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Autore: HikariKanna    27/10/2011    4 recensioni
Vi siete mai chiesti perché vi innamorate? Perché improvvisamente sentite qualcosa proprio per la persona che vi è stata sino ad ora antipatica?
Ebbene,è tutta colpa degli angeli del cuore. Adesso fra i loro casi ci sono Takeru Takaishi e Hikari Yagami:uno,il cestista idolo delle ragazzine e ,diciamocelo,anche un po' montato e sfacciato;l'altra,una fotografa vegetariana che si batte per salvaguardare gli animali e contro gli abusi di ogni genere. Certo,visti così,non sembrano molto affini. Eppure,secondo l'infallibile termometro dell'amore,basta pochissimo ad un angelo per farli innamorare...ma come missione per il neopromosso angelo del cuore Daisuke non sarà un po' troppo difficile?
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daisuke Motomiya/Davis, Hikari Yagami/Kari Kamiya, Takeru Takaishi/TK
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Angeli del cuore

Credo che a farci incontrare, dopotutto, sia stato qualcuno, sai, Take?”

Takeru si stiracchiò pigramente, sfiorando una spalla di Hikari.

Semmai, qualcosa. Uno strano cappuccino e un po’ di crema. Comunque, ripeti un attimo quello che hai appena detto.”

Credo che qualcuno sia stato responsabile- e non delle semplici macchie del nostro incontro. È strano, io non pensavo esistesse il destino.”

Hikari gli si accoccolò vicino.

Non iniziare discorsi filosofici del tipo che eravamo destinati ad incontrarci. Ma non intendevo questo.”Hikari sbuffò leggermente alla prima affermazione, ma pose ugualmente la sua domanda.

E cosa, Take?”

Take. Take, Take. Ho sempre odiato i diminutivi, ma adesso...Sei l'unica autorizzata a chiamarmi così.”

Sul viso di lei si abbozzò piano un sorriso, poi un lieve rossore le tinse le guance.

A parte tua madre?”

Mia madre non si azzarda a chiamarmi più Take, o Tacchan, dopo le mie rimostranze adolescenziali.”
“Takeru.”

Mh?”
“Anche solo Takeru suona bene.”
Takeru le baciò una tempia.

Non m'importa come mi chiami, purché continui a farlo.”

E chi ti dice che vorrò continuare a chiamarti?”
Takeru le fece la linguaccia.

Stupido borioso!”

Ma il tono di Hikari non era indignato. Era un pezzo che non lo era più.

Un nuovo accordo era stato segretamente sancito la notte precedente.

Io amo te, con tutto me stesso, aveva detto Takeru, stringendola?

Io amo te, con tutta me stessa, aveva sussurrato Hikari, accogliendolo?

Che sensazione assurda, non poter più far niente quando si è fatto tanto.

C’è un’aria strana, Daisuke, vola via…’Persino Chris sembrò accorgersene.

E tu, ormai, sei di troppo.

Oa non li vedlai più, velo, Dai?”

Forse no. Ma questo significherà solo che sono felici, non credi?”

Ero così...stanco di questa missione. Era durata mesi. Era stata impegnativa. Ma, lo ammettevo senza problemi, mi ero divertito. Credevo che…Mi sarebbero mancate le lotte di Hikari…La vanità di Takeru. Quelle che avevo davanti, mentre mi dondolavo sull’albero di fronte la camera da letto di lui, erano altre persone.

Altre persone? Non era un giudizio parziale? Sapevo poco e niente del loro passato. Se la loro reale indole fosse quella, e avessero aspettato solo il momento giusto per farla uscire?
Hikari in realtà era sempre così dolce? E Takeru premuroso e con quello sguardo inebetito?

Sapevo che avrei dovuto ascoltare Ken e Miyako. L’amore permea le persone, gli angeli, ogni cosa. Lo vedevo in una rete fittissima di ricordi che legavano le mie due “vittime”. Vedevo il loro destino; insieme, sempre. E quando sarebbero entrati in un bar, avrei saputo a cosa pensavano. Quando avrebbero guardato un reality show. Quando dei paparazzi avrebbero interrotto il loro sereno ménage. Perfino quando avrebbero sentito parlare spagnolo.

Sarebbe venuto loro in mente tutto ciò che li aveva fatti unire. Senza via d’uscita. Buffo, pur non sospettando minimamente della mia esistenza, avrebbero pensato continuamente alle situazioni più strambe in cui io li avevo messi. Avrebbero pensato, indirettamente, sempre a me. Illudendosi che fosse destino.

Eccezion fatta per i bambini, che riescono a vederci, la nostra opera viene attribuita a qualcun altro. C’è chi non crede al caso, chi pensa che la serendipità sia alla base della vita, chi prega ogni giorno…E solo in pochi sono convinti della nostra esistenza. O, tutt’al più, sperano che esistiamo. A volte vorrei rendermi visibile solo per dimostrare agli umani che sì, siamo uguali nell'anima. E che se s’innamorano dipende dalla forma del loro essere e dal sapiente angelo che, su milioni di persone, è riuscito a far incontrare due cuori che s’incastrassero perfettamente.

