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Autore: Elettra28    26/10/2011    10 recensioni
e se Naya Rivera ed Heather Morris non avessero passato il provino per entrare nel cast di Glee? Mi sono immaginata una nuova vita dove il destino le ha fatte incontrare ugualmente. (Naya Rivera, Heather Morris)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heather Morris
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“mi raccomando, conto su di te…. Fai in modo che non si monti troppo la testa” Naya aveva il viso provato dalle lacrime che, oramai, stava versando da qualche ora, lei ed HeMo, avevano pranzato insieme a Darren e Dianna ed ora  stava abbracciando l’amica, dandole tutte le dovute raccomandazioni ,per il suo fidanzato.
“non preoccuparti, avremo così tanto da lavorare, che non si renderà nemmeno conto di recitare in una delle serie più seguite d’America” Dianna le fece un sorriso rassicurante, mentre HeMo era saltata sulle spalle di Darren, che la stava facendo girare.

“mi mancherai stronzo!” gli urlò, mentre si stringeva forte a lui per non cadere
“anche tu! Potrai mettere le Spice tutte le volte che vorrai ora!” rispose il ragazzo
“credo che, in tuo onore, continueremo a mettere la Swift!” Darren la fece scendere e la guardò, HeMo aveva gli occhi lucidi
“Sul serio?”
La ballerina annuì e, commossa, lo abbracciò
“ti voglio bene Darren, ti prego… sentiamoci” le sussurrò nell’orecchio, mentre lo stringeva
“anche io tesoro, puoi contarci, non vi libererete di me”
 
“ti voglio bene Naya ed io te l’avrei detto un secondo dopo esserci messi insieme, ma ho dovuto rispettare Darren” la bionda attrice la guardò sinceramente negli occhi
“lo sò tesoro, hai un fidanzato idiota, ma che ci vuoi fare? Lo adoriamo anche così” disse, per poi abbracciarla e sussurrarle “ abbiate cura di voi, sono più tranquilla perché ci sei tu al suo fianco…. Ti voglio bene D.”  continuò commossa, facendo piangere anche Dianna che, in quel momento, si accorse di avere dei fotografi ,che immortalavano quel momento.

“che palle!” sospirò l’attrice, poi prese per mano HeMo, dicendo “vieni con me, li lasciamo un po’ soli” si avvicinò a Darren e gli diede velocemente un appuntamento da qualche parte lontano da lì, stampò un bacio sulla guancia a Naya, facendole l’occhiolino e corse lontano con l’altra bionda, mentre i due notarono che i paparazzi le seguirono.
 

Si guardarono e si abbracciarono, non avrebbero mai voluto lasciarsi.
“non siamo mai stati tanto tempo lontani” Naya aveva già le lacrime agli occhi
“a parte quando abbiamo deciso di lasciarci ed io sono volato in Italia” cercò di sdrammatizzare, ma anche lui era molto provato da quel saluto e si stava sforzando di trattenere quelle lacrime, che volevano uscire a tutti i costi
“già e ci sei rimasto SOLO tre mesi” scandì quella parola, per fargli capire quanto gli fosse mancato.
Il ragazzo sorrise, poi le prese il volto con le due mani, per guardarla intensamente negli occhi
“promettimi che ogni volta che avrai bisogno mi cercherai, non facciamo vincere la distanza, ci sono mille modi per sentirci e vederci” disse sicuro
“si ma non potrò abbracciarti”
“se avrai un estremo bisogno di un mio abbraccio, da non poter sopravvivere, allora ti prometto che prenderò il primo volo e verrò da te”  Naya pianse ancora di più, dopo la dolcezza di quelle parole
“ce la devi fare Naya, tu ed  HeMo ce la dovete fare, sono sicuro che arriverà anche il vostro momento!”
Naya annuì, in quel momento non le interessava la sua carriera, le importava solo l’amico che aveva davanti a lei e che stava salutando, senza sapere quando avrebbe potuto riabbracciarlo.
“cercherò di salire il più possibile, te lo prometto” disse, come se avesse intuito i pensieri della sua amica
“dì qualcosa tesoro” la supplicò
Naya lo guardò e disse
“ti voglio bene Darren, sei una delle persone più importanti della mia vita”
Si abbracciarono, mentre una voce, dalle casse dell’aeroporto, pronunciò l’ultima chiamata per il volo di New York. HeMo arrivò di corsa, mentre i due si scambiarono l’ultimo sguardo.

“amore perderemo il volo…” la bionda le prese la mano “ciao D. ci sentiamo quando arriviamo a N.Y.” disse poi ,stampando un ultimo bacio sulla guancia al ragazzo, che annuì sorridendole
“aspetta!” trattenne Naya per un braccio “voglio vedere un sorriso, non posso lasciarti avendo il ricordo di una faccia triste” si aprì ad un sorriso bellissimo
Naya gli sorrise, anche se aveva le lacrime che scorrevano sul suo viso. Darren annuì felice della richiesta esaudita e le lasciò il braccio lentamente, le loro mani si sfiorarono fino all’ultimo polpastrello.
 
