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Autore: Minnow19    24/10/2011    12 recensioni
Mi alzai dal letto, mentre Zayn dormiva ancora.
Lo osservai bene, il mio sguardo si fermò su ogni singolo centimetro del suo corpo. Con gli occhi seguii i lineamenti del suo viso, poi scesi alle spalle, giù fino alle gambe affusolate, scoperte.
Indossai le mutandine e una felpona che trovai appoggiata ai piedi del letto, e infilai i miei Ugg ai piedi.
Cercando di non fare troppo rumore, me ne andai dalla sua camera.
Uscii nella veranda di quella casa, presi la mia borsa e un posacenere, e mi sedetti sulla sedia a dondolo con le gambe incrociate, inforcando gli occhiali da vista squadrati.
Misi una mano nervosamente dentro la borsa, e tirai fuori un accendino e il mio pacchetto di sigarette.
Ne sfilai una pigramente e la avvicinai alle labbra, per accenderla.
Inspirai lentamente, e poi sospirai mentre una nuvoletta di fumo mi usciva dalla bocca.
Chiusi gli occhi costringendomi a pensare.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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banner della magnifica egg__s, alias Agata.

Mi alzai dal letto, mentre Zayn dormiva ancora.
Lo osservai bene, il mio sguardo si fermò su ogni singolo centimetro del suo corpo. Con gli occhi seguii i lineamenti del suo viso, poi scesi alle spalle, giù fino alle gambe affusolate, scoperte.
Indossai le mutandine e una felpona che trovai appoggiata ai piedi del letto, e infilai i miei Ugg ai piedi.
Cercando di non fare troppo rumore, me ne andai dalla sua camera.
Uscii nella veranda di quella casa, presi la mia borsa e un posacenere, e mi sedetti sulla sedia a dondolo con le gambe incrociate, inforcando gli occhiali da vista squadrati.
Misi una mano nervosamente dentro la borsa, e tirai fuori un accendino e il mio pacchetto di sigarette.
Ne sfilai una pigramente e la avvicinai alle labbra, per accenderla.
Inspirai lentamente, e poi sospirai mentre una nuvoletta di fumo mi usciva dalla bocca.
Chiusi gli occhi costringendomi a pensare.
Come ci ero arrivata a quel punto?
Solo sesso. Era solo sesso. Continuavo a ripetermi. Zayn doveva essere un semplice passatempo. Lui non si impegnava, io nemmeno. Era troppo semplice, ma funzionava alla perfezione.
Eppure.. ero finita con il farci l’abitudine. Dopo diverse settimane, attendevo i week end con ansia, impaziente di vederlo, di passare del tempo con lui.
Patetica, davvero. Ecco cosa succede a chi vuole divertirsi troppo. Ci rimane fregato.
Feci un altro tiro e accolsi il fumo nei polmoni per poi rigettarlo fuori.
Se mi avesse visto mia madre in quel momento, non mi avrebbe riconosciuto.
Per i miei ero una specie di santarellina. Padre pastore, madre religiosa, erano quelle coppie che predicavano di restare vergini fino al matrimonio, di sposarsi giovani e avere tanti figli. E forse, sarei anche io come loro, se non avessi conosciuto Zayn.
Lui che era stato mio amico, forse il migliore che avessi mai avuto. Lui che mi aveva fatto frequentare le feste giuste, le gente che lui definiva very cool, e che mi capiva.
Era sempre stato quello che mia madre chiamerebbe un donnaiolo, ma la cosa non mi turbava affatto. Era mio amico, punto. Erano sue scelte. Punto.
Ed era una persona affidabile. Punto.
I suoi amici però lo erano molto meno, e io presi la cattiva abitudine di frequentare uno di loro.
Liam.
Sento ancora i brividi sulla pelle a pensare a lui. Il mio primo amore.
Quell’amore che mi ha lasciato cicatrici ovunque, che mi ha rovinato il cuore, che ha segnato la mia sfera emotiva.
Mi ha reso più forte, ma mi ha anche costruito una corazza addosso.
Ero diventata menefreghista, andavo con chi mi pareva, quando mi pareva.
Il ragazzo di cui ero innamorata mi aveva portato via ogni cosa, persino ogni briciola di dignità, ma non poteva continuare a vincere.
Al posto di piangermi addosso, seguii i consigli di Zayn. Sano e stupido sesso.
Non ti innamori, non stai male e ti diverti.
O almeno, la pensavo così, fino a quando il mio amico non era diventato il mio friend with benefits.
Ora sì che stava per nascere un grande problema.
