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Autore: tsubychan1984    26/10/2011    9 recensioni
Storia ispirata alla bellissima "Blaine Anderson presents: The Pips!" e alla coppia Hummerwood. E se Kurt avesse scelto Thad al posto di Blaine? La storia di questa magnifica coppia con la partecipazione dei Warbles e delle New Directions. Enjoy!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Un po' tutti, Warblers/Usignoli
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il trambusto in palestra non si era ancora placato quando Thad tornò dagli altri.

- Come sta Kurt?- chiese subito Blaine, preoccupato.

Il moro si limitò a fare un cenno verso il palco e a mormorare – Eccolo.-

Tutti si voltarono stupefatti, vedendo Hummel avanzare verso il Preside.

Flint lo fissò a bocca aperta.- Che...che cavolo fa?!-

- Si fa incoronare.-

Tornarono a guardare verso il loro amico, che fissava la sala con gli occhi ancora rossi di lacrime ma con espressione ferma.

- Signore e Signori, la Regina del ballo per il 2011, Kurt Hummel.- disse Figgins, per poi mettergli la corona e porgergli lo scettro.

Il silenzio era tale che si poteva tagliare con un coltello quando Kurt si avvicinò al microfono, si mise in posa e...- Mangiati il fegato, Kate Middleton.-

Jeff fu il primo ad esplodere in una risata liberatoria, a cui si unirono presto gli altri, mentre le ragazze applaudivano entusiaste.

Non solo loro, tutti iniziarono ad applaudire.

Thad strinse i pugni fino a farsi male. Ipocriti, erano solo dei maledetti ipocriti! Non avevano nessun diritto di applaudirlo, nessuno! Quei falsi non avevano idea di quanto Kurt fosse speciale.

- E ora il Re e la Reginetta, come da tradizione, avranno l'onore del primo ballo.-

L'annuncio del preside riuscì a distrarre Harwood dai suoi propositi di strage.

- Cosa???-

- Calmo amico.- fece Wes, prevedendo il disastro.

David gli diede man forte.- Infatti, è solo un ballo.-

Si, con un gay represso!

Kurt e quel Karofsky si scambiarono un paio di battute sottovoce, prima che Mercedes e Santana attaccassero con gli Abba e le note di “Dancing Queen” riempissero l'aria.

I due capi consiglio non erano sicuri di poter gestire il loro collega ancora per tanto.

Ma in quel momento Dave Karofsky se la diede praticamente a gambe, lasciando Hummel da solo in mezzo alla pista tra la sorpresa generale.

Kurt fissò il muro di folla davanti a sé, incapace di muoversi. Che doveva fare, ora? Ballare da solo? Lasciare spazio alle altre coppie?

Una mano afferrò la sua da dietro e si ritrovò a fare una piroetta senza neanche accorgersene, finendo poi tra le braccia di Thad, che lo fissava con un sorriso.

- Mi concedi questo ballo, principessa?-

- Stupido.- disse Kurt ridacchiando.- Certo che te lo concedo.-

- Ah, metto in chiaro che ti faccio piroettare solo perché sono tranquillo sulla storia delle mutande. E non avrei certo lasciato a qualcun altro questo gravoso compito.-

Il soprano sorrise ancora più apertamente, lasciandosi piano piano andare, con gli occhi fissi sul volto di Thad. Tutti gli altri potevano pure sparire, per quanto lo riguardava.


You are the dancing queen

Young and sweet, only seventeen

Dancing queen, fell the beat

of the tambourine, oh yeah

You can dance, you can jive

Having the time of your life

Ooh see that girl, watch that scene

Dig in the dancing queen


Rachel fu la prima a finire in pista con Sam, subito seguiti da Puck e Lauren, Tina, Mike e Brittany. I Warbles non si tirarono certo indietro e ben presto la festa tornò a rianimarsi.

Kurt a quel punto decise di scatenarsi del tutto e a quel paese il resto. Era il suo ballo, era la reginetta e non sarebbero riusciti a buttarlo giù di morale. Pensò solo a ballare con il suo ragazzo, come aveva sempre sognato di fare, ritrovandosi a saltellare circondato da tutti i suoi amici alla pioggia di palloncini.

Quando Santana scese dal palco a fine canzone, Artie e Richard raggiunsero Mercedes per “Blame it(on the alchohol)”, dando nuovo vigore alla serata.

Thad ballò ancora un po', poi si allontanò con la scusa della pausa sigaretta. Il sorriso felice che gli rivolse Kurt era così splendente da far male.

Si riscosse, aveva delle cose da fare. Escludendo purtroppo i suoi buoni propositi di omicidio di massa.

Per prima cosa prese un attimo da parte Puck.- Quanti numeri ci sono ancora prima del mio turno?-

Il ragazzo ci pensò sopra un attimo.- Uhm, quattro mi pare. No, aspetta, cinque, abbiamo il vostro team Cheerleader su “Getting over you”.-

- La loro fissa per quella canzone è preoccupante. Comunque cambio di programma, si torna all'idea originale, passa parola agli altri.-

- Ok, no problem. Bella pensata, anzi. Ma chi ti fa da seconda voce allora?-

- Ora cerco di recuperarlo.- Così dicendo andò verso il banco del rinfresco.

- Devo parlarle.- disse, puntando diretto verso Sue, che fissava con sguardo malevolo gli studenti.- Non è piaciuta neanche a lei, eh?-

- E' uno scherzo davvero di bassa lega, io saprei decisamente fare di meglio! Senza contare che è una grandiosa mancanza di rispetto non solo verso Porcellana, ma anche nei confronti delle altre candidate.-

- Ho un'idea per tirare su il morale a Kurt. E senza correggere il punch.-

- Cosa c'entro io?-

- Mi serve il permesso per far rientrare una persona.-





Thad stava correndo fuori, armeggiando con il cellulare. Voleva richiamare indietro Finn, ma scoprì ben presto che non c'era bisogno di sprecare credito, visto che praticamente inciampò sul quaterback, seduto sui gradini d'ingresso.

