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Autore: AngelOfSnow    30/10/2011    3 recensioni
Mi ritrovo sollevata da entrambi come un offerta al cielo e comincio a muovere le braccia in direzione dei nostri che mi notano subito e mettendosi a ridere. "Ragazzi...!" Mentre scendo sento la mano di Yue passare al mio fianco destro mentre quella di Cristian al sinistro, incrociandosi tra di loro. "Grazie…" Scocco un bacio sulla guancia di Yue e uno a Cristian sulle labbra. "Ragazzi… da quanto non stavamo insieme così??" "Non lo so.. l’ultima volta che ricordo è stata 4 anni fa…" Sospiro ma per risollevare il morale passo le braccia nei rispettivi colli dondolandomi appena avanti e indietro facendoli sorridere e facendo sorridere me a mia volta. Un flash mi abbaglia per pochi secondi. " Ma che! Rima…dov’è uscita quella macchinetta fotografica?..." La bionda con noncuranza mi passa un pezzo di cartoncino bianco facendo segno di farla asciugare. E di fatti dopo pochi secondi spuntano tre giovani con il sorriso uniti sotto lo steso destino.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Sakura's Saga. '
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Cara Lilith, spero che l'ultimo Capitolo Special sia di tuo gradimento!
:D Ah, vi comunico che il titolo diquesto  special con lo special precedente  sono tutt'uno...

A voi care lettrici vi ringrazio anche per il solo fatto di leggere la mia storia.
Vi chiedo venia per il ritardo. Spero che mi perdoniate sapendo che il capitolo è lungo 13 pagine Word...quindi,
Buona Lettura!

Capitolo special

… che ha dovuto per mesi sopportare, 
ma adesso ama senza timori, perché al tuo fianco c’è Lei.

 

<< Kuran, quindi siamo d’accordo….>>
Osservo ancora quegli occhi passivi e spenti, per poi uscire dalla stanza asfissiante seguita da un Aidou taciturno, rimasto fuori dalla porta con l’ordine di non ascoltare nulla, pur essendo umana, non sopporto la vista del rosso coagulato attorno a me. Mi blocco di colpo facendo sbattere il biondo sulla mia schiena.
<< Sakura sta attenta a come ti fermi!...>>
<< Certo, perché tu eri troppo distratto dal vedermi bloccare, mi sbaglio?...>>
Mi giro per osservarlo: rosso paonazzo. Beccato con la testa tra la nuvole
<< S-stavo pensando …>>
Mi passo una ciocca di capelli dietro l’orecchio sorridendo appena.
<< Non pensare a cosa succederà tra poco. La tua migliore amica….mh?...>>
Faccio un sorriso sghembo alzando il sopracciglio destro mentre lui sorride facendo brillare gli occhi. Chissà come, questa volta risponde deciso.
<< Già! Takuma se ne è innamorato subito, ma io ho provato…come lo chiamate voi umani?...>>
Riprendo a camminare lasciando Aidou  alle sue congetture. Da quando ho conosciuto Lilith, e quindi, Aidou rivisto la sua migliore amica, sembra più…

Ragazzo…senza la puzza sotto il naso

Ridacchio un po’ prima di ascoltare cosa stesse farfugliando.<< Affetto…affetto con patate?...no, che sciocchezza, era…mmm… com’era quella parola con il rapporto di parentela?...Affetto…>>
Mi fermo davanti alla lunga scalinata.
<< Oi, Aidou, se non ti sbrighi, la tua “sorellina” starà tutto il tempo da sola con Takuma!...>>


 

Affetto Fraterno…
 

<< Arrivo!...>>
Scendo in silenzio le scale soffermandomi appena su Shiki e Rima seduti davanti ad una scacchiera in rigoroso silenzio studiandosi tra di loro. Sento Aidou ridere a bassa voce e farmi segno di rimanere in silenzio. Annuisco osservando all’in piedi. Il gioco era fermo, immobile, ma dagli sguardi che i due si lanciano, sembra aperta una guerra tanta è la suspense, poi con un movimento elegante, la mano di Shiki si ferma sulla pedina di cristallo con la figura della Regina, facendola avanzare di alcune caselle. Osservo Rima che sembra tranquilla, vedendole spostare il Re di cristallo nero.

