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Autore: _RoxanneDora    01/11/2011    1 recensioni
Una specie di crossover tra le storie di alcuni fake di una family riunita su facebook e alcuni dei miei personaggi preferiti di Shadowhunter//
Arriane guardò Jace negli occhi facendo cadere il suo sguardo sulle labbra di lui, la mano del biondo fece pressione dietro la nuca di lei e le sue labbra tornarono a impossessarsi di quelle di lei. Chi l'avrebbe mai detto che nel giro di due settimane Arriane finì per usare quel letto non solo per dormire?
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Note dell’autrice: La storia nasce dalla mia mente malata e molesta, non è assolutamente a scopo di lucro. Non amo il finale che mi è uscito da questo capitolo devo ammetterlo ma spero vi piaccia. Buona lettura.
 
  
                   Capitolo 5° - Ho un marito stupido.. è ufficiale
 
Arriane purtroppo finì in mezzo ad Axl e Vane che iniziarono a tartassarla di domande sottovoce: - Dov’eri stamattina che sono venuta a svegliarti?-
- Eri con Jace, vero? Dì di sì!-
- Cos’avete fatto è? I curiosi?-
- Non dovresti allenarti?-
- Ragazze, calmatevi! Non è successo niente anche se so che le vostre menti malate pensano a tutt’altro!- Esclamò Arriane forse a voce troppo alta visto che Jace si girò a guardarla costringendo la bruna a nascondersi dietro la caraffa del latte per la vergogna.
A salvare da quel momento imbarazzante furono dei rumori provenienti dal corridoio che dava sull’ingresso, entrò nella sala di corsa un uomo:
- Sidney.. Isabelle..Abbiamo bisogno di voi! Giù al lago ci sono dei dimenticati- Disse col fiato corto l’uomo.
- Calma e riprendi fiato, andiamo subito-  Disse il padre di Arriane alzandosi dalla sedia seguito da Isabelle e la figlia, di solito davanti a questi problemi andavano loro compreso il padre. Arriane e Isabelle perché erano cacciatrici nonostante tutto e Sidney perché voleva essere sicuro che la moglie e la figlia non si cacciassero nei guai.
Le due ragazze corsero di sopra a prendere le loro armi, raramente mettevano la divisa da Nephilim per la fretta e tornarono giù Arriane vestita con jeans, maglietta e scarpe da ginnastica aveva due cinture legate in vita con vari pugnali e qualche spada angelica mentre Isabelle quasi con lo stesso vestiario della figlia tranne che al posto della maglietta aveva una canotta e aveva una sola cintura con qualche spada angelica.
Arrivati al piano di sotto ritornarono nella sala trovandoci solo Sidney pronto con una spada normale visto che a quelle angeliche non riusciva ad avvicinarsi, Axl, Magnus e Vane:- Dove sono gli altri?- Chiese Arriane alzando un sopracciglio.
Magnus si alzo dalla sedia pulendosi le mani in un tovagliolo e rispose per lei:- Vengono anche loro con voi- Sorrise guardando Arriane con gli occhi da gatto – Ah poi io e te dobbiamo parlare, piccoletta- Ridacchiò prima di salire su per le scale lasciando l’aria della sala ancora più interrogativa.
- Perché deve parlarti?- Chiese Isabelle alla figlia
- E io che ne so?- rispose lei guardando verso le scale – Perché devono venire? Non dovevano fare una vacanza? E poi ce la possiamo cavare benissimo noi tre- Continuò incrociando le braccia al petto.
- Più siamo prima torniamo a casa, John ha detto che ce ne sono una ventina- Disse Sidney abbracciato a Isabelle in un momento di tenerezza.
- Una ventina?! Così tanti? Devono aver trovato uno dei portali ma come abbiamo fatto a non sapere che erano entrati?- Chiese la madre.
- No in realtà mi è arrivata una segnalazione che il portale era aperto ma pensavo non ci stesse passando nessuno, era già successo che si aprisse senza motivo- Rispose Sidney.
- Ho un marito stupido.. è ufficiale- commentò Isabelle senza riuscire a trattenere una risate.
Prima che Arriane potesse dire qualcosa sentì il trio scendere le scale di fretta così andò verso la porta aprendo il portone: - Ok siamo pronti tutti?- Si girò a guardarli tutti, Jace si era cambiato con una tuta più comoda e aveva preso dall’armeria alcune spade mentre Alec semplice in jeans e maglietta aveva dietro il suo arco ringraziando Maryse che glielo aveva messo in valigia prima che partissero, infine Izzy aveva dei leggins e una maglia insieme a degli stivali e arrotolata intorno al braccio aveva la sua frusta.
La comitiva uscì di fretta avviandosi verso il lago con Sidney e Isabelle in testa e Jace e Arriane in coda.

