Le scialuppe arrivarono alle navi e in breve tempo vi furono issati. Iniziarono subito una ritirata verso il porto sia per sfuggire all'armata sia per andare a riferire la notizia. Mentre si allontanavano vennero seguiti con poca convinzione e, dopo appena qualche ora, smisero di vedere le altre navi.
I marinai che si erano salvati raccontarono come prima cosa quello che era successo per rendere i compagni partecipi.

--- Appena rientrati, a rapporto dal Generale ---

- Generale, ci sono dei marinai che devono assolutamente parlarvi. Il loro Capitano è morto e per questo vengono loro. Li faccio entrare? - Riaku sospirò. "Evidentemente è destino. Ogni volta che sto facendo qualcosa, arriva qualcuno a rovinarmi i piani e l'allegria." - Sì, certo, falli entrare. Non sia mai che non ascolto i miei marinai. -
Poco dopo entrarono quattro marinai che si presentarono come Dart, Jens, Garrell e Nar. 
- Signore dobbiamo informarla di una cosa importantissima. Stavamo compiendo la missione affidata al Capitano Glauke quando ci siamo ritrovati davanti 400 navi nemiche appartenenti a Forn. Quest'ultimo le guidava ed era vivo e vegeto...Ma prima di dirvi che cos'è successo, possiamo affermare che si siano divise e stiano perpetrando dei saccheggi, individualmente, lungo tutte le coste. Ne siamo sicurissimi poichè li abbiamo visti. - Riaku annuì e chiamò subito l'uomo che li aveva annunciati - Chiama tutti i capitani che abbiamo qui in caserma, ho una missione importantissima da affidargli. E' urgente, quindi fai in fretta. - l'uomo annuì e corse via. - Ora potete raccontarmi bene che cos'è successo...e dov'è Glauke? Non avrà mica tradito? - I marinai scossero energicamente la testa e iniziarono a racontare ciò che avevano visto coi loro occhi.
Al termine della narrazione Riaku annuì pensieroso e affermò - Beh bisogna ammettere che ci ha salvati tutti...E' stato molto coraggioso. Ho sempre saputo che sarebbe stato un buon Capitano, anche se speravo che avrebbe potuto servire per molto più tempo...Povero ragazzo. Farò in modo che sia ricordato al meglio. - I suoi sottoposti annuirono, lo ringraziarono e poi si congedarono.

--- Qualche mese dopo ---

Era il giorno in cui sarebbe stato inaugurato il nuovo porto della capitale. Era apparso chiaro che era un punto debole, vista l'esperienza.
Riaku aveva indossato la sua divisa da parata ed era su un palco di legno con le spalle verso il porto. Il sole splendeva alto nel cielo e la sua fronte era imperlata dal sudore.
- Bene, uomini, cittadini, marinai oggi inaugureremo questo nuovo porto.- fece una pausa e continuò a gran voce - L'esperienza ci ha fatto capire che l'altro era troppo esposto e sarebbe potuto diventare un facile punto d'accesso per i nemici, così abbiamo costruito questo nuovo porto qui. Prenderà il nome di Porto Glauke, dal nome del coraggioso capitano che ci ha protetti con la sua vita, sapendo di andare in contro a morte certa. Non era questo grand'uomo, era un semplice ragazzo, un orfano che ha voluto a tutti costi realizzare il suo sogno di diventare marinaio - sorrise e ripensò a quanto fosse stato duro con lui quand'era bambino, a quanto lo avesse ammirato per la sua caparbietà e a quante volte l'avesse fatto penare, poi riprese. - Se non fosse stato per lui forse non saremmo qui in questa bella giornata, quindi io dedico questo porto, a lui, al suo coraggio e alla sua vita. Speriamo che sia di buon auspicio. -
La cerimonia continuò per un paio di ore ancora, con la sfilata delle navi più belle della Marina e terminò quando venne rotta una bottiglia del miglior vino sul porto.
Riaku tornando a casa ripensò ai bambini in prima fila che guardavano le navi estasiati e ci rivide tanti piccoli Glauke "Forse non avremo più lui, ma ne avremo tanti con lo stesso sogno..." pensò.