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Autore: _Fedra_    25/10/2011    2 recensioni
PER TUTTI COLORO CHE DESIDERANO UN FINALE DIVERSO PER LA SAGA. Sono passati cinque anni da quando Cate ha lasciato Narnia, rassegnandosi a una vita normale e abbastanza scontata. Ma la ragazza non sa che le porte di quel mondo parallelo stanno per riaprirsi di nuovo e che lei potrebbe essere l'unica in grado di salvare coloro che ama da un terribile destino. Una fiction che stravolge l'intera saga, ai confini della fantasia, fino all'ultimo, cruciale passaggio che porterà oltre ogni confine.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edmund Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The passage'
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Crepuscolo blu
 



La donna sorrise dolcemente verso di me, i grandi occhi neri che brillavano come due stelle lontane sui lineamenti diafani del volto illuminato dalla luce lattiginosa della luna piena. I suoi lunghissimi capelli castani erano raccolti in due trecce che si intrecciavano elegantemente sulla nuca, lasciandole scoperto il collo bianco come la neve, abbracciandole il lungo vestito giallo e verde che le avvolgeva le membra. La giovane tese una mano verso lo specchio, sfiorandone la superficie gelida e trattenendo a stento un brivido di emozione. Quella donna ero io, come mai avrei osato immaginarmi nei miei sogni più sfrenati, eppure eccomi lì, una principessa, una regina, una creatura da sogno bella e determinata, racchiusa in quel racconto che tanto avevo amato e che ora mi stava portando via con sé. La stanza alle mie spalle riluceva della pallida luce lunare che penetrava delicatamente dalla finestra spalancata sul mare, riflettendosi dolcemente sulle superfici lucide dei mobili della mia stanza, fremendo timida e leggera come il sottile tendaggio color lavanda che si muoveva lentamente al ritmo del respiro del vento. Chiusi gli occhi e inspirai il profumo del mare che entrava dall’esterno, lasciandomi inebriare dalla sua sensuale dolcezza. Sorrisi, immergendo le mani in una brocca colma d’acqua profumata e detergendomi i polsi di quel prezioso unguento, proprio come avrebbe fatto una regina dei tempi passati, una di quelle di cui tanto avevo letto sui libri di scuola, in un tempo che ormai mi sembrava lontanissimo. L’imbarazzo iniziale che mi aveva sorpresa nel momento in cui mi avevano posato la corona sul capo era come scomparso. Era chiaro che i Pevensie avevano voluto quella parte per me e il Libro aveva acconsentito affinché soddisfacessi la loro volontà. Le sue pagine mi avevano dato il coraggio e la determinazione che servivano a superare quel terribile momento,  le sue parole avevano fatto di me colei che avrei sempre desiderato essere, la giovane donna che avevo temuto di non diventare nel momento in cui avevo visto Edmund diventare un re, il giorno in cui ci separarono.
“Sei bellissima, Cate” udii la sua voce che mi parlava alle spalle.
Mi voltai con un sorriso. Per la prima volta dopo tanto tempo, eravamo completamente soli.
“Grazie” gli risposi sorridendo e avanzando lentamente verso di lui.
Edmund mi prese fra le sue braccia, percorrendomi il volto con le labbra. “Ho sempre sognato questo momento” sussurrò dolcemente.
“Anch’io. Anche se più di una volta ho temuto che non arrivasse mai”.
Gli tuffai le dita fra i riccioli scuri, baciandolo con tutta la passione che avevo. Mi sentivo felice, radiosa come non ero mai stata in vita mia. Lui era lì, bellissimo, perfetto, dolce e romantico come un essere umano può solo sognare ormai, che mi tirava dolcemente a sé, senza più avere paura di me, né io di lui.
“Ti amo, Cate” mi disse in un orecchio. “Ti amo”.
Le sue labbra incontrarono ancora le mie, le mie dita che percorrevano i tratti delicati del suo viso, le sue mani allacciate intorno alla mia vita. Mi trascinò verso il letto senza paura, il nostro bacio che scottava sempre più, le nostre braccia intrecciate senza ferire, l’uno inebriato dell’altra. In quel momento non esisteva più nulla, come se il mondo che stava lentamente giungendo alla fine, quella luna ormai stanca di splendere e quel mare dal respiro sempre più stanco, non fossero stati altro che un ricordo, un pensiero lontano che stava lentamente tornando a rigenerarsi in una nuova vita, ritornando improvvisamente all’antico splendore. Lì insieme a lui non avvertivo più il dolore, la paura di perderlo, di morire. Tutto, ormai, aveva acquistato il proprio senso, il proprio equilibrio, nei nostri baci e nelle nostre carezze, quasi fossero stati loro a muovere l’argano segreto del mondo.