Non è da tutti riuscirci, altrimenti non si spiegherebbero divorzi, abbandoni, tradimenti e quant’altro. Io, con Takeru e Hikari, avevo capito che l’amore non è certo il sentimento più stabile del mondo, bensì il più potente.

L’aria era fresca, Chicago pareva voler ritrovare colore e caldo, anche se la giornata preannunciava solo nuvole. La finestra di fronte a me era aperta-avevano preso l'abitudine americana di dormire sempre con le finestre aperte, qualunque fosse la stagione dell'anno; potevo sentire tutto ciò che dicevano, senz’alcun artificio.

In realtà, stavano solo scherzando, scambiandosi effusioni…Se avessi dovuto descrivere la felicità, la beatitudine e quant’altro, senza dubbio avrei guardato a Hikari e Takeru in quel momento.

Magari è stata la famiglia Ortès ad averci portato fortuna!”

Takeru rise.

Sapevo che quel bacio ti era rimasto nel cuore…”

Insieme a questo, questo, questo…”

Hikari gli sfiorò le labbra tre volte, piano, assaporandosi il momento.

Come siamo diventati arrendevoli…Vorrei poter far vedere alla te stessa di qualche mese fa questa scena.”

Ti ricordo che hai sempre voluto conquistarmi. Ce l’hai fatta, ora vuoi riperdermi di nuovo?!”

Il viso di Takeru si oscurò appena, per poi far confluire in un lungo bacio tutte le emozioni che provava in quell’istante.

O magari è stato il set del reality!”

Takeru roteò gli occhi. “Chi se ne importa...”

Dai, addiamo via.”

Se fossi stato umano e se mi avessero visto, sarei sembrato un pervertito voyeur. Eppure, com'era inaspettatamente duro andarsene...

D'accordo, Chris.”

Ma quell'attimo mi fu fatale.

Mi voltai a vedere Takeru ed Hikari per quel che sembrava il nostro ultimo incontro. Come poteva essere tale, se loro non erano neppure consapevoli di avermi conosciuto? Ci sono angeli del cuore che riescono ad archiviare, con una buona percentuale di successi, tantissime missioni. Come possono soprassedere a quello scoramento, a quel senso di desolazione, a quella voglia di essere rivelati come semidivinità portatrici di amore e gioia? Come possono non affezionarsi a delle storie? E, se vengono catturati dalla malinconia, come riescono a portarsela dentro senza scoppiare mai?

Ci pensai troppo.

Ero ancora un novellino, in fin dei conti.

Mi voltai, e li vedevo sorridere. Gli innamorati si riconoscono dai sorrisi che illuminano loro anche gli occhi.

Mi voltai, e vidi Takeru accarezzarle i capelli.

E dirle una frase così banale.

Per me può essere stato Ayame, un ufo, un angelo, ma non…”

Durò meno di una frazione di secondo.

Senza preavviso, senza riguardo, venni scaraventato nella camera da letto.

Non avrebbe potuto essere un momento più sbagliato.

Hikari urlò, dopo un momento di smarrimento.

Takeru si vestì in fretta e a casaccio, seguito da Hikari. Chris scoppiò in lacrime per l'improvvisa tensione.

Io ero fermo lì, senza sapere che fare. Effettivamente, senza far nulla.

Mi ero fatto scoprire.

Era l’unica, angosciosa, certezza che risiedeva in me, in quel momento.

Mi ero fatto scoprire.

Avevo deluso il capo.

Che errore da pivellino...Ci insegnano fin da baby angeli a non farci prendere troppo dall'istinto e dalle emozioni.

Avevo svelato il mio mondo.

Mi sembrava di essere nudo, esposto al pubblico ludibrio. E tutti ad additarmi come un fenomeno da baraccone.

Hikari, scarlatta in volto, mi toccava le ali incredula.

Takeru la cingeva possessivo.

Avevano paura, li potevo sentire, non capivano chi- cosa?- fossi.

Non riuscivo a proferire alcunché.

So…Sono vere, Takeru.”

Takeru sgranò gli occhi, esterrefatto.

Sapevo di avere sempre avuto un talento esoterico nascosto. Ma addirittura evocare un angelo…”

Sorrise debolmente, compiaciuto della sua stessa battuta.

Ehm, a volerla dire tutta, non sei affatto magico se non, forse, in campo.”

Mi schiarii la voce, deciso a continuare, ora che avevo ritrovato il dono dell'eloquenza.

Io…credo di dovervi un paio di spiegazioni.”

Leggevo nei loro occhi lo smarrimento puro.

Daisuke

Condivisi immediatamente l'angoscia di Takeru e Hikari, alla comparsa di una sorta di ologramma.

Capo…”

La figura scura di fronte a me sospirò.

Ero convinto che i miei problemi fossero finiti con Yamato.”

Fummo tutti catapultati in un mondo alieno agli umani, il mio. Riconobbi all’istante l’ufficio del capo.

