Appena apri
gli occhi mi ritrovai davanti Daniel.
Eravamo ancora nella casetta solo che sul pavimento c’era un
cadavere, senza
sangue solo un corpo senza vita. Ah e c’era ancora un piccolo
particolare:
dalle spalle di Daniel spuntavano due enormi bellissime ali bianche,
gli
assomigliavano molto: erano fantastiche, come lui. UN momento.
Perché Daniel
aveva dalle ali? Insomma solo gli... No, non poteva essere vero, Daniel
non
poteva essere un… Angelo.
“T..u..s.. e.. i.. u… n… a…
n…. g…. e…. lo?” Dissi io
balbettando.
“Si, Kate, io sono un angelo” Disse con fermezza,
ma con paura negli occhi, come
se qualcosa di terribile stesse per
accadere.
Avevo il cuore che mi batteva in gola, il respiro che si affannava
sempre di
più, la mente che mi ripeteva sempre e solo una cosa: lui
è un angelo.
“Anche Arianne e Miles sono angeli?”
“Si, ma Miles non è proprio un angelo…
Non c’è tempo per spiegarti ora dobbiamo
andare”
“Andare dove?? E poi perché li
c’è un morto? Merito delle spiegazioni”
Dissi
con un tono arrabbiato: la paura si era trasformata in rabbia.
“Kate, sei in pericolo! Dobbiamo andare”
Annui ancora un po’ confusa, ci mettemmo a correre incontro
agli altri e mentre
correvamo le ali di Daniel si erano racchiuse nelle sue spalle ed il
suo volto
da rilassato divenne frustrato come se una parte di se si dovesse
nascondere da
tutto e da tutti, come se le sue ali fremessero dietro le sue spalle
per
spiccare il volo. Ma cerano cose più importanti: io ero in
pericolo, Daniel era
in pericolo, tutti eravamo in pericolo . L’adrenalina era
forte, ma sapevo che
vicino a Daniel non mi sarebbe accaduto niente, almeno credo.
Arrivammo dai ragazzi con il fiato che ci mancava.
“Andiamo. Subito” Disse Daniel con aria molto
seria.
“Si, abbiamo già preparato le cose, Miles
è andato ad accendere l’auto.”
Arianne mi prese sotto la spalla e mi disse:
“Allora, come è stato il tuo primo bacio? Il mio
con Miles, è stato stupendo,
sulla spiaggia sotto la luna…”
“Oh ehi, frena un secondo, uno : come fai
sapere che ho baciato Daniel, due da quando tu e Miles
state insieme?”
chiesi ironicamente.
“Allora, uno io Miles e Daniel ci leggiamo nel pensiero e
possiamo leggere il
pensiero degli altri, due da sempre, anche se in segreto
perché in teoria è
vietato da una fracassata di leggi angeliche che un angelo delle
tenebre e un
angelo stiano insieme” L’ultima parte la disse con
le lacrime agli occhi.
“Oh, Arianne” la avvolsi in un caloroso abbraccio e
senti alcune lacrime
colarmi sulla spalla.
Ci sciogliemmo dall’abbraccio e corremmo in macchina dove ci
aspettava Miles.
“Forza! Dobbiamo arrivare al cottage entro mezzora! E
dobbiamo trovare una
scusa con i genitori di Kate, e dobbiamo affrontare Dio e lucifero, ma
questo è
il meno ovviamente,dai, io voglio anche mangiare un toast prima di
partire!” Disse
Miles ironicamente, ma con serietà sulla parte del toast.
Il viaggio fu abbastanza corto.
Appena avemmo finito
di fare le valigie
partimmo per Miami.
Arrivati li
corremmo, letteralmente,
subito a casa mia.
“Mamma??!! Papà???!!” urlai con il
fiatone per la corsa.
“Si, arriviamo” Rispose mia madre con tutta calma.
“Cosa c’è Kate?” disse mio
padre con aria preoccupata.
Scesero le scale e Miles si fermò a fissarli, i miei
genitori sembravano
ipnotizzati.
“Che stai facendo Miles?!?” Dissi esasperata
urlando a squarcia gola.
“Kate sta tranquilla, non gli sta facendo del male, li sta
ipnotizzando così
sarai libera di venire con noi senza impicci” disse Daniel,
la sua voce era
molto calma e rasserenante.
Sulla fronte di Miles cominciavano a scendere delle gocce di sudore,
dopo pochi
minuti aveva la fronte bagnata.
“Perché non lo aiutate?” chiesi un
po’ confusa.
“Perché non possiamo, solo gli angeli delle
tenebre possono controllare la
mente, è una delle loro qualità” disse
Arianne sembrando fiera del suo ragazzo.
crash! Entrarono dalla finestra, erano angeli, erano tanti, erano forti
e noi
non potevamo batterli.