- Perché stamattina le tue amiche ti stavano facendo tutte quelle domande?- Chiese il biondo guardandola.
Arriane si passo una mano sul viso cercando di nascondere il rossore: - Non le ascoltare a volte sclerano ma.. niente di che- Sorrise tranquilla guardandolo notando che anche lui le stava sorridendo, per un attimo rimasero così a fissarsi lei persa negli occhi di lui finchè non si risvegliò sentendo dei versi poco lontani, erano arrivati al lago.
I dimenticati sembravano non accorgersi di loro fino a un certo punto quando tutti insieme si girarono a guardarli famelici e  mostruosi, iniziarono ad avanzare mentre loro si sparpagliavano e si preparavano ad attaccare, Arriane prese due spade attivandole aveva davanti a sé un dimenticato piuttosto grosso che la guardava con la bocca aperta e la saliva che gli colava dalle zanne, lei fece una smorfia sentendo il suo alito: - Una mentina mai?- Disse prima di attaccare per prima infilzandolo con le spade alla schiena, schivò per un pelo il pungiglione da scorpione rotolando per terra, questo l’attaccò cercando di beccarla con la coda ma con il risultato che lei gliela tagliò di netto, gli urli dei dimenticati le facevano venire il voltastomaco erano disumani come versi. Mentre il dimenticato si dimenva Arriane gli scivolò sotto la pancia tagliandolo con una spada, uscì in tempo prima che questo crollasse esausto, da lì gli saltò sulla schiena infilzandogli la testa dove probabilmente doveva esserci il cervello, lasciato questo si guardò un attimo intorno e si accorse che effettivamente erano tanti anche se loro stavano tenendo la situazione sotto controllo.
Quell'attimo di distrazione le costò perchè non si accorse che dietro di lei stava avanzando un altro dimenticato finchè questo saltò verso di lei producendo uno dei suoi versi, ebbe il tempo di girarsi con le spade incrociate per difesa ma questo venne bloccato a metà salto da qualcuno che gli era saltato addosso tagliandogli la testa, era Jace che ora la guardava, era sporco di terra e forse anche di sangue, senza dire niente si allontanò di nuovo per attaccare un altro dimenticato e così fece lei.
Uno dietro l’altro i dimenticati caddero tutti sotto le loro armi, Sidney prese parola mentre tutti riprendevano fiato: - State tutti bene?- Chiese mentre controllava in mezzo ai cespugli che non ci fossero altri dimenticati.
- Sì direi che stiamo bene- Rispose Arriane mentre guardava i corpi morti.

