01/11/2011
2 recensioniÈ la prima storia con la quale partecipo a questa iniziativa, quindi spero che la apprezziate! :)
~Prompt: foglie gialle
Passeri d’autunno
L’autunno
è la stagione preferita di Chiara. Non vi sa dire un motivo
preciso, in realtà è tutto dovuto ad un insieme di
colori, di sensazioni e di ricordi.
In autunno finisce il caldo e l’afa dell’estate, lasciando spazio alla fresca brezza di fine settembre. Le giornate si accorciano, fa buio presto, il riscaldamento viene acceso dopo molti mesi.
Qualcuno può vedere tutto ciò come un quadro desolante e malinconico, ma non è così per Chiara. A lei piace rintanarsi sotto le coperte mentre fuori piove: la fa sentire al sicuro; i maglioni colorati sostituiscono le canottiere estive nel suo armadio; i sandali e le infradito vengono inscatolati e messi via e nella scarpiera spuntano i caldi stivali invernali.
Ma ciò che a Chiara piace più di tutto dell’autunno sono i ricordi.
Ricordi di molti anni fa, quando ancora andava alle elementari. Durante la pausa del pranzo, quando le maestre accompagnavano i bambini in giardino, lei e le sue amichette giocavano ad afferrare al volo le foglie gialle che cadevano dalle fronde degli alberi. Prendevano la rincorsa e saltavano, cercando di raggiungere quelle che erano fuori dalla loro portata. Immaginavano di essere dei passeri che si libravano in aria tra le foglie, mentre quelle volteggiavano intorno a loro.
Qualche volta capitava che, dopo un salto, Chiara toccasse terra con i piedi senza aver preso alcuna foglia. Il passero si rattristava, sconfitto; allora uno degli altri lo raggiungeva e lo consolava. Così il passerotto riusciva a risollevarsi di morale per spiccare di nuovo il volo, alla ricerca di quelle foglie gialle che cadevano dagli alberi come una pioggia.
In autunno finisce il caldo e l’afa dell’estate, lasciando spazio alla fresca brezza di fine settembre. Le giornate si accorciano, fa buio presto, il riscaldamento viene acceso dopo molti mesi.
Qualcuno può vedere tutto ciò come un quadro desolante e malinconico, ma non è così per Chiara. A lei piace rintanarsi sotto le coperte mentre fuori piove: la fa sentire al sicuro; i maglioni colorati sostituiscono le canottiere estive nel suo armadio; i sandali e le infradito vengono inscatolati e messi via e nella scarpiera spuntano i caldi stivali invernali.
Ma ciò che a Chiara piace più di tutto dell’autunno sono i ricordi.
Ricordi di molti anni fa, quando ancora andava alle elementari. Durante la pausa del pranzo, quando le maestre accompagnavano i bambini in giardino, lei e le sue amichette giocavano ad afferrare al volo le foglie gialle che cadevano dalle fronde degli alberi. Prendevano la rincorsa e saltavano, cercando di raggiungere quelle che erano fuori dalla loro portata. Immaginavano di essere dei passeri che si libravano in aria tra le foglie, mentre quelle volteggiavano intorno a loro.
Qualche volta capitava che, dopo un salto, Chiara toccasse terra con i piedi senza aver preso alcuna foglia. Il passero si rattristava, sconfitto; allora uno degli altri lo raggiungeva e lo consolava. Così il passerotto riusciva a risollevarsi di morale per spiccare di nuovo il volo, alla ricerca di quelle foglie gialle che cadevano dagli alberi come una pioggia.
*Nota dell’autrice orgogliosa di aver scritto una storia originale*
Questa flash (267 parole escludendo il titolo) è puramente autobiografica. La protagonista sono proprio io (Chiara, per l’appunto! (: ) e tutto ciò che ho detto sull’autunno è vero, sia che è la mia stagione preferita, sia i motivi per la quale la preferisco (coperte, maglioni, stivali... tutto vero!). Così come vero è il ricordo del gioco di afferrare le foglie al volo.Se siete arrivati qui in fondo, mi farebbe davvero piacere se lasciaste un commentino, anche piccolino :)
Auguro a tutti un buon autunno! (che cavolo di saluto! xD)
Chiara