Perché non era normale che volessi passare tutti i giorni con lui, non andava bene che io desiderassi lui soltanto, non andava bene che paragonassi tutti quelli con cui uscivo a lui.
E non andava bene passare settimane schifose, che poi però finivo nel dimenticatoio grazie a lui.
Lui che non sapeva nulla, che dormiva ignaro nella sua stanza, senza immaginare la tempesta che si stava formando dentro di me.
Stupida, stupida Jude.
Senza rendermene conto cominciai a piangere, come una nullità. Io, che avevo il cuore di pietra, mi piangevo pateticamente addosso, e la colpa era solo mia.
Mi asciugai il viso velocemente, sfregando gli occhi con la felpa.
Cercai di calmarmi accendendo un’altra sigaretta, e inspirando lentamente. Guardai la strada deserta, di domenica mattina, e la mia attenzione venne catturata da una figura familiare, che si avvicinava con una lentezza esasperante a casa Malik.
Più si avvicinava, più sembrava rendersi conto della mia presenza.
Entrò nel giardinetto scavalcando il cancelletto, e salì gli scalini fino a quando non si fermò davanti alla sedia a dondolo, ovvero davanti a me.
Deglutì rumorosamente.
“Cosa ci fai qui?” chiese nervosamente.
“Ciao Liam, come va?” domandai io senza rispondergli.
“Cosa ci fai qui?” ripeté. Sembrava.. turbato.
“Non sono affari tuoi.”
Lo osservai. Era ancora quel bel ragazzo di cui mi ero innamorata. Aveva i capelli biondo cenere scompigliati, gli occhi castani, quello sguardo che ti faceva innamorare non appena lo incrociavi. I lineamenti dolci, le labbra perfette, tese in una specie di smorfia che purtroppo non lasciava intravedere il suo bel sorriso.
Ma non riuscivo più a guardarlo con amore.
Provavo disgusto, ribrezzo, schifo, per quel ragazzo che mi aveva preso il cuore e poi l’aveva gettato a terra, pestato, calciato, strappato senza pietà. Lui era quello che mi aveva portato a pensare che l’amore non esistesse, quello che aveva tradito la mia fiducia, quello che mi aveva distrutto la vita.
E ora stava inerte davanti a me. Davanti al mio odio.
Provai una briciola di soddisfazione. Molto più di una briciola in effetti.
Non mi poteva fare più niente.
“Vuoi qualcosa?” domandai.
“Zayn mi aveva detto di passare ieri pomeriggio, ma dato che non potevo, sono venuto adesso..”
“Aspetta, vado a svegliarlo..”
“Grazie.”
Spensi la sigaretta nel posa cenere, pieno per metà di sabbia, e lasciai lì il mozzicone. Mi alzai e aprii la porta, facendolo sedere in divano. Sfilai gli Ugg dai piedi, e mi diressi in camera ancheggiando, sicura che Liam mi stesse osservando. Nella mia testa echeggiava una parola sola: vendetta.
Mi distesi accanto a Zayn, e lo scossi un po’, finché non cominciò ad aprire gli occhi.
“Ehi Jude.. Buon giorno..” mi sorrise sornione. Sbadigliò, e poi mi osservò.
“Mmh, come sei bella con quella felpa. Ma credo stesse meglio sul pavimento..” sorrise allusivo, e si avvicinò per baciarmi.
“Ehi, rallenta. Non sono venuta a svegliarti per quello. Ero fuori a fumare, ed è arrivato Liam..”
Diventò serio di colpo. Afferrò i boxer e i pantaloni, li indosso, stava già fuori dalla camera quando lo fermai.
“Zayn?”
“Sì?” si voltò a guardarmi.
“Solo una parola. Vendetta.”
“Sei sicura che..?” provò a chiedermi.
“Più che certa.” Lo precedetti.
Si voltò per uscire.
“Ah.. grazie Zayn.”
Lo vidi sorridere, poi aprii la porta.
Lo presi per mano e lo trascinai in salotto prima che cominciasse a manifestare certi suoi bisogni mattutini.
"Eccoci.." si auto annunciò appena arrivammo in salotto.
Liam ci osservava attentamente.
Zayn dietro di me mi prese per il bacino e mi avvicinò a sé.
“Vai a preparare un po’ di caffè? Ti prego!!” mi chiese.
Sorrisi. Non sapeva prepararselo, ormai lo facevo sempre io.
“Certo vado.. Liam, tu lo vuoi?”
“Sì, grazie..”
Corsi in cucina in punta dei piedi, e cominciai a trafficare con la moca. La riempii d’acqua calda, misi la polvere del caffè e poi mi sedetti sopra il tavolo in attesa.
Potevo sentire la conversazione dei ragazzi, o almeno parte di essa.
“Che ci fa lei qui Zayn? Te la fai?” il tono di Liam era inquieto.
“E se anche fosse? Ti importerebbe?” rispose il mio migliore amico.
“Non pensavo ti piacesse.. E poi mi importa di lei.”
“Non dire balle. E comunque ci divertiamo e basta.” Quella frase mi colpì come un proiettile. E basta. E basta. E basta.
