Ciao a
tutti coloro che leggeranno questa mia pazzia!:)
Volevo
provare a scrivere qualcosa di divertente, che dite? Ci sono riuscita? Spero proprio
di si!
Va beh,
vi lascio alla lettura di questa one-shot!
Mi raccomando,
commentate!^.^
Lazysoul
Questa non è una fiaba
Prefazione:
C’era una volta...
H:
“Mmh... signora autrice? Mi sa che c’è un errore; questa non è una fiaba”
A: “Ah!
Beh, grazie per l’informazione, lo terrò a mente!”
D: “I
babbani sono così incapaci...”
A: “Non
ti conviene insultarmi, guarda che decido io cosa fare, quando, come e perché!
Non tirare la corda o potrei farti fare una brutta fine”
D: “Osi
minacciare me? Draco Malfoy purosangue per eccellenza?! Guarda che mio
padre...”
A: “Non
m’importa nulla di tuo padre! Voglio semplicemente incominciare a raccontare
questa...”
D:
“Dovrebbe invece, dato che è uno dei maghi più conosciuti in tutta Londra, anzi
in tutta l’Inghilterra, anzi in tutta l’Europa, anzi...”
A: “Si,
si, come vuoi tu. Fattostà, però, che non può impedirmi di scrivere se è ciò
che voglio fare!”
D: “Mio
padre può tutto!”
H: “Ma non dire stupidaggini! Tuo padre è umano come chiunque altro e quindi
non...”
D: “Non
osare interrompermi Mezzosangue!”
H:
“Stammi bene a sentire, stupido furetto idiota, io posso interromperti quando e
come voglio! Sono stata chiara?”
D: “Ma
fammi il piacere! Se dipendesse da me, tu...”
A: “Ora
basta!”
Grande
silenzio.
A:
“Bene, dato che mi avete fatto arrabbiare, vi annuncio che questa non sarà una
storiella come le altre, ma una cosa molto peggiore, che vi renderà schiavi di
sentimenti che non potreste mai provare, ma che io vi costringerò a sentire a
tutti i costi, perché questa sarà una...”
D:
“Schifezza?”
A: “... Dramione!”
D & H: “Noooooooooooooooooooooo!!”
Primo ed unico capitolo
Hermione (per gli amici Herm, ma non Mione)
stava...
H: “Ti
prego non scrivere camminando. È troppo banale!”
A: “E
cosa dovrei scrivere?”
H:
“Cerca un sinonimo!”
Dopo
una lunga ricerca sul dizionario, sotto la voce “camminare”.
Hermione (per gli amici Herm, ma non Mione)
stava...
H: “Non
vorrai scrivere passeggiando, spero?”
A:
“Perché no? Cos’ha che non va?”
H: “Semplicemente
io non sono una persona da passeggiate”
Sbuffo
infastidito della povera Autrice.
A: “Che
ne dici allora di procedere? Marciare?”
H: “No.
Preferisco incedere, ha un non so che di...”
D:
“Cazzo Granger, ma non puoi semplicemente studiare come al tuo solito?”
A:
“Ottimo suggerimento!”
Hermione (per gli amici Herm, ma non Mione)
stava studiando, circondata dagli alti scaffali stracolmi di libri che per lei
erano come una seconda casa.
La ragazza era distratta da uno strano
sogno che aveva fatto quella notte.
In quel terribile incubo si trovava proprio
lì in biblioteca, proprio a studiare Pozioni, a muovere proprio il piede destro
a causa di un nervosismo che di solito riusciva benissimo a nascondere, ma che
in quella occasione non riuscì a trattenere.
Ma quello che faceva sentire la ragazza
così agitata era il fatto che non ricordava esattamente il sogno, tranne che
sarebbe successo qualcosa che avrebbe cambiato il corso della sua serena e
tranquilla vita di lì a poco.
Alla fine si stancò di fingere di studiare
e si alzò dal posto, ma nella foga che aveva di fuggire dalla biblioteca fece
cadere la sua borsa e, tutti i libri che conteneva, caddero rumorosamente a
terra.
