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Autore: KatiePeanut88    30/10/2011    4 recensioni
2 mesi o giù di lì.
Per la detective erano stati lunghissimi.
Sessanta giorni che erano sembrati sessant’ anni...

La vita di Kate cambia dopo quel maledetto giorno...
Spoiler finale 3° stagione e inizio 4° stagione
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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"Si ama solo ciò che non si possiede del tutto. M. Proust"



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***Flash back.***

Tu forse non hai capito, hai frainteso, e comunque questo non è né il luogo né il momen.....”

Io avrei frainteso Castle? Sentiamo...prima mi dici che non sono mai presente nella vita di Kate, poi che adesso sono ansioso ma quando c'è davvero bisogno di me io non sono con lei.”

Io non ho detto....possiamo spostarci....”

Oh sì Castle, tu hai proprio detto questo! Sai che io sono un medico?! E che se non sono venuto alla funzione di quel Capitano era perché stavo lavorando? Stavo salvando delle vite, io! Hai presente?? Credi che se avessi potuto non sarei stato vicino alla donna che amo?” 

Una fitta.

Esatto” pensò Rick. Il problema non si poneva. Josh non era con Kate quando quel maledetto proiettile le si era conficcato nel petto. Josh non c'era. Rick sì. Era Rick che la guardava mentre le si chiudevano gli occhi stancamente. Josh non c'era. Era una semplice constatazione. 

Ho solo detto che sicuramente avresti potuto aiutare, e che se ci fossi stato sapresti cosa è successo, senza chiedere 10 versioni diverse ad ognuno di noi e senza indagare sul lavoro dei paramedici che sono stati davvero veloci:: se non ci fossero stati loro...” le parole si fermarono. 

Ogni volta Rick riviveva tutto, all'infinito. 

Erano notti che non riusciva a chiudere occhio. Il peso del corpo di Kate, il suono che fece mentre cadeva a terra. Il suo respiro che si affievoliva pian piano.

E lui che le sussurava quelle parole, come se solo quelle potessero bastarle per tornare da lui.

Un brivido gli percorse la schiena. Le mani gli tremarono. 

Josh lo guardò. Era come se i pensieri di Castle fossero proiettati su un maxi-schermo nel corridoio dell'ospedale.

Ho provato a salvarla, ma...”

Sei arrivato tardi Castle. Io l'ho salvata. Io l'ho operata. Visto, è finito tutto come doveva finire! Non trovi? Il fidanzato che salva la sua ragazza in sala operatoria. Magari potrebbero farci un servizio alla televisione, sarebbe una buona pubblicità per l'ospedale!” disse ironico il dottore.

Ma cosa stai...?” la rabbia di Rick era aumentata alle stelle.

Sto solo dicendo che ho rimediato io a tutto. Ho risolto io “il caso “ mentre con l’indice e il medio di entrambe le mani apostrofava l’ultima parola

Rick non rispose. Guardò Josh negli occhi, senza proferire parola. 

Ah, ecco! È questo il problema? Il tuo problema, Mister Egoismo, è che IO ho salvato la vita di Kate, e tu no. Tranquillo Cowboy, anche se oggi non sei tu l'eroe del giorno, non preoccuparti, non appena si sveglia le dico che le hai tenuto la mano in ambulanza per tutto il tragit....”

Un tonfo spesso. Uno schiocco. Come quando un secchio pieno d'acqua si rovescia.

Fu tutto velocissimo.

Un dolore lancinante si irradiò dal polso al braccio dello scrittore. 

Josh si voltò massaggiandosi la guancia.

"Ma porca .. ma c'ha la mascella di piombo?" Fu il primo pensiero di Castle.

Il secondo pensiero fu invece "Non ci vedo niente, ho la testa che mi scoppia." Josh gli aveva sferrato un pugno in un occhio, aprendogli il sopracciglio sinistro.

Stai lontano da lei, non è di tua proprietà!” gli urlò il medico.