 

 
Erano già sedute sulle poltrone del loro aereo, quando squillò il cellulare di HeMo
“amore lo devi spegnere, stiamo per decollare!!” la rimproverò la ragazza
La bionda guardò il display e sgranò gli occhi dicendo
“mi stà chiamando Jonathan Groff…. Oddio stò per morire… stà chiamando proprio me?” continuò a fissare il telefono incredula
“ma che fai? Rispondi!!! Prima che l’aereo parta!” Naya la fece destare da quello stato di trance, in cui si era ritrovata, semplicemente leggendo quel nome
“John! Ciao!” cercò di camuffare l’emozione
Naya rideva, guardando il suo viso diventare rosso, al solo rispondere
“oh veramente non siamo ancora a N.Y. ma stiamo partendo in questo istante, infatti stavo per spegnere il telefono, mi hai beccato per un secondo” guardò la sua ragazza che annuiva
“oh… si… si certo! Possiamo vederci anche domani, il tempo di risistemarci…. Ok domani a cena da te”
“signorina, dovrebbe spegnere, stiamo decollando” un’ elegante hostess si avvicinò
Naya guardò malissimo la ragazza e poi disse: “io gliel’ho detto… ma è testarda, la scusi!”
“un attimo, sono con Jonathan Groff al telefono!” disse con fare scocciato, mettendo la mano sul microfono del cellulare, per coprire la sua voce. La signorina in piedi al suo lato, fece una faccia stranita e guardò Naya
“oh cristo santo HeMo! basta chiudi!” disse piano, per non farsi sentire da John
“ok… allora a domani… si… si … grazie per avermi chiamato John… davvero non mi aspettavo…” disse, mentre vedeva che Naya faceva tutte le mosse possibili, per dirle di chiudere la chiamata.
“devo andare, stiamo per decollare, passa una buona serata caro John, a presto! Non vedo l’ora” disse, chiudendo felice.
“che gente!” pronunciò la hostess, scuotendo la testa ed allontanandosi, mentre la bionda la guardava in cagnesco e Naya era sempre più un tutt’uno col sedile, per cercare di scomparire da quella situazione imbarazzante.
 
“oh mamma…. Io lo amo, me lo farei all’istante! “
Naya la guardò allibita e disse
“hey! ti sei accorta che sono proprio qui affianco a te?”
“che ci posso fare? È affascinante…. Poi è gay amore…. Non c’è pericolo!”  le afferrò il viso e le stampò un bacio sulle labbra, sorridendo.
Naya era ancora imbronciata ed incrociava le braccia. La ragazza la guardò e le sussurrò
“non credo mi possa dare quello che mi dai tu” le fece l’occhiolino
La mora non resistette e si aprì in un sorriso
“che idiota che sei” dandole uno scappellotto.
Adorava quando HeMo faceva l’idiota per farla ridere quando era triste, perché ci riusciva benissimo e, come lei, nessuno lo sapeva fare. L’abbracciò per ringraziarla, sospirando al pensiero che Darren gli sarebbe mancato da morire.
“ce la caveremo vedrai” le disse la bionda, stampandole un bacio in fronte
Naya annuì, mentre si stringeva ancora di più a lei.
 
 
**************
“siamo a casaaaaa!!!ahhhh mi era mancata l’aria umida di N.Y., l’odore dello smog ,misto a quello della frittura delle bancarelle ai lati delle strade” pronunciò la ballerina, entrando dentro casa e chiudendosi la porta alle spalle.
“e perché, l’odore delle fogne? E dello sterco di quei poveri cavalli che trascinano le carrozze sull’asfalto?”  Naya rincarava la dose, erano tutte e due eccitatissime di rientrare nella grande mela, non vedevano l’ora di riprendere gli studi e tornare alla vita quotidiana, anche se, senza Darren, sarebbe stato tutto diverso.
“mi manca già il sole ed il mare di L.A.” sospirò la bionda, afferrando la vita della latina
“anche a me…. Baciare la tua pelle riscaldata dal sole” la mora le sorrise maliziosamente
HeMo le prese il viso con una mano e la baciò delicatamente, si staccarono e, facendo un giro per la casa, per vedere se era tutto ok, arrivarono nella loro stanza  da letto.
“perché sorridi?” Heather notò che, Naya, aveva uno sguardo sognante, osservando la stanza
“perché qui abbiamo fatto l’amore per la prima volta “ la guardò in viso, le passarono per la mente tutti quei momenti bellissimi, ma anche le intere notti che aveva passato, presa dall’angoscia di una consapevolezza che, stupidamente, la spaventava, oppure quelle notti interminabili, dove aspettava rientrasse, dopo essere stata con Alex e sentiva bruciare la gelosia dentro di sé.
“è stato uno dei momenti più belli della mia vita” la bionda le si avvicinò, scostandole i morbidi capelli corvini e baciandola appassionatamente, Naya si strinse forte a lei ed approfondì il bacio, come se stesse riavendo la consapevolezza, in quel momento, che dopo tante sofferenze, alla fine HeMo era sua, non era stato facile, ma ora era trà le sue braccia e, quelle labbra che stava baciando, le appartenevano.