Per fortuna la bibliotecaria non si accorse
di nulla e lei poté tranquillamente raccogliere ogni volume.
Stava finalmente per andarsene quando...
D: “Non
vorrai farmi entrare in scena, vero?”
A:
“Perché no?”
D: “Non
hanno ancora finito di truccarmi!”
Alzata
degli occhi al cielo da parte dell’Autrice.
... arrivò una trafelata Ginevra Weasley –
che per fortuna era già truccata.
La Rossa – chiamata così dalla maggior
parte degli studenti di Hogwarts a causa del colore dei suoi capelli – raccontò
per filo e per segno all’amica cosa era successo durante il suo ritiro di
studio in biblioteca: «I Corvonero organizzano una festa nella loro sala comune
e ci hanno invitate!»
Hermione non sembrava molto entusiasta,
eppure per una volta avrebbe voluto fare qualcosa di sconsiderato per se
stessa, così...
H: “Non
vorrai farmi partecipare sul serio, spero!”
A: “Si
invece. Perché? Che problema c’è? Non sei truccata?”
H: “Ma
no! Cosa c’entra il trucco? Il problema è che io non ho intenzione di
ubriacarmi e sono certa che se mi farai andare a quella festa mi farai bere
alcolici e finire in stato di ebbrezza!”
A: “Va
beh, prometto (dita incrociate dietro alla schiena) che non ti farò ubriacare”
... decise alla fine di accettare l’invito.
Per l’occasione lasciò carta bianca a Ginny
che la vestì, truccò, pettinò, profumò e rivestì – dato che aveva notato come
stavano poco bene le scarpe con il primo vestito che era stato scelto.
Quando giunsero alla sala comune dei
Corvonero però la ragazza, che si era ripromessa di non bere alcolici, decise
che un semplice bicchierino di FireWhisky non le avrebbe fatto male, così...
H: “Hey!
Avevi detto, anzi promesso, che...”
A: “Io
scrivo, io decido!”
H: “Ma,
io...”
A: “Non
discutere se no...”
H: “Invece
io discuto quanto mi pare e piace!”
A: “Allora
mi sa che ti farò ubriacare e andare a letto con Malfoy se non stai zitta!”
D: “Granger,
ti prego, chiudi il becco! Non sono psicologicamente pronto per un nostro
incontro ravvicinato”
Silenzio
per qualche istante.
H: “Vi
odio!”
A: “E
io che pensavo che avremmo potuto collaborare pacificamente... mi sa che mi
tocca introdurre al più presto il tuo futuro amante...”
D: “Che
tristezza...”
... andò a prendersene uno.
Sfortunatamente la ragazza non riuscì a
reggere nemmeno quel bicchierino e dopo poco si sentì la testa girare e una
nebbiolina leggera abbassarsi sulla sua mente, confondendola.
Senza prestare attenzione alle parole di
Ginny, che le avevano consigliato di aspettarla prima di girovagare da sola per
il castello, Hermione cominciò a girare per il castello tutta sola.
Ad un tratto vide...
D: “Un
attimo ancora! Devo farmi la ceretta!”
... la gatta di Gazza, che la spaventò e...
D: “Merlino!
Che dolore!”
... la fece fuggire verso i sotterranei
dove...
D: “Ok,
ora sono pronto”
Sospiro
da parte dell’Autrice: “Finalmente!”
... si rifugiò nella prima aula vuota.
Però in realtà il posto era già occupato da
un indignato Draco Malfoy che...
Che...
D: “Che...?
Allora?! Cosa stavo facendo? Ti dai una mossa?”
A: “Sto
pensando”
D: “No!
Non credevo che i babbani ne fossero in grado!”
Linguaccia
da parte dell’Autrice, prima di ricevere un’illuminazione.
... stava leggendo un libro che la ragazza
non aveva mai sentito e mai visto in vita sua.
«Cosa vuoi Mezzosangue? Non vedi che... »
Ovviamente Hermione non era nel pieno
possesso delle sue facoltà mentali e si richiuse la porta alle spalle,
entrando.