<< Aidou?...>>
Mi fa cenno di tacere intimandomi di osservare ancora per pochi minuti, anch’egli concentrato sul gioco, forse. dopo poco si spostano i rispettivi Re di cristallo bianco e Regina di cristallo nero; l’alfiere bianco contrastato dal cavallo nero; la torre bianca contro la torre nera ; i pedoni bianchi per metà, sono concentrati sul secondo cavallo nero, sulla seconda torre nera e sugli omonimi opposti. Li osservo curiosa, ma dopo poco distolgo lo sguardo osservando il tempo mutare: stava per arrivare del vento freddo. Sento Rima sospirare, mentre Aidou mi tira di poco la divisa intimandomi di riosservare il gioco. Sgrano gli occhi sorpresa: sulla scacchiera erano rimasti solo i rispettivi Re e Regine.
<< Partita finita in parità?...>>
Sussurro, ma Aidou fa cenno di no con la testa.
<< Guarda bene…>>
Faccio cadere la testa di lato su  quelle quattro pedine…

 

Che si annullassero a vicenda?!
 

Sulla scacchiera il Re bianco è di fronte alla Regina nera e poi viceversa con il Re nero e regina bianca. Sorrido avendo trovato il filo logico.
<< Shiki, Rima… noi andiamo!...Ah, Kuran vi aspetta per parlarvi tra 15 minuti! >>
Trascino via Aidou a forza.
<< Ma….Ehi!...io stavo osservando!...>>
<< Al posto di fare giochetti da nonni vecchi e sgangherati…>>
Osservo Rima e Shiki che fanno scattare la testa nella mia direzione leggermente offesi, senza dire nulla.
<< A parte loro si intende… non c’è qualcuno che ti aspetta?...>>
Apro il grande portone bianco grazie all’ausilio del vento, che lo sposta senza il minimo rumore, e con Aidou mi fiondo fuori.
<< Ok, ok… eviterò di far prendere a Lilith tangenti o roba simile…>>
Alzo un sopracciglio.
<< Eh?...>>
<< Niente…niente!...>>
 << Scusami Aidou, ma che cavolo ci ridi se non è niente?... evito di scavarti la testa perché so che me ne pentirei!...>>
Ci guardiamo cominciando a ridere; certo, non avevo scoperto cosa rappresentasse la “tangente” per Aidou e Takuma…

 

Però…non vedo Cristian…

 

Mi porto l’indice sotto il mento. Strano, Rika non si era fatta viva insieme a Zero, ma non posso pensare sempre male di quei due, no? Chiudo gli occhi, schiudo appena le labbra creando con lo stesso un riparo invisibile per me, dal vento. Un piccolo alito  mi passa vicino, portandomi gentilmente un profumo a me ben noto: vaniglia e fiori di bosco.
<< Sakura...dov’eri finita?...>>
Un sussurro caldo e dolce vicino al mio orecchio, della voce così cristallina che riconoscerei tra mille. Sorrido prima di spostare la testa verso quelle labbra calde e carnose con un bacio piccolo, casto.

<< Parli del diavolo…>>
Sorride di rimando cingendomi i fianchi con un braccio mentre con l’altro le spalle per stringermi a se. Annuso profondamente quel dolce miscuglio.
<< Ah…quindi mi stavi pensando?...>>
<< E se ti dicessi di si?...>>
Alzo un sopracciglio osservandolo negli occhi verdi e limpidi; perdo un battito guardando il suo sorriso.
<< Bhè…ne sarei onorato…>>
Ci baciamo con trasporto ignorando Aidou schifato alla vista di tanta dolcezza. Un gridolino ci distrae facendoci girare  nella stessa direzione in cui si trovava il “Sapientino”. Lilith e Takuma, Rika e Zero, Yuuki e Yue vicini ad Aidou a parlottare per confortare il moro. Osservo le due ragazze che si tengono per una mano, precisamente la mano destra di Rika e la sinistra di Lilith, e saltellare con dei cosi batuffolosi  ROSA emanando cuoricini e fiori da quelle libere...
<< Ma…>>
<< Cosa ….>>

