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Autore: Bittersteel    24/10/2011    0 recensioni
Flashfic | Generale, Introspettivo
Dare la mano al primo che ti passa accanto, meravigliarsi della via impervia che i migliori passano di volata. E nelle corse su asfalto, con le curve che ti portano sulla traiettoria sbagliata, le ginocchia che toccano il suolo, quando l’unico obiettivo è arrivare prima degli altri.
E quando chiedevano loro il perché di questa foga, rispondevano che era l’unico modo per sentirsi grandi. Grandi come le Montagne, grandi come il Mare, grandi come l’Universo, sentire il proprio cuore impazzito, e credere di fare l’impossibile. Oltre il limite, ancora più in là.

23/10/11 A Marco Simoncelli.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Claudio, a Dario, a Luciano e a tutti quelli che amano una moto.
A Roberta, che mi ha dimostrato che no, non siamo mai troppo giovani per morire.
A Marco Simoncelli.

 

 
~ we’re too young to die ~
 

Quello che loro amavano, era l’asfalto caldo e imperfetto, e la traccia invisibile delle ruote che creavano un percorso, che si allungava come la vita.
Il sole avrebbe potuto disegnare riflessi di luce sui capelli, se fossero stati  liberi dal casco; il cielo era limpido e pulito.
L’orizzonte era distante solo uno sguardo, un passo e avrebbero visto oltre quella parete di colline.

Quello che loro amavano era il fango denso e scuro, lo sterrato pietroso, le strettoie di ciottoli. Quelle salite sul filo del rasoio da affrontare con un piede per terra e le spalle contratte.

- Non si deve aver paura di sbagliare. Se cado sbatto il culo per terra, mi alzo, riprovo, finché la curva non è perfetta e io non sono passato oltre.

Due ruote e poi altre due, lungo una linea bianca, il sole morente all’orizzonte, le stelle dietro di loro.

- Sogniamo di fare cose grandi perché noi siamo piccoli. Cos’è l’uomo di fronte alle montagne? Eppure datemi una moto, proverò a salire.

Il brivido del salto, la scarica dell’atterraggio. Ritrovarsi per un attimo sullo strapiombo, vederlo, ma non caderci dentro.
- La prima cosa che ho pensato appena mi sono fermato è stata wow.

Sognare una manovra perfetta di notte, alzarsi presto per sperimentare, quando l’unica cosa che senti sono gli uccelli, e lo sgasare della marmitta. Pranzo veloce, poi ripartire.

Dare la mano al primo che ti passa accanto, meravigliarsi della via impervia che i migliori passano di volata. E nelle corse su asfalto, con le curve che ti portano sulla traiettoria sbagliata, le ginocchia che toccano il suolo, quando l’unico obiettivo è arrivare prima degli altri.
E quando chiedevano loro il perché di questa foga, rispondevano che era l’unico modo per sentirsi grandi. Grandi come le Montagne, grandi come il Mare, grandi come l’Universo, sentire il proprio cuore impazzito, e credere di fare l’impossibile. Oltre il limite, ancora più in là.

Sentirsi parte di un unico moto perpetuo, pensare l’immortalità, accelerare.
Siamo troppo giovani per morire adesso.

 

«Be good to yourself, be good to your heart
Be good to yourself and love with your heart
Reach out in life, reach out in death
 and love will be your requiem»
Kula Shaker, Out on the Highway
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note:
“Se cado sbatto il culo per terra, mi alzo, riprovo, finché la curva non è perfetta e io non sono passato oltre”, Claudio, mio compare, in un momento particolarmente pieno di saggezza (che lui non ricorda).
“La prima cosa che ho pensato appena mi sono fermato è stata wow”, Carlo, dopo che è sceso dal filo spinato dov’era rimasto impigliato, evitando così di cadere nello strapiombo.
“Oltre il limite, ancora più in là”,Pirati Dei Caraibi – Ai Confini del Mondo.
Siamo troppo giovani per morire adesso” – “We’re too young to die” è qualcosa di talmente ridondante da permettermi di poter citare una ventina e forse più tra film e canzoni. In questo caso  dico che è presa dalla canzone dei Kula Shaker. Anche questa canzone è dedicata a una vittima della strada.
C’è chi ama andare a pesca, c’è chi ama sentirsi parte del vento. Tutte le passioni sono pericolose, se vai a pesca puoi cadere in acqua e affogare, se corri in moto puoi sbagliare una curva. Forse ciò che ci distingue dagli animali è la ricerca del brivido che ti può dare solo una situazione pericolosa.

   
 
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