Il ragazzo seguiva i suoi movimenti,
incerto sul da farsi, quando si rese conto dal suo procedere verso di lui che
era ubriaca.
Una preda troppo semplice.
La ragazza gli prese il libro dalle mani e
gli chiese cosa fosse, alla risposta di lui seguì il silenzio, interrotto da un
malizioso Draco Malfoy: «Vuoi studiare la pratica del Kamasutra con me?”»
H: “Che
schifo! NO!”
D: “Per
caso sono ubriaco anche io nella scena? Magari l’ho scambiata con qualcun’altra...”
A: “No
no, tu sei sobrio”
D: “Allora
concordo con la Granger: che schifo!”
A: “Smettetela
di lamentarvi! Se no rischiate che peggiori ancora di più la vostra situazione!”
D: “Non
credo che sia umanamente possibile...”
H: “Questo
era un insulto riferito a me?”
D: “No.
È un semplice dato di fatto”
A: “Potreste
smetterla di...”
H: “Guarda
che non sei l’unico qui che sta soffrendo!”
D: “A
me pare di si...”
H: “Quanto
sei...”
A: “La
smettete?!”
D: “Sono
cosa, eh? Dillo se hai il coraggio!”
H: “Un
ragazzino viziato che non pensa ad altri che ha se stesso!”
D: “Questo
non avresti dovuto dirlo Mezzosangue. Rischi di farmi perdere la pazienza”
A: “La
mia se ne sta per andare! Potete tacere?”
H: “Oh,
che paura! Draco Malfoy arrabbiato!” (logicamente tono ironico)
D: “Guarda
che mio padre...”
H: “Ancora
con la storia di tuo padre!? Quand’è che hai intenzione di crescere e di
smetterla di nasconderti dietro il mantello di papà? ”
D: “Io
non mi nascondo!”
H: “Ah,
no?”
A: “Adesso
basta! L’avete voluto voi!”
«Certo Malfoy! Da che pagina cominciamo?»
***
Due anni dopo
***
Era un piovoso giorno di Novembre, quando
due ragazzi piuttosto giovani uscirono da una piccola chiesetta di Londra dove
avevano appena celebrato le loro nozze.
D: “Con
chi mi sposo?”
H: “E
chi ti dice che sta parlando di te? Magari sta descrivendo il mio di
matrimonio!”
D: “Impossibile.
Sono io il personaggio più importante, quindi è logico che stia parlando di me!”
A: “Se
state zitti lo vedrete!”
Giunti nella loro nuova casa, dove
avrebbero trascorso il resto della loro vita insieme erano entrambi talmente
emozionati che non riuscirono a non baciarsi con tutto l’amore che avevano nel
cuore.
H: “Oh!
Che carini!”
D: “Bleach!”
La ragazza aveva una sorpresa per il suo
neo-sposo, ma attendeva a dirgliela per paura che non la prendesse nel modo
giusto.
Passarono la maggior parte della giornata a
letto a coccolarsi e a sperimentare nuove pagine del libro che li aveva uniti
in tutti quegl’anni.
Alla fine la ragazza si arrese e iniziò a
parlare: «Amore, dovrei dirti una cosa piuttosto importante...»
Lui smise di leccarle il collo e la guardò
sorpreso e curioso allo stesso tempo: «Dimmi pure»
Ci fu una breve pausa, durante la quale i
due si fissarono intensamente, prima che lei sussurrasse: «Sono incinta»
H: “No!
Davvero? Cavolo, sarà dura diventare madre così presto, ma credo di essere
abbastanza pronta”
D: “Ti
ho già detto Granger che non sei tu! Smettila di illuderti!”
Fu così che la dolce Hermione Granger...
H: “Visto!?”
... nove mesi dopo la grande notizia diede
alla luce un bellissima bambina che il padre decise di chiamare: Narcissa
Malfoy, come la nonna.
D: “Visto!?”
Breve pausa,
durante la quale entrambi fecero lavorare il cervello ad una velocità
impressionante prima di giungere alla conclusione: erano sposati insieme e
avevano avuto una bambina...
H &
D: “Noooooooooooooooooooooooooooo!!”