- Ehi, sei rimasto qui!-

Hudson fece spallucce.- Ho fatto un macello, ma non vado a casa ora. Aspetto Quinn, dopo quello che ho combinato è il minimo.- sbuffò.- Immagino che senza cavaliere non le sia andata tanto bene... allora, chi è la regina?-

Harwood si rabbuiò.- Kurt.-

Finn si voltò così di scatto da farsi male al collo.- Cosa?! Mi prendi in giro...-

- Magari...- borbottò funereo, accendendosi una sigaretta.- Quegli stronzi hanno anche avuto il coraggio di applaudirlo alla fine. Però Pookie è stato eccezionale, giuro. Ah, hanno eletto Re quel Karofsky, se ti interessa. Solo che se l'è data a gambe prima del ballo.-

- Porca miseria, e io mi sono fatto cacciare come un cretino! Scommetto che sono stati quei bastardi della squadra di Hockey, Scott Cooper e gli altri!-

- Dimmi chi è e lo bastono a sangue.- fece con tono freddo Thad, appoggiandosi al muro. Soffiò fuori un po' di fumo.- Secondo te c'entra anche quel Karofsky?-

- Non credo. Cioè, non so quanto è effettivamente cambiato, però ci tiene a stare in cima. Come tutti qui. E non si sarebbe mai sputtanato una possibile elezione con Santana Lopez per prendere in giro Kurt. Voglio dire, a che serve essere Re se la tua Regina è un ragazzo eletto per una cattiveria?-

Il moro fece spallucce, gettando la cicca.- Può darsi.-

- Non stai dentro con lui?-

- Si, però dovevo recuperarti. Torna dentro, tra un po' devo esibirmi.-

- Ehm, amico, so che tu non conosci ancora la Coach Sylvester, ma se mi becca in palestra...-

Harwood ghignò.- Tranquillo. Ho il suo permesso per farti rientrare per la canzone. Certo, ho dovuto cedere ad un paio di condizioni, tipo che ti riporterà fuori personalmente trascinandoti per un orecchio e che le devo un paio di favori grossi.-

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo.- Che poi non capisco. Ok stare vicino a Kurt, ma non ti servo per forza io per cantare i Black Eyed Peas.-

- No, si torna al mio piano originale, ho scartato “Don't phunk with my heart”.-

- Oh. Quello accantonato perché era...molto zucchero e non volevi metterlo a disagio?-

Thad gli sorrise. L'idea gli era balenata dopo aver sentito quel pezzo alla radio. Aveva progettato il tutto con Finn e Puck ed era andato a Lima per le prove ogni volta che sapeva Kurt impegnato altrove, tipo quando faceva consulenza vestiti o la giornata di shopping con Blaine e Flint. Alla fine gli era sembrato però un po' troppo e per non esporre il suo ragazzo a possibili prese in giro aveva deciso di usare qualcosa di più neutro. Ma visti gli ultimi sviluppi, fare a gara con Anderson nell'imitare i gorgheggi di Fergie gli sembrava decisamente stupido, oltre che inutile. Doveva fare qualcosa per Kurt e il primo brano che aveva scelto era perfetto. Senza contare la piccola ma fondamentale variazione che aveva in mente per il testo.

- Proprio quello. Ho già avvisato Puck e gli altri. Però mi servi tu come seconda voce e servi anche a tuo fratello.-

Finn si alzò con un sorrisetto.- Non dire altro amico, ti seguo. E ottima idea anche, è proprio quello che ci vuole.-

- Quando uno è un genio...- fece Thad, incamminandosi di nuovo verso la sala. Era ora di andare in scena.



- Quanto cavolo hai fumato, si può sapere?- fece Kurt con uno sbuffo esasperato.

- Già, sei stato via una vita.- puntualizzò Flint.- E tra poco è il tuo turno, sai?-

Harwood ghignò.- Tranquille signore, ho tutto sotto controllo!-

Inutile dire che si beccò un calcione da entrambi.

In quella arrivò Puck.- Tutto pronto capo!-

- Bene, quando i tre pazzoidi hanno finito diamo inizio allo show!-

Hummel inarcò un sopracciglio.- Cosa c'entra Puckerman scusa, non dovresti cantare tu?-

- Ma certo Pookie.- si avvicinò fino a sussurrargli all'orecchio.- E canterò solo per te.-

Kurt arrossì, voltandosi verso di lui, ma Thad si stava già allontanando con Puck.

Sam si avvicinò per un attimo a David.- Ehi, alla prossima canzone invita Mercedes a ballare.-

- Cosa? Ma non è quella di Thad dei Black Eyed Peas?-

- Fidati.- ribadì Evans, facendogli l'occhiolino.- Fatti sotto, vedrai che andrà bene.-

Thompson lo guardò perplesso.- Perché mi dici queste cose? Sei tu il suo cavaliere stasera.-

- Ma ti piace, giusto?-

- Non si nota, eh?- fece il ragazzo con una smorfia.

- E' una brava ragazza e un'ottima amica.- disse Evans.- Per questo siamo qui insieme stasera. Perciò non vedo controindicazioni nel farla ballare con un buon partito.- ammiccò a David con un occhiolino.- Mi raccomando, mi fido di te!-

- Puoi giurarci, amico!-

Il biondo alzò i pollici in segno di approvazione, poi si affrettò a raggiungere gli altri, mentre Blaine concludeva la canzone con un ultimo acuto, tra gli applausi.

- Ottima esibizione.- fece Thad, facendosi passare il microfono.

- Sentiamo la tua ora.-

Il moro sorrise, per poi portarsi al centro del palco.- Bene, liceo McKinley!Siete caldi???-

- Oddio, ti pareva se non iniziava a fare il deficiente!- sbottò Kurt, mentre il resto della palestra rispondeva con un urlo entusiasta.

- Tenetevi stretti alle vostre dame, allora. La prossima canzone è dedicata alle regine della serata, specialmente a quelle vestite in omaggio ad Alexander McQueen.-

- Molto carino.- ghignò Mercedes.

- Che dooooolce.- fece Flint, sfarfallando le ciglia.

- Vi odio entrambi.- borbottò il soprano, fissando il palco con la faccia in combustione. Si stupì non poco di vedere che tutti i ragazzi delle ND erano dietro a Thad, compreso Finn, chissà per quale miracolo, che ricambiò il suo sguardo con un occhiolino.

Prima che lui o una delle ragazze riuscisse a commentare la presenza del quaterback, iniziarono le prime note della canzone. Ragionò che in effetti le sue amiche non avevano mai sentito cantare Thad.


You light the skies up above me

A star so bright you blind me yeah

Don't close your eyes don't fade away don't fade away oh


Yeah you and me we can ride on a star

If you stay with me girl

We can rule the world


- Sbaglio o...invece di “girl”...- bisbigliò Rachel stupita.

- Ha detto “Kurt”.- concluse Quinn.


Yeah you and me we can light up the sky

If you stay by my side

We can rule the world


Kurt non disse una parola. Era troppo preso da quello che gli stava cantando Thad insieme a Finn e agli altri. Le voci dei due ragazzi creavano un mix piacevole insieme e quella canzone...

Harwood scese dal palco, venendo verso di lui.


If walls break down I will comfort you

If angels cry oh I'll be there for you


Lo prese per mano, sempre guardandolo negli occhi, portandolo verso il palco.


You've saved my soul

Don't leave me now don't leave me now oh


Yeah you and me we can ride on a star

If you stay with me girl

We can rule the world

Yeah you and me we can light up the sky

If you stay by my side

We can rule the world


Cantò di nuovo il suo nome nel ritornello, mentre anche Finn lo prendeva per mano, facendolo fermare al suo fianco a guardare Thad che si lanciava nell'ultima parte del numero.