Quasi la sollevò e, presa dalla passione, la trascinò su quel letto, che aveva visto il loro amore completarsi, le loro anime fondersi in una sola.
“heyyyyy! Non sei stanca amore?” stupita, la bionda si fermò per un istante a guardarla
Naya fece solamente no con la testa, mentre la guardava dritta negli occhi, ad Heather bastò questo, per sorriderle ed abbandonarsi al tocco delicato delle labbra di lei, sul suo collo. La mora tremava quando la baciava, tremava nel sentire il corpo caldo e pieno di desiderio di HeMo, sentire quei sospiri accentuati le facevano capire che poteva continuare, che poteva spingersi oltre, perché in quel momento, lo voleva anche lei. Ogni bacio ed ogni carezza, era come sancire una promessa, come scrivere su un foglio un patto, Naya voleva imprimere, su quel corpo, la promessa che si sarebbero appartenute per sempre e voleva lasciare la sua firma su ogni centimetro di quel corpo, che nel frattempo si era denudato, preso dalla foga di quel momento.
“Io ho bisogno di farti mia, fino in fondo amore” le sussurrò la mora a fior di labbra, mentre già scendeva, con la mano, verso il centro del piacere di HeMo, che stava aggrappata alla sua schiena, mentre cercava di toglierle la maglietta. La bionda la guardò solamente e rispose prendendo con avidità le sue labbra.
Naya andò piano a penetrare le sue dita dentro di lei, fù tutto molto veloce, HeMo era pronta e,  per come stavano andando le cose, la sua eccitazione era al limite.
Mentre la bionda ansimava sempre più forte, l’altra spingeva e respirava sul suo collo,sentendo i brividi  che emetteva HeMo ad ogni tocco. Con uno sforzo estremo, prima che venisse, raggiungendo l’apice del piacere, La bionda le prese il viso trà le mani, la voleva guardare negli occhi, mentre entrava in quel paradiso grazie a lei.  I loro occhi parlavano e si dicevano quanto si amassero, HeMo lanciò un urlo liberatorio, chiudendo per un secondo gli occhi, al suo riaprirli,si rese conto che Naya piangeva, ancora col suo viso trà le mani, la baciò, cercando insistentemente la sua lingua, quasi senza respiro, quasi senza tregua.

“perché piangi amore?” chiese, dopo aver recuperato il fiato che, Naya, con quei gesti, le aveva completamente tolto
La mora non rispose ma si girò, facendo uno scatto e sdraiandosi dall’altro lato del letto.
La ballerina si avvicinò, capendo che, l’altra, era turbata da qualcosa. Le raccolse una lacrima e le baciò dolcemente la guancia
“Naya…. che succede?” assunse un tono più forte per la preoccupazione
La mora la guardò finalmente e, riprendendo a piangere, disse
“ho paura che tutto questo finisca….. ho paura di stare sola” non riuscendo a trattenere una lacrima e guardando, con fare disperato, la bionda davanti a lei
Sentì una stretta fortissima al cuore ad ascoltare quelle parole e nel vedere il viso, così preoccupato, di Naya
“amore, perché ti è venuta in mente questa cosa?” era sempre più perplessa, del perché, in un momento così pieno d’amore, Naya avesse provato quello stato angoscioso.
La mora non riuscì a dire niente e scuotendo la testa, poggiò il viso sul collo di HeMo, che prontamente glielo sollevò, perché la potesse guardare negli occhi.
Senza bisogno che Naya dicesse niente, la ragazza capì la sua paura, aver lasciato Darren lì, le aveva procurato angoscia, ed aveva paura che anche lei se ne sarebbe andata.
“hey, io sono qui…. Non vado da nessuna parte” le sorrise per rassicurarla
Naya ricambiò lievemente il sorriso, anche se quello stato l’attanagliava e non riusciva a fare finta di niente
“io ti amo Naya, lo capisci?” cercò i suoi occhi ,che si erano allontanati guardando in altre direzioni
“guardami!   lo capisci?” continuò, costringendola a guardarla e ad annuire.
“andrà tutto bene, viviamoci giorno per giorno la nostra storia, la vita insieme…. Godiamocela….. vuoi?” le diede un lieve bacio sulle labbra “lo facciamo insieme ok?” le disse
Naya la baciò e si lasciò cullare da quella stretta rassicurante, aveva ragione, dovevano viversi la loro storia nel presente, senza paura. Si lasciò trascinare da quel pensiero e si addormentò trà le sue braccia.
 
