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Autore: Ali93    01/11/2011    1 recensioni
-Che ha detto? Sta bene?- chiese subito Aiba, che era decisamente preoccupato per il mancato appuntamento del senpai, ma la cosa che aveva preoccupato di più era che non rispondeva ai messaggi e alle chiamate dalle 10.00, cosa non da Riida.
-Sì- rispose Sho, e sentì sospirare Aiba e Jun, mentre Nino aveva finalmente smesso di massacrare il povero omino della Wii.
-Sta solo facendo le prove generali per Il Bel Addormentato nel Salotto di Non-so-chi-
[Dal 2° capitolo]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kazunari Ninomiya , Quasi tutti, Satoshi Ohno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TITOLO: Take me Faraway!
FANDOM: Arashi
GENERE: ci devo pensare...mmmh romantico(?) XD Introspettivo
PARING: Ohmiya, Sakumoto
RATING: Pg 15
DESCLAIMER: Io non voglio conquistare il mondo, ma la Jhonny Entertainment



Take me Faraway!
Quarto capitolo
-Soglie [in]valicabili-



Quando Jun si alzò quella mattina il suo pensiero volò subito alla sua destra, dove c'era un Sho che dormiva beato e perfettamente appagato.

Facendo piano sciolse il loro abbraccio per andare a farsi una doccia. Appena entrò in bagno sorrise, alla fine ieri sera aveva ceduto e Sho se ne era approfittato tanto da non lasciargli il tempo di finire di mettere via i suoi prodotti, non che la cosa gli interessasse quanto invece dava a dimostrare.

Si spogliò dell'unico indumento che il suo ragazzo gli aveva lasciato rimettere ieri notte dopo aver fatto l'amore varie volte.

Aprì l'acqua della doccia e si immerse totalmente sotto il getto di acqua calda. Aveva tutti i muscoli indolenziti, forse dovevano cominciare a invertire i ruoli così finalmente Sho si sarebbe accorto di come si sentiva dopo la terza volta consecutiva.

Sospirò e prese il bagnoschiuma.

Si insaponò per bene tutto quanto, cercando di fare il più veloce possibile così da riuscire a preparare la colazione per lui, Sho e Aiba che sarebbe dovuto arrivare entro un'ora.

Con questo pensiero finì in poco tempo di lavarsi.

Prese un asciugamano e se lo legò in vita, si asciugò in velocità anche i capelli e cominciò poco dopo a vestirsi con semplici jeans e maglietta bianca aderente.

Uscì dal bagno e fece piano piano quando passò davanti alla camera sua e di Sho, per poi arrivare in cucina dove si mise subito a preparare la colazione.

Mentre si accingeva a cucinare rifletté ancora sul fatto di dire tutto agli altri su lui e Sho, ma sembrava che tra una cosa e l'altra non fosse mai il momento giusto.

Affranto prese le uova fresche dal frigo.

Oramai erano diventati una coppia di fatto e lui voleva veramente risolvere gli ultimi problemi per festeggiare tutti insieme la cosa.

Avevano deciso in comune accordo che avrebbero detto tutto ai loro amici nel momento in cui avrebbero finito il trasloco di Sho, e oramai la cosa era fatta.

Sospirò mentre cominciò a preparare le uova strapazzate.

Parlando ieri sera con il dormiglione nell'altra stanza si era reso effettivamente conto che tra Ohno e Nino c'era uno strano clima, prima non ci aveva prestato troppa attenzione perchè ultimamente era troppo stanco...'chissà la colpa di chi era' pensò tra sé e sé.

Preparò la tavola per tre e intanto sistemò i vari piatti già pronti. Nemmeno a farlo apposta, appena finì di sistemare i vari piatti, suonarono alla porta così andò ad aprire facendo entrare Aiba che quando sapeva che Jun cucinava era sempre il primo ad arrivare.

“Hey Jun-Jun Buongiorno”

“Giorno Aiba” disse facendogli cenno di entrare.

“Sho-chan?”

Jun sbiancò. Si era dimenticato di svegliarlo.

“Ehilà Aiba-chan” salutò Sho che, non si sa come, era seduto in cucina intento a leggere il giornale perfettamente vestito e pettinato.

“Possiamo mangiare Jun-Jun?”

“Certo”

“Itadakimasu” dissero in coro prima di iniziare ad abbuffarsi, facendo sorridere Jun che ogni tanto ricambiava gli sguardi di Sho che non lo lasciavano praticamente mai.


“Come mai non ci sono gli altri?” domandò subito Aiba dopo aver finito la colazione, che sembrava più un pranzo per via delle numerose portate.

“Perchè c'è un problema” fece subito Jun

“Eeeeh?”

“E sono Ohno e Nino” gli andò dietro Sho

“...” Aiba li guardò perplessi.

Dopo aver spiegato ad Aiba il perchè Ohno e Nino erano il problema del momento, i ragazzi persero l'intera mattinata a chiedersi che cos'era potuto succedere e come potessero aiutare i due ragazzi.