All the stars are coming out tonight

They're lighting up the sky tonight

For You

For You

All the stars are coming out tonight

They're lighting up the sky tonight

For You

For You

oh


I loro amici erano tutti lì davanti, intenti a ballare. David era riuscito ad invitare Mercedes e la faceva volteggiare con un sorriso ebete sul volto, Wes era appiccicato alla sua Lily, Nick ovviamente ballava con Santana. E non erano i soli. Blaine e Brittany, Rachel e Cameron, Richard e Tina, Jesse era riuscito a convincere Quinn e perfino Lauren ballava con Trent. Tutti attorno a Jeff e Flint, poco intenzionati a nascondersi, dopo l'exploit di Kurt.


Yeah you and me we can ride on a star

If you stay with me girl

We can rule the world

Yeah you and me we can light up the sky

If you stay by my side

We can rule the world


All the stars are coming out tonight

They're lighting up the sky tonight

For You

For You

All the stars are coming out tonight

They're lighting up the sky tonight

For You

For You

All the stars are coming out tonight

They're lighting up the sky tonight

For You

For You

All the stars are coming out tonight

They're lighting up the sky tonight

For You

For You


I ragazzi esplosero in un boato di applausi, di certo molto più sentiti di quelli educati del resto del pubblico. Harwood si inchinò ironicamente, passando il microfono a Puckerman per “Crazy little thing called love”, mentre la Sylvester stava già trascinando via il povero Hudson.

Si fermò davanti al soprano, che lo fissava con gli occhi lucidi.

- Ti è piaciuta?- sussurrò serio.- Giuro che puoi prendermi in parola. Noi due insieme possiamo fare tutto, ne sono convinto.-

Kurt lo abbracciò di slancio, incapace di trovare una risposta migliore, stringendolo forte.

Thad sorrise, perché quel gesto bastava e avanzava.




Jesse non pareva intenzionato a lasciare la mano di Quinn, che invece aveva pensato di smetterla con le danze dopo quella canzone per Kurt.

- Mi lasci, per favore?-

- E se ti rispondo di no?-

La bionda lo fulminò con lo sguardo, ma il ragazzo non cedette di un millimetro, sfoderando un sorriso sicuro.- Hai di meglio da fare al tuo ballo di fine anno se non ballare?-

- Magari non voglio ballare con te.-

- Magari. Ma io non ne sono così sicuro.-

Quinn sospirò, mentre Jesse la trascinava di nuovo in pista.

- Senti, te l'ho già detto, quello che è successo alla festa è stato...-

- Si, ok, mi hai dato quel bacio solo perché eri fradicia, ho afferrato.-

- Parla piano.- sussurrò stizzita.- Ho un'immagine da difendere io!-

- Se iniziassi a preoccuparti un po' meno dell'immagine e un po' più di te forse vivresti meglio.-

La ragazza sospirò.- Jesse, ti prego. Sei un bel tipo lo ammetto, ma io sono...-

- Innamorata di un altro? E' per questo che ti fai trattare così, Quinn? Ha fatto a botte per Rachel davanti ai tuoi occhi!-

Abbassò gli occhi, scuotendo la testa.- Smettila! Io sono innamorata di Finn!-

- Lui non lo è di te, però. E nemmeno tu, credo. Vi volete bene, non lo nego, ma non è amore.-

- Silenzio.- sussurrò stancamente Quinn. Non voleva sentirlo.- Tu non sai niente.-

- So solo una cosa.- disse il ragazzo in tono serio.- Io non ti ho mai levato gli occhi di dosso stasera, al contrario di qualcun altro.-

Continuarono a ballare fino all'ultima canzone.





- Bene, eccoci.-

- Si, eccoci.-

Nessuno dei due accennò a scendere dalla macchina, parcheggiata davanti a casa Hummel. Era l'una passata, il ballo era finito da poco. Thad aveva riaccompagnato subito a casa Kurt, sapeva che gli altri si stavano organizzando per il dopo festa, ma non gli pareva assolutamente il caso.

- Sicuro di non voler dormire qui? Ti preparo il divano.-

- Tranquillo Pookie, non sono stanco. E poi la three-six si è organizzata con gli alcolici per la sbronza post sbronza da festa.-

- Siete irrecuperabili.- commentò Kurt, facendolo ridacchiare.

Tornò di nuovo il silenzio, poi il soprano gli afferrò la mano.- Mi accompagni?-

- Non dire ovvietà Pookie.-

Si beccò un pizzicotto, che accolse con un sorriso divertito, e finalmente si decisero a smontare. Kurt prese la mano di Thad, avviandosi verso l'ingresso. Di sicuro suo padre lo stava aspettando, conoscendolo, e non voleva farlo stare in ansia. Con sua sorpresa, non erano soli.

- Finn?- chiese un po' perplesso, vedendo suo fratello camminare avanti e indietro fuori dalla porta.

- Ehi, ciao!-

- Che fai, non entri?-

In fondo era partito prima di loro piuttosto mogio. Sia Quinn che Rachel lo avevano bellamente ignorato, nonostante le sue offerte di pace. La Berry, visto che St. James era già andato via, si era fatta dare un passaggio da Wes e Lily, mentre Quinn era montata in macchina con Mercedes, David, Sam e Jesse, ignorandolo con aria imbufalita.

Non che a lui la serata fosse andata così bene, in effetti.

Il quaterback fece spallucce.- Ho pensato, sai...magari potevi darmi la tua corona, se vuoi. Così possiamo dire che mi hanno eletto Re e tu puoi andare a dormire in pace.-

Era un'idea così dolce e stupida, totalmente degna di Finn Hudson, che Kurt non riuscì a trattenere un sorriso. Adorabile idiota che non era altro. Stava cercando di evitargli altri disagi, per quanto in modo inutile e un po' impacciato.

Gli strinse un braccio.- Grazie Finn. Ma lo verrebbero a sapere comunque prima o poi, tanto vale dirglielo adesso. Non importa, va bene così.-

- Oh.- Hudson aggrottò la fronte.- Non ci avevo pensato.-

- Sei proprio un bravo fratello.- fece Kurt, venendo ricambiato da una smorfia un po' triste.

- Mi sento in colpa per non averlo impedito.-

- E come avresti potuto farlo?-

Thad sbuffò.- Amico, credimi, non sai come mi sento io, ti capisco benissimo. Ma devo dare ragione a Pookie, non potevi saperlo.-

- Entriamo.- disse il più piccolo, precedendo i due dentro casa.

Come aveva previsto, suo padre era ancora sveglio per aspettarlo. C'era anche Carole, seduti sul divano, con la coperta e in pigiama, a guardare un vecchio film in tv per passare il tempo. Si voltarono entrambi sentendoli arrivare.

- Bentornati.- disse la donna, stiracchiandosi.