Ma non eravamo soli. Vidi Mimi, la nuova collaboratrice del capo…Taichi, Sora, Yamato.

Sora!”

Cosa...Sora? Yamato? Taichi?

Mi portai una mano alla bocca. Sperai con tutto il cuore che le mie previsioni non si fossero già realizzate. Yamato...scoperto anche lui?

Chris si teneva stretto a me, mentre Takeru e Hikari erano palesemente storditi.

Il capo si passò una mano sul viso.

Avete combinato un bel disastro”

Capo, io…”incominciai a dire.

No, Daisuke, un problema alla volta. Yamato.”lo richiamò duramente all’ordine.

Sora gli si era letteralmente aggrappata addosso, scatenando un’espressione attonita da parte di Taichi. Che sicuramente non aveva ancora capito nulla.

Come sua sorella, che forse si chiedeva chi diavolo fosse quell’angelo che tanto somigliava a Takeru.

Yamato aveva un’espressione nient'affatto contrita. Come se ad essere in torto fosse il capo.

Chris fu invitato a volar via da Mimi, appena entrata.

Non avresti dovuto innamorarti di Sora. Non di nuovo.”

Hikari spalancò la bocca, senza riuscire ad articolare nulla; Taichi rimase immobile, alzando di poco lo sguardo.

Non ho mai smesso di amarla”

Yamato rafforzò la stretta, Sora sembrava quasi esanime, e tuttavia aveva un'espressione fiera.

NON è permesso!”urlò il capo, sconvolto. Le onde che emanava raccoglievano sgomento, rabbia, terrore, un’antica paura.

'Sconvolto' non era un aggettivo che rientrava nella mia personale lista di abituali comportamenti e stati d'animo del capo.

Yamato perse completamente le staffe. “LEI SA BENISSIMO CHE NON È COSÌ! È POSSIBILE! ALTRIMENTI, NON SAREBBE QUI!”

Sentii sorpresa.

Come puoi sapere chi sono?” domandò il capo.

Chi sono?

Koushiro, adesso basta. Racconta loro la storia.”

Fu Mimi a parlare, stranamente dura. Koushiro…?

Il capo emanò risentimento.

Di quale storia stavano parlando?

Perché Mimi ne era a conoscenza? Mi girava la testa, e la presenza di tutti quegli umani lì, di fronte a segreti che non conoscevo neppure io, non aiutava.

Ricordo una scintilla, e nulla più. In un attimo, ci fu visibile il volto del capo.

Non era vecchio,non me l’ero immaginato così. Sembrava di poco più piccolo di Taichi, se fosse stato umano non gli avrei dato nemmeno trent’anni.

Aveva dei capelli di un insolito rosso mattone, ispidi, e dei profondi occhi neri. Sospirò, seguito a ruota da Mimi, che gli prese una mano.

Corrugai la fronte.

Lui le rivolse un’occhiata di rabbia, che si addolcì dopo una frazione di secondo.

Bene. D'accordo, se è questo che vuoi. Io” trasse un respiro profondo. “...Sono figlio di un angelo e di un’umana.”

Le labbra di Yamato si strinsero, i suoi occhi erano una fessura feroce.

Sora fissava il capo con tutto l’astio possibile. Si voltò a vedere Taichi, imbambolato, ma non resse il suo sguardo.

Il capo continuò. “È bene che senta anche tu la storia, Daisuke. Dopotutto, le tue vittime sono più che implicate.”

Vittime? Implicate in cosa?” esclamarono all’unisono Takeru e Hikari.

Ve lo spiegherò dopo.” Risposi. Se non per la parentela di Hikari e Taichi, io questo nesso proprio non lo vedevo.

Decisi comunque di tacere.

Mio padre era un angelo del cuore. Era il più potente. Era a capo della comunità angelica. Ma diversi anni fa…”

Il suo sguardo si oscurò, la stretta di Mimi si rafforzò.

“…Gli capitò un caso. Si trattava di far innamorare una ragazza ribelle e contestataria con un rappresentante dell’alta borghesia. Avevano quasi vent’anni di differenza. Mio padre non riuscì a capire cos’avesse il termometro dell’amore, ma è lui che decide tutto.”

Si fermò, portandosi le mani al viso.

Una sera, mio padre ebbe la brillante idea di farsi scoprire. S’era innamorato di lei. Lei era, ovviamente, mia madre.”

Mi sembrò di avere un déjà-vu. Yamato mi aveva già raccontato una storia così.

Mio padre voleva che lei diventasse angelo, lei che lui diventasse umano. Non si misero mai d’accordo, ma continuarono ad amarsi per tutta la vita. Non so molto, in verità...So solo che, da quell'errore...Nacqui io. Costretto a non vederli quasi mai insieme. Costretto all’immortalità, come gli angeli. E all’invecchiamento, come gli umani. Mia madre morì per un arresto cardiaco, non riuscì ad esprimere in punto di morte il desiderio di diventare un angelo. L’avevamo persa per sempre.”

Vidi una lacrima scendere dal suo volto pallido e basso. Un mezzo angelo. Meno potente persino di me.

