Anime & Manga > Naruto
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Autore: Watashiwa    27/10/2011    8 recensioni
Naruto pensa ai suoi genitori che non ha mai conosciuto. La sua vita non è bella, si rattrista nonostante una determinazione di ferro, vorrebbe che qualcosa cambiasse sul serio. E i suoi genitori cercano di essergli vicino.
[Introspezione Naruto, un po' OOC; accenni lievissimi MinaKushi]
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki | Coppie: Minato/Kushina
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Lacrime di una famiglia


Naruto non riusciva a dormire.
Era una notte serena con una luna piena che risplendeva su tutto quel cielo nero e misterioso, come il suo umore.
Nonostante la sua determinazione d'acciaio, pensava che fosse normale avere dei momenti di smarrimento durante la propria esistenza.
Perché anche se un uomo gentile e disponibile come Iruka si era ormai offerto di ospitarlo a casa sua, lui aveva ancora motivo per essere triste e non dormire serenamente la notte.
Sapeva di essere diverso, ne era consapevole.
Non si capacitava del perché fosse odiato da ogni persona del suo villaggio della Foglia, dei motivi che avevano portato gli altri a provare un incredibile astio nei suoi confronti.
Forse era un ragazzino troppo spaccone per quel mondo ipocrita e perbenista?
Forse perché era troppo solo e senza figure di rilievo, senza... i suoi veri genitori?
Durante la notte Naruto pensava continuamente a loro.
Nel corso della giornata lui era troppo incline alle marachelle e agli scherzi per badare alla sua tristezza proverbiale, per soffermarsi a pensare.
Solo nei giorni di pioggia, quando non riusciva a tornare a casa per perdersi nel suo piccolo mondo, camminava a testa alta, confondendo le sue lacrime con quelle del cielo.
Non se ne poteva rendere conto, ma Naruto era più forte che mai quando cadeva una pioggia battente.
Non poteva sapere che Kushina e Minato erano al suo fianco, a sostenerlo.
E piangevano, silenziosamente.
Perché non c'era cosa più triste di vedere il proprio figlio impotente alla tristezza e alle incertezze di una vita bastarda, non c'era cosa più bella nel pensare a lui, al frutto del loro amore serio e pieno di forza.
Come Naruto, del resto.

 

[Non c'è vergogna nel versare lacrime, in ogni momento: esse rappresentano la verità dei sentimenti che provi.]  

 

   
 
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