Takuma tossicchia mentre Zero si allontana con una mano in mezzo a quei filamenti argentei che sono i suoi capelli. Sento la mano di Cristian, saccentemente chiusa sulla mia,  tremare appena.
<< Cristian?...>>
Lo osservo in silenzio prima che scoppi a ridere con gusto, e mai, mai avrei potuto dire di averlo visto più bello: i capelli mossi dal vento, gli occhi semichiusi e le labbra curvate in su, il torace che si alza e abbassa a ritmi irregolari. L’osservo ancora calcando ogni singolo spostamento nei suoi gesti, ogni minimo stiramento muscolare. Incantata, ammaliata, stregata, estasiata…felice. Felice di poter osservare ogni minimo suo cambiamento. Mi irrigidisco puntando la mia attenzione su Lilith e Takuma.


 

Anche loro avrebbero voluto provare queste emozioni sempre…anche loro hanno provato il vuoto della lontananza… certo, io non ero consapevole dei miei sentimenti per lui all’inizio…ma…per loro non è così…per loro quell’assurda sensazione di vuoto è durata per mesi…è più intensa


<< ... >>
Non riesco a parlare. Conosco la sensazione del vuoto, conosco lo strazio e la paura di non poter toccare, baciare e perfino vedere Cristian per poco tempo. Abbasso la testa colpevole; e pensare che stavo per dividerli ancora all’inizio. Takuma, quanto ha sofferto in tutto questo tempo? Lilith poi… sarebbe ingiusto non pensare a lei adesso…
Abbasso la testa facendomi investire dal verde smorto, a causa del buio,  dell’erba sotto i miei piedi. Forte, aggraziata e viva, l’erba cresceva in silenzio…l’erba verde e rigogliosa e l’erba secca e raggrinzita, insieme aspettando il momento in cui l’erba raggrinzita verrebbe estirpata.
Il loro amore, è un campo verde e rigoglioso, con una moltitudine di erbe cattive, a segnare tutte le emozioni negative causate dalla lontananza…

 

Così tristi, così struggenti
 

 Scatto verso Lilith mollando la presa sulla mano di Cristian che arresta la sua risata. Il terreno scricchiola, il vento mi oltrepassa lasciandomi indenne alla sua furia, prima di abbracciare Lilith.
<< Sakura?...>>
Sospiro appena lasciando la presa guardando come i capelli di Lilith danzassero soavi e indisturbati, emanando profumo di fiori di pesco, prima di essere gentilmente messi a posto da Takuma. Mi rivolgo a quest’ultimo.
<< Takuma, arriverà tra meno di due ore…Kain e Ruka sono stati mandati a prenderlo… cosa intendi fare con Lilith durante il tutto?...>>
Questa volta sulle loro espressioni si cala un telo cupo.
<< Proteggerò Lilith, ma non vedo pericoli essendoci Kaname, Yue, Cristian e te, mio nonno non avrebbe via di scampo…>>
Lo blocco con una mano.
<< No Takuma, sarò solo io te e Kuran se dovrà essere.>>
<< Scusatemi…ma Sakura, perché ti ostini a chiamarlo con il suo cognome? Potresti anche chiamarlo Kaname-sama, o Nobile Kaname!...>>