Non poteva vivere con gli umani, perché l'avrebbero rinchiuso e l'avrebbero sottoposto ai test più crudeli.

Non poteva essere un angelo, perché non aveva le facoltà necessarie. E non avrebbe aiutato di suo pugno gli umani.

Mio padre decise di perdere la vita. Rinunciò all’immortalità e sparì. Lasciandomi a capo di questa immensa comunità di angeli da guidare.”
Il suo sguardo era vitreo.

Proprio lei, allora, dovrebbe capire.”
Sora tremava.

Cosa, quanto siate stupidi?”

Allora eri tu.” Taichi sembrava aver ripreso la parola. “Eri tu che Sora invocava di notte. La causa dei suoi pianti, del suo essere così strana.”

Si rivolgeva a Yamato. Nel suo discorso, però, più che rabbia, scorgevo un’incommensurabile tristezza.

Taichi…”
Sora si voltò verso di lui.

Non è colpa tua. Sei…il miglior amico che si possa avere. Ti ho ingannato, ma non potevo dirti di lui. Lo capisci, vero? Dimmi che lo capisci, ti scongiuro.”
”Perché non lasciarmi, allora? Perché illudermi, illuderci, ad oltranza?”
Gli occhi di lei divennero lucidi. “Si ha sempre bisogno di qualcuno accanto, e se mi avessi lasciato anche tu…”
Fu scossa da un tremito, e subito Yamato l’abbracciò, con indicibile tenerezza.

Taichi abbassò lo sguardo.

E…Quando mi amavi? Quando dicevi di amarmi? Cosa…Pensavi a lui?”
”Non è esatto” intervenne Mimi. “Sora s’era dimenticata di Yamato. Ma lui…la osservava sempre di nascosto.”
Yamato la interruppe. “Il mio compito era di farvi stare insieme” cercò di spiegare maldestramente.

Bel lavoro” mormorò amaro Taichi. “Sei proprio un professionista, non c'è che dire.”
”Però…Poi Sora mi ha scoperto, per caso. E l’amavo davvero, Taichi.
La amo davvero. Sarò anche incompetente come angelo del cuore, ma…”
”In seguito, quando lo venni a sapere, le feci un incantesimo. Sora non voleva ingannarti, Taichi. L’oblio s’era davvero impossessato di lei.”disse il capo.
”Allora com’è possibile…COM’ È POSSIBILE…Che lui sia tornato?”
Puntò l’indice verso Yamato, visibilmente scosso.

Hikari gli si avvicinò, abbracciandolo. “Fratellone…”
”Beh…”Fece Mimi, zittendo il capo, che stava per riprendere. “Sora aveva iniziato a capire che Yamato era tornato in città, come angelo della musica di una ragazza, una loro amica” fece cenno a Takeru e Hikari.

Véronique.

A dimostrazione di come l’amore sia più forte di qualunque incantesimo”concluse, rivolgendo un lungo sguardo al capo.

Taichi rimase annichilito. Si ritrasse dall’abbraccio, rivolgendosi a Sora.

Non avevo capito niente.”

NO!Non è colpa tua, Taichi. Se qui c’è qualcuno che ce l’ha, sono io.”
”Io” fece Yamato. “Ma la amo” ripeté, come se fosse un mantra.

Allora com’è che non diventi umano? Se la ami tanto come dici...Se vi amate a tal punto.”aggiunse sprezzante.

Yamato abbassò lo sguardo.

Dovrei trasformarmi in coppia. Non posso diventarlo da solo senza cambiare aspetto. E non voglio certo costringere nessun angelo a trasformarsi con me.”
”Non posso permettervi di vivere il vostro amore. O lei diventa angelo o tu ti trasformi in coppia. È la legge.”
”Potrebbe cambiare quelle stupide leggi, se solo lo volesse, capo!”ruggì l’angelo biondo, sfigurato dall’ira.

Cos'avrebbe di speciale la vostra storia? Dovrei fare un'eccezione alla regola per voi? E perché?”

Non puoi sfogare contro di noi la rabbia che hai contro i tuoi genitori. Siamo esseri diversi.” rispose alterata Sora.
Io non avrei mai abbandonato la donna che amo e mio figlio.”rincarò Yamato.

Dareste vita a un bambino che non è né un angelo né un umano! Voi non sapete che cosa sia…invecchiare nell’aspetto e nelle forze, e mai , mai, morire! Non sapete cosa significhi non vedere mai i propri genitori, vedersi abbandonato! Quando sono diventato capo, è stata la prima cosa che ho cambiato…Nessuno mai dovrà provare quello che ho provato io, la mia condizione di diversità! Non lo augurerei a nessuno!”

Dovetti trattenere il respiro. Era la prospettiva di veder rivivere la propria triste vita in un innocente, con la schiacciante sensazione di non aver imparato nulla dai propri errori, ad essere un macigno insopportabile.

Yamato era livido di rabbia.

Lo sa che le leggi mi consentirebbero di diventare umano anche da solo!”