- Era ora.- fece Burt, sbadigliando.- Avete sforato l'orario, lo sapete?-

- Come se ci avessi messo sul serio l'orario, papà.-

L'uomo ghignò, poi lo fissò divertito.- Cos'è, hai rubato la corona a Finn?-

Thad si mosse a disagio al contrario di Kurt, che sfoderò un sorrisetto un po' triste.- No, a dire il vero a Quinn.-

Burt sembrò perplesso per un attimo, ma vedendo che il figlio non rideva si accigliò.- Che scherzo è questo?-

- Mi hanno eletto reginetta.-

Ci fu giusto un secondo di silenzio incredulo, poi il padre di Kurt esplose in un bestemmione che fece impallidire perfino Thad, mentre Carole guardava il figliastro shoccata. Poi Burt si lasciò andare ad uno sfogo piuttosto rumoroso e piuttosto incazzato con cui Harwood non poteva che concordare dall'inizio alla fine. Lo lasciarono tutti fare, vista la situazione.

- Papà, non importa.- fece ad un certo punto il ragazzo, posandogli una mano sulla spalla, visto che sembrava intenzionato ad andare subito al McKinley a fare fuoco e fiamme.

- Non importa???Kurt, è una cattiveria bella e buona e io non..-

- E' vero.- lo interruppe.- E' una cattiveria. Ma nonostante questo il ballo è stato bellissimo. Ho passato una serata divertente con i miei amici, ho ballato un lento con il mio ragazzo e mi sono divertito un sacco.- si voltò con un sorriso verso Harwood.- Thad mi ha anche dedicato una canzone.-

- Eccolo che si monta la testa.- scherzò il moro.

Burt passò lo sguardo da uno all'altro incredulo. Suo figlio sembrava molto calmo, nonostante tutto. Lo avevano eletto reginetta e lui sorrideva. Guardò perplesso tra lui e quel Thad. Non stava bluffando, Kurt era davvero felice di quella serata. Felice e innamorato. Questo più di tutto contribuì a calmarlo.

Carole sorrise al marito, poi diede a Kurt un bacio sulla guancia.- Sei davvero un ragazzo coraggioso. E a te come è andata?- disse voltandosi verso il figlio, che si abbassò per farsi baciare.

- Lasciamo perdere, mamma, ti prego.-

La donna sospirò, alzando teatralmente gli occhi al cielo, cosa che fece ridere Kurt e Thad.

- Beh, forse è il caso di andare a dormire ora.- borbottò Burt, ancora un po' alterato. Si avvicinò ad Harwood, mentre anche Carole augurava loro la buonanotte, e gli mise una mano sulla spalla.- Ti ringrazio per quello che fai per mio figlio, ragazzo.-

Thad rispose con un cenno, il soprano invece elargì al padre un sorriso smisurato.

- Uh, credo che li seguirò anch'io.- sbadigliò Finn.- Voi che fate? Thad resta qui sul divano?-

- No, io torno a Westernville.-

- Vai pure Finn, salgo tra poco.-

- Ci puoi giurare che vado.- borbottò Hudson.- Mi rifiuto di assistere alle vostre smancerie di fine serata.-

Hummel quasi lo spedì al piano superiore con uno dei suoi famosi calci calibrati. Harwood era semplicemente troppo occupato a ridacchiare.

Rimasero soli. Kurt guardò il suo ragazzo di sottecchi. Non voleva che andasse via. Non sapeva nemmeno spiegarselo, solo voleva restare con lui ancora un po', ne aveva bisogno quella sera.

Thad era rimasto fermo senza dire una parola fino a quel momento, poi si riscosse.- Beh, forse è il caso che io....-

Kurt gli afferrò la mano d'istinto.

- Ehi Pookie, cosa c'è?- chiese in tono dolce.

Non te ne andare.

Cavolo, era davvero una frase così difficile da dire? Eppure la sua lingua sembrava annodata, non riusciva a parlare.

- Ti va un caffè?- sussurrò alla fine. Beh, sempre meglio di niente.

Il moro gli sorrise.- Se mi fai compagnia, certo.-

- No, per me latte caldo.-

- Oddio, sei proprio gay!-

- Stronzo.- borbottò Kurt, prendendolo a pedate fino alla cucina, ottenendo solo di farlo ridere di più.

Thad si accomodò al tavolo, guardando il suo ragazzo muoversi tra credenze e fornello.

- A proposito, ho visto Santana trascinare via Nick. Sono montati tutti in macchina con Blaine e quindi c'era anche Cameron. Dici che sia il caso di iniziare a preoccuparsi per quei tre?-

- Kurt, ne vuoi parlare?-

- Di cosa?-

- Lo sai.-

- Non preoccuparti, te l'ho detto.-

- Guarda che non va tutto bene.-

Il soprano sospirò.- Lo so, non ho detto questo. Per il resto è stato bello e a ben pensarci è un titolo ambito.-

- Almeno non ho infranto il mio sogno adolescenziale di poter dire di avere come ragazza la reginetta del ballo.-

Kurt ridacchiò appena, posandogli davanti la tazza fumante. Piombò di nuovo il silenzio, mentre entrambi bevevano.

- Hai preso le medicine?-

- Certo che sì.-

- No, intendevo...- Hummel si mosse a disagio.- Odio quella roba e fosse per me la butterei a mare, ma con quello che è successo...Ho visto che faccia avevi prima, ero preoccupato che ti venisse una crisi ad un certo punto.-

Harwood sbatté con forza il pugno sul tavolo.- Cazzo!- il soprano sobbalzò spaventato da quella reazione.- No, ora spiegami come cazzo ti viene in mente di preoccuparti di questo in una situazione simile!-

- Scusa tanto se ci tengo a te!- sbottò Kurt, raccogliendo le tazze vuote con gesto di stizza e voltandogli le spalle.- Vorrà dire che la finirò di farlo se è questo che...-

Thad lo interruppe subito.- Ma porca miseria, cosa c'entra?! Sono io quello che dovrebbe essere preoccupato e in paranoia, non capisci? Stavi per andare in pezzi stasera e non sono riuscito ad evitarlo!-

- Sei l'unico motivo per cui non sono andato in pezzi,stasera.- sibilò in tono fermo il piccolo, bloccando così quello sproloquio.

Kurt era ancora di spalle, posato al lavello della cucina, ma il moro riusciva quasi ad immaginarsi la sua faccia, triste ma decisa. Come quella che aveva sul palco mentre andava a prendersi quella dannata corona che ancora aveva in testa. Hummel si voltò verso il suo ragazzo, sospirando.- Sono in ansia continuamente, sai? Ho sempre paura che tu ti senta male e di non essere lì ad aiutarti. Perché sei importante per me, Thad. E senza di te stasera io...- si interruppe, mordendosi le labbra e abbassando appena lo sguardo.- Vorrei solo...non andare via, ok?-

Qualche attimo dopo la sua schiena cozzò contro il frigorifero, con Thad che lo coinvolgeva in un bacio così irruento da lasciarlo senza fiato. Si aggrappò alle spalle dell'altro per mantenere un minimo di equilibrio, mentre sentiva con un certo imbarazzo un ginocchio insinuarsi tra le sue gambe, allargandole. Anche quel bacio era diverso dal solito. Era più...voglioso, per quanto solo pensare quella parola lo metteva in imbarazzo. Assecondò la bocca del suo ragazzo in tutto, Harwood sembrava essersi dato lo scopo di ficcargli la lingua in gola a vita e lui stava decisamente ricambiando, sentendo nel frattempo le sue mani vagargli per la schiena senza una logica. Gli sfuggì un gemito un po' sorpreso quando Thad lo strinse ancora di più a lui, col ginocchio a solleticargli le parti basse decisamente poco protette dal kilt.

