Alla bambina più bionda e dispotica del mondo....

Di tutte le cose che incontrai
Da quando a camminare incominciai
Più dei mostri, del buio e dell’errore
Sara è invero il mio più grande terrore
Da quando la vedo sì, certo, lo so
Che a giocare con lei io non ce la fo
E lei mi chiama e mi vuole
E siccome così suole,
Certo poi mi duole!
E se giochiamo a carte
Nessuna briscola è dalla mia parte…
Ma forse questo è il gioco migliore
Di quelli che sono nel suo favore.
Ed il solo suono della sua voce
È per me una condanna atroce:
“Ele, che vieni a giocare?
Suvvia io non posso più aspettare!”
E più le dico che son stanca
E più non posso farla franca.
E dunque mi accingo ad esaudire ogni
Suo desiderio, e credetemi:
Sara è il peggior dittatore, davvero!