Yamato!”gridò il capo, sfinito. “Le leggi consentono di diventare umano da solo o se si cambia aspetto, oppure se non si è mai stati umani. Daisuke potrebbe diventare umano da solo,se lo volesse. Tu no. O meglio, non prima di almeno due generazioni. Lo sai che tutti quelli che ti hanno conosciuto devono essere morti.”
Yamato ricacciò lacrime di frustrazione.

Ma dopo ho cancellato la memoria! Sulla Terra nessuno si ricorda di me, se non Sora!”

Cancellare la memoria?

Di cosa...?

Pochi angeli cancellavano la memoria. Lo facevano per poter apparire per brevi tempi umani, per aiutare ancora più da vicino. Con i bambini non ce n’era bisogno, loro ci potevano vedere. Se non avessi avuto Ken e Miyako, probabilmente anche io mi sarei trasformato un po'.

Yamato…”deglutii. “Che significa? Sei stato umano?”

Lui alzò lo sguardo, impietrito.

Ero suo fratello”

Teneramente, indicò Takeru, che non aveva di certo compreso il motivo della sua chiamata lassù. Takeru stralunò gli occhi.

Ero tuo fratello.” ripeté Yamato, rivolgendosi stavolta a Takeru.

Non credo proprio” sorrise nervosamente lui. “Sono sempre cresciuto come figlio unico.”

Lo shock s’impossessò di me.

Yamato aveva cancellato la memoria di se stesso. Era nato e cresciuto come umano.

Era un'infrazione gravissima manovrare fino a tal punto la memoria delle persone.

Ora capii anche il costante trattamento di sfavore verso di lui da parte del capo. Yamato era in vita esclusivamente perché era un ottimo angelo della musica. Se avessi fatto io la metà delle cose che aveva combinato lui, probabilmente adesso sarei disperso nel cosmo.

Yamato sorrise.

Ricordai d’un tratto la sensazione di vuoto che m’era parso di notare in una foto di Takeru, la prima volta che la vidi. Lui da bambino con i genitori. Nella versione originale…c’era anche Yamato.

Un tempo ero conosciuto come Yamato Ishida”

Ishida è il cognome di mio padre” deglutì Takeru.

Yamato alzò un sopracciglio.

Avevo quasi quattro anni quando nascesti. I nostri genitori erano già in crisi allora. Ma pensavo che un fratellino avrebbe migliorato la situazione. Eri uguale a me.”
Yamato si perse nei ricordi, sospirando.

Sei cresciuto bene, sai?”

Non mi ricordo di nessun fratello. Devi scambiarmi con qualcun altro.”sussurrò minacciosamente Takeru.

Ho cancellato la memoria di tutti quelli che mi avevano conosciuto. La tua…quella dei nostri genitori, che da un pezzo s’erano separati…Dei miei compagni di classe, del mio professore di basso. Era come se non fossi mai esistito.”
”Aveva conosciuto anche me e Taichi”sorrise mestamente Sora. “In un parco giochi, quasi vent’anni fa. Non c’eravamo scambiati mai una parola, ma io e Taichi giocavamo con lui sempre. Vincevo, naturalmente, io.” Rise ai ricordi. “Yamato me l’ha fatto ricordare solo poco tempo fa.”

Taichi spalancò gli occhi dalla sorpresa.

Sora, tu…sapevi che era il fratello di Takeru?” mormorò senza fiato Hikari.

Sì, lo sapevo.”

Era per questo che volevi mi mettessi con lui? Perché era il fratello del tuo amore? Così da stare noi quattro sempre insieme?”
”NO! No, certo che no! Io voglio solo che tu sia felice, amica mia…Sapevo che vi sareste innamorati sul serio. E avete un ottimo angelo del cuore”

Arrossii per il complimento, assieme a Hikari. Nessuno dei due, comunque, negò l’ “innamorati sul serio”.

E poi cos’è successo?”fece Takeru, sconvolto.

Yamato gli si avvicinò, scompigliandoli i capelli.

Quel semplice e fraterno gesto sembrò scuotere internamente Takeru.

L’armonica”

Yamato sorrise.

Suonavi sempre l’armonica quand’eri triste.”

Tu piagnucolavi e basta” Yamato gli fece la linguaccia, divertito.

Takeru l’abbracciò di slancio.

A-adesso…ricordo…ogni cosa”

Fratelli.

Come me e Jun...

Come Hikari e Taichi.
Come loro, eppure strappati via.

Era strano vedere due persone con caratteri così diversi…fratelli. Avevano lo stesso…sangue, e gli occhi, e i capelli, e l’anima.

Yamato ricambiò l’abbraccio.

Volevo venire a Chicago anche per vedere come te la passavi, fratellino”

Avevi undici anni. Eri venuto a trovare me e la mamma, dopo le prime lezioni di basso. Non ti capacitavi di non saper andare ancora sciolto con gli accordi. La macchina non ti vide.” continuava Takeru, quasi febbrilmente.

Lo sguardo di Yamato si fece vitreo.

Avevo un angelo della musica. Espressi il desiderio di diventarlo anch’io”rispose semplicemente.

