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Autore: Ginny Black    28/10/2011    0 recensioni
ti amo e qualsiasi cosa accada ti amerò per sempre!” mi disse Edward mentre eravamo sdraiati ,uno accanto acconto all’ altro ,con le mani intrecciate nel prato della nostra raduna a guardare il sole che poco si faceva vedere in quella città in cui mi ero trasferita e che faceva risplendere la pelle perfetta del mio ragazzo .Il mio ragazzo,non ci potevo credere che una persona come lui potesse rientrare nella categoria fidanzato e soprattutto nella categoria il MIO fidanzato ma ormai mi ero quasi abituata. Non so da quando tempo eravamo lì ma quando c’era lui il tempo scorreva sempre troppo velocemente , soprattutto da quando mio padre aveva messo il coprifuoco per via del mio viaggio in Italia di qualche settimana prima. D avanti a noi c’erano solo gli alberi e i fiori:” Anch’ io ti amo “ gli risposi:”Ma ti amerei anzi no ,ti SAPREI amare di più se fossi uguale a te … “No Bella non parliamone ,non ora” . “Ok ma riamane un argomento aperto”. Mi zitti con uno dei suoi sorrisi sghembi che preferivo ….
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao! Io sono Ginny Black e questa è” Last moment” la mia prima fan fiction , spero che sia piaciuta a tutti quelli che amano la saga di Twilight (come me) ma anche a quelli che la saga non interessa. Vi chiedo di recensirla anche con commenti negativi in modo che la prossima io la possa scrivere meglio! Grazie a tutti!!
 
Ginny Black
 
Dovevo immaginarlo  era tutto troppo bello, troppo perfetto per essere vero. Lo dovevo capire sono sempre stata una persona ragionevole e razionale ,come ho fatto a crederci …. Eppure era tutto  reale ,così  vivido ,mi sento male come se avessi perso un pezzo di me stessa, un pezzo che non rivedrò più e che non conoscerò più , non riesco ancora a crederci  e adesso non mi rimane altro che ripensare a quei momenti ….
 
“ti amo e qualsiasi cosa accada ti amerò per sempre!” mi disse Edward mentre eravamo sdraiati ,uno accanto acconto all’ altro ,con le mani intrecciate nel prato della nostra raduna a guardare il sole che poco si faceva vedere in quella città in cui mi ero trasferita e che faceva risplendere la pelle perfetta del mio ragazzo .Il mio ragazzo,non ci potevo credere che una persona come lui potesse rientrare nella categoria fidanzato e soprattutto nella categoria il MIO  fidanzato ma ormai mi ero quasi abituata. Non so da quando tempo eravamo lì ma quando c’era lui il tempo scorreva sempre troppo velocemente , soprattutto da quando mio padre aveva messo il coprifuoco per via del mio viaggio in Italia di qualche settimana prima. D avanti a noi c’erano solo gli alberi e i fiori:” Anch’ io ti amo “ gli risposi:”Ma ti amerei anzi no ,ti SAPREI amare di più se fossi  uguale a te …                               “No Bella non parliamone ,non ora”  . “Ok ma riamane un argomento aperto”. Mi zitti con uno dei suoi  sorrisi  sghembi che  preferivo ….
 
E poi pensare a Jake  ,il mio meccanico preferito, le cose fatte insieme a lui,le risate …
 
 “BELLA !!!” mi girai di scatto e guardai il mio migliore amico correre in maniera così  veloce da essere inumana ,ma la cosa non mi turbava più perché ormai ero a conoscenza del suo segreto:”Ehi , Jake come stai ?”gli urlai .In un lampo un giovane muscolo, alto (molto alto a dire il vero) abbronzato, bello e in pantaloncini (nonostante la pioggia fredda pungeva) mi fu affianco :”Io sto bene, Bella e tu? Cosa ci fai qui a La Push ? Hai litigato con il tuo succhiasangue?” notai una nota di speranza nella sua voce e questo mi  fece stare male:” No Jacob, sono solo venuta a vedere come stavi e a farti un invito!” Jake mi guardò in modo scettico:” A davvero? Spara!” c’ era un velo di delusione nella sua voce:”si ti volevo chiedere se  volevi venire a fare un giro con me!” dissi sorridendo, :” non lo so ,ho molto da fare ,sai no?  Doveri del branco” ma io replicai  :” Dai, ti prego!!” ”ok  va  bene andiamo” e mi prese la mano, andammo così  mano nella mano  e essendo sicuri che quella non sarebbe stata l’ ultima volta …
 