Fulmino Aidou cercando di polverizzarlo.
<< Aidou, io vorrei tanto uccidere il tuo “Nobile Kaname”…sai vero?...>>
Diventa bianco, rosso, verde, viola, blu  per poi stabilizzare il colore della pelle a rosso come quello dei suoi occhi e quelli velati di lacrime di Yuuki.
<< TU COSA?!?...>>
Osservo impassibile l’avanzata di Aidou e di Yuuki che cerca di fermarlo, fino a quando Cristian non blocca la sua avanzata parandosi davanti a me. Sorrido appena.
<< Aidou, hai capito benissimo, non tutti possono amare il “Vampiro Purosangue” per eccellenza…e poi…>>
Cristian lascia la frase in sospeso volontariamente.
<< E poi una volta sono riuscita ad osservare ogni singolo pensiero, ogni singola cosa, solo…diciamo così… ho evitato di “guardare” il suo passato per una specie di ribrezzo interiore all’idea di scoprire  altro…>>
<< MA COME O-...>>
<< BASTA!... Aidou, cerca di moderare la voce te ne prego…e poi Sakura, non penso che sia proprio…ecco…come dire…>>

Alzo un sopracciglio all’intervento inaspettato di Lilith cha adesso si gratta  la testa cercando di dare sfogo ai suoi sentimenti senza imbarazzarsi più di quanto lo sia già.
<< Ah!...io non sono proprio d’accordo….a me Kaname fa…. Tenerezza…>>
<< Perché?...>>
Sputo quella parola tra i denti…il solo sostare per pochi secondi in quella mente era riuscito a farmi salire coniati di vomito e fiotti di ribrezzo e, adesso, una ragazza umana, per di più, mi sta dicendo che lo trova…

 

TENERO?!
 

<< Sinceramente non lo so, ma quella tristezza onnipresente sui suoi occhi…mi fa capire che ha qualcuno a cui tiene e da proteggere, che però lo fa soffrire da matti…Kaname è sempre stato un ragazzo misterioso ai miei occhi…Sakura, scusami se mi premetto di contestarti, in fondo non ti conosco appieno per sapere i tuoi motivi, ma…>>
Lancio un occhiata a Yuuki, intenta ad ascoltare in silenzio con la figura di Yue alle spalle che mi fa un cenno negativo: sta sottolineando il fatto che Yuuki fosse una Purosangue sopita in età infantile, nonché sorella di Kaname Kuran.
<< Ma, non è giusto…infondo umano o vampiro si è tutti insieme su questa terra…non posso chiamarvi esseri “viventi”…>>
Abbozza una risata a Takuma che gli scompiglia i capelli.
<< Ma almeno provate sentimenti…>>
Schiocco la lingua prima di voltare le spalle e camminare per la seconda volta in poche ore al dormitorio Luna mormorando le direttive per il tutto.
<<  Takuma, prima che possa arrivare tuo nonno porta Lilith nell’ufficio del direttore, quando dovrete entrare, vi chiamerò io con la Mente… Yue, per favore insieme a Cristian, cancella ogni traccia del suo profumo…Yuuki, Rika e Zero, vi prego solo di assicurarvi che le studenti della Day Class stiano nei loro dormitori…ah, e dopo l’arrivo del nonno di Takuma, solo…divertitevi…Aidou, tu  con Yue sai dove devi stare…e…>>

<< E tu cosa farai, visto che ci stai, diciamo così, amministrando?...>>
<< Il Re nero, contro un “pedone bianco”…Ichijo-san contro me piccola e insignificante ai suoi occhi…>>
Mi fermo prima di entrare al cancello principale guardando Aidou di sottecchi per evitare di ridere. Sento Yuuki mormorare un – che significa –  e rispondo con altrettanta sfrontatezza.
<< Scacco Matto…>>
<<  E’ impossibile!...>>
<<  Non sottovalutare le mie pedine cara Torre…>>
Sorrido sbieca attraversando la soglia, ma prima di poter osservare qualcosa o essere fermata da qualcuno, mi rintano nella grande biblioteca del dormitorio chiudendomi la porta alle spalle sospirando profondamente sconcertata. Non posso crederci realmente: in poche parole era riuscita a far vacillare ogni mia certezza. Lei è così maledettamente pura ed estranea al mio modo di vedere quella società che il solo fatto di pensare realmente cose di quel genere ed esporle in quel modo, mette i brividi. Una semplice ragazza umana, che non aveva mai vissuto sotto continui allenamenti quando la tua mente vorrebbe giocare con i peluche di stoffa o le bambole, ma abituata al sangue, alla continua ricerca di vampiri…alla morte. Eppure, in lei quelle convinzioni erano palesi…
Non odio nessuno dei ragazzi, ma il mio scostante comportamento e  la mancanza di considerazione deriva dal fatto di sentire sempre quella piccola vocina dirmi di ribellarmi e con la mia Soul Rose, mettere fine  ai giochi…