Il risultato finale di quella 'Riunione Segreta', come aveva iniziato a chiamarla Aiba, si rivelò un completo disastro agli occhi di Jun che, disperato, si trovò ad assistere a vari piani di spionaggio e indagine degni del Detective Conan.

In poche parole Aiba aveva proposto di osservare da lontano i due amici cercando informazioni a destra e a manca.

Jun subito pensò che la sua dolce metà avrebbe dato il suo dissenso per tale cosa, e preferisse adottare l'approccio 'non facciamoci coinvolgere', ma purtroppo dopo aver visto nell'ultima settimana il film delle Charlie's Angels come poteva non cogliere al balzo l'opportunità di mettersi in azione come 'agente segreto'?

Così Jun si ritrovò escluso dal circolo 'Detective Baka' con suo piacere da una parte ma con disappunto dall'altra, del resto quella riunione era o non era opera sua?

Inutile dire che i vari tentativi di far ragionare i due uomini(?) fu impossibile ma almeno riuscì ad evitare il coinvolgimento di altre persone, di certo i Kanjani avrebbero partecipato volentieri come aiuti esterni, di questo non aveva dubbi.

Alla fine quei due decisero per la tattica migliore della serie 'osservazione-informazione-interrogazione' che prevedeva di osservare per un giorno i soggetti e di studiarne i movimenti in ogni particolare, poi cercare informazioni oscure con metodi altrettanto oscuri che Jun aveva deliberatamente deciso di non ascoltare per la sua sanità mentale e per finire un bel interrogatorio individuale, in un primo momento, e poi collettivo. La domanda allora sorse spontanea nella mente di Jun: cosa avrebbe potuto fare per fermarli? Beh avrebbe sicuramente trovato qualcosa, aveva ancora un giorno a disposizione prima che re-iniziassero a lavorare per il concerto.

Al domani c'era ancora tempo...Perchè c'era ancora tempo vero?

Da qualche parte a Tokyo


Appena rientrato in casa si sentì subito male, così male da voler andare il più lontano possibile.

Di solito, quando si pensa a casa ci viene automatico pensare a un luogo accogliente dove potersi rifugiare in momenti come quelli.

Ecco, ora Nino non sapeva proprio perchè al solo pensiero di varcare la soglia della camera da letto sentiva come se questo potesse segnare tutto il resto della sua vita.

Avete presente nei film Thriller quando sai benissimo che c'è un nemico dietro la porta ma il protagonista, scemo, apre come se nulla fosse la porta? Ecco!

Ninomiya Kazunari per la prima volta nella sua vita si sentiva come il scemo di quei film, e credetemi se vi dico che non è esattamente la sensazione migliore per affrontare tutta una serie di circostanze dovute a...beh a sviluppi non precedentemente presi in considerazione.

Sconsolato, aprì la porta pronto ad affrontare le conseguenze di quella notte.


Ore 15.27

Piano 4, appartamento numero 56.


Nino sarebbe dovuto arrivare a momenti.

Questo era l'unica cosa che stava tormentando il Leader degli Arashi dalle dieci del mattino.

Si era svegliato decisamente presto rispetto al solito e, se all'inizio non gli era chiaro il perchè, dopo pochi istanti gli venne subito in mente la notte precedente.

Si sentì subito combattuto tra il pensiero felice di quello che era successo con Nino e con le conseguenze che avrebbe portato una futura relazione con lui.

Il problema era proprio questo: chi gli diceva che Nino volesse stare con uno come lui? E poi il caro Kazunari aveva pur sempre una fidanzata..cosa di cui Ohno si era completamente dimenticato, senza il minimo sforzo, la sera precendente.

A niente era servita la passeggiata in centro Tokyo, munito naturalmente di cappello e occhiali, per schiarirsi le idee.

Aveva perfino pensato di andare a pescare ma poi pensò che probabilmente Nino l'avrebbe ammazzato se gli avesse fatto percorrere anche quel giorno tutti quei chilometri solo per parlarsi.

Quando si era fermato in un kombini per comprare del Ramen istantaneo subito dopo se ne pentì tanto che il suddetto ramen finì praticamente tutto nella spazzatura, e tanti cari saluti.

Stanco si sedette sul divano.

Sospirando pensò che ci certo quella non era esattamente la sua giornata migliore anche per quanto riguardasse le amicizie. Subito pensò alla telefonata fatta ad Aiba


-Moshi moshi-

Ehy Aiba sono io”

-Oh Riida-

Hi! Hai tempo per”

-EEEEEH scusa devo andare ho un problema per...beh un problema, ma passerò sicuramente da te questa sera-

Ma aspet”

-tututututututu-


Aveva subito riattaccato senza dargli nemmeno la possibilità di capire cosa ci fosse di così urgente. Sperava solo che non si fosse cacciato in qualche guaio.