“Vorrei che Narnia potesse finire ora” pensai egoisticamente ad alta voce. “Così questo momento rimarrebbe perfetto per l’eternità, senza che vi sia il tempo per un nuovo attimo di tristezza”.
“Non dirlo” mi rimproverò Edmund. “Non ora. Non ora che tutto è così perfetto”.
Io risi divertita, scagliandogli contro il cuscino e tornando a stringerlo fra le mie braccia, ma gli occhi del ragazzo si erano fatti improvvisamente seri e allarmati.
“Che succede?” gli chiesi, le mani allacciate ancora attorno al suo collo.
“Ascolta”.
Edmund si levò a sedere, risistemandosi la camicia sul petto e avanzando a grandi passi verso la finestra. Io lo seguii a ruota. Uscimmo all’esterno, rabbrividendo all’aria gelida della sera.
“Cosa c’è, Edmund?” domandai stringendomi al suo fianco. Un brivido di paura mi percorse la schiena nel momento in cui si voltò di scatto verso di me.
“Non senti questo rumore?” domandò il ragazzo levando lo sguardo verso il cielo.
Chiusi gli occhi e tesi l’orecchio. In quel momento, un orribile rumore, simile a quello di centinai d’ali di locuste battute nell’aria, colpì con violenza le mie orecchie, accompagnato da una spaventosa vibrazione che ronzava e palpitava in ogni dove, come se quegli insetti mostruosi stessero per fuoriuscire dalle viscere della terra e precipitare dal cielo da un momento all’altro, pungendo e divorando ogni cosa. Gridai con tutta la forza che avevo nei polmoni, portandomi spasmodicamente le mani alle orecchie, cercando di schermare in tutti i modi quell’orribile suono.
“Ci siamo” disse Edmund fissando il mare con gli occhi sbarrati. “E’ finita”.
Improvvisamente, la luce della luna e delle stelle si fece più tremula e opaca, prendendo a spezzarsi in tanti piccoli frammenti che presero a scorrere come lacrime di fuoco sulla volta celeste che in quel momento assomigliava spaventosamente a una cappa di metallo pronta a pioverci sulla testa, imprigionandoci e soffocandoci.
“Edmund!”.
“NAVI IN VISTA! CI ATTACCANO!”.
Ci sporgemmo oltre la balaustra, mentre i fuochi di segnalazione guizzavano dalla sommità delle torri come lucciole in una notte d’estate.
“Dobbiamo andare” esclamò Edmund deciso. “L’ultima battaglia è cominciata”.
“Sono con te, Ed. Per sempre” promisi mettendogli una mano sulla spalla.
Il ragazzo mi guardò dritta negli occhi. Per la prima volta dopo tanti anni, rabbrividii di fronte a quello sguardo selvaggio. Erano gli occhi del Giusto a fissarmi, quelli di un re forte e valoroso pronto a battersi fino alla fine, quelli che avevo incontrato per la prima volta nella prigione della strega in quella notte senza luna.
“Andiamo, Cate” mi disse dolcemente, contrastando le fiamme nere dei suoi occhi. La sua mano era di nuovo protesa verso di me. “Andiamo a salvare Narnia”.
Io annuii decisa. Le mie dita erano già strette attorno alle sue.

                                                                                                                                                    
Buongiorno!
Lo so che è un secolo che non aggiorno, ma non ho avuto proprio il tempo materiale per sedermi alla tastiera e scrivere, per quanti impegni si sono accavallati in questi giorni!

Avrete sicuramente notato che all'inizio del capitolo mi sono fatta un po' prendere la mano...lo so, è stato più forte di me: alla fine, in un momento simile, temo che evitare tutto ciò sarebbe risultato impossibile, se non forzato.
Comunque, proprio per questa scena, mi stavo chiedendo se fosse il caso di alzare il rating, ma vorrei prima consultarmi con voi lettori, prima di passare alla censura. In ogni caso, vorrei chiedervi se prima di segnalare qualsiasi cosa alla gestione, ne parliate prima con me, ok? Grazie, infinite!

Per ora è tutto. Spero di poter tornare ad aggiornare il prima possibile! 
Un bacio!
Sunny



 

   
 
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