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Autore: Aicchi    28/10/2011    4 recensioni
Una giovane ragazza italiana a Seoul, grazie all'Erasmus, rifiuterà l'occasione di partecipare a festini e party scatenati nel campus universitario frequentato da altri ragazzi stranieri...questo la porterà ad affittare un appartamento in un palazzo...bè, alquanto splendente :3
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ragazze alla fine è stato più forte di me, le porcate ce le ho dovute scrivere xD spero che quei sprazzi di dolcezza siano ben accetti e abbastanza per voi x°D Buona lettura **
 
Capitolo 20: Love Like Oxygen.
 
Le settimane passarono tranquille, le cose tra gli Shinee e Giulia procedevano bene. Key si riabituò ad averla accanto a sé, a scherzare e a sorridere in sua presenza. Capì che quello che era successo non doveva cambiare le cose tra loro, perché alla fine… era felice di vedere quanto lei tenesse a lui, e questo poteva bastargli. Quando poteva Jonghyun passava la notte accoccolato a Giulia e se era possibile stavano tutti insieme a ridere e giocare fino a sera tardi.
Tra Jong e Giulia andava tutto bene, quando la ragazza finalmente decise di fare il grande passo era ormai quasi fine luglio. Era passato un mese da quando era arrivata a Seoul e ancora non credeva a tutto ciò che era potuto accadere in quel lasso di tempo.
“Sento che stasera è quella buona~!” gongolò in casa da sola mentre progettava tutti i particolari per rendere tutto molto…speciale.
Avvertì Jong con un messaggio che sarebbe stato ospite d’onore alla sua prelibata cenetta solo per loro due con un dopo cena a sorpresa. Il ragazzo a tale invito sorrise curioso di sapere a cosa si riferisse la sorpresa finale.
“Ehi, che hai da sorridere come un ebete, hyung?” chiese ironico Minho dopo che avevano fatto una pausa dagli allenamenti.
“Fatti miei! Merong (=linguaccia)” gli rispose quello sudato e ansimante.
Key guardava la scena con una punta di tristezza, mentre Onew e Taemin ridevano divertiti.
Alle 19 circa terminarono le prove e tornarono nel loro appartamento. Jong corse a farsi una doccia e si mise in tiro per Giulia, chissà cosa lo avrebbe aspettato quella sera. Fortunatamente la mattina dopo sarebbe stato libero, così avrebbe potuto passare la notte con lei per svegliarsi insieme il giorno seguente invece che tornare tardi nella propria casa.
Bussò sorridente alla porta della ragazza, augurando prima una buona notte a tutti i suoi compagni.
“Non darci troppo dentro, Jong!” gli consigliò in un lampo Minho, seguito da ghigni infantili.
“E’ aperto!” urlò lei dall’altra parte. Jonghyun aprì e vide uno spettacolo molto buffo.
Giulia era tutta sporca di farina, con un grembiule bianco e le mani immerse nella pasta per…
“Pizza!” esclamò al settimo cielo il ragazzo.
“Eeeesatto!” cinguettò lei mentre si dava da fare a spianare tutto sul piano cottura. “Non ho un forno da pizzeria ma il mio basterà per fare una pizza sicuramente migliore di quella che mangiate qui” si vantò Giulia. Aveva tutti gli ingredienti adatti e di ottima qualità, era impossibile sbagliare! Infilò tutto in forno e sospirò soddisfatta, dopo essersi sfregata un po’ il naso con il dorso della mano, lasciandovi dei residui bianchi di farina.
“Non mi hai ancora salutato” si avvicinò Jong, portando un braccio al fianco di lei per tirarla a sé. Giulia rimase con le mani lontane dell’amante per non farlo sporcare e inclinò la testa da un lato per incoraggiarlo a baciarla. Fu proprio quello che fece Jong, portò le labbra a quelle della giovane e le fece sue.
Dopo di che sorrise e con la punta della lingua leccò quella polverina dal naso di Giulia. La ragazza rise divertita e andò a prendere la macchina fotografica per fare delle foto. Voleva tanti ricordi di quel viaggio stupendo, non voleva dimenticare niente. Cominciò a scattare a raffica, immortalava immagini divertenti, romantiche, sguardi profondi, facce buffe e quant’altro. Erano così genuini insieme, una coppia perfetta, pensavano. Non appena il ding del forno echeggiò nella stanza esultarono desiderosi di assaggiare il capolavoro italiano mai creato al mondo!
“Mmh ho una fame!” si leccò le labbra Jong. Giulia servì la teglia in tavola e tagliò la pizza facendo attenzione a non bruciarsi. Squisita. Morbida e croccante allo stesso tempo, fragrante quasi.
“E’…è la pizza più buona che abbia mai assaggiato” mormorò quasi commosso il ragazzo.
Giulia rise della sua reazione “Dovresti sentire quelle delle pizzerie, sono mille volte più buone!”
Riempite le loro pance si stesero sul divano senza forze.
“Sono pieno” commentò Jong con la testa tirata all’indietro.
“E il dessert non lo vuoi?” chiese maliziosa la ragazza.
“C’è anche un dessert?” chiese stupito il giovane.
