Prato di fiori

Rose camminava spensierata nel grande parco di Hogwarts e intanto la collanina a forma di rosa che portava al collo scintillava come una stella luminosa. La ragazza, a prima vista, sarebbe sembrata una normalissima Weasley, ma se la si conosceva veramente nessuno l' avrebbe mai ettichettata come una di quelle teste rosse tanto famose nel mond0 magico.

I capelli erano sempre raccolti in un' ordinato chignon e si potevano notare alcuni riflessi dorati in mezzo alla chioma fulva. Una spruzzata di lentiggini le abbellivano ancor di più il visetto candido e gli occhi verde mare esprimevano un' innocenza quasi irreale. Ma Rose Weasley non era soltanto una normale diciassettenne innamorata, Rose Weasley era molto altro. Aveva ereditato la spiccata intelligenza della madre, ma non era ricordata da tutti per la sua sviluppata memoria, ma per il sorriso abbagliante che le ornava il volto quando era felice. E ormai quella ragazza era sempre contenta da quando il suo cuore apparteneva a Scorpius Malfoy.

I due si erano sempre cordialmente ignorati da quando avevano messo piede ad Hogwarts, ma al termine del loro quinto anno finalmente tra loro era incominciato a fiorire qualcosa.

Tra il freddo Serpeverde e la sognatrice Grifondoro era nato qualcosa che andava ben oltre l' amore, erano anche molto amici e si comportavano da fidanzati soltanto quando erano soli, senza la compagnia di nessun altro.

"Rose..." sussurrò qualcuno abbracciandola da dietro. E riconobbe immediatamente quel profumo di agrumi appena colti che soltanto il suo amore riusciva ad avere. Chiuse gli occhi e senza una parola iniziò a cullarsi tra le braccia di Scorpius, che alitava piacevolmente sul suo collo scoperto.

"Ti devo mostrare una cosa." continuò lui e senza darle il tempo di fiatare le mise una benda sugli occhi e senza preavviso la prese in braccio, trasportandola chissà dove.

La rossa poteva sentire il terriccio umido muoversi sotto i piedi del ragazzo, che intanto le aveva fatto appoggiare la testa nell' incavo del suo collo e la trasportava dolcemente, come se fosse di cristallo.

Perchè Rose, per Scorpius, era intoccabile e ogni volta che appena la sfiorava aveva paura potesse rompersi anche se sapeva bene che sapeva difendersi come meglio voleva vista la sua media abbondantemente più alta del normale.

Quando finalmente la giovane potè sentire l' erba bagnata sotto i piedi scalzi si concesse un sorriso e lasciò che Scorpius le togliesse la benda celeste.

E ciò che vide la lasciò senza fiato...

Davanti a lei si stagliava a vista d' occhio un prato di fiori che non aveva mai notato attorno alla scuola. E dalla posizione in cui si trovava, proprio al centro di quel paradiso, poteva distinguere in lontananza ancora macchie colorate.

Farfalle d' ogni tonalità si posavano sui capelli della ragazza e sembravano enormi fermagli in movimento che ornavano la sua ordinata acconciatura.

"Scorpius, come..." lui le sorrise dolcemente e con un gesto ampio del braccio indicò ciò che aveva attorno.

"Sai, tutto questo non è nemmeno la metà dell' amore che provo per te. Sei riuscita a sciogliere il cuore di una Serpe, e potrei regalarti anche l' intero mondo, ma non varrebbe nulla rispetto a quello che hai fatto tu. Mi hai insegnato ad amare Rose Weasley." e agguantandola per la vita la baciò dolcemente.

La ragazza sorrise. Nessuno l' aveva mai trattata in un modo così dolce. Tutti la vedevano come una rossa intelligente e forte, quando invece, sempre, avrebbe solo voluto qualcuno che la proteggesse stringendola a se.

Scorpius s' inginocchiò e il cuore cominciò a galoppare impazzito immaginando quello che le stava per chiedere "Rose, al termine dei nostri studi, vuoi sposarmi?"

Gli occhi le si riempirono di lacrime e abbracciò stretta il suo fidanzato, sussurrando un "Sì" che avrebbe segnato il loro destino.

Un destino inizialmente difficile, poi dolce, tranquillo... ricolmo d' amore.

Un destino dove i protagonisti erano loro: Scorpius e Rose.