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Autore: Leannel    03/07/2006    2 recensioni
Un caso particolare per la squadra. Quando ogni risposta sembra sbagliata.
Genere: Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER-IV_ Congreve

CHAPTER-IV_ Congreve

Cate aspettava Jim Brass all’entrata dell’Cassius Hotel, infreddolita dalla brezza mattutina.
Alle sue spalle il Cassius Hotel non si presentava affatto bene, con le pareti di quel colore orribile e l’interno piccolo. C’erano almeno tre altri posti un cui Catherine Willows avrebbe preferito trovarsi:
1- A casa a svegliare sua figlia, Lindsay, dicendole che è lunedì, le vacanze di primavera sono finite e deve andare a scuola
2- A casa a dormire, chiedendo a sua madre di svegliare Lindsay per lei
3- Il terzo non è carino da dire….
Jim scese dalla sua macchinona nera, coi vetri antiproiettile, con quel suo sorriso serafico e onnisciente.
“Cassius Hotel, aperto nel 1954 ebbe un momento di fama negli anni sessanta, sai, gli hippie, il rock queste cose qua, per poi perdersi e diventare nient’altro che un posto per giocatori d’azzardo”
“Perfetto, non ci daranno un terzo delle informazioni che servono”
“Esatto. Sai che Warrick ha lavorato qui?”
“Si mel’ha detto”
“Che bravo ragazzo”
Cate si decise ad entrare. Appoggiò le braccia al bancone e suonò il campanello.
Brass la guardò storto, avrebbero potuto liberare le forze armate e farsi portare il proprietario su un piatto d’argento, ma Catherine sembrava di un altro avviso.
Catherine aveva suonato una sola volta, l’uomo delle reception non arrivava, Brass era asonnatto e voleva fare in fretta, e Ggrissom non si vedeva.
Eppure Cate non suonò il campanello un’altra volta né niente. Aspettò semplicemente in silenzio con quella sua aria ammiccante, e a Jim veniva quasi da ridere.
“Da quanti anni lavoriamo insieme Catherine?”
“Un po’”
“E dimmi, perché non lasci che chiami uno o due dei ragazzi e ci facilitiamo il compito?”
“Io non riesco davvero a capire come tu possa essere stato il capo delle scientifica, un tempo”
rispose Catherine, ironica (ma neanche troppo).
“Si, bella signora, mi scusi per l’attesa” disse un uomo basso, arrivato dietro il bancone “mi scusi, ma sa, l’ora è quella che è”
“Catherine Willows, scientifica di Las Vegas. E lui è Jim Brass della polizia di Las Vegas.ora solo una domanda semplice… volevamo sapere se conosce quest’uomo”
Cate mostrò le foto del cadavere riverso in quel parcheggio tra una BMW e una Citroen.
Era sempre un momento particolare quando un possibile indiziato vedere per la prima volta la foto della vittima, morta. Gil poteva capire solo da quell’espressione se fosse stato l’assassino o no. Ad ogni modo, la parte sadica di Cate, adorava le facce sconvolte dei conoscenti che si fingevano sinceramente dispiaciuti per la morte di qualcuno di cui a malapena conoscevano il nome.
“Adrian, Adrian Maiers, dormiva qui, ogni tanto, per lunghi periodi”
“Adrien Maiers, perfetto, e che altro può dirci di quest’uomo?” chiese Brass.
Vaffanculo, Jim. Me lo stavo lavorando ben bene, Jim.
“Mi spiace, non so altro”
“Non sa altro? Questo signor Adrian non ha lasciato un documento? Niente del genere?”
l’omino basso, tale Stu Kane, rise per un po’ in modo forzato
“Documenti? In questo posto dormono uomini senza un soldo che vanno a giocare ogni giorno. Dovrei chiedere loro il documento? E perché? In caso un poliziotto venisse a chiedermi di loro? Vi ho già dato il suo nome, dovrebbe esservi sufficiente”
“Adrien non portava mai documenti con se” disse un vecchio con un cappello verde, dalla sala con la tv
“Ah no, signor…?”
“Lasci perdere” rispose il vecchio
“Sta’ zitto Todd” gli disse Stu, dal bancone,
“Senta signor Kane” disse allora Brass, con quella sua aria vichinga “Se lei non ci dirà tutto quello di cui abbiamo bisogno, non ci darà la chiave della stanza e tutto il resto, noi torneremo con un mandato del procuratore distrettuale, e le assicuro che sarà molto più doloroso”
seguirono i dieci secondi più intensi della vita di Stu Kane, intento a pensare quale fosse la via più giusta da seguire. In quel mentre Cate sentì il suo telefonino squillare e rispose.
“Pronto, Gil?”
“Buongiorno Cate”
“Dove sei finito? Ti abbiamo asettato un po’, poi ci siamo mossi”
“Brava Cate, ho sempre saputo di potermi fidare di te” rispose. Odioso, Gil.
“Non riusciamo a cavare nessun cazzo di ragno da nessun cazzo di buco”
“So che è un segreto, perché lo sento sussurrare dappertutto.”
“Congreve…?”
“Brava Catherine! Sei un’appassionata di teatro inglese del seicento?”
“Penso me ne abbia parlato tu, Gil”
“Allora Cat, scava nella menzogna per arrivare alla verità.”
“E tu non vieni, Gil? Gil? Gil!”


NdA: William Congreve era un autore di commedie per il teatro dello Yorkshire, nel seicento. Tra i suoi lavori si ricordano soprattutto Amore per amore (Love for love, 1695), e La via del mondo (The way of the world, 1700), che portano sulla scena i vizi e le frivolezze dell'alta società londinese.La loro apparente frivolezza suscitò la diffidenza del ceto medio emergente: "La via del mondo" fu un insuccesso presso i contemporanei. Più tardi il moralismo vittoriano lo ripudiò. Le sue commedie tornarono a essere apprezzate da Wilde, e da Shaw.

  
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