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Autore: Aicchi    27/10/2011    8 recensioni
Una giovane ragazza italiana a Seoul, grazie all'Erasmus, rifiuterà l'occasione di partecipare a festini e party scatenati nel campus universitario frequentato da altri ragazzi stranieri...questo la porterà ad affittare un appartamento in un palazzo...bè, alquanto splendente :3
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo e il capitolo corto ma torno sempre tardi dall'uni e non ho mai tempo ç_ç infatti è venuto uno schifo di capitolo ma vabbè -.- grazie della pazienza e del vostro supporto!! :) spero vi piaccia, buona lettura! ^^

Capitolo 19: Chocolate Love~
 
Non poteva ancora crederci. Giulia quella sera dormì serena, col sorriso sulle labbra, il pensiero di tornare a casa la rendeva felice e così la pensavano anche gli Shinee.
Finalmente arrivò la mattina seguente, si alzarono tutti molto presto, visto che il gruppo avrebbe avuto un servizio fotografico per una rivista nel pomeriggio. I ragazzi ringraziarono di cuore i signori Kim per la loro ospitalità, mentre abbracciavano il figlio augurandogli buona fortuna per tutto. Il viaggio di ritorno fu molto tranquillo,alcuni ancora dormivano, altri guardavano assenti il paesaggio che correva loro davanti.
Onew si accorse del buon umore di Giulia e sorrise immaginando come avesse risolto e concluso il problema. Una volta arrivati a casa, scortati dal manager che era andato a riprenderli alla stazione, esclamarono sospiranti “Casa dolce casa!”
Salirono le scale del palazzo e, arrivati sul pianerottolo del loro piano, si salutarono a lungo scuotendo le mani come degli stupidi.
“Dai ragazzi, andate, ci risentiamo presto!” li riprese sorridente Giulia dopo un po’.
Poco dopo essere entrata a casa si diresse in camera e si stese sul letto. Ok, le cose con Jong si erano risolte, più o meno, con qualche acciacco, ma ce l’avrebbero fatta. Con Key invece…doveva ancora chiarire, e avrebbe dovuto farlo presto. Sapeva di avergli fatto una cosa spregevole e soffriva ancora per lui.
“Deciso, quando torna stasera gli chiederò di parlare”. Sperando che avrebbe accettato.
Giulia trascorse il pomeriggio a rimettere in ordine i pochi bagagli e a sistemare un po’ la casa, ma non avrebbe assolutamente dormito o chissà a che ora si sarebbe svegliata questa volta.
Arrivò la sera e gli Shinee ancora non arrivavano. Giulia intanto cercava di creare dei discorsi di senso compiuto e che sapessero esprimere ciò che provava per poi saperli ripetere a Kibum, ammesso che l’avrebbe incontrato. Mentre si preparava da cena mise a punto tutti i dettagli mentalmente e si sentì ‘pronta’.
Finalmente verso le 23 gli Shinee tornarono, stanchi morti dopo aver partecipato ad una piccola festa con lo staff della rivista e i direttori del photoshooting. Giulia mandò il suo sms appena li sentì parlare sul pianerottolo “Key, ho bisogno di parlarti…per favore, scendi giù”
Key lo lesse e, vuoi la stanchezza, vuoi la ferita ancora aperta, le rispose “Sono stanco, stasera no.”
La risposta della ragazza arrivò fulminea: “Ti prego…”
Key non le riscrisse. Giulia, non sapendo cosa pensare, scese lo stesso giù nel parco che circondava l’edificio ad attenderlo su una panchina. Nel caso non fosse venuto sarebbe tornata su.
Aspettò vari minuti, finchè non lo vide scendere e dirigersi verso di lei. Non si sedette nemmeno e chiese freddamente una volta davanti a lei “Cosa vuoi?”
“Voglio chiarire le cose tra noi…”
“Cosa c’è da chiarire? Tu vuoi Jong e viceversa, ecco tutto. Chissà poi perché mi hai chiamato qui, cosa c’è, pensavi che se fossimo rimasti soli in casa sarebbe potuto succedere di nuovo qualcosa?”
“Ti prego, Key…hai tutto il diritto di essere arrabbiato con me, ma non parlare così…” lo implorò Giulia. “Io..io ti voglio bene, lo sai, e sai che mi dispiace, ho tutte le colpe del mondo per averti trascinato con me…” non concluse la frase che il ragazzo la interruppe.
“Ero vergine, Giulia. Penso ormai tu lo sapessi già. Tu. Tu sei stata la mia prima ragazza…la prima ragazza con cui ho condiviso anima e corpo, che pensavo potesse amarmi come l’amavo io…” mentre diceva queste parole gli occhi di Key cominciarono a luccicare nel buio. La sua voce tremò e le lacrime cominciarono a sgorgare “Come ti sentiresti tu…se un ragazzo ti portasse a letto, per la tua prima volta, e poi ti abbandonasse, dicendoti che in realtà è innamorato di un’altra? Te lo dico io: usata.”