 

Pensieri da Hunter in piena regola…
 

Un cambio intorno all’aura tranquilla del dormitorio. Un cambio repentino negli animi di ogni singolo vampiro; ansia, rabbia, disgusto, paura, paura, paura, paura…
<< Moricase, Ichijo-san è arrivato… >>
Mi rialzo sistemandomi al meglio prima di aprire al Sanguepuro che sorride alla disfatta di un suo rivale. Si, così palese sul suo viso da farmi ridere.
<< Abbia inizio la partita…>>
 
Takuma
 
<< Lilith, non ti preoccupare per me… >>
<< Ma, amore…>>
Sorrido, accarezzo la guancia del mio angelo baciando subito la piccola e rosata guancia…
<< Sai che mi sei mancata?...>>
<< E’ una consolazione…>>
Abbassa il volto per nascondermi ai suoi limpidissimi occhi. Non poteva essere solo una consolazione per lei…perché il solo fatto di poter parlare, toccare, baciare, abbracciare e ridere con lei…

 

Mi sembra un sogno…
 

<< Lilith?...>>
<< Mh?...>>
<< Mi guardi per piacere?...>>
So che non aspetta altro, so che dividere il contatto visivo per lei, era sempre una tortura, come per il sottoscritto. Accarezzo delicatamente il piccolo e delicato collo bianco, facendo salire delicatamente le punte delle mie dita per tutta la sua lunghezza, strappandole un sospiro e un tuffo nel mio cielo a lungo privato.
<< Hai capito come ragiona Sakura…>>
Continuo ad accarezzarle ogni centimetro di pelle a me possibile con lentezza e soddisfazione. E’ bellissima…lo è sempre stata…ma adesso che non devo solo ricordare il suo profumo di fiori di ciliegio, sentire il battito accelerare ad ogni minima mia carezza, sussurro, sguardo e parola…soprattutto parola. Bacio la fronte corrucciata facendola arrossire.
<< Si, ed è una brava ragazza…solo che non capisco cosa la spinga ad odiare Kaname-sama…>>
Sposta la testa di lato, lasciando involontariamente che i capelli così morbidi e setosi, si accavallino poco su un lato. Afferro al volo una ciocca corvina per poi avvicinarla al mio olfatto, guardandola negli occhi e sentendo il suo cuore mancare un battito. Sorrido leggero.

<< Ti fidi di lei?...>>
Annuisco per poi baciarla in modo leggero prima di venire investito da una sgradevole sensazione alla bocca dell’anima.
E’ arrivato.
<< Si…adesso però devo andare…>>
Busso alla porta della direzione conscio della presenza del Direttore Cross, Zero, Rika e Yuuki aspettare Lilith.
<< Avanti…>>
Abbraccio Lilith con il cuore in gola e ricambia in modo altrettanto agitato prima di scambiarci un lungo bacio. Le sorrido e fa altrettanto facendomi stordire parecchio.
<< Bene… a dopo!...>>
Entra chiudendo piano il portone alle sue spalle.


