Anime & Manga > Junjou Romantica
Segui la storia  |       
Autore: Miss Mysty    24/10/2011    4 recensioni
Brevi shots in cui i personaggi scoprono delle verità, dalle più banali alle più eclatanti.
81: “Non è molto gentile da parte tua, Hiro-san.”
82: “Kamijou-san? Kusama-san? Va tutto bene lì dentro?”
[Raccolta | Traduzione | Cross-over con Sekaiichi Hatsukoi]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa fanfiction è una traduzione che io sto effettuando con il permesso dell’autrice, Miss Mysty.
Qui potete trovare la sua risposta alla mia richiesta;
Qui il link al capitolo originale;
Qui il link all’account dell’autrice.






A collection of Truths


di

Miss Mysty



Nowaki’s First Truth.





Nowaki era un’anima buona; non avrebbe mai sopportato di vedere una qualsiasi cosa soffrire. Forse era semplicemente fatto così, forse era il risultato dell’esser cresciuto in un orfanotrofio, in cui i bambini raccolti spesso avevano patito la fame o erano stati picchiati, maltrattati da genitori che non li volevano ma che neppure li lasciavano andare, a meno che non intervenissero forze esterne.

E forse era per questo che era entrato nel negozio di animali, sulla via del ritorno dall’ospedale. Aveva lanciato una sola occhiata alla vetrina e non era riuscito a resistere allo sguardo triste degli animaletti che vi aveva trovato.
Avrebbe mentito dicendo di essere entrato senza l’intenzione di comprarne uno, ma non si aspettava certo di portare a casa un porcellino d’India. Probabilmente, rifletté, doveva averlo preso pensando che avrebbe praticamente vissuto nella sua gabbietta, e di sicuro Hiro-san non avrebbe potuto lamentarsi di un animale che non portava il caos nel loro appartamento, giusto?

Il suo ragazzo non era ancora tornato a casa, perciò lui era libero di fare quel che voleva.

“Vuoi esplorare la tua nuova casa, Eri-chan?” chiese, mettendo giù le varie cianfrusaglie che aveva comprato per lei, compresa una grossa palla. Eri-chan rimase buona nel suo trasportino, per niente entusiasta. Nowaki sorrise e tirò fuori la pallina di plastica dalla confezione, così che Eri-chan potesse scorrazzare in giro per casa mentre lui metteva tutto in ordine.

Nonostante l’iniziale diffidenza, Eri-chan trotterellò via nel preciso istante in cui Nowaki la liberò sul pavimento. L’unico ostacolo erano i mobili contro cui andava a cozzare, ma durava solo finché lei non si girava e cambiava direzione. Nowaki le sorrise, spargendo segatura sul fondo della gabbietta che le aveva comprato. Eri-chan era, decise, carina quasi quanto Hiro-san.

Quando ebbe finito, si accorse che era ora di pensare alla cena. Hiro-san sarebbe tornato entro breve, e forse non avrebbe avuto tanta voglia di litigare per via di Eri-chan se gli avesse preparato il riso saltato che gli piaceva tanto. Eri-chan stava esplorando la loro camera da letto, sicché Nowaki la lasciò libera di andarsene in giro ancora un po’, piuttosto che rimetterla in gabbia.

“Sono a casa!” esordì Hiro-san, mentre lui si lavava le mani. Lo sentì avviarsi verso la stanza da letto e, non appena ebbe le mani asciutte, con un po’ di esitazione lo raggiunse.

Ad accoglierlo, Nowaki trovò una scena spiazzante. Hiro-san era seduto sul loro letto, intento a osservare Eri-chan, tutta presa nel cozzare contro la parete destra, fare dietrofront e correre fino a sbattere contro la parete sinistra – cosa che accadde per ben quattro volte, prima che Nowaki intervenisse.

“Uhm, Hiro-san, questa è Eri-chan,” disse, porgendogli la palla che le aveva comprato. Lei però non sembrava molto contenta dell’interruzione della sua missione. “Rischiava di essere mangiata dai serpenti, così l’ho salvata.”

“Ovviamente.” Hiro-san roteò gli occhi, ma raccolse il roditore dalle sue mani e la posò nella sua gabbia. Nowaki batté le palpebre, confuso, ma decise semplicemente di andare ad apparecchiare per la cena.

Quando tutto fu pronto, Nowaki sbirciò nel salotto, solo per trovare Hiro-san con Eri-chan in grembo. La stava accarezzando, e le parlava.

“Hiro-san?” Si avvicinò, guadagnandosi un’occhiataccia sia dall’uomo che dal porcellino d’India. Nowaki non poté fare a meno di sorridere. “Ti piace, vero?”

“È piuttosto sveglia,” ammise Hiro-san.

Si guardarono per un po’, prima che Nowaki annunciasse: “La cena è pronta.”

“Un minuto e arriviamo.”

Mentre tornava in cucina, Nowaki capì perché avesse scelto proprio Eri-chan fra tanti altri: lei era la versione ridotta e in formato roditore del suo ragazzo. Naturalmente, sapeva che, se si fosse mai azzardato a dirlo a Hiro-san, non ne sarebbe uscito illeso.














N.d.T.
Salve, Junjou fans! <3
E così, mentre la sconfinata fantasia di Miss Mysty ci porta in patria al centosettantaduesimo capitolo, ecco che noi arriviamo a quota tre. Ma non preoccupatevi, ce la faremo! <3
A proposito di questo, vorrei ancora ringraziarvi per il vostro supporto - jashder per il suo delizioso commento, chi ha inserito questa raccolta tra i preferiti e i seguiti, e tutti i lettori silenziosi, che si prendono comunque la briga di arrivare fino in fondo alla pagina. Grazie a tutti!
Aspettateci presto per il prossimo aggiornamento! -_^

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Junjou Romantica / Vai alla pagina dell'autore: Miss Mysty