne stavo mettendo da parte già da un bel po’, ma evidentemente non ho fatto in tempo…- disse Key mortificato.

-Stai scherzando?- lo guardai seria.

-Certo che no! E se ce l’avessi fatta, tutto questo non sarebbe successo…-

-Key, davvero, non ce n’era bisogno!-

-Ce n’era eccome invece!-

-Ad ogni modo, vi prego, dimentichiamoci di questa storia! Io sto bene, per fortuna siete arrivati in tempo, quindi facciamo come se non fosse successo niente!-

I ragazzi non erano convinti, ma preferivo passare avanti.

-D’accordo, ma da oggi in poi tu starai sempre con noi!- esclamò Taemin.

Sorrisi di ricambio e per cambiare atmosfera dissi: -Ah certo, Onew che con il pugno di ieri sera ci hai sorpresi tutti-

Tutti ridemmo ed il leader disse: -Yah, che vi credete, anche io so come fare a pugni- anche lui però si unì alla nostra risata.

-Ragazzi su, ora andate a lavoro, altrimenti il presidente potrebbe arrabbiarsi- dissi io iniziando a sparecchiare.

-D’accordo Gis, sta attenta!- Key si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte. I miei occhi si spalancarono ed il mio cuore si fermò per un istante per poi riprendere a battere troppo velocemente. Sentii Taemin ridacchiare e così mi ripresi dalla mia trans.

-C..ciao ragazzi- li salutai con la mano.

Appena usciti decisi che avrei fatto un po’ di pulizie. Lavai il pavimento di ogni camera, e poi fu il turno di quella di Key. Aprii l’armadio per spolverare le ante quando il mio sguardo fu attirato da una stoffa rossa. La presi in mano e mi resi conto che si trattava del mio vestito della sera della festa in maschera….

 

Angolo autrice: ciaooo a tutti :3 ma insomma Key proprio ci vuole far venire il diabete (?) LOL Ringrazio Kiki Bling, karlek_, Federica_25 e katy95 per le recensioni ed anche chi legge soltanto :DD Un bacio e alla prossima ^-^

  
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