E poi pensare a Renesmee,mia figlia,mi distrugge il fatto di non poterla più abbracciare , di non potere più sentire la sua voce, la sua risata, la sua mano calda sul collo …
 
Mi  calmava sempre accarezzare i lunghi boccoli biondi di mia figlia,mentre guardavamo il paesaggio da dietro la  grande vetrata di casa Cullen, , e lei mi mostrava come aveva passato la giornata : la caccia con Jacob, Rosalie che le sistemava i capelli , Alice che le provava una marea di vestiti ed Edward che le suonava una canzone. Ad un certo punto stacco la mano dal mio collo e con un’ enorme sorriso mi disse:” ti voglio bene mamma!” io le sorrisi a mia volta e risposi :” Anch’io tanto e te ne vorrò sempre!”. Poi lei mi rimise la mano sul collo e riprese il racconto della sua  giornata , ma fummo interrotte  da Edward che si avvicinò e ci abbracciò con tenerezza e così uniti ci specchiammo  sulla vetrata e vedemmo una famiglia felice …
 
Mi viene in mente un ricordo in cui ci sono Edward, Jacob ,Renesmee ed io …
 
Eravamo seduti sulla riva del ruscello che si trovava vicino a casa  Cullen  , io ed Edward facevamo ridere Renesmee , era passato circa un mese da quando avevamo fermato  i Volturi  che erano arrivati per distruggerci ,e la nostra vita procedeva tranquilla . Ormai mia figlia assomigliava a una bambina di cinque anni e tra un po’ ci saremmo dovuti trasferire da un’ altra parte perché la gente iniziava a mormorare e Charlie non capiva la crescita così veloce di Renesmee. Ci saremmo trasferiti il più lontano possibile , avevamo chiesto a Jake se sarebbe  venuto con noi visto che aveva avuto l’ imprinting con  Nessie   ,ma lui aveva risposto che non lo sapeva perché qui aveva il padre, il branco e i suoi amici ma appena Renesmee  glielo aveva chiesto supplicandolo di andare con lei lui aveva accettato, infatti non poteva sopportare il fatto di vedere l’ oggetto del suo desiderio triste ,e quindi Jacob sarebbe venuto con noi. Mi faceva ancora uno strano effetto pensare che il mio migliore amico sarebbe diventato il mio futuro genero ma non ci potevo fare niente ,e poi non volevo fare niente perché tutto sommato mi andava bene così.  In quel momento si avvicinò Jacob e salutando prese in braccio Nessie  la quale subito gli fece un’ enorme sorrise  e gli mise la mano sul collo per salutarlo:” Avete già scelto dove e quando ci trasferiremo?” chiese il mio meccanico preferito a tradimento  guardandoci con fare serio :” si!”rispose Edward” ci trasferiremo a  Londra tra circa quattro mesi, il tempo di spostare tutto e di comprare casa “ “ma se vuoi possiamo posticipare se ti serve ancora un po’ di tempo per sistemare le cose con il branco e tuo padre!” mi affrettai ad aggiungere ,e non stavo parlando solo per lui ,ma anche per me perché non avevo ancora detto niente a Charlie e non sapevo come dirglielo e come l’ avrebbe presa,  ma lui subito mi rispose :”No non serve ho già sistemato tutto, Seth prenderà il mio posto”ci sedemmo tutti e in quel momento capii che si stava per aprire un nuovo capitolo nella vita di tutti, un capito che ci avrebbe unito per sempre … 
 
Quando in quel momento mi svegliai su un letto d’ospedale  con dei tubi conficcati nella pelle e con una forte luce puntata sugli occhi , intorno a me c’ era solo bianco  e appena mi mossi leggermente  sentii dolore .Trovai  mia madre che leggeva su una sedia , con il viso stravolto da chi erano anni che non viveva tranquilla .Appena mi vide scoppiò in lacrime. Le chiesi perché piangeva e cosa facevo lì lei ,  ma soprattutto le chiesi dove  erano mio marito e mia figlia .Lei mi guardò in modo strano come se non capisse che cosa stavo dicendo .  mi rispose che l’ aereo diretto a Forks su cui ero era precipitato e che io ero rimasta in coma per due anni .In quel momento capii tutto . Edward ,Jacob, Renesmee  ,i Cullen erano tutti un sogno , erano un frutto della mia immaginazione di quando ero in coma, non erano mai esistiti.Quel ricordo fu il mio ultimo momento felice. Piansi e per molti giorni non ricordo di avere fatto altro  …         
  
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