Reclinò la testa all'indietro, incapace di trattenersi, andando a sbattere contro l'elettrodomestico senza praticamente accorgersene.- A...ah...-

- Sei bellissimo Kurt.- gli sussurrò all'orecchio Harwood con un tono così roco da mandargli una scarica di brividi lungo la schiena, per poi iniziare a succhiargli il lobo. O forse erano quelle mani che risalivano pian piano le sue cosce a impedirgli di ragionare. Sapeva solo che stava facendo un casino dannato e si morse le labbra per paura che lo sentissero al piano di sopra, mentre la lingua di Thad era passata ad esplorargli il collo. Affondò le mani tra i capelli del suo ragazzo, cercando inutilmente di mantenere un minimo di controllo. Ogni buon proposito però si frantumò quando Thad gli afferrò il sedere con entrambe le mani, sollevandolo leggermente e attirandolo più vicino. Fortunatamente il moro pensò bene di tornare ad occuparsi della sua bocca o il verso da porno che gli era appena uscito avrebbe tormentato gli incubi di suo padre per gli anni a venire. Non che ne sapesse molto di versi porno comunque, visto che i suoi tentativi di guardare certi filmacci si erano sempre conclusi con dita nelle orecchie e canzoni per coprire i rumori. In ogni caso non dovevano essere molto diversi da quelli che stava emettendo lui ora, sulle labbra morbide di Thad. Una piccola parte del suo cervello stava cercando di ricordargli che era nella sua cucina, con i suoi genitori in casa, con quell'orso di Finn che poteva arrivare da un momento all'altro per i suoi famosi spuntini notturni, ma il modo in cui lo stava toccando il suo ragazzo non aiutava il pensiero razionale, anzi. Istintivamente rispose a quelle attenzioni, strusciandosi contro Harwood e soprattutto contro quella gamba incastrata tra le sue che minacciava di farlo impazzire a breve.

Thad rabbrividì a quel gesto, lasciandosi scappare un gemito prolungato e staccandosi da Kurt giusto il tempo per passare di nuovo al suo collo, beandosi dei versetti eccitati prodotti dal piccolo con una vocetta ancora più acuta del solito. Se voleva distruggere il suo autocontrollo con quei miagolii ci stava riuscendo perfettamente. La pelle di Kurt era così bianca...poco ma sicuro, gli stava lasciando una fenomenale mappatura di succhiotti, però non riusciva proprio a farne a meno. E poi stava adorando quel kilt al momento, decisamente. Specie perché ora le sue mani avevano raggiunto l'elastico dei boxer del soprano.

- Tha...Thaddy...-

Il tono un po' incerto di Hummel gli fece rialzare la testa. Si fermò per un attimo a guardarlo. Aveva le guance in fiamme, il fiato corto e gli occhi lucidi di piacere e un po' sorpresi. La corona pendeva da un lato ora, mentre il suo vestito era praticamente tutto sollevato.

Thad si riscosse. Che diavolo gli stava facendo? E Hummel lo avrebbe anche lasciato fare, glielo leggeva negli occhi. Probabilmente una parte di lui voleva disperatamente lasciarlo fare. Ma non era giusto, non così. Non con Kurt in quello stato. Per quanto si fosse dimostrato incredibilmente coraggioso, era stato ferito da quel che era successo al ballo. Aveva trovato la forza di reagire ed andare avanti, questo non voleva per niente dire che aveva già smesso di starci male. Quella sera era fragile. E vulnerabile. Si scostò di scatto, non lasciandosi troppo tempo per ripensarci.

Kurt sbatté le palpebre, colto un po' alla sprovvista.

- Scusa, non avrei dovuto, io...- biascicò il moro, lasciandolo andare.

- Cos...ho...ho fatto qualcosa di sbagliato?-

- No!- esclamò Thad, accarezzandogli una guancia.- No Kurt, tu non hai fatto niente, sono io che...- si bloccò, sospirando.- E' meglio che vada, ora. Buonanotte Pookie.-

Meglio fare in fretta e non guardare di nuovo verso Kurt, altrimenti avrebbe ceduto ai suoi ormoni e lo avrebbe sbattuto senza pietà sul tavolo della cucina. Sarebbe stato un buon modo di morire, visto che nel caso Burt Hummel avrebbe provveduto a imbottirlo di piombo con il fucile.

Era quasi arrivati alla macchina e stava cercando di estrarre il pacchetto di sigarette dalla tasca con le mani che ancora un po' tremavano, quando un tocco delicato sul suo braccio lo fece fermare. La mano morbida di Kurt si posò sulla sua guancia facendolo voltare e subito dopo sentì le labbra del soprano sulle sue coinvolgerlo in un bacio dolce e lento, così diverso da quelli di poco prima ma non per questo meno intenso.

- Ecco.- sussurrò Hummel con un sorriso, staccandosi.- Così va meglio. Non mi andava di farti andare via così.-

Thad sospirò felice, accarezzandogli la mano ancora posata sul suo volto.- Non essere così sicuro del mio autocontrollo, Pookie.-

Lo guardò, era ancora rosso in faccia da prima e di certo il giorno dopo avrebbe avuto un'ottima scusa per indossare qualche magnifico foulard. Era assolutamente splendido.

- Mi fido di te.- soffiò, prima di baciarlo di nuovo.- Buonanotte principe. Grazie per il ballo.-

Harwood gli fece di nuovo il baciamano, come nell'aula del Glee. Kurt lo guardò con il cuore che andava a mille.

- Sogni d'oro, principessa, dormi bene.-

Kurt sbuffò, ma l'espressione del suo viso era dolce.- Che stronzo che sei Thaddy.-

- Insultami quanto vuoi, specialmente se usi quel tono affettuoso.-

Il ragazzo gli regalò un ultimo sorriso, prima di voltarsi e correre verso casa. Thad lo seguì con lo sguardo, rispose al suo cenno di saluto e restò lì finché non vide la porta di casa Hummel chiudersi.

Era a casa. Era al sicuro da tutto e stava bene.

Si accese la tanta agognata sigaretta, montando in macchina e partendo a velocità sostenuta per tornare alla Dalton.

Buttò i Linkin Park a tutto volume, mentre cercava di concentrarsi quel minimo sulla guida. Pensava a Kurt, non riusciva a fare altro. Il suo viso arrossato in cucina, la sua mano sulla guancia mentre lo baciava, gli occhi che gli brillavano durante la canzone. Le sue lacrime nell'aula del Glee. Strinse forte il volante, cercando inutilmente di cancellare quelle immagini spiacevoli, senza riuscirci. Piano piano sentì la rabbia riaffiorare. Tutta quella storia lo faceva incazzare come una bestia.