Kate non è di proprietà di nessuno, imbecille!”

Un altro pugno. Non riusciva a capire dove. Tutto gli faceva male tranne il piede destro. Forse era stato proprio il piede destro ad essere colpito. Boh, non era importante.

Cosa, ti da fastidio che tu non possa possederla, dottore?”

Castle, finiscila o ti sbriciolo...!”

Esposito e Ryan arrivarono attirati più che altro dal volume della discussione in atto. 

Dopo aver separato i due pugili improvvisati, Espo si voltò verso all'amico “Ecco Kev, ti avevo detto che non dovevamo lasciarlo da solo!”

Non era da solo, ci sarebbe dovuta essere Lanie con lui!”rispose l'irlandese.

Dai avanti, colpiscimi, fai vedere ai tuoi amichetti quanto sei uomo, così poi potrai andare da Kate e dirle....” Josh stava incitando Rick alla rissa.

Ok, adesso basta. Calmatevi tutti e due. Siete entrambi nervosi, tutti quanti lo siamo. Ma comportarsi come dei bambini non risolverà le cose. “ Esposito guardò Castle e gli sussurrò “Yo bro, ti ha conciato male!” Rick non rispose.

Ryan allontanò Josh, che si incamminò dall'altra parte del corridoio.


Non è niente.” rispose Rick, continuando a toccarsi la parte lacerata. “Voi state qui con Kate, nel caso in cui si svegli. Se succede qualcosa, chiamatemi ok? Io vado a cercare un'infermiera.”

Tranquillo, c'è Lanie insieme a lei. Dai che ti accompagno.” Gli disse di rimando Ryan

No, ragazzi, sto bene. Ho bisogno di stare un attimo da solo. Ci ritroviamo tra un paio d'ore! Ok?”

Vai tranquillo Castle, la teniamo sotto controllo noi. Ora vatti a sistemare che se Beckett ti vede così, ti sfascia l'altro occhio! ”

Già, Kate non avrebbe dovuto sapere di questo sgradevole siparietto. Kate...Quanto è che non pensava a lei? 10 minuti? Ecco, erano bastati per fare un gran bel casino!

Doveva ricordare a Beckett che davvero lui non era Chuck Norris. Il dolore al polso era pulsante e continuo. Si incamminò in uno dei cento corridoi di quell'ospedale che oramai cominciava a conoscere a memoria. Si affacciò all'infermeria: 

Salve, buongiorno, mi servirebbe che qualcuno mi rimetta a posto.....” il cuore, pensò.

Nella camera di Kate, Lanie si era parata dalla porta, come per attutire tutti i suoni che provenivano dall'esterno. 

La donna sul lettino era sotto shock. Aveva sentito tutto. Dai commenti sprezzanti di Josh ai tonfi dei colpi. 

Tesoro, esco un secondo, vado a vedere cosa sta succedendo...”

Non voglio che si avvicinino più a me. Non voglio vederli, né sentirli mai più. Hai capito Lanie?” 

Le parole che aveva sentito le avevano fatto più male di cento pugni.

***fine flash back

Cantuccio mio:

Buona sera atutte quante!

Ecco il secondo capitolo di questa storia... 

Non c'è molto da dire: questo flashback mi serve per far capire che sta succedendo ...

Un grazie al mio monolocale, che anche se in minifont è riuscita a trovare un modo per leggere, grazie.

Un grazie a voi che state leggendo e a chi ha lasciato un commento.


Non vi interesserà, ma io domani parto e me ne vado a festeggiare Halloween con una parte di Family in una regione denominata Abruzzo... Non so che cosa ne uscirà, spero di non andare in overdose di divertimento, perchè potrei non riprendermi presto... Twitteremo come delle folli, se twitter collaborerà...


PS
Il mio nickname, come vedete , non è cambiato... Spero che l'amministrazione di EFP veda e provveda...

un bacio
a presto,
RM   ( futura  
KatiePeanut88 )


   
 
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