Il gruppo torno verso casa e nel mentre Arriane prese da parte Jace:- Grazie, mi hai salvata.. ti sono debitrice- Accenna un sorriso mentre Jace la guardava tranquillo.
- Prego anche se dovresti evitare di distrarti in battaglia, hai rischiato molto.- Disse serio quasi rimproverandola.
- Di solito non mi capita, ho avuto fortuna che c’eri tu forse.- Rispose lei sospirando.
- Già molta fortuna- Per un attimo le prese la mano causando in lei dei piccoli brividi lungo la schiena – Stai più attenta la prossima volta, per favore- Sorrise fece un sorrisetto prima di allontanarsi lasciando la bruna lì da sola a pensare, il primo pensiero andò a Jace ma cercò di scacciarlo non capendo bene il perché poi pensò a Magnus e a ciò che le doveva dire, le venne in mente una cosa: quando era stata a Londra per un lungo periodo uno stregone l’aveva aiutata a scoprire la parte del suo potere di trasformarsi che lei tanto temeva, ripensò a quello stregone che lei aveva conosciuto con il nome di William, ripensò ai suoi occhi uguali identici a quelli dei gatti.
Tornati a casa trovarono Axl, Vane e Magnus a giocare a carte in uno dei salotti:- Com’è andata?- Chiese lo stregone senza alzare gli occhi dalla partita – Sei sicura che si possa fare così? Secondo me hai barato, Axl!- .
La biondina rise: - Sono assolutamente sicura io non baro-
Mentre gli altri salivano di sopra per darsi una lavata Arriane si fermò un attimo di sotto: - Io non mi fiderei di lei, è cattiva- Rise mentre schivava una scarpa lanciata da Axl – E Magnus? Forse so cosa vuoi dirmi- Lo stregone la guardò con un sorriso capendo che lei era arrivata alla conclusione – Ne parliamo dopo, cara. Prima devo stracciare loro due. – Sorrise mentre Arriane saliva di sopra in camera sua e si prepara per fare una doccia.

Sotto il getto d’acqua rimase a pensare a Jace dedicando quel momento a quei pensieri che aveva scacciato prima, perché ogni volta che lo guardava negli occhi rimaneva incantata? Non riusciva a scordare le sue risate e le mani di lui che le facevano il solletico dentro la palestra. Le scappò un sorriso sentendo il cuore accelerare i battiti:- Pff.. Smettila Dora, non viaggiartela troppo- Si disse tra sé e sé mentre usciva dalla doccia e si copriva con un asciugamano, sentì bussare alla porta e senza fare caso allo stato in cui era andò ad aprire ritrovandosi davanti Jace con solo un asciugamano legato in vita, era anche bagnato e Arriane cercò di non seguire i rivoletti d’acqua che gli correvano lungo il corpo: - Mi impresteresti il tuo bagnoschiuma? Mi sono accorto ora che mi mancava nella doccia- La guardò facendosi scappare un sorrisetto mentre Arriane si risvegliava dai suoi pensieri:- S..Sì certo..- Rispose lei mentre andava in bagno a prendere il bagnoschiuma e tornava indietro:- Grazie- Sorrise prima di andarsene tornando verso la sua camere lasciando Arriane imbambolata davanti alla porta:- P…Prego-.


Dopo essersi asciugata e ricambiata scese giù di sotto trovando Isabelle e Sidney che discutevano: - Dai si potrebbe fare infondo è anche per lei- Diceva suo padre.
- Sì  ma in così poco tempo cosa riesci a recuperare?- Sbuffò Isabelle
- Di cosa state parlando?- Si intromise Vane che arrivava in quel momento insieme ad Arriane.
- Del fatto che mi piacerebbe fare una piccola festa sta sera, ma Isa dice che non faremo in tempo a comprare tutto ciò che serve in un pomeriggio- Spiegò Sidney alle ragazze.
- Secondo me potremmo farcela, mai dire mai a Vanessa Herondale- Rise prendendo Arriane per un braccio – E tu e Axl mi accompagnerete ci pensiamo noi non preoccupatevi, voi pensate agli inviti-.
Isa sospirò:- Perché devi dargli corda??- Vane Rise e rispose:- Perché sì!-  Uscì fuori dall’Istituto con Arriane e Axl dirette verso il centro, il bello dell’essere su un Isola è che  rispetto alla zona in cui stavano loro potevano organizzare queste cose anche all’ultimo minuto.
  
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