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Autore: Linn_CullenBass    27/10/2011    1 recensioni
- "Tu as un beau chien -. Era una vocina squillante, come un leggero scampanellio.
Tenera e piccolissima, una bambina di circa 5 anni, mi fissava con i suoi occhioni verdi scuro.
I capelli erano soffici, scuri, color cioccolato. Le ricadevano dolcemente come un’onda delicata sulla schiena. Con la pelle rosea e le labbra rosse, la bambina si era voltata verso di me, mostrandomi un delizioso baschetto rossiccio, il cappottino firmato, la sciarpa e gli stivaletti di vernice rossa. “Alta società”, pensai.
-merci- le risposi, accennando un debole sorriso. E lei mi rispose altrettanto.
E in un attimo tutto ciò che avevo intorno di fece nitido.
Il cuore, freddo, ghiacciato, di pietra, di “Charles Bass” tornò quello di “Chuck”, preso da un piacevolissimo torpore, non fastidioso. E io mi sentii bene. "
5 anni dopo
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Blair Waldorf, Chuck Bass | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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                                                           Capitolo2:                        

                                              
                                                    An invisible Chuck

 
 
    « A volte ritornano.»
 





 
POV SERENA.
 





 
Il telefono squillava. Pareva impazzito, non smetteva più. La canzone che avevo messo come suoneria ricominciava, senza fermarsi mai. Ed io, troppo occupata,  premetti il tasto verde senza guardare chi mi stava chiamando.
- Esse… -
Ed ovviamente, la riconobbi subito. Blair Waldorf, la mia migliore amica… da sempre. Era andata a vivere a Monaco, con la sua nuova famiglia e sua figlia, una bambina di 5 anni molto più che carina. Tuttavia, nonostante fossi la “madrina”, l’avevo potuta vedere solo in fotografia, vista l’impossibilità di poter portare la bimba a New York. Ordini della principessa Sophie. Guai a chi la contraddice.
-Blair!! –
La ragazza lesse il mio entusiasmo praticamente subito, e rispose con la stessa felicità che mi riempiva il cuore.
- Ho una cosa da dirti…-
Fu la frase che mi fece incuriosire.
- Di cosa si tratta? -
Probabilmente il mio interesse la spiazzò, perché non rispose per qualche minuto.
- Ci vediamo a casa mia, alle 3… -
Casa sua? Perciò era tornata?
Il cellulare mi cadde dalle mani. 5 anni. Dopo 5 anni, finalmente, la regina dell’ Upper East Side tornava dal suo “Popolo”, come principessa di Monaco.  E non c’era nulla capace di togliermi quell’entusiasmo che mi riempiva totalmente, dal midollo fino alla punta dei capelli. E poi, era la mia migliore amica. Abbiamo litigato, ci siamo tirate i capelli, ma le volevo  bene. Le volevo molto bene. L’avevo lasciata andare, a stare sotto gli ordini della famiglia reale, impotente. Adesso l’avevo di nuovo con me, e non avrei perso del tempo prezioso.
Così mi cambiai, veloce quanto soltanto una ragazza che vuole riprendersi qualcuno che ama può essere.
La limousine mi aspettava di sotto, Blair me l’aveva mandata, ne ero certa.
Ero euforica.
Volevo vederla, volevo vedere la bambina. Una bambina deliziosa, a parere di Dan, che, non avendo impegni, era andato a trovarle. E allora, dovevo anche io, no?
Dopo aver raccolto il cellulare, ricevetti un’altra chiamata.
Guardai il mittente, e non potei che sorridere. Chuck Bass. Quanto tempo era che non lo sentivo?
- ciao, hai deciso di tornare a vivere e ad essere considerato tale, o preferisci ancora restare nell’ombra per un po’?-
Chiesi, ironicamente. Sebbene negli ultimi anni gli avvistamenti di Chuck erano sporadici a Manhattan (non per nulla nessuno sapeva mai dove fosse) non mi interessai più di molto ad un’ “accoglienza calorosa”.
- non sto mai nell’ombra… dovresti saperlo. -
Mi sedetti un po’ più comoda sulla limo dagli interni di morbida pelle beige.
- che vuoi Chuck?-
La domanda  risultò molto più acida di quanto la volessi. E lui lo notò.
E il povero Bass, già solo, in un mondo come quello di New York, si sentii ancora più amareggiato. Lo percepii dalla sua risposta.
- Nulla. Solo… sono tornato. –
E volli rimediare.
- Verrò a trovarti tra…- guardai il Rolex Woman al mio polso, luccicante, brillante…
-1 ora andrà bene.-
-grazie- la sua risposta sembrò addolcita, mentre io mi dirigevo verso una nuova Blair, senza sapere chi  o che cosa avrei trovato.
   
 
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