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Autore: _FamigliaVargas_    23/10/2011    1 recensioni
“Ritorneranno a guardare i nostri figli Morte? Torneranno mai a guidarli come un tempo? A sostenerli ed a proteggerli?”
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giustizia e Speranza,

guarderete ancora questo Mondo?

 

Vita, osservava con occhi spenti e vuoi i mortali, anche oggi Morte non ha risparmiato nessuno, ma non dava la colpa alla sorella che lei tanto amava, non è colpa sua e mai lo sarà.

Forse, poteva incolpare un po' Destino, infausto il più delle volte con i figli da lei tanto amati.

Sospirò, si sentiva così impotente, sconfitta, davanti a Dolore, non poteva far altro che piegarsi al loro volere.

Morte abbracciò la sorella, avvolgendola nella sua forte stretta, creando un contrasto con la sua nivea pelle e quella calda ed abbronzata della sorella.

Sorrise malinconicamente, stringendo più forte la sorella, voleva farle capire che lei era lì, era lì per lei, era lì con lei.

"Vita, prima o poi io arrivo per tutti, che i mortali abbiano 20 anni o 90, non fa differenza"

 

Le sussurrò all'orecchio, con tono avvilito, accarezzandole le mani che teneva stette sul grembo.

Vita si girò tra le braccia della sorella, osservandola nelle iridi rosse, con la tristezza negli occhi e nel cuore.

Sciolse le mani, avvolgendole in torno al collo della sorella, stringendosi a lei, come ha sempre fatto e come sempre farà.

"Lo so Morte, sono la prima a rendermene conto, ma non c'è più Giustizia"

Morte continuò a sorriderle sconfortata, accarezzandole i lunghi capelli mori, caldi e scuri come la terra, che contrastavano con i suoi bianchi come la luna.

"Giustizia è diventata cieca ormai, e speranza Speranza non crede più in questo Mondo, nessuno ci crede più ormai..."

 

Vita continuò a guardarla, cercando conforto.

 

Ritorneranno a guardare i nostri figli Morte? Torneranno mai a guidarli come un tempo? A sostenerli ed a proteggerli?”

 

Morte ghignò mestamente, guardandola negli occhi con tutto l'amore che poteva dimostrarle.

Non potendo resistere oltre, alla sua espressione sofferente, le fece appoggiare il viso contro la sua spalla.

 

Non lo so Vita, finché i mortali continueranno a comportarsi così...non credo che torneranno tanto facilmente...Dolore e Sofferenza regneranno sovrani in Te...mi dispiace Vita Mia, non puoi immaginare quanto, Amore Mio, ma non posso aiutarti...”

 

Morte le sussurrò l'ultima fase, mentre Vita chiudeva gli occhi verdi, abbandonandosi contro il corpo della sorella, piangendo straziata, tra le braccia dell'unica persona che poteva capirla, che poteva comprendere il suo tormento.
Morte non poté far altro che continuare ad accarezzarle i capelli, cantandole una litania, la litania di Morte...

 

 

 

Piccola nota finale.

Questa fic la voglio dedicare non solo a Marco Simoncelli, ma anche a tutte le vittime del terremoto in Turchia ed a tutte le morti ingiuste che capitano ogni giorno, ma della quale nessuno parla, perchè ogni vita è speciale, anche se ogni tanto ce ne dimentichiamo. 

   
 
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