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Autore: Daequan    29/10/2011    0 recensioni
Il numero delle fobie attualmente note è incalcolabile, e la gran parte di esse ci sembra assolutamente improbabile. Almeno fino a quando qualcuno non ci costringe a viverle.
Genere: Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Capisco tu non abbia sonno", disse il Reverendo, pensoso.

Quella voce flebile squarciava il buio come un pugnale, Lassane scattò a sedere sul letto, impigliato in una rete di coperte e lenzuola sudate.

"C...chi è?", sospirò.

"Il tuo uomo di fede.", fu la risposta.

Lo smagrito corpo del sedicenne cominciò a spasimare di orrore. Il suo più grande incubo era tornato a tuonare.

"Tu...tu non puoi esser qui! Io ho lasciato la Guinea da almeno due anni, e...lì dovresti essere rimasto!"

"Io sono dovunque è Dio!", aggiunse il Reverendo, lasciando che i suoi denti bianchi scintillassero nel buio.

Lassane si alzò in piedi sfidando le proprie contrazioni. Con difficoltà raggiunse il bagno, accese la luce dopo aver chiuso la porta a chiave e si guardò allo specchio.

"Calma..calma. Se esistesse davvero sarei ancora in camera. Lì dentro non c'è nulla. Qualunque cosa ci fosse stata non mi avrebbe fatto uscire, no? Quindi non c'è proprio nulla, è solo paura. Tutto ok, tutto ok, devo solo pensare che domani è sabato e posso riposare. Domani è sabato e posso riposare. Riposare."

Quelle parole servirono a calmare i tremiti.

Poi la maniglia della porta si girò lentamente. Ma a vuoto, la chiave era inserita. Il sedicenne giudicò con più calma la situazione quando sentì la voce di suo padre Alain.

"Tesoro, apri. Stai ancora parlando da solo, vero?"

"Ehm...sì, papà...", rispose girando la chiave. Poi, col genitore che già si sciacquava il viso, aggiunse un timido "..provavo una recita!"

"Sì, e chi faceva la parte del Reverendo?"

Lassane si ricordò improvvisamente "O tu o la mamma, immagino."

"Risposta un po' generica, considerando che a parte te in casa ci siamo solo io e la mamma, non credi? Dammi almeno la soddisfazione di arrivarci, su! Chi dei due è sveglio?"

"Ehm...tu."

"Bene, quindi chi è stato?"

"La mamma!"

Alain scosse la testa. Aveva vinto il piccolo, e dovette ammetterlo: "Bravo, stavolta non ci sei cascato, era la mamma."

Lassane sorrise.

Poi gli tornò il dubbio: "Ma sei sicuro che l'idea del mio psicologo di ripetere, di tanto in tanto, la scenetta del Reverendo mi possa aiutare?"

Il padre scrollò le spalle: "Beh, da quando le facciamo non lo hai più visto per davvero, no?"

"Beh, no...quindi ormai non lo vedrò più, giusto?"

"Eh, calma...lo strizzacervelli dice che dobbiamo capire come mai tu vedi continuamente questa immagine di un religioso molto cattivo che ti perseguita, non basta sapere che è un'allucinazione. E' possibile che prima di essere adottato da noi tu abbia in effetti conosciuto quest'uomo di cui porti il terribile ricordo dentro."

Il ragazzo annuì.

"E, Lassane, non dimenticarti che l'ultima volta che ti abbiamo portato in chiesa hai avuto una crisi isterica. Anche io non amo le funzioni religiose, ma così è un tantino esagerato. Dai, torna a dormire, io vado al lavoro."

   
 
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