 
 
Il sole era appena entrato nella loro stanza, doveva essere già alto nel cielo, furono svegliate da una suoneria insistente di un cellulare
“oh cazzo….. ma chi è a quest’ora?” Naya diede un veloce sguardo alla sveglia affianco a lei e si accorse che erano appena le 8.30 del mattino, ci mise un po’ a capire che, quello che stava squillando, era il suo cellulare
“Naya, se non rispondi immediatamente,  ti distruggo quel coso” una voce, con tonalità bassissime ed assonnata, arrivò al suo orecchio, HeMo aveva la testa nascosta sotto il cuscino, per coprire quel rumore per niente piacevole.
La mora sorrise appena dopo quell’affermazione e, facendosi forza, allungò il braccio e prese in mano il cellulare, con tutta l’intenzione di spegnerlo e di mettere la vibrazione. Vedendo il nome nel display, si arrese e, facendo un piccolo sorriso, rispose

“buongiorno” disse, mettendosi una mano sul viso e sfregandosi un occhio
“buongiorno!!!” Cristina aveva una voce squillante ed eccitata “hey ma ti ho svegliato?” chiese, accorgendosi della voce assonnata di Naya
“tranquilla non importa” rispose prontamente
“si tranquilla, avevamo solo 3 ore di fusorario e siamo arrivate il sabato, per poter riposare apposta la domenica mattina” si sentì una voce che, oramai, era venuta fuori da sotto il cuscino
Naya la guardò storto e lei si girò dall’altra parte, sbuffando
Rimase pochissimo al telefono con Cristina e decise di impostare la vibrazione e togliere la suoneria, anche se, era sicura, che oramai non sarebbe riuscita a riaddormentarsi.


Si girò verso HeMo, che era ancora di spalle e si avvicinò, stringendo il suo corpo con quello della ragazza.
“vai via….. mi hai svegliato!” le diede un lieve colpo di sedere, sapendo di non farle male
“non è colpa mia, è lei che ha chiamato!” rispose ridendo
“ah già è vero….. ha chiamato, per ricordarci che siamo tornate a New York e, quindi, la sua ombra, incomberà su di noi…. O, per meglio dire, su di te!”
“adoro il mio amore in modalità gelosia…” si sporse per scrutarle il viso, ed accorgersi che rideva, per quella battuta, le stampò furtivamente un bacio sulla guancia
HeMo si mosse, scuotendo Naya, che era sopra il suo fianco
“lasciami stare! Voglio dormire!” disse, sempre con quel ghigno sul viso
“ok…. Allora credo che mi alzerò, ti lascio dormire…. Magari richiamo Cristina…..lei voleva chiacchierare un po’ con me”  fece un sorriso maligno, mentre iniziò a muoversi lentamente, sapendo perfettamente cosa sarebbe successo di lì a pochi secondi
HeMo fece uno scatto e l’afferrò per la maglia del pigiama
“No! Non andare!”
“come? Mi hai detto che volevi dormire….”  Fece finta di non capire
“ho cambiato idea, stai qui con me” la trascinò letteralmente affianco a sé. Naya si posizionò quasi a sfiorale il viso col suo e sorrise
“buongiorno” le diede un lieve bacio a fior di labbra
“mmmm …. Abbracciami” pronunciò labionda, facendo una faccia buffa e chiudendo gli occhi, procurando una risata all’altra, che la strinse forte, dandole piccoli baci su tutto il viso.
“che voleva quella rompiballe” chiese, mentre si beava della stretta calda della sua ragazza
“vedermi….”
“mmmm perché? ha detto che le manchi?”
“non ci vediamo da praticamente due mesi….. anche a me manca” rispose con fare ovvio
“ah si? E me lo dici pure?”
“certo! mi manca la mia amica Cristina” scandì quella frase, per puntualizzarla, sempre con quel ghigno sul viso, che non l’aveva mai lasciata
“e quindi vi vedrete?” continuò a provocarla
“mmmm credo proprio di si” le diede un bacio sulla tempia, mentre le accarezzava i biondi capelli
“ah bene…. Mi fa piacere” rispose, facendo una finta faccia offesa, stando al gioco
“perché, scusa tu oggi dove vai?”
“da Britt”
“lo vedi?”
“si ma io ci vado per lavoro”
“perché, non ti manca Britt?” chiese, senza quasi lasciarla finire
“si…”
“appunto!” le prese il viso e le diede un bacio sulle labbra
“mmmmm quindi oggi, facciamo vita separata?”  la bionda fece un’espressione pensosa
“direi di sì, per qualche ora”
“non sò se ce la posso fare”
“se t’impegni, Heather Morris, ce la puoi fare” le diede un lieve schiaffo sulla fronte, facendola ridere
“Quanto tempo abbiamo ancora per noi?”
“mmmmm vediamo….. un’oretta più o meno” si girò a cercare la sveglia
“ok…. Voglio solo coccole per un’ora” si aggrappò ancora più forte alla ragazza, mettendosi comoda e sorridendo beatamente, mentre Naya rideva.
“ti ricordi che siamo a cena da John stasera?” le disse Naya, mentre continuava la sua esplorazione del viso di HeMo, con le labbra
“mmmmm e chi se lo scorda?” sorrise maliziosamente, guadagnandosi un lieve morso sul collo
“ahi!!!” – esclamò-  “coccole! Ricordi? Non vampiri in cerca di sangue!”
 