Perché non me l’hai mai detto?”
Yamato alzò le spalle, indicando Sora.

Se avessi cancellato la vostra memoria…Sarei potuto tornare indietro così. Ti sarei diventato amico, anche se nell’animo…Avrei saputo sempre che per me eri molto, molto di più, fratellino. Ma è evidente che quel gesto non è bastato.”
Rivolse un’occhiata d’astio profondo al capo.

Non importa. Per me puoi cambiare aspetto, amore, davvero non m’importa” fece Sora, accarezzandogli una guancia.

Neanche a me. Resterai mio fratello, comunque…adesso che ti ho ritrovato…Anche se…non pensavo che bastasse la magia a farmi dimenticare di te.”
Takeru non riuscì a continuare per l’emozione. Hikari lo fissava mesta.

Era un altro tipo d’amore, quello necessario per romperlo, Takeru. Non ti rimprovero proprio niente, anzi…perdonami di essere sparito, se puoi. Ma non sono mai stato un angelo dello sport, non avrei mai potuto aiutarti direttamente e farmi vedere.”

Eri negato per lo sport.”
“Ma almeno io ho una bella voce.”

Mi sentivo un tale idiota, non avevo capito niente. Tutto quel dolore...Tutto quell'amore...Sapevo davvero di cosa si trattava?

Hikari abbracciò suo fratello, ancora, in lacrime. Lui le strinse le mani, forse pensando a cosa sarebbe successo se l’incidente fosse capitato nella famiglia Yagami.

Anche lui ricordò improvvisamente di quel ragazzino biondo totalmente incapace a giocare a pallone.

Sora…Takeru…Taichi…mi dispiace” sospirò Yamato. “Avrei dovuto cambiare aspetto e tornare tempo fa, ma mi avreste creduto?”
Sora lo baciò sulle labbra con dolcezza.

Stupido, cambia aspetto e torna immediatamente sulla Terra.”
Il capo sembrava essersi acquietato.

Se le cose si mettono così, io non obietto nulla.”
”Non ce ne sarà bisogno.”
A parlare era stata una voce estranea al gruppetto che si era creato.

Ma non a me.

Jun!”

Mia sorella fissò tristemente il capo.

Mi dispiacerà molto perdere due angeli in un colpo solo, ma se è questo che volete…”si appoggiò a Mimi, stanco.

Come, due angeli?” urlai, sgomento.

Mi trasformo in coppia con te,Yamato.” sussurrò Jun, rossa in viso.

Yamato sospirò.

Che c’è di strano, che avete da guardare?”continuò, cercando di dissimulare l'imbarazzo e la tristezza.

Stupida…stupida scontrosa pazza isterica d’una sorella!”le strillai. “Perché devi sacrificarti tu?! Che c'entri?!”

Modera i termini!”

Ecco, ricominciavamo a litigare e picchiarci.

Perché voleva trasformarsi?! Non l’avevo quasi mai vista parlare con Yamato, non poteva essere…

Jun, lo sai che non potrò mai ricambiarti.”

Oh.

No.

No?

Mi tornarono in mente le parole di Miya e Ken. L’amore c’era eccome, tra gli angeli. Io dov'ero, mentre mia sorella...

TU SEI INNAMORATA DI YAMATO?!”le vomitai contro, in un impeto di rabbia.

Non me l’aveva mai detto.

Non l’avevo capito.

Come potevo definirmi un angelo del cuore?

Mi sarei autodeclassato all'istante, all'inferno.

Jun abbassò lo sguardo, piangendo.

Quante pietre preziose, sulla Terra.

Lo so, Yamato, lo so. Ma so anche che non voglio più vederti così. Se stai con lei…Sei felice. Allora che importa se sono infelice io? Chi ama davvero desidera solo che l’altro sia felice. È una frase gettonata sulla Terra, e forse è vera. Tu lo sei quando ti trovi con lei?”

Yamato strinse la mano di Sora.

Come mai in tutta la mia esistenza.”

Beh, mi sembra che non ci sia più niente da discutere, no?” finse maldestramente di essere allegra. Proprio come se avesse detto: “Oh, lo sai, Daisuke, oggi quella ragazzina mi ha sbriciolato tantissimi biscottini addosso!”.

Sora le prese le mani.

Grazie”

Jun arrossì.

Solo una cosa…”

Baciò improvvisamente Yamato sulle labbra.

Scusa. Ma…volevo sapere cosa si prova.”
Lui le asciugò le lacrime.

Non potrò mai sdebitarmi abbastanza.”

Il saperti…sereno…mi basta…credo. Mi basta. Almeno...Fino a domani.”

Taichi le rivolse uno sguardo, consapevole che condividevano lo stesso triste destino.

Troverò un umano più bello di te!”sorrise “Qualcuno che ami disperatamente e follemente solo me!”
”Sarà così”sorrise Yamato, felice. Spudoratamente felice.

Cretina.

Era troppo semplice scappare senza spiegare.

Jun tirò su col naso.

Fratellino”

Mi aveva anche fatto piangere.