 

Quasi un anno senza vederci e adesso è così vicina…
 

Poggio una mano alla porta stupendomi di avvertire Lilith compiere lo stesso movimento prima di sentire un piccolo rumore sordo. Sorrido in modo amaro capendo la posizione in cui si trova Lilith: il piccolo capo con i capelli, che tanto amo, poggiati alla massiccia porta, la mano all’altezza degli occhi come a reclamare la mia presenza. Mi ritraggo con un groppo in gola, schizzando verso il dormitorio Luna. Entro, ritrovandomi tutti gli occhi degli alunni puntati contro, tutti tranne quelli di Kain, Ruka e Sakura.

 

Dov’è?...

 

Non avverto nemmeno la sua presenza, ma quella di mio nonno presente, forte, maledetta e cupa dietro la porta verniciata di bianco; entra camminando in modo altezzoso, sprezzante e nobile per fermarsi davanti ai miei occhi.
<< Salve nonno…>>
Mi inchino profondamente, seguito dal resto del gruppo, come da manuale. Gli stessi occhi che accomunano la mia famiglia da generazioni, il verde freddo e vuoto come patine apatiche mi bruciano il petto facendomi crescere una voglia di staccare la testa a quel vampiro. Guardo appena il disgustato di Shiki e non sorrido per colpa della quì presente mummia.
<< Nipote, è successo qualcosa?..>>
<< Nonno io…>>
<< Ichijo-san… come sta?..>>
Kaname. Kaname sta scendendo suntuosamente la rampa di scale per fermarsi davanti al sottoscritto e inchinare appena il capo.
<< Nobile Kaname! Non deve inchinarsi davanti a me!..>>
Vedo un sorriso beffardo increspare appena le labbra del mio migliore amico prima di lanciarmi un cenno del capo.
<< Nobile Kaname, la vostra lettera parlava di un problema, che la mia presenza potrebbe aiutarla a risolvere…>>
Si inchina quel verme.
<< Si Ichijo-san…venga nel mio ufficio…>>


 

Lilith, aspettami…
 

Sakura

Sento dei passi sul pavimento ma non mi muovo, anzi, continuo ad osservare il cielo puntellato di piccole stelle controllate e amministrate dall’indomabile presenza della luna. Luna Rossa. Incrocio le gambe, poggio il gomito sul bracciolo e poggio una parte di viso sopra, mentre con l’altra mano mi rigiro il Re nero fra le dita. Noia. Solo incontrollabile noia.
<< Nobile Kaname… >>
Voce roca, bassa e cavernosa, voce di chi si sente un dio in terra mandato da non so quale forza o divinità, a portare la cattiva novella. Mi apro un facile varco in quella mente: un buco nero pronto a risucchiare tutto e tutti pur di ottenere l’agognato potere…anzi no, sangue…il sangue del Sanguepuro girato ad indicargli la strada. Tsk, se potesse l’avrebbe già azzannato da tempo.
 

 

Lilith, aspettami…
 

 
Il desiderio di Takuma è più prepotente della mia perlustrazione. Ancora non riesco a comprendere bene, e non mi permetterei mai di “scrutare” nei sentimenti di Takuma o Lilith senza il loro consenso. La porta si apre, i passi si arrestano di colpo insieme al vociare soffuso.
<< Ichijo-san, l’ho chiamata per presentarle una ragazza molto speciale…sa, era ansiosa di fare la vostra conoscenza che stava portando l’esasperazione mia e del dormitorio…>>
E’ un attore, in questo preciso istante Kuran sta pensando l’opposto o tutt’altra cosa sul mio conto.
<< E dove sarebbe di preciso?...>>


 

Tocca a me…

 

  Un colpo secco con la punta della scarpa e giro a 180° fermandomi con il tavolino sotto i gomiti. Sorrido malevola alla figura con i capelli lisci, una barba appena accennata e occhi verdi uguali a quelli di Takuma…ora sorpresi, ora curiosi, ora indifferenti e apatici.
<< Salve… piacere, mi chiamo Sakura, ho 16 anni a dirle il vero, tra poco ne compirò 17, ma passando a noi…sa che per causa sua, mi sono ritrovata una gatta da pelare?...>>
Alza un sopracciglio cercando una risposta all’insolita ragazza che – lo guarda con sfida e astio – così pensa.
<< Signorina Sakura, ha tralasciato il cognome…ma tornando al punto, cosa vuole da me?...>>
Ispiro aria bloccandolo di ogni sua funzione.
<< Takuma, perdonami l’insolenza, ma potresti avvicinarti?...>>
Faccio cadere appena la testa di lato allungando un braccio e la mano nella direzione del biondo che annuisce e la prende gentilmente sorridendomi.