Nient’altro.
Non ci pensare Jude, non ci pensare, mi ripetei.
Ma il pensiero che non fossi abbastanza per lui, beh, si faceva sempre più forte.
“Io..”
“Tu cosa Liam? Vuoi farmi la morale? Dopo quello che le hai fatto? Non sei la persona adatta.”
“Io credo di amarla Zayn.”
“Mi fai ridere Payne. Tu la ami? E il modo in cui l’hai trattata è stato il tuo modo di dimostrarglielo?”
Grazie a chiunque mi abbia mandato Zayn sulla Terra!, pensai.
“Mi sono pentito di quello che ho fatto.”
“Vaffanculo Liam. L’hai fatta soffrire, l’ho vista piangere, l’ho vista stare male come un cane per colpa tua. L’hai distrutta. E ora che ne è venuta fuori, non ti permetterò di rovinarle la vita. È la mia migliore amica!”
“Oh, oh, oh. Zayn Malik che prende le difese di una ragazza. Non ti sarai innamorato di lei amico?”
“Ma che problemi hai? Mai sentito parlare di AMICIZIA?”
“Gli amici non scopano.”
“Noi siamo amici e scopiamo, sono affari nostri. Senti, cambiamo discorso.. perché sei passato?”
“Mi avevi detto di venire ieri..”
“Ah giusto. Mi servono due prevendite per la festa di domani al Woody’s.”
“Ci devi portare Jude?”
“Sì. Gli altri sono a posto, ma noi no. Puoi darmi una mano?”
Liam sbuffò.
“Sì, certo..”
Nel frattempo il caffè fu pronto, lo misi nelle tazze, che misi in un vassoio, e lo portai in salotto.
“Eccomi..”
Appoggiai il vassoio, presi la mia tazza e mi sedetti accovacciata a fianco a Zayn, che mi mise un braccio attorno alla vita e cominciò a giocare con l’elastico delle mie mutande, sotto lo sguardo smanioso di Liam.
Dolce vendetta.
“Allora, riesci a farci avere le prevendite?”
“Sì, ci penso io..” sospirò. “Ora è meglio che vada. Mi aspettano a casa.”
“Ok, ci vediamo amico. Grazie.”
“Di nulla.”
Mi fissò insistentemente, e si voltò per uscire. Aprì la porta e se ne andò.
“Finalmente soli..” sussurrò Zayn.
Cominciò a baciarmi il collo lentamente, facendomi venire i brividi, mentre le sue mani calde si insinuavano sotto la mia maglietta.
Mi prese il viso tra le mani e mi diede un bacio sulle labbra, poi un altro, e un altro ancora. Ero in estasi.
Mi sedetti a cavalcioni su di lui.
Ero così distratta che non mi accorsi della porta che si apriva nuovamente.
“Scusate ho dimentica..” Liam.
Tempismo perfetto.
Ma ciao Liam, pensai.
“Ho ehm.. Ho dimenticato le chiavi della macchina. Scusate..”
Si volatilizzò all’istante.
La vendetta è un piatto che va servito freddo, gelido.
Non c’è niente che riesco a fare meglio di una vendetta.
E quella era una prova.
Fregandomene altamente di quanto era successo, mi voltai verso Zayn e lo baciai di nuovo.
In pochi secondi eravamo già arrivati in camera da letto.
Il mio cuore continuava a battere forte, insisteva con il ripetere che quello che provavo per Zayn era molto più forte di quello che credevo.
Ma decisi di metterlo a tacere. Perché non potevo permettermi di restare bruciata due volte.
Avevo già fatto quell’errore. Non potevo ripeterlo.
Chiusi i miei sentimenti a chiave, li avrei affrontati al momento giusto, o almeno ci avrei provato.
Lui mi voleva.
Decisi di dimenticare ciò che il cuore diceva. Stupido, stupido cuore.
Sbattei la porta della camera, e mi buttai sul letto, sopra di lui.
Vendetta.

lady jonas corner 

Non chiedetemi cos'è quello schifo qua sopra, non so come mi sia venuta l'idea, ma fa pena, soprattutto in confronto al banner di Agata ;)
Sono tornata sabato sera dalla magnifica gita in cui mi sono "lacerata la capsula che ricopre i legamenti (?)" e non vedevo l'ora di postare la mia nuova creazione.
Eccomi con questa nuova FF!! Spero vi sia piaciuta, perchè per postarla ci ho messo una vita, l'edito mi sta facendo impazzire!!
Se vi va recensite, mi farebbe piacere sapere le vostre opinioni, specie le critiche perchè le trovo molto costruttive.

Un grazie infinito ad Agata che ha fatto il magnifico banner di questa storia, mi piace davvero da matti!!
E un grazie a tutte le bellissime ragazze che mi sopportano sempre (vedi Esercito <3). Non serve neanche fare nomi, sapete chi siete. VI AMO.
E un grazie a tutti i lettori, senza di voi, non scriverei nemmeno.

Un bacio <3
Lady Jonas

   
 
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