Subito dopo aveva provato a chiamare Sho, sperando che non fosse occupato come sempre per via di News Zero..Inutile dire che anche in quel caso i risultati furono scadenti.


-Moshi moshi-

Sho”

-Oh! Ohno?-

Hi!”

-Aaah gomen gomen sono impegnato devo aiutare Aiba con i peluche. Ci vediamo-


Beh almeno aveva saputo che Aiba non era andato a combinare chissà che cosa ma aveva solo qualche problema con dei peluche...anche se la cosa era alquanto discutibile.

Alla fine gli era quasi passata la voglia di sentire Jun per paura di un ennesimo rifiuto di starlo a sentire quando invece fu proprio Jun stesso a chiamarlo, anticipando tutte le sue aspettative.


Moshi moshi”

-Ohno-Kun-

Jun-kun”

-A casa tua questa sera, non posso dirti altro. Fidati di me. A dopo-

Etooo..ma tut”

-tututututu-


Inutile dire che pure Jun gli aveva riattaccato il telefono in faccia. Ma almeno gli aveva detto che qualche ora più tardi si sarebbe fatto vivo. In qualche modo la cosa lo rasserenò.

Lo rasserenò fino a quando non sentì qualcuno bussare alla porta, subito l'ansia che era riuscito a mettere da parte per qualche minuto ritornò come una voragine pronta a inghiottirlo.

Fece un bel respiro e si avvicinò con calma alla grande porta.

C'erano mille motivi per cui desiderava abbassare la maniglia e immergersi negli occhi caldi della persona che aspettava, come c'erano altre tanti motivi per cui avrebbe preferito non aprire la porta di casa proprio in quel momento per trovarsi d'inanzi proprio l'unica persona che non voleva vedere.

Vide subito gli occhi gonfi di pianto, le labbra screpolate e gonfie nel tentativo di reprimere i singhiozzi che scuotevano tutto il fragile e minuto corpo.

La cosa che in quel momento spaventò Ohno fu la consapevolezza che lesse in quegli occhi, consapevolezza che non pensava fosse in grado di scorgere proprio in quel momento.

“Masami-san”

l'altra si limitò a guardarlo fisso negli occhi, lasciando perdere il vano tentativo di reprimere le lacrime.

Di per sé in una situazione del genere la cosa che risulterebbe più facile per tutti sarebbe quella di fuggire e di fingere che il problema non ci appartenga, del resto perchè anche lui non poteva farlo?

Pensato questo Ohno si fece da parte.

“Prego, entra”

Decisamente, in quel momento, il Leader degli Arashi non si sentiva pronto per affrontare determinate situazioni, ma si fece comunque forza, era deciso a prendersi le responsabilità delle proprie azioni e in particolare a prendersi Nino, se lui era d'accordo.

Con questi ultimi pensieri andò a preparare un po' di The per l'ospite, pronto ad affrontare un discorso che avrebbe richiesto tutta la sua massima attenzione.


Da qualche parte a Tokyo


Sospirò.

Non era possibile, evidentemente oggi ce l'avevano tutti con lui dato che continuavano a bombardarlo di chiamate.

Rassegnato prese il cellulare e rispose senza sembrare troppo seccato anche se ne aveva tutti i diritti dopo la mattinata passata con Sho e Aiba.

“Moshi moshi”

-J-jun-

“Mh? Nino? Tutto bene?”

-...-

“Ehi, Nino? Nino?”

-Masami..-






__Nel mio mondo immaginario__
Parto come sempre a chiedere scusa per il mio immenso ritardo ma tra scuola e corsi serali di Giapponese non ho un attimo di pace..Gomenasai.
Ho finito di scrivere questo capitolo pochi istanti fa e vi ringrazio per continuare a seguirmi. Sono veramente felice di vedere che i lettori continuano ad aumentare *me commossa ç__ç*
Un ringraziamento speciale va a:
Queeny: Jun con i bigodini è stato esilerante da scrivere anche per la sottoscritta, non ti dico che risate che mi facevo mentre mi immaginavo la scena XD Per Aiba io lo trovo tanto dolce...tanto dolce che riesce a coinvolgere sempre Sho nei suoi piano così alla fine chi resta solo è Jun X°D Ti ringrazio anche per aver messo la storia tra le seguite^^ E spero che questo capitolo ti piaccia e pure gli Ohmiya!
Sefora5: Fedelissima...a te chiedo scusa una volta di più proprio perchè non volevo metterci così tanto a postare...scusami veramente! Comunque per quanto riguarda la parte degli Ohmiya mi fa realmente piacere che tu abbia aprezzato in particolare l'ambientazione in quanto è stata la parte su cui mi sono concentrata di più..Per quanto riguarda la riunione tra quei tre non dico nulla ma aspetto un tuo commento. Grazie per continuare a seguirmi!

Un grazie anche a tutti quelli che continuano a seguire questa storia in silenzio, grazie veramente!
  
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