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Autore: LazySoul    23/10/2011    20 recensioni
“Bene, dato che mi avete fatto arrabbiare, vi annuncio che questa non sarà una storiella come le altre, ma una cosa molto peggiore, che vi renderà schiavi di sentimenti che non potreste mai provare, ma che io vi costringerò a sentire a tutti i costi, perché questa sarà una...”
Draco: “Schifezza?”
“... Dramione!”
“Noooooooooooooooooooooo!!”
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Questa non è una fiaba '
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Questa non è una fiaba (Dramione)-LazySoul

Ciao a tutti coloro che leggeranno questa mia pazzia!:)

Volevo provare a scrivere qualcosa di divertente, che dite? Ci sono riuscita? Spero proprio di si!

Va beh, vi lascio alla lettura di questa one-shot!

Mi raccomando, commentate!^.^

Lazysoul

Questa non è una fiaba

 

 

Prefazione:

 

C’era una volta...

 

H: “Mmh... signora autrice? Mi sa che c’è un errore; questa non è una fiaba”

A: “Ah! Beh, grazie per l’informazione, lo terrò a mente!”

D: “I babbani sono così incapaci...”

A: “Non ti conviene insultarmi, guarda che decido io cosa fare, quando, come e perché! Non tirare la corda o potrei farti fare una brutta fine”

D: “Osi minacciare me? Draco Malfoy purosangue per eccellenza?! Guarda che mio padre...”

A: “Non m’importa nulla di tuo padre! Voglio semplicemente incominciare a raccontare questa...”

D: “Dovrebbe invece, dato che è uno dei maghi più conosciuti in tutta Londra, anzi in tutta l’Inghilterra, anzi in tutta l’Europa, anzi...”

A: “Si, si, come vuoi tu. Fattostà, però, che non può impedirmi di scrivere se è ciò che voglio fare!”

D: “Mio padre può tutto!”
H: “Ma non dire stupidaggini! Tuo padre è umano come chiunque altro e quindi non...”

D: “Non osare interrompermi Mezzosangue!”

H: “Stammi bene a sentire, stupido furetto idiota, io posso interromperti quando e come voglio! Sono stata chiara?”

D: “Ma fammi il piacere! Se dipendesse da me, tu...”

A: “Ora basta!”

Grande silenzio.

A: “Bene, dato che mi avete fatto arrabbiare, vi annuncio che questa non sarà una storiella come le altre, ma una cosa molto peggiore, che vi renderà schiavi di sentimenti che non potreste mai provare, ma che io vi costringerò a sentire a tutti i costi, perché questa sarà una...”

D: “Schifezza?”

A: “... Dramione!”

D & H: “Noooooooooooooooooooooo!!”

 

Primo ed unico capitolo

 

 

Hermione (per gli amici Herm, ma non Mione) stava...

 

H: “Ti prego non scrivere camminando. È troppo banale!”

A: “E cosa dovrei scrivere?”

H: “Cerca un sinonimo!”

Dopo una lunga ricerca sul dizionario, sotto la voce “camminare”.

 

Hermione (per gli amici Herm, ma non Mione) stava...

 

H: “Non vorrai scrivere passeggiando, spero?”

A: “Perché no? Cos’ha che non va?”

H: “Semplicemente io non sono una persona da passeggiate”

Sbuffo infastidito della povera Autrice.

A: “Che ne dici allora di procedere? Marciare?”

H: “No. Preferisco incedere, ha un non so che di...”

D: “Cazzo Granger, ma non puoi semplicemente studiare come al tuo solito?”

A: “Ottimo suggerimento!”

 

Hermione (per gli amici Herm, ma non Mione) stava studiando, circondata dagli alti scaffali stracolmi di libri che per lei erano come una seconda casa.

La ragazza era distratta da uno strano sogno che aveva fatto quella notte.

In quel terribile incubo si trovava proprio lì in biblioteca, proprio a studiare Pozioni, a muovere proprio il piede destro a causa di un nervosismo che di solito riusciva benissimo a nascondere, ma che in quella occasione non riuscì a trattenere.

Ma quello che faceva sentire la ragazza così agitata era il fatto che non ricordava esattamente il sogno, tranne che sarebbe successo qualcosa che avrebbe cambiato il corso della sua serena e tranquilla vita di lì a poco.