 

  Dannazione, che mi sta capitando?
Non riesco a muovermi come vorrei…

 

Mi guardo intorno facendo finta di ignorare l’assenza dello stesso che, ovviamente, comincia ad irritarsi.
<< Ah già! Sa, Ichijo-san, ho conosciuto una ragazza…>>
La mano di Takuma comincia a stringere la mia con forza.
 

Baka! 
Tranquillo, ho già pensato ad immobilizzarlo…
Tranquillo…


 

    Gli comunico la cosa senza muovermi di un millimetro.
<< che mi ha raccontato una storia a dir poco pazzesca, sa?..>>
Lascio la mano di Takuma per andarmi a sedere sinuosamente sulla sedia con sguardo impudico e sfrontato.
<< No, signorina Sakura, non vedo dove lei voglia arrivare…>>

<< Ah no?... eppure, lei sta cominciando ad immaginare la figura di una ragazza dai capelli neri >>
 

    Mocciosa! Questa ragazza mi legge nel pensiero?
 

<< Se le potrebbe alleggerire di poco la coscienza…no aspetti, le non ha un coscienza e tanto meno un briciolo di riguardo per i sentimenti di vostro nipote…mi sbaglio?...>><< No, non sbaglia di una virgola…ma mi dica subito dove vuole andare a parare…>>

 

Sakura 1, Ichijo-san 0



Faccio in modo che la mia aura cominci a crescere superando quella del Sanguepuro, spettatore alla disfatta dell’anziano, soddisfatto. Punto gli occhi su quelli verdi notando il loro piccolo stupirsi.
<< Bene >>
Sibilo.
<< Lei, lascerà in pace suo nipote e Lilith, visto e considerato, che lei adora la sua vita no?...>>
L’unica cosa che questo vecchio non darebbe mai in mano a qualcuno è la sua vita, avrebbe fatto di tutto pur di rimanere tale
<< Non vedo come possa interessarle questo…>>
<< No, nonno, Sakura non dovrebbe intromettersi, non è consono per un ragazzo della famiglia Ichijo farsi aiutare…lo so, ma… quello che c’è in gioco va oltre la famiglia…Sposerò Lilith, con o senza il vostro permesso…>>
Scoppia in una risata ilare, sfottente.
<< Trova così divertente una cosa del genere?...>>
<< Si signorina…perché mio nipote è così stupido da credere all’”amore” vero…Tsk baggianate…>>
Kaname brucia ogni mio movimento: vorrebbe vederlo divenire cenere. Non l’avrei accontentato.
<< Ah…che sbadata, ho dimenticato di dirle il mio cognome… una persona così piena di potere al Consiglio, non credo che non conosca almeno una piccola parte della nostra storia…>>
Annuisco trovando la conferma ai miei sospetti: è appena entrato a far parte dei Saempitaernum.
<< Moricase…>>
Sbianca per quanto possibile, facendo sorridere appena Takuma e eccessivamente Kuran, ovviamente un sorriso maligno.
<< Tu….tu….sei…>>
<< Ooooh! Quindi sa anche delle mie specialità?...come per esempio il controllo dell’individuo?...>>
Il mio viso si copre di un’espressone ingenua; faccio in modo che la mano destra si alzi all’altezza del cuore. Suda freddo ma non demorde.
<< oppure quello degli elementi?...>>
La mia mano destra si incendia, sinuosa mi avvicino all’anziano accarezzando il volto con la stessa senza bruciarlo. Annuisce stravolto.
<< Quindi sa che potrei ucciderla senza ritegno…>>
<< Moricase…>>
<< Ah! Che peccato, mi ha chiamato con il cognome...siamo così distanti quindi?...>>
<< Sakura, ti prego…chiudiamola qui…>>
Mi giro appena verso Takuma che ha parlato con una tristezza infinita. Annuisco.
<< Bene, lei adesso tornerà in Concilio autorizzando, ai vecchi bacucchi presenti in quel luogo, che lilith potrà sposarsi ufficialmente con vostro nipote…è un ordine, siamo intesi?...>>
Sotto il mio controllo annuisce e si inchina ad angelo con sguardo assente, vuoto…