“Sì ma…in camera da letto” alluse lei sfiorando con la punta dell’indice il mento di Jong. Dopo di che si alzò e si diresse nell’altra stanza. Jonghyun rimase ancora un po’ sul divano, da solo, a pensare. Sì, probabilmente sarebbe stata proprio quella la sera giusta. Ormai aveva dimenticato ciò che era successo a Daegu, aveva perdonato la stupidaggine della sua ragazza e viveva con lei una fantastica relazione.
“Jong?” chiamò Giulia. Il ragazzo si alzò, spense la luce nel salotto e si diresse al buio nella camera da letto che ormai conosceva molto bene. Come dire, ciò che vide dopo gli piacque veramente molto.
C’era lei, in completo intimo di pizzo azzurro, ad attenderlo in piedi accanto al letto. Vi si sdraiò leggiadra, facendo cenno al suo amante di raggiungerla. Jong si accarezzò la mandibola e si avvicinò alla sua tentazione. Salì sul letto appoggiandovi prima le ginocchia e si diresse da lei gattonando.
“Come fai a conoscere il mio dolce preferito?” sussurrò voglioso all’orecchio della ragazza.
“Ho tirato a indovinare” rispose lei ridendo. Si sentiva un po’ in imbarazzo, ma ormai lui la conosceva già, non doveva vergognarsi di ciò che poteva pensare.
Jong la invitò a sdraiarsi, portandosi sopra di lei. La fissò per un attimo poi la baciò dolcemente.
“Vuoi…?” chiese sospendendo la domanda volutamente…Giulia annuì.
“Allora devo prendere un preserv…” la ragazza non lo fece concludere che rispose subito “Nono non importa, prendo la pillola, non preoccuparti”
Il ragazzo si stupì, non l’aveva mai vista prendere la pillola, ma in effetti con lei non passava tutto il suo tempo. Si fidò di lei e riprese a baciarla con più passione. Le sue mani l’accarezzavano ovunque, prima sul volto poi passavano leggere sul seno per dirigersi infine ai suoi fianchi. Lei mordeva quei cuscini morbidi sulla sua bocca e si teneva anch’ella sulla vita del ragazzo.
Lui cominciò a spostarle gli spallini della cannottiera leggera dalle spalle nude e a tirarla giù, scoprendole l’addome piatto. La invitò dopo a voltarsi, facendola sdraiare a pancia in giù sul materasso morbido. Il ragazzo si tolse la maglietta aderente che indossava e la buttò sul pavimento, per andare poi a sganciare il reggiseno a balconcino della sua compagna. Glielo tolse e cominciò ad accarezza con le sue grandi mani la schiena liscia e femminile di Giulia.
Si abbassò e prese a leccarle il collo con la punta della lingua. La ragazza, a tale contatto, rabbrividì di piacere, mentre il giovane lasciava un rigo di saliva giù giù per tutta la schiena. Arrivò quasi al fondo schiena per poi risalire e ricominciare, provocando sotto di sé dei forti spasmi.
“Ti piace?” chiese lussurioso al suo orecchio. Giulia non potè altro che annuire, si voltò e si avventò sulle bocca del compagno, ancora più desiderosa di prima.
Passò le unghie sugli addominali scolpiti del ragazzo, graffiandogli la pelle, mentre lui le tastava il seno prorompente. All’improvviso Jong insinuò una mano sul ventre di Giulia che si spostò piano all’interno del suo intimo. La ragazza non lo respinse, gli permise di entrare e di accarezzare il suo clitoride. Lei già gemeva, lo pregava di continuare e quando fu vicina all’orgasmo lo allontanò. Ribaltò la situazione spostandosi su Jonghyun, a cui tolse jeans e boxer insieme, mostrando l’erezione evidente del ragazzo. L’italiana poggiò la punta della lingua sul suo membro e prese a darci piccole attenzioni, che il suo amante sembrava molto apprezzare. Quando vi passò sopra il piercing il giovane lanciò un piccolo grido.
“Oh mio Dio…” sospirò stupito. Giulia sorrideva, sapeva bene che effetto avesse un piercing alla lingua sull’erezione di un uomo, e continuò a giocarci finchè non fu allontanata dal giovane, vicino anch’egli al culmine del piacere. Si spogliarono definitivamente e la ragazza fu pronta ad accoglierlo dentro di sé, tenendosi ancora sul bacino di Jong.
Gemettero insieme una volta dentro, Giulia teneva la schiena dritta, si muoveva lentamente poi più velocemente, buttandosi a volte sul volto di Jong per baciarlo o morderlo. Lui le teneva i fianchi e la spingeva sempre più verso il proprio ventre.
Poco dopo cambiarono posizione, lei si sdraiò sotto di lui e continuarono ad amarsi, vogliosi l’uno dell’altra.
Quando Jong le prese le gambe per posarle sulle proprie spalle Giulia era ormai al limite. Anche Jonghyun stava per venire e lo fecero insieme, dando voce a quell’orgasmo mai provato prima.
Giulia afferrò dei fazzoletti sul comodino e fece presto a pulirsi una volta che lui si fu sfilato.
Ansimavano vicini sul letto, nudi e sudati. Lui si voltò verso di lei e l’abbracciò, sussurrandole “Saranghae…”
E lei in italiano “Ti amo”.
  
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