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“guardalo! Credo che domani non lo riconoscerò!”
Cristina mostrava fiera, a Naya, una foto di Luke in pantaloncini e petto nudo, in una posa da ballerino, gliel’aveva mandata il fratello, qualche giorno prima.  Erano distese sul divano di casa Solari e si erano già raccontate la loro estate, per quasi due ore di fila, alternandosi. Cristina le aveva raccontato i suoi due mesi full immersion, nel corso post laurea di teatro che aveva fatto. Raccontando tutte le nuove tecniche che aveva imparato e dello spettacolo che avevano allestito, per il fine corso.
Naya invece, le aveva raccontato della sua estate all’insegna dell’ozio, di quanto era stata bene  con HeMo, del periodo passato a casa delle rispettive famiglie, sempre assieme e poi le aveva parlato di Darren, delle novità che ci sarebbero state, della grande incomprensione che c’era stata trà di loro e del rappacificamento.

“accidenti, mi sarei incazzata anche io!” disse, dopo aver ascoltato la storia di Darren
“lo sò… siamo uguali da questo punto di vista!” rispose la latina
“mmmm dici?” le sorrise
Naya annuì  “anzi, forse tu non l’avresti proprio perdonato!”
“hey! mi credi così stronza?” le iniziò a puntare il dito velocemente sul fianco, facendola muovere e sorridere per il solletico
“perché non è così?” sorrise
“ma…. Ma…. Come ti permetti?” si buttò sopra di lei, ed iniziò a tormentarla col solletico, sapendo quanto non lo reggesse
Naya si riparò il più possibile, ma perdeva tutte le forze, ogni volta che le facevano il solletico.
La risata rumorosa di Naya, bloccò Cristina, che si fermò e disse
“Dio…. Nay mi sei mancata da morire” guardandola, mentre lei si riprendeva, ancora col sorriso sul volto
“anche tu, mi sei mancata” le rispose
Le prese una mano delicatamente e la fece sollevare dal divano, per farla rimettere seduta, non staccò mai il contatto coi suoi occhi, mentre carezzava quella mano, che teneva come un fiore raro che, per tutti quei mesi, aveva bramato di accarezzare.

Ci fù qualche secondo, in cui si guardarono senza dire niente, fino a che, Cristina tirò la mano verso di sé, per portarsi Naya sul suo petto, ed abbracciarla. Sentiva il profumo dei suoi lunghi capelli neri, affondò ancora di più il viso, sperando le rimanesse addosso a lungo. Quell’odore e quella sensazione l’ aveva desiderate per tutta l’estate.
Naya sentiva la stretta forte dell’amica, era come se, Cristina, le trasmettesse quel senso di solitudine, che sempre aveva. Era incredibile come si erano legate in quell’anno e, conoscendo l’amica, pensò che per lei fosse un’esperienza nuova, per questo forse, aveva patito più di lei quel distacco e, magari, aveva provato quella paura di perderla, come era capitato a lei per Darren. Sentì che doveva rassicurarla. Si staccò dall’abraccio e, prendendole il viso trà le mani, le disse
“hey…. Io sarò sempre qui, non vado da nessuna parte, anche se le nostre strade professionali si divideranno, visto che non sei più una semplice studente sfigata come me” le sorrise, ed in quel sorriso, Cristina, vide tutta la sicurezza che, solo Naya, le aveva sempre saputo dare. Sorrise maliziosamente e disse
“e chi l’ha detto questo?”
“che vuoi dire?” la guardò incuriosita
“chi l’ha detto che non mi vedrai più per i corridoi, che le nostre strade professionali si divideranno!”  fece una faccia felice, rendendo Naya sempre più curiosa
“Stan mi ha chiesto di farle da assistente in accademia!” concluse, aspettando la reazione dell’amica
“che cosa?” la latina spalancò la bocca incredula, mentre l’altra annuiva
“ufficialmente ho un lavoro di assistente del professore di Improvvisazione teatrale”
“oh mio Dio è stupendo!!!” Naya si buttò trà le sue braccia, felice di poter lavorare ancora con lei.
Pranzarono insieme, poi Naya andò a casa, per prepararsi per la cena con John.
 