Idiota.

Vattene, se è questo che vuoi!”le gridai, risentito.

Lo capirai anche tu, un giorno.”
Mi abbracciò, ma la respinsi.

Lei sospirò.

Mi mancherai anche tu, Daisuke”

Fece un cenno al capo, che schioccò le dita e li fece sparire, assieme a Sora, Yamato e Taichi.

Furibondo, ero ancora in lacrime.

Stupida sorella squilibrata.

La nostalgia si stava già impossessando di me.

Ma i miei problemi non erano finiti.

E adesso, passiamo a voi”

Il capo era palesemente stanco, eppure comprendeva che Hikari e Takeru esigevano delle risposte.

Takeru era ancora visibilmente emozionato per la gioia di aver ritrovato Yamato.

Strinse Hikari tra le braccia, ma lei non sembrava ricettiva. Era come…svuotata.

A quanto è salita l’affinità, capo?”

Lui sorrise e Mimi sembrava raggiante.

100%!”

COSA?!”

Spiccai un balzo fenomenale, abbracciando Takeru e Hikari quasi in una morsa.

Cento. Cento... CENTO!

Vero amore al 100%!

La sensazione di aver concluso la prima missione quasi brillantemente, seppur per un breve istante,scacciò il pensiero di Jun.

Siamo schedati?” mormorò Hikari atona.

Più o meno. Diciamo che dopo l’ultima notte…”

Takeru sorrise, Hikari arrossì vistosamente.

È stato tutto merito tuo, vero?”

Si rivolse a me, con un’espressione indecifrabile.

Certo! Sennò quella macchia sparita, la voglia di andare improvvisamente al camping…”
”Come sospettavo.”

Hikari si prese il volto tra le mani, allontanando Takeru.

Quindi tutto quello che credevo di avere con Takeru è solo una tua creazione. Non siamo mai stati altro che marionette.”

Lo disse in tono estremamente calmo, glaciale.

Oh, no! Le cose non sono così semplici, no!”
”Hikari” esclamò Takeru. “Anche se fosse, conterebbe davvero?”
Vedendo la sua espressione truce,Takeru si corresse. “Voglio dire…Magari eravamo davvero destinati a incontrarci! Magari ci siamo incontrati in quel parco da piccoli, accompagnando i nostri fratelli! Lui…non ha fatto altro che darci una mano!”
”Giustissimo!”
Però, avevo sottovalutato quel ragazzo!

Cosa fai, ora parli tu di destino? Non è destino! È...lui.”

Credo si riferisse a me.
Il capo sospirò.

Hikari” fece il capo, seriamente. “Non creiamo noi i vostri sentimenti. Li portiamo solo alla luce.”

Hikari ricacciò una lacrima.

NO! È tutto finto! Per una volta, UNA, credevo che andasse tutto bene! Credevo di conoscerti, e invece capisco che non sei altro che un estraneo che mi hanno fatto incontrare e…E poi, guarda mio fratello! Portate davvero gioia? Amore?”
Hikari scoppiò in singhiozzi.

Takeru cercò di stringerla a sé, per calmarla, ma lei strillò, fuori di sé, di lasciarla andare.

Portatemi a casa…Portatemi solo a casa…Vi prego”

Si accasciò per terra, portando le ginocchia alla fronte.

Takeru la fissava impotente.

Innamorato.

La loro affinità non sarebbe mai più scesa. Avrebbero potuto mascherarla, negarla, assecondarla, ma mai estirparla. Mai più.

Ma Hikari non voleva ammettere di essere perdutamente innamorata di lui. Irreversibilmente.

Aveva paura che fosse tutto finto, e la capivo. Non voleva stare a sentire la verità, cocciuta com’era. Non erano un sogno le carezze di Takeru e i baci che s’erano scambiati la notte precedente. Takeru era entrato intensamente in lei, in tutto quel che esisteva per lei.

Anche Ken e Miyako erano angeli.” Disse il capo.

Evidentemente voleva convincerla che l’amore trova sempre il modo di percorrere la propria strada. Sortì l’effetto contrario.

Hikari sbiancò. “Anche loro...”

Non c’era verso di farla ragionare.

Con un ulteriore schiocco di dita, fummo a casa di Takeru.

Alla vista del letto sfatto,Hikari deglutì e ricacciò le lacrime.

Notai che Yamato era tornato al suo posto nella foto.

Hikari prese in fretta le sue cose, cercando al più presto l'uscita.

Scappare...Ancora? Scappi ancora da me e dai tuoi sentimenti?”

Non provare a fermarmi. Non provare a seguirmi. Voglio solo...uscire.”

Hikari corse disperatamente, raccogliendo alla bell'e meglio i propri averi. Quel vestito così bello...Il suo candore era andato via quando era stato gettato a terra.

Quella notte era andata via con l'alba.

Hikari stava andando via da Takeru.

Era testarda…Cosa c’era di più vero e forte dei sentimenti che provava lei? Nulla, e lo sapeva. Era la prospettiva di essere stata ingannata da Sora e Miyako che più di tutte l’imbestialiva, suppongo. Oltre all’infinitesimale dettaglio costituito da me.

