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Autore: Hidden Writer    28/10/2011    17 recensioni
Mi sedetti con calma sulla panchina, trassi un lungo respiro e aprii il portatile.
Lentamente mi lasciai andare in un sorriso soddisfatto, eseguii un doppio click su quell'icona.
E così cominciai.

Tutto può partire da un semplice click, e sconfinare in un'avventura senza fine fra gli intrecci della rete...
Hidden Writer al vostro servizio, lettori.
Leggete e recensite!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alejandro, Heather, Sorpresa | Coppie: Alejandro/Heather
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I use you

 

Il vento era completamente cessato, adesso l'afa si faceva sentire, anche se nessun marmocchio tirava due calci al pallone.

Erano le sette e mezza e, in piena estate, avrebbe fatto buio fra minimo mezz'ora. Forse di più.

Avevo paura di riaprire il portatile, neanche credessi davvero che mi avrebbe piantato in asso così. Se avesse saputo chi ero avrei chiuso per sempre, ma per fortuna la conoscevo abbastanza bene da capire cosa volesse sentirsi dire, così avevo inventato Ignoto 93, che sicuramente sarebbe stato rintracciabile e perseguibile penalmente se Heather avesse voluto, in fondo stavo diventando una specie di stalker. Avevo il bicipite contratto e gonfio, neanche stessi per sollevare una decina di chili. La mano indugiava sul computer, cercava di farsi trasmettere tutta la forza che si era accumulata prima dell'avambraccio, senza successo. Sollevai lentamente lo schermo e appoggiai il dito sul pulsante di accensione, senza premerlo, solo toccandolo. Poi improvvisamente sentii tutta la forza accumulatasi nelle braccia e premetti quel pulsante con una tale pressione che avrei potuto trapassare tutto il computer con il dito. In un minuto scarso avevo aperta la schermata iniziale, spostai il cursore sulla casella internet e premetti due volte il click. Mi si aprì in automatico la pagina di Facebook, e così cliccai sull'icona degli amici, vedendo che Heather era in linea. Fantastico.

Che ci fai qui?

Mi stupì la rapidità con cui mi scrisse.

Mi aspettavi?

Ok, premesso che mi aveva colto alla sprovvista, ma mi era sembrata una risposta adeguata.

No.

Passarono un paio di minuti. Mi mandò un secondo messaggio.

Chiaro?

Per carità...

Secondo me, invece non vedevi l'ora che mi connettessi...

Le rispose:

Ma scherzi? Tu sei antipatico e petulante!

Petulante? Dì pure stalker.

Beh... diciamo che io sono stato fin troppo buono con te...

Lei reagì in modo fin troppo calmo per le mie aspettative.

Senti, io non ricordo di averti mai incontrato, stando al gioco tuo, perciò dimmi, senza preamboli, dove, quando, e perché ci siamo incontrati, conosciuti e parlati.

Aveva fatto centro. Non sarei più uscito da quella situazione.

Su un aereo, credo tredici mesi fa e perché entrambi siamo stati ingenui.

Lei era sul punto di esplodere, me la immaginavo con il suo viso perfetto livida in volto e contratta in un'espressione tesa.

Non ci capisco niente, bastardo. Ma perché proprio me, di tutti i sette miliardi di persone in questo mondo, dovevi venire a far innervosire? Ma non hai nessun altro da importunare? Amici, parenti... serpenti velenosi...1

Acida, era rimasta acida.

Sfortunatamente non uso importunare amici e parenti, ma conosco una vipera, si chiama Penelope, abbiamo anche fatto amicizia...2

Risi. Quando mi ci mettevo sapevo proprio essere irritante.

Senti... io me ne vado.

Rispose. Allora scrissi:

D'accordo.

Aspettai due, cinque, dieci, quindici minuti, ma lei era sempre in linea, e per giunta non chiudeva neanche la chat. Approfittai di questo intervallo per controllare un attimo l'altra pagina aperta di Facebook, in cui c'era il mio account vero. Poi arrivò la risposta.

Ma... davvero vuoi che me ne vada?

Mi concessi un ghigno, Heather, un predatore di prima classe, scrivere quella roba da agnellino.

Se vuoi tu, rispetto la tua decisione.

Aspettai la sua risposta.

Senti... un po' ti piaccio, vero?

Sobbalzai, ma non potei fare a meno di rispondere.

Sì.

Lei andò subito al sodo, e credetemi, non mi sarei mai aspettato che fosse dove volesse arrivare.

Ecco... potresti andare avanti con questo... diciamo... corteggiamento anche nei commenti per qualche foto... che dire...

Aspettai che raggiungesse il centro della sua richiesta.

Se mi conosci, lo sai che non sono tipo da fare queste cose... ma vorrei far ingelosire una persona...

A quel punto mi sentii mancare. Amava qualcun altro e voleva usarmi per ingelosirlo. Vergognati, Heather, eri più perfida di quanto immaginassi.

Ora ti do il suo account...

Aspettai. Volevo veramente conoscere quel miserabile che mi aveva portato via la mia Heather.

Sto aspettando.

Fremevo di rabbia.

Non so se lo conosci... un tipo gentile, aitante, bello...

Doveva pure elencarmi i suoi pregi?

È un certo Alejandro Burromuerto.

 

 

 

1 Citazione di Manfred dal film "L'era glaciale"

 

2 Citazione leggermente differente di Nicolas Vaporidis nel film "Maschi contro femmine"

 

Angolo dell'autore

Scommetto che questa non ve l'aspettavate!

Chi l'avrebbe detto, eh? Heather in pena per un uomo!

Enjoy it!

  
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