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“allora? ti ha violentato appena ti ha visto?” chiese la bionda, mentre addentava una mela, seduta sul divano e col computer sulle gambe
“No!” Naya le rubò la mela e le diede un morso
“aveva la bava alla bocca?” si riprese la sua mela
“mmmm no!”
“ha tenuto le mani a…”
 “amore basta! Stai diventando pesante con questa storia!” la interruppe un po’ irritata
“oooook…. Sento un po’ di onde negative stasera….. ed abbiamo bisogno solo di positività, per affrontare quest’anno…. Solo positività….. capito?” mosse le mani davanti a lei velocemente, come se la volesse ipnotizzare, procurandole una copiosa risata
“oh mamma ….. sei già euforica per la cena col tuo idolo vedo?” le diede un bacio sulla guancia, rendendola felice
“siiiii Groff…. Oh mio Groff….. chissà cosa ci prepara” fece la faccia sognante e poi si bloccò,  fissando lo schermo del pc.
“oh cazzo! Beccati!!!!” indicò la foto sullo schermo, che ritraeva Dianna e Darren in giro per Los Angeles presi per mano, anche se lui aveva un cappellino e gli occhiali rosa di Naya, si riconosceva.
“nuova fiamma per Dianna Agron star di Glee, un misterioso ragazzo con gli occhiali più fashion del momento, le stà incollato da un paio di giorni” Naya lesse a voce alta incredula
“come hanno fatto? Sono attentissimi!!! E poi non vuol dire niente se sono presi per mano, tu prendi continuamente per mano Darren”
“si, ma io non sono seguita da migliaia di fan e non faccio parte di una delle serie TV più seguite al momento!” rispose Naya, osservando lo scorrere del servizio fotografico del sito di gossip.
“era praticamente impossibile non farsi beccare, dovevano ignorarsi per non farsi scoprire”
“già…. Infatti quando sarò famosa, ti ignorerò completamente e ti chiamerò solo quando avrò bisogno di fare un po’ di sesso con te” disse, iniziando a spostarsi, preventivando la reazione della ragazza, che arrivò con un tentativo di schiaffò, che Naya schivò.
“chi ti dice che non lo diventi io prima di te e più di te?”
“in quel caso, non potrai fare altro che vantarti, di avere uno schianto come ragazza, al tuo fianco” disse la frase e scappò, conscia che, HeMo, era rallentata dal computer che aveva sulle gambe

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“siete bellissime stasera!” John le accolse al loro arrivo, contrariamente a ciò che si aspettavano le due, aveva un paio di Jeans ed una semplice t-shirt grigia, con sopra un canovaccio perché era ancora immerso nel preparare la cena. Le due si erano vestite molto eleganti, come se dovessero andare ad una cena di gala. Avevano portato un buon vino italiano, come ringraziamento. John le fece entrare e, subito, si apprestò ad aprire la bottiglia, per fare un brindisi.
“a cosa brindiamo?” chiese HeMo
“alle nostre carriere a Broadway!” disse sicuro l’attore
Le due si guardarono perplesse, Jonathan, aveva sicuramente una fama non indifferente nel settore, ma loro due, erano soltanto delle studenti, che si erano fatte conoscere, per una rappresentazione teatrale accademica, che aveva avuto più successo delle altre, ma niente di più.
Il ragazzo si accorse dello sguardo perplesso e spaesato delle due e si apprestò a spiegare la motivazione del brindisi
“vi ho chiamato qui stasera, perché ho un progetto da proporvi, è un mio sogno da tanti anni e finalmente ho avuto delle persone che mi finanzieranno la cosa.” Disse raggiante, guardando le due che pendevano dalle sue labbra
“ci stò lavorando da anni, e quando ho sentito la voce di Naya, prima delle vacanze ,quando eravate qui a pranzo, ed ho visto come balla Heather, ho pensato a voi due, per il ruolo da protagoniste, ne ho parlato con Lea, che finanzierà in parte il progetto, ed era entusiasta della cosa”
Le due si guardarono ancora più perplesse, il loro cuore pulsava talmente forte, che sembrò a tutte e due di poter quasi sentire i reciproci battiti, fù spontaneo avvicinarsi e prendersi la mano.
“vorrei mettere in scena una versione di Moulin Rouge particolare, dove, le protagoniste, sono due ragazze” disse lentamente, per dare il tempo alle due, di assimilare la notizia, perché le aveva viste molto emozionate.
Spalancarono in sincrono la bocca e si guardarono, pensando di sognare, qualsiasi cosa avessero dovuto fare nel progetto di John, quell’idea era geniale ed a Broadway non si era mai vista una cosa del genere, sicuramente avrebbe fatto parlare molto, nel bene e nel male.
Non riuscirono a dire niente ed aspettarono che John finisse
“ho pensato a te, HeMo, per il ruolo della bellissima ballerina Satine, ed a te, Naya, per il ruolo che era di Christian che, a questo punto, si trasformerà in Cristina, la poetessa che viene dall’Italia, nel mio musical”
La mora, sentendo quel nome, subito si destò e le venne in mente il momento passato, insieme all’amica, del mattino, dove aveva gioito insieme a lei, perché si sarebbero trovate ancora a collaborare assieme, nell’ambiente accademico.
“oh ma è magnifico John…. Io…. Io non sò cosa dire….se non che ti ringrazio e sono lusingata, che abbia pensato a noi, per realizzare un tuo sogno” disse la bionda
“non è stata una scelta impulsiva, ho passato tutta l’estate a guardarmi intorno, ed onestamente, non ho trovato nessuno, che avesse un talento come il vostro ed un’alchimia così forte, quando recitate assieme, si tratta di una struggente storia d’amore e voi…. Mi pare stiate vivendo una storia d’amore” disse un po’ imbarazzato
“oh…s-si… si, ci hai visto giusto!” rispose la bionda, ancora sotto shock
“Naya, tu? Non hai ancora detto niente” il ragazzo si rivolse a lei che, ancora, non si era espressa
HeMo si girò, per guardarla, sorridendogli e notando che c’era qualcosa di strano
“non sò che dire…. È bellissimo John, sono emozionata e lusingata” rispose
“bene, sono contento…” la interruppe il ragazzo
“ma…. Come faremo per la Juilliard? Non ci è permesso recitare, al di fuori delle strutture accademiche” disse, per poi notare che, la sua ragazza, si girò improvvisamente, guardandola come se avesse visto un fantasma e John perse il sorriso
“ma che dici? Dovremo lasciare l’accademia, è ovvio” rispose HeMo, guardandola sempre più perplessa
“Naya, capisco l’attaccamento per lo studio approfondito, ma uscirai da quella scuola, che avrai già 25 anni, onestamente, non sò quante possibilità potrai trovare, se non quelle di buttarti sull’insegnamento” cercò di spiegare il ragazzo, dall’alto della sua esperienza, mentre la bionda annuì appoggiandolo.
“io… io… penso sia una cosa importante, avere un riconoscimento accademico” azzardò
Ci fù silenzio per qualche lungo interminabile secondo, Heather era sempre più contrariata dalla cosa, non capiva… era quello che Naya aveva sempre desiderato, ed un progetto del genere, non poteva che avere successo e dare una svolta alla loro carriera finalmente.
“senti…. Capisco che sia successo tutto troppo in fretta, facciamo così, hai una settimana per pensarci, trà una settimana, sono sicuro che ci ritroveremo qui, tutti e tre assieme, a progettare tutto, comprese le prime prove, ed i casting per gli altri ruoli” le disse, mettendole una mano sulla spalla e rassicurarla con un sorriso, che Naya ricambiò.
 