Kurt fissava la corona posata sul comodino, incapace di dormire. Se ne stava semplicemente disteso sul letto, osservando la luce della luna rischiarare leggermente la stanza, quel tanto che gli permetteva di distinguere bene la sagoma di quello stupido oggetto preso da qualche bancarella per cui le ragazze si erano scannate per settimane.

E invece la regina era lui.

Rabbrividì, cercando di ricacciare indietro le lacrime. Poteva ancora sentire il suo nome scandito nel silenzio generale, tra urla e applausi sporadici. Come se avesse ancora addosso gli sguardi di scherno dei suoi compagni di scuola. Si era sentito così...sbagliato, in quel momento. Un vero scherzo della natura. Quelle occhiate fredde sembravano dirgli che se l'era meritato.

Serrò gli occhi. Non voleva piangere, non di nuovo e non a causa di certa gente.

Li aveva affrontati. Ci era riuscito e tanto bastava, anche se faceva un male cane. Forse Blaine aveva avuto ragione a dirgli di andarci piano ed essere prudente, a partire dal vestito. In fondo sapeva quello che faceva quando aveva scelto di mettere il kilt. Semplicemente quello che facevano tutti al ballo: si era messo in mostra, solo che l'aveva fatto alla sua maniera, esagerata e modaiola. Era salito sul palco anche per cancellare quel timore che aveva visto nei volti dei suoi amici. Lo stesso lampo di paura che aveva attraversato per un attimo gli occhi di Karofsky quando gli aveva sussurrato di fare coming out lì davanti a tutti. Certo, dopo che la scolaresca aveva mostrato tutta la sua tolleranza in materia, proprio un suggerimento geniale!

E poi Thad l'aveva fatto ballare, lo aveva tenuto abbracciato per tutto il tempo senza battere ciglio e gli aveva cantato una canzone. Chiuse gli occhi, lasciando che ai ricordi spiacevoli si sostituisse la voce del suo ragazzo, così calda e particolare. Doveva ricordarsi di scaricare quel brano, per forza!

Sei bellissimo Kurt”

Affondò a faccia in giù nel cuscino, sentendosi arrossire al ricordo di quelle parole. Era la prima volta che veniva toccato in quel modo e al solo pensiero lo stomaco gli andava in subbuglio per l'emozione. Aveva fantasticato un po', certo, ma la sua immaginazione non lo aveva per niente preparato alla sensazioni delle mani di Harwood che lo accarezzavano, prima lente e dolci, poi più decise e sfrontate. Per una volta non si era perso nei suoi soliti dubbi e si era semplicemente lasciato travolgere dai gesti del suo ragazzo, anzi aveva perfino cominciato a ricambiare. Strinse il cuscino, nascondendo ancora di più il viso come se qualcuno potesse vedere quanto era rosso e capire cos'era successo. Quel momento era suo, solo suo.

Quando Thad aveva interrotto bruscamente il contatto subito non aveva capito, era rimasto troppo stupito sul momento. Aveva cominciato a realizzare solo guardando il moro allontanarsi in fretta dopo averlo salutato.

Si era fermato per lui.

Sulle prime aveva avuto paura di aver sbagliato qualcosa, però quella sera a casa di Brittany Thad lo aveva decisamente rassicurato su questo. Poi si era sistemato un attimo il kilt in un gesto automatico e ci era arrivato. Il suo ragazzo era stato a dir poco paziente con lui, avrebbe avuto tutte le ragioni per mandarlo a quel paese visto che i primi tempi saltava in aria appena accennava una mossa di troppo. Invece Harwood aveva sempre rispettato i suoi tempi e il suo bisogno di andarci piano, cosa per cui Kurt non avrebbe mai smesso di ringraziarlo.

Non era il momento giusto. Thad lo aveva capito prima di lui, Kurt quella sera era troppo sconvolto per pensare lucidamente. Anche in quel momento, solo in camera sua, era continuamente in bilico tra sorrisi e pianto.

Si alzò di scatto, andando verso la scrivania. Al diavolo, avrebbe dormito poco comunque, tanto valeva farlo subito.

Quando più tardi tornò a letto, chiuse gli occhi e si immaginò la voce di Thad al posto di quella di Gary Barlow che usciva dagli auricolari a ricordargli che insieme erano speciali.





Thad non si preoccupò di fare poco rumore per via del coprifuoco quando arrivò al parcheggio. Scese dalla macchina sbattendo la porta, sigaretta in bocca, dirigendosi verso il capanno che era ormai diventato il loro punto di ritrovo per le festicciole improvvisate tra Warbles. E come da copione eccoli lì. Oltre a un paio di reduci del ballo, ovvero Trent, Richard e Wes, c'erano quelli che non andavano a casa nel weekend ed erano sempre pronti alla festa quindi ecco Kirk, Ethan, Nicholas e Andrew.

- Già tornato?- chiese Montgomery, tra lo stupito e l'ironico.- Pensavo seriamente di non vederti prima di domani, e non necessariamente in senso porno.-

L'asiatico però si zittì non appena lo vide bene in faccia.

- Birra?- fece Nicholas, tendendogli una bottiglia, ignaro del pericolo.

Thad la prese e la spaccò a terra con un gesto così violento da far sobbalzare tutti.

- La regina! Quegli stronzi lo hanno eletto la cazzo di Regina!- urlò Harwood, iniziando a prendere a calci la prima cosa disponibile, che fortunatamente risultò essere solo lo scatolone dove tenevano un po' di coperte per scaldarsi, tra gli sguardi attoniti degli altri.

I ragazzi si guardarono tra di loro, senza sapere bene cosa fare, mentre il moro non accennava a finire, anzi era passato a rovesciare una sedia. Wes e gli altri avevano informato gli assenti sullo svolgimento della serata, perciò sapevano già di Kurt e il perché della rabbia dell'amico.

- In tutta franchezza.- disse Kirk, con un certo cinismo.- Di che ti stupisci?-

Ci vollero tutti i muscoli di Richard e la buona volontà di Andrew per impedire a Thad di passare a sfogarsi sul famigerato apparato dentario perfetto del biondo.

- Ripetilo se ne hai le palle, stronzo!!!- ruggì, cercando di liberarsi.

- Ehi, datti una calmata! Non è per cattiveria, non ho niente contro Hummel, è un bravo ragazzo. Ma non dirmi che sei così stupito della cosa. E' esattamente quello che è. Non che ci sia qualcosa di male.-

- In linea di massima non hai torto.- gli borbottò Wes.- Ma decisamente momento sbagliato, chiudi il becco!-

- Lasciatemi andare!- urlò Harwood. Rich e Andrew scambiarono un'occhiata con Montgomery, che annuì, e lasciarono la presa sul loro compagno. Subito l'asiatico trascinò fuori l'amico.

