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Autore: Sanae78    30/10/2011    2 recensioni
Sono passati tre anni da quando Taro é tornato a Nankatsu e per lui ed Azumi é arrivato il momento di rivedersi ...
Spin-off della mia storia 'Rokka getsu'.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sorpresa, Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ai suru - amare'
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Premier amour 24

Ringrazio tutte le persone che leggono le mie storie … buona lettura!

Sanae78

 

Premier amour

di Sanae78

 

 

Capitolo 24

 

Gioia e rabbia

 

 

“Com’ è bello Taro! Posso accarezzarlo?”

“Non devi chiederlo a me, ma a lui Yoshiko.”

 

Yotaro aveva intuito che stavano parlando di lui e si era girato a guardare Yoshiko:

 

“Per favore Yotaro posso accarezzarti?” il gatto le si era avvicinato guardandola e lei aveva percepito che le stava dicendo ‘Si, certo!’

 

“Sei bellissimo Yotaro ed il tuo pelo è così morbido e setoso …”

 

“Ma guardalo papà, sembra così contento di ricevere così tanti complimenti e di essere al centro dell’ attenzione … grazie papà! Mi avete fatto una bellissima sorpresa!”

 

“Figurati Taro, volevamo entrambi rivederti ed in questo modo spero che a Yotaro torni la voglia di mangiare …”

“La voglia di mangiare, che intendi papà?”

“Da quando sei venuto qui, il tuo amico è un po’ strano e fatica a mangiare … è come se fosse preoccupato per qualcosa …”

“Oh, Yotaro …”

 

Taro si era girato verso il micio ed avevano iniziato una delle loro conversazioni speciali.

 

“Che ti prende Yotaro? Devi mangiare, perché altrimenti rischi di ammalarti …”

“Meuuu…”

“Devi stare tranquillo, perché io sto guarendo e presto tornerò a casa con voi. Però adesso ho bisogno di stare ancora un pò qui con mia madre, Yoshiko ed il signor Yamaoka …”

“Taro, se vuoi posso lasciare Yotaro qui con te.”

“Ti ringrazio papà, ma lui deve restare con te, dico bene Yotaro?”

“Mauuu!” la risposta del micio era stata squillante.

 

Quegli umani credevano di occuparsi di lui, ma spesso era lui a fare il contrario.

Taro gli aveva affidato un compito ed il gatto aveva tutte le intenzioni di portarlo a termine ed avrebbe anche ripreso a mangiare regolarmente.

All’ inizio aveva percepito un po’ di tensione tra il signor Misaki e la signora Yamaoka, anche se adesso la stanza era piena di energia positiva.

Le persone ridevano ed erano felici di stare insieme.

 

A Taro sembrava di sognare: suo padre e sua mandre erano lì vicino a lui senza litigare.

Era come se le due famiglie stessero iniziando a conoscersi per il bene di Taro.

Era stata una lunga giornata e verso sera Ichiro e Yotaro dovevano rientrare.

“Ok, Yotaro … adesso saluta tutti che ce ne andiamo.”

 

Yotaro si era strusciato contro tutti i presenti e poi, ripetendo l’ incantesimo della mattina, era entrato nel trasportino senza protestare.

 

“Papà, ma hai visto? E’ entrato da solo?”

“Già, pensa che lo ha fatto anche prima. Inizio a pensare che ci capisca …”

“Certo che ci capisce papà!”

 

Ichiro si era avvicinato al figlio: “Cerca di star bene Taro … ci vediamo presto!”

“Va bene, papà!”

 

Poco dopo Ichiro e Yotaro erano usciti dal cancello, quando avevano sentito una voce.

 

“Aspetta Ichiro, per favore!”

 

Yumiko li aveva raggiunti.

 

“Yumiko … che c’è ?”

“Grazie per essere venuto … te ne sono molto grata!”

“Non devi ringraziarmi, l’ ho fatto per Taro.”

“Lo so … tu credi che potremo stare entrambi vicino a Taro?”

“Si, perché dobbiamo farlo per il bene di nostro figlio.”

“Nostro figlio?”

“Si, non possiamo dimenticarci che una volta ci siamo voluti bene e che dal nostro amore è nato Taro … non potrò mai ringraziarti abbastanza per avermi dato Taro …”

“Ichiro …”

“Per favore Yumiko, continua a stargli vicina … ciao, a presto!”

“Va bene, Ichiro! Ciao!”

 

Parlarsi in quel modo aveva fatto bene ad entrambi i genitori di Taro che ora sentivano di poter collaborare.

 

Quella sera Taro era andato nella sua stanza pieno di felicità, sebbene si sentisse felice solo in parte.

Non poteva mentire a se stesso, era arrabbiato, perché non poteva partecipare al mondiale e niente riusciva togliergli dalla testa quel pensiero.

Aveva una gran voglia di levarsi la fasciatura e di correre dai suoi compagni di squadra.

Non sapeva ancora quanto avrebbe potuto resistere così.

 

 

Continua …

 

 

Disclaimer

 

I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.

 

Note

 

‘Premier amour’ è in Francese e significa ‘Primo amore’.

 

  
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