Cenarono tranquillamente e parlarono di tutto, tranne che del progetto, gli argomenti più gettonati erano ovviamente Darren e Dianna e quanto Lea fosse protettiva con lui e con Dianna. John raccontò alcuni aneddoti, che riguardavano la sua migliore amica e Naya raccontò alcune cose buffe di Darren. HeMo rimase un po’ silenziosa quella sera, Naya notò come si era incupita.
 
 

“siamo in macchina da 15 minuti e non hai ancora spiccicato parola” Naya aveva le braccia conserte,mentre la ragazza guidava in silenzio
“cosa devo dire? Complimenti per riuscire a sprecare l’occasione della tua vita?” disse sarcastica
“non ho detto di no….”
“ma non hai detto nemmeno di si ad un’occasione d’oro Naya, dimmi perché…. Spiegamelo!!”  si girò per guardarla, la prima volta, dopo quegli interminabili minuti “non voglio pensare che sia perché hai bisogno di un pezzo di carta per essere un’attrice, anche se ti è stato dato da una delle accademie più prestigiose del mondo”
“non è quello! E se non dovesse andare bene? Se poi ,dopo, ci ritroviamo senza lavoro e senza nemmeno quel pezzo di carta, che ci dava delle credenziali per cercare lavoro?”
HeMo accostò improvvisamente la macchina, all’angolo della strada, Naya si spaventò per l’improvvisa virata.
“ci abbiamo provato almeno, abbiamo fatto un’esperienza, non siamo state dietro un banco, a studiare cose che hanno fatto gli attori del passato e sognare, un giorno, di calcare un vero palcoscenico, perché se dici di si a John, avrai un vero palcoscenico, con un vero pubblico, che non viene solo perché invitato ad una serata di beneficienza, ma viene per veder te, per sentire la tua voce”  HeMo parlava con passione e Naya lo sentiva, abbassò la testa e fù presa dalla paura, per l’ennesima volta, paura di non farcela, paura di non avere tutto quel talento, che John le aveva detto di aver visto. HeMo se ne accorse, l’avrebbe presa a schiaffi per farla reagire in quel momento, odiava quell’insicurezza che, a volte ,la bloccava fino a farla soccombere.