Thad si liberò dalla presa di Wes una volta uscito.- E mollami, cazzo!-

Il ragazzo sospirò, ubbidendo.- Ti serve qualcosa?-

- Da bere, porca miseria! Dio, ho le mani che mi prudono dalla voglia di rompere qualcosa!-

- Sei tu che hai spaccato la birra.- gli mise una mano sulla spalla.- Ti posso capire amico. Perché se Lily fosse stata trattata così....- scosse la testa lasciando la frase in sospeso.- Ti prendo dell'acqua.-

- Provaci e te la sputo addosso.-

- Dovresti finirla di prendere le medicine con gli alcolici.-

- Fanculo Montgomery, dammi una cazzo di bottiglia!-

Wes alzò gli occhi al cielo e tornò nel capanno giusto il tempo per recuperare una birra da passare a Thad.- Torna dentro quando sarai di nuovo in grado di connettere.-

Così dicendo lo lasciò solo. Il moro si allontanò un poco, sedendosi sull'erba del prato e buttando giù una pillola con la birra. Voleva comunque spaccare qualcosa.

Chiuse gli occhi, cercando di non pensare a Kurt che correva fuori dalla palestra mentre alcuni di quei bastardi ridevano. Beh, sperava almeno si fossero goduti il momento, visto che poi il suo ragazzo gli aveva fatto il culo, metaforicamente parlando. Aveva molte più palle lui che tutti loro messi assieme.

Restò lì per un bel po', a fissare il cielo con sguardo torvo, finché non sentì qualcuno sedersi accanto a lui. Guardò alla sua destra e quasi ringhiò.- Ti avverto Anderson, rischi grosso. Non rispondo del tutto delle mie azioni.-

- Si, Wes e David mi hanno detto che probabilmente mi ucciderai.- ribatté il solista tranquillo.- Altra birra?-

- Da qua.- esclamò, prendendo la bottiglia che l'altro gli porgeva.- Che cazzo vuoi ora, si può sapere? Sbandierarmi in faccia che avevi ragione? Beh, congratulazioni!-

Blaine non rispose subito, restando per un attimo a giocherellare con la sua bottiglia, poi soffiò fuori.- Sono io che devo chiederti scusa. Mi arrendo.-

- Cosa?-

- Con Kurt, intendo. Basta.-

Thad prese un bel respiro profondo.- Blaine, sul serio, ho una gran voglia di spaccare il naso a qualcuno, non ti ci mettere pure a fare sti discorsi...-

- Puoi spaccarmelo, se credi. In fondo un po' me lo merito, avrei dovuto mettermi il cuore in pace quando me l'ha detto invece di provarci di nuovo.-

Il moro sbuffò.- Che cazzo...In realtà vorrei prendermi a botte da solo. O dare fuoco ad un po' di gente.- si voltò a guardare il compagno con cipiglio.- Lo sapevo che ci stavi provando stasera...-

Anderson non fece niente per negare, anzi. Annuì con decisione prima di bere un altro sorso di birra.- Perché ancora non avevo capito, adesso invece si.-

- Smettila di parlare per enigmi, capito che?-

- Quello che c'è tra voi due.-

Harwood lo fissò attonito.- Ma sei scemo? No, riformulo, più scemo di quel che già sapevo?!-

- Probabile.- borbottò Blaine.- Ma sai, pensavo...pensavo fosse colpa mia. Io ho combinato un bel po' di casini con Kurt e tu eri lì.-

- Esatto.- lo interruppe con tono duro Thad.- Io c'ero. E non è stato piacevole cercare di spingerlo verso di te.-

- Mi ero convinto di potermelo riprendere, che la sua fosse solo una cotta passeggera, che avesse un po' confuso l'amicizia con l'amore.- gli uscì una risatina triste.- Che stupido, mai sottovalutare Kurt Hummel!-

Thad fissava serio davanti a sé, stringendo ciuffi d'erba nei pugni chiusi.- Lui era innamorato sul serio di te, B. Se ti fossi fatto avanti prima sareste insieme, ora.-

- Forse.- convenne Blaine.- Ma non ne sono così sicuro. Credo che alla fine avrebbe comunque scelto te.-

- Non puoi saperlo.-

- Dici? Parli così perché non hai visto da fuori cosa eravate tu e Kurt stasera. Non so, luminosi mi viene da dire. Non credo abbia mai guardato me con quello stesso sguardo adorante.-

Harwood rilassò un po' la presa, prendendo un respiro profondo.- Dovevo seguire il tuo consiglio, così è rimasto solo ferito di più.-

- No, avevi ragione tu, Thad. Nessuno di noi può chiedergli di cambiare.-

- Non l'ho protetto.-

Blaine sbuffò.- Oh miseria, non dire cazzate per favore!-

- Grazie per la considerazione, eh?- ghignò il più grande.

- Bah, fanculo Harwood.- il solista seccò i resti della sua birra, poi lo guardò.- Lo ami così tanto?-

Thad si bloccò nell'atto di prendersi una sigaretta. Sbatté le palpebre, un po' preso alla sprovvista, anche se la risposta era ovvia.- Si. Si, lo amo.- disse con naturalezza.

Strano, era la prima volta che pronunciava quelle parole ad alta voce. Come se quella sera avesse passato una linea di confine ben definita. A quel punto non poteva più tornare indietro. Beh, cosa importava, se aveva accanto a lui Kurt?

Blaine sorrise tristemente.- Ho fatto davvero una grandissima cazzata eh?-

- Non limitiamoci, hai fatto una vagonata di cazzate Anderson.-

- Certo che come tiri su il morale tu...- sbuffò, facendolo ridacchiare.

Harwood si accese la sigaretta, sbirciando la faccia depressa del suo compagno. Senza dire una parola gliela passò.

Blaine lo guardò stranito.- Che fai?-

- Dai prendi, fatti un tiro.-

- Ma che dici? Io non fumo! E poi fa male alla voce!-

- Oddio, una non ti ucciderà, Bublè dei miei stivali! Su, perfino il grande puffo si faceva qualche canna per sopportare tutti gli sclerati blu!-

- Che c'entra il grande puffo con...Harwood, sei un bastardo!-

- Blaine, taci e prendi.-

Il ragazzo si arrese, provando a fare un tiro e tossendo subito. Ma Thad non accennava a muoversi per riprendersi la cicca e lui semplicemente continuò, mentre qualche singhiozzo si faceva largo tra un colpo di tosse e l'altro.

Thad sbirciò di sottecchi e alzò gli occhi al cielo.- Ti avverto, va bene tutto ma non ho intenzione di consolarti mentre piangi per il tuo perduto amore.-

- Ma taci.- sbuffò Blaine, strizzando gli occhi per scacciare le lacrime.- Che dici di tornare dentro? Qua fuori si congela.-

- Che ore si sono fatte?-

- Quasi le cinque.-

Il capo consiglio fischiò.- Però, e dove siete stati a imboscarvi fino a quest'ora, si può sapere?-

Blaine gemette.- Non chiedere. Ma se ti interessa saperlo, Santana dovrebbe ancora essere qui.-

Thad sputò la birra.- Che?!-

- Nick si lamenta tanto della sua carretta ma ci tiene, perciò non ha voluto darla in mano a me, figuriamoci a Cam.-

- Oddio, devo sapere tutto!- urlò il ragazzo, alzandosi in piedi e tornando al capanno, subito seguito da Blaine.