“Key, tu mi hai baciata quel pomeriggio!” cercava quasi di difendersi lei.
“Giulia, tu hai fatto sesso con me quella sera!” urlò quasi disperato “Come dovrei comportarmi dopo quello che mi hai fatto, come??”
“Io…io non ti ho…” anche la ragazza era sul punto di scoppiare a piangere.
Key si spazientì, sospirando alzò lo sguardo per cercare di fermare le lacrime, tirava su col naso qualche volta e si guardava intorno, forse per cercare le parole adatte a concludere quel discorso.
“Cosa ti aspetti che faccia, Giulia? Cosa vuoi da me?” chiese infine.
“Voglio che tu mi perdoni. Vorrei…che tu rimanessi mio amico, che tornassi a fidarti di me…”
A Key scappò una risata. “Non pretendi un po’ troppo?”
“Certo, non voglio tutto adesso…però il tuo perdono, quello sì.” Giulia si alzò in piedi, mettendosi davanti a lui.
Il ragazzo la guardò negli occhi. Le piaceva davvero tanto…quei suoi occhi verdi sempre cosi espressivi, quella pelle morbida, la sua dolcezza lo avevano catturato e fatto prigioniero. Non voleva ammetterlo, ma le mancava…
“Per te ci sarò sempre, Giulia…” sussurrò piano Key chinando il capo. Alla ragazza bastava come risposta e lo abbracciò forte “Grazie…”
I due tornarono su, ognuno nella propria casa. La ragazza aveva quasi il cuore in pace dopo la chiacchierata con Key, ma sapeva di dover lavorare ancora molto per riconquistarlo come amico. Ma prima di tutto, c’era ancora qualcun altro che doveva riconquistare in quanto fidanzata.
Poco dopo essere tornata scrisse al telefono “Jong…so che sei molto stanco, ma…ti va di venire da me? Sempre se vuoi” e neanche da lui arrivò risposta. Giulia rattristita non sapeva cosa fare…infine se ne andò a letto con un frasario di coreano, prendendo in seria considerazione l’idea di cominciare a dire qualcosa che non fosse inglese da quel momento in poi. Imparò le parole basilari, quotidiane e si distrasse così, passando la serata a fare esercizio. Verso una cert’ora i suoi occhi si fecero pesanti e decise quindi di dormire.
“Amore…” si sentì bisbigliare poco dopo. O almeno così le parve. Vide l’ora sul comodino, erano le 2:00. Si voltò poi verso la voce vicino al suo orecchio e notò Jonghyun sdraiato accanto a lei.
“Ma…ma come sei entrato?” chiese assonnata.
“Con la chiave di riserva sotto il tappeto. Me l’avevi detto tu, ricordi?” bisbigliò sorridente avvolgendo le braccia muscolose intorno al corpo di lei.
“Già, ce le avevo lasciate…ma perché non mi hai risposto al messaggio allora?” chiese imbronciata.
“Messaggio?? Ah già!” rise lui “Non trovo più il mio cellulare. Tu ancora non sai che io perdo di tutto, anche Taemin è come me, siamo dei ragazzi sfortunati! Chissà dove l’ho lasciato” scosse la testa accettando l’idea di non rivederlo mai più.
Giulia sorrise “Capisco…quindi com’è che giri da queste parti?”
“Avevo voglia di vederti…quindi che messaggio avevi scritto?” le fece il verso lui. Lei alzò gli occhi per dar a vedere che ci  stava pensando e rispose dando un rapido bacio al ragazzo davanti a lei.
“Questo era più o meno il riassunto”
“No dai, raccontamelo tutto” avvicinò la sua testa con una mano e la spinse sulle proprie labbra. Fu un bacio lento, dolce. Lei esplorava la sua bocca, la mordeva, lui le accarezzava le guance e il collo.
“Aigo~” sospirò lei dopo aver ripreso fiato.
“Come??” si stupì Jonghyun divertito da ciò che aveva appena detto Giulia.
“Sì, hai sentito bene!” sorrise lei fiera di ricordarsi ancora tutto.
“E così ti sei data da fare, eh?”rise ancora lui.
La ragazza annuì e tacque. Guardò poi intensamente gli occhi di Jonghyun.
“A cosa pensi?” chiese il ragazzo spostando i capelli della ragazza dal suo volto.
“A quanto ancora mi dispiaccia per ciò che è successo e a quanto desideri soltanto te…ne sono sempre più convinta e non cambierò idea” rispose ferma e sicura di sé.
“Ne sono felice…” dopo un minuto di silenzio Jong le disse “Saranghae…questo lo sai che vuol dire?”
“Mmh…credo di saperlo” rispose lei prima di posare nuovamente le proprie labbra su quelle dell’amante.


Ragazze, volevo chiedervi un consiglio :3 quando arriverò a descrivere la prima volta di Giuhyun (LOL, sì perchè ci sarà e lo sapete tutte che è inevitabile, quindi non è spoiler u___u) la volete dolce e coccolosa senza grandi particolari o dettagliata e un pò hot? ;D
  
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