“senti Naya…” parlò piano, per cercare di ferirla il meno possibile” io sono stufa delle tue paure, delle tue insicurezze, devi viverla questa cazzo di vita! Devi prenderla di petto! Lo vuoi capire? Non puoi fermarti ad avere paura e rifugiarti dietro un banco, con la schiena curva a studiare o a farti dire dai professori, quanto sei brava, per poi dimenticarsi di te, quando uscirai da quel posto!”  Naya la guardò sconvolta, per le parole dure che stava usando, non poteva credere che stava parlando così con lei
“ma che stai dicendo?” le disse
“ti stò dicendo, che ti è capitata davanti, un’occasione unica, e se la lasci andare, non so quante ne potrai avere così, da diplomata alla prestigiosa scuola d’arte” gesticolò in modo accentuato, per enfatizzare la cosa
“stai esagerando ora Heather!” s’innervosì
“no… no amore non stò esagerando” le prese tutte e due le mani e la guardò negli occhi” se le persone ti dicono che hai un talento, ci devi credere! Anche se tu non lo vedi, lascia parlare chi ha più esperienza e buttati Naya! Fidati di me!” diede uno scossone alle sue mani, Naya le lasciò prontamente dicendo
“io mi fido di te, non mi fido di me! Non sono nemmeno stata presa ad un provino, per uno stupido telefilm!” disse, con una lacrima che le scendeva sul viso
“oh cazzo! non ci posso credere che, ancora, stia pensando al provino non passato di Glee…. “ si fermò e la guardò, mentre la ragazza guardava un punto fisso davanti a lei, come ipnotizzata
“ok…. Capito…. Io quello che dovevo dire, te l’ho detto, prendi tu la decisione, io non mi lascerò sfuggire questa occasione” mise in moto e ripartì verso casa delusa.
 

 
“perché hai tutta questa paura di buttarti?” Darren, dall’altra parte della nazione, stava cercando di capire lo stato d’animo dell’amica
“non lo sò… non ci capisco niente” rispose piagnucolando
“sai che ha ragione HeMo, vero?” la ragazza sollevò gli occhi al cielo, con fare scocciato, a quanto pare non aveva nessuno dalla sua parte quella volta
“dov’è ora?” le chiese lui
“è andata a letto furiosa” rispose
“l’hai fatta incazzare per bene eh?” rise, mentre Naya annuì
“senti tesoro, io la vedo così: tu ora ti trovi ad un bivio nella tua vita, hai una strada facile, che con due passi ti potrebbe portare alla meta che hai sempre desiderato, è quella più veloce ma è buia e la visibilità è pari a zero, anche se sai che potresti arrivare subito…. L’altra invece, è più chiara e rassicurante, anche se è più lunga e ci metterai tanto tempo per arrivare, ma è sicura e non ci sono incertezze, l’unica cosa è che, magari, dopo tanta fatica, e con tutto il tempo che ci hai messo, poi potresti trovare la tua meta disastrata e invecchiata con gli anni, con la possibilità che poi muoia subito ed avrai fatto tanta fatica per niente”  disse quella metafora e Naya capì immediatamente, cosa volesse dire l’amico.
“Lo sò, ma Richmond? E Cristina? Farà da assistente e continueremo a lavorare insieme, magari faremo qualcosa di ancora più bello quest’anno, ed avremo un successone” le venne un sorriso di entusiasmo
“Oh Cristo Naya! Dimmi che non stai rinunciando a questa cosa per loro….. perché quando finirai lì, Richmond non potrà darti più di una semplice proposta di collaborazione, per la sua compagnia, che non è niente a N.Y!” alzò il tono della sua voce
“no… no… cioè anche… non mi và di abbandonarli così” si mise una mano sul mento e sbuffò
“tesoro, non stai partendo in Papuasia, semplicemente non stai andando più a studiare li, per intraprendere un’esperienza, che potrebbe facilitare la tua carriera…. Li potrai vedere quando vuoi ed, anzi, sarai più libera di collaborare con loro, se avranno bisogno!”
Restarono per quasi un’ora a parlare di quello, senza che, Naya, riuscisse a prendere una decisione. Era combattuta, aveva la sua ragazza che era andata a letto delusa ed arrabbiata per causa sua, rinunciando a studiare, avrebbe sicuramente deluso Stan ed ancora di più Cristina…. In ogni caso, avrebbe deluso sempre qualcuno. Si sentiva impotente e sarebbe voluta sparire dalla circolazione per un po’, per prendere la decisione, senza pressioni di nessuno. Aveva pianto per l’ennesima volta davanti a Darren, perché, in quel momento, avrebbe avuto bisogno di lui lì, per abbracciarla. Si lasciò andare, sconfitta, sul divano, abbracciando il cuscino e cercando di spegnere il cervello, almeno per qualche ora, per poter mettersi a letto e riposare.
 
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Salve! Eccomi, inizia il secondo atto e già ci sono un po’ di novità.
Scusate se non riesco a pubblicare più capitoli nella settimana,ma è un periodo duro a lavoro. Per questo vi avviso che dovrò stare fuori per una settimana e tornerò intorno a mercoledi, quindi starete senza la mia storia per una settimana. Mi dispiace che vi lascio in sospeso per la decisione di Naya…. Il prossimo sarà un capitolo molto impegnativo! Grazie come sempre a chi scrive due righe e continua ad avere la passione per questa storia. Fatemi sapere che ne pensate, ci sono un po’ di cose da commentare in questo capitolo.
Bacio
E.
  
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