Alla fine si stancò di fingere di studiare e si alzò dal posto, ma nella foga che aveva di fuggire dalla biblioteca fece cadere la sua borsa e, tutti i libri che conteneva, caddero rumorosamente a terra.

Per fortuna la bibliotecaria non si accorse di nulla e lei poté tranquillamente raccogliere ogni volume.

Stava finalmente per andarsene quando...

 

D: “Non vorrai farmi entrare in scena, vero?”

A: “Perché no?”

D: “Non hanno ancora finito di truccarmi!”

Alzata degli occhi al cielo da parte dell’Autrice.

 

... arrivò una trafelata Ginevra Weasley – che per fortuna era già truccata.

La Rossa – chiamata così dalla maggior parte degli studenti di Hogwarts a causa del colore dei suoi capelli – raccontò per filo e per segno all’amica cosa era successo durante il suo ritiro di studio in biblioteca: «I Corvonero organizzano una festa nella loro sala comune e ci hanno invitate!»

Hermione non sembrava molto entusiasta, eppure per una volta avrebbe voluto fare qualcosa di sconsiderato per se stessa, così...

 

H: “Non vorrai farmi partecipare sul serio, spero!”

A: “Si invece. Perché? Che problema c’è? Non sei truccata?”

H: “Ma no! Cosa c’entra il trucco? Il problema è che io non ho intenzione di ubriacarmi e sono certa che se mi farai andare a quella festa mi farai bere alcolici e finire in stato di ebbrezza!”

A: “Va beh, prometto (dita incrociate dietro alla schiena) che non ti farò ubriacare”

 

... decise alla fine di accettare l’invito.

Per l’occasione lasciò carta bianca a Ginny che la vestì, truccò, pettinò, profumò e rivestì – dato che aveva notato come stavano poco bene le scarpe con il primo vestito che era stato scelto.

Quando giunsero alla sala comune dei Corvonero però la ragazza, che si era ripromessa di non bere alcolici, decise che un semplice bicchierino di FireWhisky non le avrebbe fatto male, così...

 

H: “Hey! Avevi detto, anzi promesso, che...”

A: “Io scrivo, io decido!”

H: “Ma, io...”

A: “Non discutere se no...”

H: “Invece io discuto quanto mi pare e piace!”

A: “Allora mi sa che ti farò ubriacare e andare a letto con Malfoy se non stai zitta!”

D: “Granger, ti prego, chiudi il becco! Non sono psicologicamente pronto per un nostro incontro ravvicinato”

Silenzio per qualche istante.

H: “Vi odio!”

A: “E io che pensavo che avremmo potuto collaborare pacificamente... mi sa che mi tocca introdurre al più presto il tuo futuro amante...”

D: “Che tristezza...”

 

... andò a prendersene uno.

Sfortunatamente la ragazza non riuscì a reggere nemmeno quel bicchierino e dopo poco si sentì la testa girare e una nebbiolina leggera abbassarsi sulla sua mente, confondendola.

Senza prestare attenzione alle parole di Ginny, che le avevano consigliato di aspettarla prima di girovagare da sola per il castello, Hermione cominciò a girare per il castello tutta sola.

Ad un tratto vide...

 

D: “Un attimo ancora! Devo farmi la ceretta!”

 

... la gatta di Gazza, che la spaventò e...

 

D: “Merlino! Che dolore!”

 

... la fece fuggire verso i sotterranei dove...

 

D: “Ok, ora sono pronto”

Sospiro da parte dell’Autrice: “Finalmente!”

 

... si rifugiò nella prima aula vuota.

Però in realtà il posto era già occupato da un indignato Draco Malfoy che...

Che...

 

D: “Che...? Allora?! Cosa stavo facendo? Ti dai una mossa?”

A: “Sto pensando”

D: “No! Non credevo che i babbani ne fossero in grado!”

Linguaccia da parte dell’Autrice, prima di ricevere un’illuminazione.

 

... stava leggendo un libro che la ragazza non aveva mai sentito e mai visto in vita sua.

