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Autore: demspuncakes    25/10/2011    5 recensioni
Stronzo, bello, vanitoso era come lo descriveva tutta la scuola. Dolce, gentile, possessivo, lo descriveva Renče. Lei ed Harry si conoscevano da una vita. Il riccio, col passare del tempo, aveva imparato a leggerle gli occhi e a capire quando non stava bene. Molte ragazze, erano 'gelose' perché il suo migliore amico era il ragazzo pił conosciuto da tutta la scuola. Tutte, erano andate a letto con lui,tranne lei, ovviamente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Renče sorrise. Era lunedģ, poteva stare una settimana intera con il pazzo del suo migliore amico. Arrivata a scuola, si sedette nella loro panchina. Quasi subito, le si affiancņ un ragazzo ricciolino a cui voleva molto bene. Stronzo, bello, vanitoso era come lo descriveva tutta la scuola. Dolce, gentile, possessivo, lo descriveva Renče. Lei ed Harry si conoscevano da una vita. Il riccio, col passare del tempo, aveva imparato a leggerle gli occhi e a capire quando non stava bene. Molte ragazze, erano 'gelose' perché il suo migliore amico era il ragazzo pił conosciuto da tutta la scuola. Tutte, erano andate a letto con lui,tranne lei, ovviamente. "Allora riccio, entriamo?" chiese alzandosi. Harry annuģ e si alzņ anche lui. Camminavano per il giardino della London High School, nessuno dei due parlava e tutti li fissavano. Harry e Renče avevano la stessa etą , i due ragazzi frquentavano l'ultimo anno di liceo, invece, Louis, Liam, Niall e Zayn erano pił grandi di loro. La campanella della prima ora suonņ, i due ragazzi erano in classe insieme. "Allora, cos'hai fatto ieri? Non lo voglio sapere pił" disse ridacchiando. Il riccio prese un'angenda, andņ alla lettera S e ci scrisse un nome che sembrava fosse Sharon, la scrittura di Harry era davvero strana. "Sharon?" domandņ. Harry posņ l'agenda ed annuģ. "Per caso ti ha mangiato la lingua? Sei troppo silenzioso" Harry la guardņ e scoppiņ a ridere, meritandosi un'occhiataccia da parte della professoressa di matematica. "Ragazzi, andate a pagina 367" la voce della professoressa fece capire ad Harry che l'ora di conversazione finģ, per ora. Renče scrisse un bigliettino e lo passņ ad Harry."-Io e te ne parliamo dopo, non me la racconti giusta. R-" Renče era mancina, aveva gli occhi color ghiaccio ed aveva i capelli mossi, color marrone chiaro."-Va bene, ne parliamo a pranzo. H-" Renče stava cercando di decrifrare la scrittura di Harry, ma non ci riuscģ. Il ragazzo la vide e sorrise. "C'č scritto che ne parliamo a pranzo" le sussurrņ all'orecchio. "Ah" l'unica cosa che disse la mancina. Le ore successive passarono molto velocemente. "La smetti di guardare l'orologio? Lo consumi" le disse. "Shh, tra un po' suona. Tre..due..uno" in quel momento la campanella suonņ. Tutti i ragazzi della London High School erano nella mensa. A differenza di altre scuole, li si mangiava benissimo. C'era un reparto solo di pizza,un altro dove c'erano i panini del Mc e nell'ultimo c'era un nutrizionista. "Nell'autobus ho conosciuto una ragazza nuova" le disse il riccio. "Com'é?" le chiese la mancina. "E' bella e simpatica" le rispose sorridendo "Okay, chi č?" "Quella ragazza che mi sta salutando" Renče si girņ e vide una ragazza dai capelli neri corvino, liscia ed occhi verdi avvicinarsi verso di loro. Harry si alzņ e la salutņ. Renče guardava la scena con gli occhi sbarrati. Una delle sue paura era di perdere Harry. Harry era il suo tutto, senza di lui non avrebbe superato la fase in cui suo padre era morto in un incidente stradale. "Renče mi senti?" Renče si 'svegliņ' e li guardņ. "Certo" rispose fredda guardando il suo blackberry bianco. "Mi chiamo Patricia e sono di New York, starņ qui 3 mesi e poi ritorno in America" Renče strinse la mano che Patricia aveva allungato. "Renče. Scusate, devo andare mi stanno chiamando" prese il suo zaino andņ fuori. In teoria non la stava chiamando nessuno, ma, non voleva che Harry si innamorasse di lei, non voleva che lui si trasferisse in America. Prese dal suo zaino ed uscģ il pacco di sigarette, ne prese una ed iniziņ a fumare. "Sai che odio quando fumi" sussultņ a quelle parole e si girņ. "Harry sei un cretino, mi hai fatto spaventare" disse mettendosi una mano nel cuore cercando di farlo calmare. Harry ridacchiņ e si sedette accanto a lei. "Hai fame? Non hai mangiato niente" il riccio era sempre stato gentilissimo con lei, sapeva che aveva problemi con l'alimentazione e spesso le ricordava di mangiare. "No Harry, adesso entriamo dai" stava cercando di alzarsi quando Harry la fece risedere. "Sei la mia migliore amica, lo sai vero?" chiese dandole un'infinitą di baci nella guancia. Renče iniziņ a ridere. "Si lo so riccio, me lo dici sempre. Ti voglio bene" gli  rispose dandogli un bacio nella guancia. "Ti voglio bene anch'io" si alzarono ed entrarono nella mensa scolastica dove li attendeva Patricia
  
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