 

Creta sotto le mie mani…

 

<< Bene… adesso và, entro domani sera, voglio il documento di autorizzazione direttamente dalle vostre mani… ricorderai tutto anche dopo aver finito il tutto, come umiliazione…si perché si è inginocchiato, ha dato l’assenso contro il vostro parere… >>Si alza senza fiatare; mi sdraio sul divanetto poggiando i piedi sopra al Sanguepuro…sarebbe stato il giorno migliore per loro…domani…
<< Sakura…>>
<< Takuma, non preoccuparti, non permetterò che vi separino…capisco troppo bene la sensazione di vuoto quando manca la persona amata…>>
Sorride lasciando che una lacrima scivoli silenziosa sul suo bel viso. Mi alzo con il busto abbracciandolo forte sentendogli mormorare una parola all’infinito.
<< Grazie…grazie…>>

 

 Epilogo

<< Buongiorno amore…buongiorno ragazzi >>
Bacio Cristian con dolcezza e poi saluto tutti con un sorriso ampio 32 denti.
<< Sakura, per caso hai visto Takuma e Lilith oggi?...>>
Nego con la testa e punto lo sguardo su Yue, consapevole di cosa fosse accaduto.
<< Tu?...>>
<< E’ uscito questa mattina presto…suo nonno è tornato tutto trafelato…era di buon umore dopo che il vecchio, se ne è andato con un mal di testa atroce…>>
Mi allontano prendendo Rika e Yuuki sottobraccio con fare cospiratorio, ma proprio quando stiamo per arrivare ai cancelli della Day Class veniamo resi partecipi di una scena romanticissima che scalda il cuore: Takuma sta mettendo una collana a Lilith piena di gioia,  successivamente si baciano con trasporto. Ci nascondiamo dietro un cespuglio abbastanza grande da tenerci tutte e tre ben nascoste. L’oggetto è magnifico: ha una piccola  ala d’oro con diamantini incastonati su tutta la bordatura cesellata, dal lato del cuore, e uno smeraldo a forma di goccia al centro della catenina, sempre in oro, che parte da quella che dovrebbe essere l’attaccatura dell’ala. Si guardano, ma un piede di Yuuki rompe un rametto che fa scattare i due nella nostra direzione.

 

Merda…
 

<< Ragazze avvicinatevi!...potete ascoltare, anzi…>>
Lilith gli da una gomitata al fianco rossa in viso, e solo allora, decido di avvicinarmi almeno quel tanto che mi basta per ascoltare.
<< Lilith, quella collana appartiene alla mia famiglia da millenni…adesso è tua…>>
Non posso fare a meno di notare gli occhi a cuoricino di Yuuki… e quelli completamente a fantasticare in qualche altro mondo di Rika, prima di sentire “La frase”.
<< Ti regalo questa collana in segno del mio eterno amore… Lilith, diventa mia moglie…>>
Dolce il tono in cui Takuma lo chiede, il modo in cui la guarda…e dolce, il modo in cui Lilith risponde con un timidissimo.
<< Si!..>>

 

Sono convinta,
che nemmeno il destino
oramai li possa più separare…

 
 
 
 
 
  
 

   
 
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