Dentro c'erano le prime vittime della serata, ovvero Trent, Nicholas ed Ethan, collassati in vari angoli. Kirk, da vero gentleman, aveva fatto sedere la Lopez sulle sue ginocchia e la guardava annoiato mentre si faceva versare del liquore da Cameron. David sembrava strafatto, seduto con una faccia a dir poco beata in un angolo.

- Allora, hai finito di fare la furia devastatrice?- chiese Wes con uno sbuffo assonnato vedendoli rientrare.

Jesse ghignò.- Oh, Blaine è vivo. A sentire i racconti non ci avrei scommesso un centesimo.-

Anderson alzò gli occhi al cielo, lasciandosi cadere accanto a Cameron, mentre Santana li guardava divertita.

- Senti, ma tu quando hai intenzione di andartene?-

- Silenzio nano, più tardi devo riportare la macchina all'idiota così mi faccio accompagnare a Lima.-

Richard la guardò perplesso.- Non lo lasci dormire un po'?-

- E perché dovrei avere pietà, scusa? Se non era per me era qui con voi segaioli!-

- Mia cara, sei deliziosamente stronza.- fece Thad, imitando il tono da lord di Kirk, il biondo lo guardò male, sedendosi accanto a Cameron.- Allora è avvenuto l'abbassamento dell'asta?-

- Santana ci ha fatto fare una serenata per la ragazza di Nick!- fece il ragazzo tutto eccitato.- Poi sono rimasti a discutere una vita e alla fine si sono saltati addosso, è stato davvero forte!-

L'ispanica fece un sorrisetto.- Tutto merito mio ovvio.-

- Fai paura quando ti arrabbi.- disse Blaine.- Hai iniziato a sbraitare in spagnolo! Cavolo, mi hai lasciato delle unghiate sul braccio!-

- Beh, se aspetto voi siamo a posto!-

Harwood annuì.- Più che giusto. Ti vedo di buonumore, nonostante l'elezione, è successo qualcosa di bello?-

La ragazza rispose con un sorrisetto che era un programma, perciò Thad passò a prendere in giro David.- E a te si può sapere che ha fatto Mercedes?-

- Ha accettato di uscire con me.-

- Ah. Vabbè, complimenti, ma mi aspettavo dalla faccia che te l'avesse come minimo mollata...-

Si beccò una dolorosa pedata tra le risate generali.

Kirk arricciò il naso.- Non hai proprio stile, Harwood.-

- Ti sta bene Thad!- ridacchiò Jesse.

- Parla per te, hai una cinquina stampata in faccia.-

Wes ghignò.- L'unico che ha segni di succhiotti sono io, non per niente sono il leader!-

Fu sommerso dai fischi dei presenti.

- Quinn non era collaborativa?- fece maliziosa Santana.

- L'ho baciata davanti alla porta e mi sono beccato una pizza in faccia. Sono sulla strada giusta.-

Blaine lo guardò perplesso.- Ma se ti ha preso a sberle!-

- La ragazza è complicata amico, ma io non demordo!-

Richard scosse la testa.- Si può sapere di che vi lamentate voi?! Almeno avete combinato qualcosa! Io ho rischiato di lasciarci la pelle insieme a Puckerman per colpa di quella pazza di una coach!-

- Il mondo sarebbe stato molto grato a Sue Sylvester, nel caso.- commentò Santana con la sua consueta dolcezza.

David scosse la testa.- Beh, Rich, ma anche voi...siete andati a scegliere come pezzo finale un mash-up tra “I know you want me” e “Hotel room service” di Pittbull...Era praticamente un'istigazione al sesso di gruppo!-

- Ma cavolo, era il ballo! E' quello che si fa dopo il ballo!-

- Almeno alcuni.- aggiunse Santana, mentre Kirk scuoteva la testa.

- A proposito.- intervenne Thad.- Jeff e Flint non ci sono per il motivo che penso io?-

- Camera libera, e non aggiungiamo altro.- ghignò Cameron.

Il ragazzo sorrise, accettando il bicchiere che gli stava porgendo Jesse. Sentì il cellulare vibrargli in tasca e lo prese, un po' stupito. Chi cavolo gli scriveva a quell'ora?

Si sciolse in un sorriso, leggendo chi era il mittente.


Tu canti questa canzone molto meglio dei Take That. Anche se sei un po' scadente come principe.


Silenzio principessa. Dormi, o ti verranno le occhiaie e smetterai di essere carino :P


Sono profondamente offeso! :P Tanto non mi freghi, so che mi trovi carino comunque. :P Volevo solo dirti che mi piace, te la farò cantare fino allo sfinimento. XD Grazie Thaddy <3


Canterò sempre per te, Pookie.




Buonasera!

Posto oggi, già so che domani sarà un delirio, venerdì parto e sto via tutto il weekend, perciò niente computer, quindi eccomi! :) Vi avviso che per il prossimo ci sarà da aspettare un po', inizierò a scriverlo settimana prossima. No, non ho cominciato questo fine settimana perché è da domenica mattina che ho la testa altrove e non faccio che guardare tg sportivi e deprimermi. RIP Sic, mi mancherai!


Ok, dopo il momento depressivo, qualche nota a random sul capitolo! XD


  • Si ok, fan poche cosacce....sono sadica! XDDD Si rifaranno presto!

  • Oddio, ad un certo punto mi sono incartata sui pensieri post-ballo di Kurt @___________@ Cioè, nella mia testa filava meglio, speremo ben!

  • E ci voleva il chiarimento con Blaine ^_^ A me la scena piace, che ne dite?

  • Tra un po' Santana regnerà sui Warbles.....

  • Niente contro il Samcedes, mi piace molto, però in questa storia forza David!

  • Vi sono piaciute le canzoni per il ballo? Ce li vedo Richard e Puck cantare Pittbull! XDDD

  • Sto shippando Jesse e Quinn in maniera inquietante...

  • Adoro la tontaggine di Finn

  • La canzone cantata da Thad è “Rule the World” dei Take That (colonna sonora di “Stardust”, se non l'avete mai visto ve lo consiglio anche solo per il personaggio interpretato da De Niro!). La adoravo già prima e ora la ascolto a ripetizione! Il testo secondo me è perfetto per gli Hummerwood e cantata da Thad e Finn sarebbe uno spettacolo! Poi ok, ogni volta mi immagino dicano “Kurt” nel ritornello, ci sta troppo bene! XDDDD


Spero vi piaccia la fine del ballo, grazie mille a tutti voi!!!



A presto!

Ciriciaux!

Tsubychan1984



   
 
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