«Cosa vuoi Mezzosangue? Non vedi che... »

Ovviamente Hermione non era nel pieno possesso delle sue facoltà mentali e si richiuse la porta alle spalle, entrando.

Il ragazzo seguiva i suoi movimenti, incerto sul da farsi, quando si rese conto dal suo procedere verso di lui che era ubriaca.

Una preda troppo semplice.

La ragazza gli prese il libro dalle mani e gli chiese cosa fosse, alla risposta di lui seguì il silenzio, interrotto da un malizioso Draco Malfoy: «Vuoi studiare la pratica del Kamasutra con me?”»

 

H: “Che schifo! NO!”

D: “Per caso sono ubriaco anche io nella scena? Magari l’ho scambiata con qualcun’altra...”

A: “No no, tu sei sobrio”

D: “Allora concordo con la Granger: che schifo!”

A: “Smettetela di lamentarvi! Se no rischiate che peggiori ancora di più la vostra situazione!”

D: “Non credo che sia umanamente possibile...”

H: “Questo era un insulto riferito a me?”

D: “No. È un semplice dato di fatto”

A: “Potreste smetterla di...”

H: “Guarda che non sei l’unico qui che sta soffrendo!”

D: “A me pare di si...”

H: “Quanto sei...”

A: “La smettete?!”

D: “Sono cosa, eh? Dillo se hai il coraggio!”

H: “Un ragazzino viziato che non pensa ad altri che ha se stesso!”

D: “Questo non avresti dovuto dirlo Mezzosangue. Rischi di farmi perdere la pazienza”

A: “La mia se ne sta per andare! Potete tacere?”

H: “Oh, che paura! Draco Malfoy arrabbiato!” (logicamente tono ironico)

D: “Guarda che mio padre...”

H: “Ancora con la storia di tuo padre!? Quand’è che hai intenzione di crescere e di smetterla di nasconderti dietro il mantello di papà? ”

D: “Io non mi nascondo!”

H: “Ah, no?”

A: “Adesso basta! L’avete voluto voi!”

 

«Certo Malfoy! Da che pagina cominciamo?»

 

***

Due anni dopo

***

 

Era un piovoso giorno di Novembre, quando due ragazzi piuttosto giovani uscirono da una piccola chiesetta di Londra dove avevano appena celebrato le loro nozze.

 

D: “Con chi mi sposo?”

H: “E chi ti dice che sta parlando di te? Magari sta descrivendo il mio di matrimonio!”

D: “Impossibile. Sono io il personaggio più importante, quindi è logico che stia parlando di me!”

A: “Se state zitti lo vedrete!”

 

Giunti nella loro nuova casa, dove avrebbero trascorso il resto della loro vita insieme erano entrambi talmente emozionati che non riuscirono a non baciarsi con tutto l’amore che avevano nel cuore.

 

H: “Oh! Che carini!”

D: “Bleach!”

 

La ragazza aveva una sorpresa per il suo neo-sposo, ma attendeva a dirgliela per paura che non la prendesse nel modo giusto.

Passarono la maggior parte della giornata a letto a coccolarsi e a sperimentare nuove pagine del libro che li aveva uniti in tutti quegl’anni.

Alla fine la ragazza si arrese e iniziò a parlare: «Amore, dovrei dirti una cosa piuttosto importante...»

Lui smise di leccarle il collo e la guardò sorpreso e curioso allo stesso tempo: «Dimmi pure»

Ci fu una breve pausa, durante la quale i due si fissarono intensamente, prima che lei sussurrasse: «Sono incinta»

 

H: “No! Davvero? Cavolo, sarà dura diventare madre così presto, ma credo di essere abbastanza pronta”

D: “Ti ho già detto Granger che non sei tu! Smettila di illuderti!”

 

Fu così che la dolce Hermione Granger...

 

H: “Visto!?”

 

... nove mesi dopo la grande notizia diede alla luce un bellissima bambina che il padre decise di chiamare: Narcissa Malfoy, come la nonna.

 

D: “Visto!?”

Breve pausa, durante la quale entrambi fecero lavorare il cervello ad una velocità impressionante prima di giungere alla conclusione: erano sposati insieme e avevano avuto una bambina...

H & D: “Noooooooooooooooooooooooooooo!!”

 

  
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