HIKARI!”
La chiamai, volando verso di lei.

Aveva il volto rigato di lacrime, che cercava fieramente di nascondere.

Non hai già combinato abbastanza disastri? Allora è per questo che né con Mark né con David aveva funzionato! C’eri tu!”
”No, non era stato predisposto nessun angelo per voi, segno che il termometro dell’amore non li aveva nemmeno presi in considerazione.”

Ma io sì! Ora mi verrai a dire che non esiste nemmeno un'anima, giusto?”
Takeru correva verso di noi, evidentemente convinto a tentare ancora.

Lasciami andare. Lasciami andare lontano da lui!”

NO! Tu lo ami, maledizione!”
”Ah, perché adesso deciderai così, vero?”

Hikari! Cerca di capire! Lo avresti amato comunque…Ho solo accelerato i tempi per non farvi incontrare tra venti, trenta,quarant’anni! L’avreste rimpianto tutta la vita…”

Meglio un amore vero e stile ‘L’amore ai tempi del colera’ che una finzione del genere!”

Non dire sciocchezze! Come potrai dimenticare tutti i giorni passati con lui?”
”Non erano
veri! Erano frutto della tua bravura, lo ammetto! Complimenti, puoi davvero fare carriera! La prossima volta, però, se vuoi un consiglio, evita di farti scoprire…”
“Non fare la stupida! Tu lo ami! Guarda in faccia la realtà! Non avresti mai, MAI, fatto l’amore con lui, altrimenti!”

Per Hikari fu come ricevere uno schiaffo.

Takeru ci aveva appena raggiunti, col fiato corto.

Io…io non lo amo. NON LO AMO!”

Lo fissò disperata, facendo intendere tutto il contrario.

Lui le rivolse uno sguardo triste.

Io sì, invece...”mormorò, ma così piano che nemmeno Hikari lo sentì.
”Takeru, io…non posso dimenticare questa storia…Lo capisci, vero? Lo capisci?”
Takeru la prese per le spalle.

NO! NON LO CAPISCO AFFATTO! Perché te ne frega così tanto? Va bene, esisteva lui, e quindi? Io so che quello che è successo stanotte, che quello che ho provato negli ultimi sette mesi non era assolutamente falso! Non m’importa se le occasioni le ha create lui…Se non le avessimo colte noi, non sarebbe nato niente. Io ho scelto te. La mia anima ha voluto la tua.”

La baciò con rabbia.

Lei lo scansò.

Se ora scappi... Da me, da quello che c’è stato in questi mesi...Non tornare indietro, Hikari. Puoi andartene, allora. Non credo di avere più niente da dirti”

Lei non ribatté. Corse via, fuori dai cancelli, diretta verso il suo studio.

La lasci andare così? Ma se la ami!” gli chiesi, non sapendo più che pesci prendere.

Certo che hai combinato un bel casino, ma credo di esserti in qualche modo debitore” mi disse lui.

A te non da fastidio sapere della mia esistenza?”
”Certo che sì”mi rispose, adirato. “ L’aver saputo di avere un fratello…di essere circondato da angeli…di averla incontrata per questo…non credo farebbe felice nessuno. Ma ora mi ricordo di Yamato, come ho pianto e ho smesso di mangiare per settimane quand’è morto. Ricordo dell’angelo che mi aiutò quando non riuscivo a centrare bene il canestro. I miei sentimenti per Hikari sono di una semplicità e di una forza tali da disarmare anche me, che credi? Non mi era mai successo. Neppure con Véro. Solo che adesso Hikari è sconvolta. Vorrei che capisse che non si è innamorata di me per causa tua, ma che tutto quel che è successo tra di noi è stato anche grazie a te. E per farlo, deve stare da sola. Io credo che ci saremmo incontrati comunque, no?”

Annuii.

Non posso però sapere quando vi sareste incontrati.”

Takeru sospirò.

Tu sai anche del contratto, vero?”
Annuii ancora. Me l'aveva detto Ken.

Andrai davvero a Los Angeles, Takeru?”



Scusate il ritardo, davvero. L'università mi distrugge con i suoi orari(per esempio, domani ho lezione dalle 9 alle 20!), ma sono felice come non lo ero da molto tempo ^^ Magari non si dedurrà da questo capitolo, ma è così xD
Gomen nasai se non rispondo celermente alle recensioni, ma grazie a tutti ^^ Siamo agli sgoccioli, stavolta sul serio o_O Il 27 è un numero che mi è sempre piaciuto, e originariamente i capitoli dovevano essere proprio ventisette, ma poi la mia mente malata è arrivata fino a trenta...C'est la vie =P Finalmente le cose per Yamato e Sora sono risolte,
deo(mihi xD) gratias. Deve solo sbrogliarsi l'ultimissimo intoppo :)
Non mi odiate troppo, sapete che non amo il dramma se non è fine all'happy end ;)
A presto! (si spera entro fine novembre xD)

HikariKanna

   
 
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