Non sopporto i moralisti. I finti perbenisti, i fancazzisti, gli ipocriti, i traditori. Non sopporto gli intellettualoidi radical-chic, i repubblichini, quelli che si atteggiano a tutori della democrazia, i saccenti, quelli che parlano ad alta voce, quelli troppo silenziosi. Non sopporto le persone che indossano stivali d'estate,quelli che mangiano la Nutella col cucchiaino. Non sopporto gli iperattivi e chi si alza presto la mattina. Non sopporto i pessimisti, i realisti; non sopporto quelli che hanno paura di viaggiare. Non sopporto quelli che cantano canzoni di chiesa, non sopporto chi non legge libri, non sopporto i simpatichini che fanno battutine. Non sopporto i falsi amici, non sopporto la storia e la matematica, non sopporto chi mi cammina davanti per strada, chi ascolta musica mentre sto parlando; non sopporto i politici, i potenti e chi se ne va senza salutare. Non sopporto troppo sole, non sopporto quando la pioggia ti entra nelle scarpe; non sopporto la mia sveglia, non sopporto l'idea di perdere qualcosa o qualcuno. Non sopporto il fatto che mi sia già capitato. Non sopporto gli addii e non sopporto le persone che mi chiamano 'tesoro' senza conoscermi. Non sopporto il gatto quando mi morde, non sopporto gli spazi troppo piccoli, non sopporto le metropolitane; non sopporto chi non si accontenta. Non sopporto chi pianifica troppe cose. Non sopporto chi mi fa sempre le stesse domande. Non sopporto i suicidi, non sopporto la gente; la troppa gente. Non sopporto niente. Ma sopporto tutto. E tutti. Mi faccio il lavaggio del cervello, ogni mattina. Chi sono, dove vado, perchè ci vado? Dove sarai? Sono felice? Cos'è la mia vita? HO UN SENSO? Non so rispondere. Inizio a camminare, dimentico tutto e tutti. Forse è meglio così.