Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: __delirium    01/11/2011    6 recensioni
Era arrivata ormai vicino all’altare, guardò Louis, Harry, Niall, Zayn e infine posò lo sguardo su di me. Le sorrisi dolcemente, mentre il battito del mio cuore accelerava fuori controllo; lei fece un piccolo gesto col capo e poi continuò a camminare, salendo gli ultimi tre gradini. Il mio sorriso svanì lentamente, mentre la guardavo avvicinarsi a colui che in un paio d’ore sarebbe diventato suo marito.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sssssalve! Ecco la mia seconda OS sui One Direction. Come sempre Liam Payne non mi appartiene e la storia non  è stata scritta a scopo di lucro. Lavoravo su quest'idea da un pò, infatti l'ho scritta e cancellata un bel pò di volte, ma finalmente mi sono decisa a postarla. I pezzetti in inglese sono presi dal video di Rihanna- We found Love e il contenuto è ispirato da un sogno che ho avuto e che è stato poi rielaborato. Insomma, ecco questa one shot, eeee nulla, spero che vi piaccia C: (semilasciateunapiccolarecensioneapprezzereimoltolol) Mi scuso per eventuali errori e sviste. Enjoy. ♥
 

***


It's like your screaming, but no one can hear.

 

Era bellissima. Non c’erano altre parole per poterla descrivere; appena entrò in chiesa tutti, compreso me, si voltarono a guardarla e per un attimo trattenemmo il respiro. Il vestito bianco le calzava a pennello, con un modesto strascico a seguito, del pizzo che le ricopriva le braccia e i capelli corvini raccolti in un’acconciatura semplice. Sembrava un angelo.  Nessuno riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Kayley attraversava la navata affiancata dal padre, entrambi visibilmente emozionati. Lei era felice, chiunque l’avrebbe capito; aveva un grande sorriso dipinto sul suo volto, le mani tremanti che tenevano il  bouquet e gli occhi color smeraldo lucidi e brillanti. L’amavo più di me stesso. Era arrivata ormai vicino all’altare, guardò Louis, Harry, Niall, Zayn e infine posò lo sguardo su di me. Le sorrisi dolcemente, mentre il battito del mio cuore accelerava fuori controllo; lei fece un piccolo gesto col capo e poi continuò a camminare, salendo gli ultimi tre gradini. Il mio sorriso svanì lentamente, mentre la guardavo avvicinarsi a colui che in un paio d’ore sarebbe diventato suo marito.
                                                                                    

 

                                                                                       You almost feel ashamed that someone could be that important, that without them you feel like nothing.

 

Se dicessi che Nathan non la merita, mentirei. In fondo è un bravo ragazzo, l’opposto di me, ma comunque un bravo ragazzo. Capelli neri, occhi azzurri e sicuro di se. Si era appena laureato in giurisprudenza e ora praticava per diventare avvocato, aveva il suo modesto appartamento nel centro di Londra, nel quale Kayley si era trasferita da poco e non aveva cattive abitudini. Il ragazzo perfetto no? Eppure, la prima volta che lei ce lo presentò, lo odiai. Forse perché si era rubato la mia ormai ex ragazza, o forse proprio perché sembrava un essere senza alcun difetto. Tornammo con due giorni di anticipo dall’ennesimo tour, e quando loro due entrarono mano nella mano nell’appartamento che condividevamo,  sentì il mondo crollarmi addosso. Però,  non avevo alcun diritto di intromettermi fra di loro,  io e Kayley ci eravamo lasciati da più di 7 mesi ormai  e non ci parlavamo nemmeno più di tanto, giusto le solite frasi che si dicono per rendere la convivenza più civile, ma io non riuscivo a darmi pace. Per i primi mesi cercai di evitarli e, quando non potevo,  stuzzicavo Nathan a più non posso, ricevendo in cambio risposte pacate e senza il minimo accenno di tensione. Inutile dire che io e Kayley ci allontanammo ancora di più.
Quando capii che lui la guardava nel modo in cui la guardavo io, mi arresi sul serio.
«Lo voglio.»pronunciò Kayley senza pensarci due volte. Nathan le regalò il suo sorriso migliore, ammirandola in tutta la sua bellezza. « E per il potere a me conferito,vi dichiaro marito e moglie. Ora puoi baciare la sposa» disse infine il prete.  Gli invitati si alzarono applaudendo, mentre Nathan baciò delicatamente la mia Kayley, che con le lacrime agli occhi ricambiò il bacio. Sforzai un sorriso, cercando di non pensare alle fitte che mi massacravano il cuore. Lei era felice.

 

No one will understand how much it hurts, you feel hopeless, like nothing can save you.

 

«Viva gli sposi! » l’ennesimo brindisi riecheggiò nella sala mentre i due protagonisti ringraziavano le decine di parenti e amici presenti al matrimonio. Bevvi un altro sorso di champagne, osservando la scena in silenzio. «Hey» la voce di Niall mi riportò alla realtà.« Tutto bene, Liam?» chiese poi Zayn, affiancandomi.  Annuii velocemente, soffocando una risata nel guardare Harry e un quasi ubriaco Louis ballare al centro della stanza. «Sì, sto bene. Sto solo aspettando il momento giusto per farle le mie congratulazioni. » risposi, infine prendendo un altro bicchiere dal buffet ed evitando i loro sguardi. Niall sospirò, poggiandomi una mano sulla spalla. Sbuffai, scuotendo il capo e li guardai. Se ne stavano entrambi lì, a fissarmi; sapendo a cosa pensavano dissi prontamente: «Non ci sono riuscito, okay? Non ho avuto le palle di alzarmi e fermare il matrimonio. Non potevo essere così egoista. L’avete vista? Eh? Non ho visto un sorriso come quello sul suo volto da tanto, forse troppo tempo. Perché dovrei ostacolarla se è quello che vuole?» cercai di controllarmi e non gridare, per buttare fuori tutta quella rabbia repressa. «Liam, lui non è in grado di amarla come la ami tu. Voi due siete destinati a stare assieme. Cristo santo, ti sei dimenticato di tutte le promesse che vi siete fatti? E tutti i momenti che avete condiviso? » rispose Zayn costringendomi a guardalo.«Finitela. Questa storia non vi  riguarda neanche. Dovevo pensarci io prima di perderla, ma non l’ho fatto e ora ne pago le conseguenze. Sto male, lo ammetto, mi sento morire dentro, ma non l’allontanerò dall’unica persona che riesce a farla stare bene.» sbottai infine, sotto gli occhi stupidi di loro due e forse anche qualche invitato. « Scusa.» mormorò intimorito Niall. Gli diedi una pacca amichevole sulla spalla.« No, scusate voi.» sospirai, guardandomi intorno, fino a puntare gli occhi su di lei, che era intenta a parlare con un bambino teneramente. «E’ meglio che vada. » posai il mio bicchiere e iniziai ad avviarmi verso di lei. Schioccò un bacio sulla guancia del ragazzino e lui sorrise imbarazzato con tutte le guance rosse. «Posso rubarle la signorina per qualche istante?» dissi ridacchiando. Il bambino mi guardò, poi guardò Kayley che gli fece gli occhioni dolci e infine annuì «Basta che me la riporti, poi!» e con ciò corse verso il buffet. Kay rise gioiosamente e poi si sitemò il vestito. «Hey…pensavo non venissi.» disse diretta. Non le piaceva girare intorno alle cose, non l’aveva mai fatto e di certo non cambiava il suo modo di essere al suo matrimonio. « Non potevo mancare. » risposi.«E’ il giorno pi importante della tua vita, no? » Mi morsi nervosamente il labbro, cercando di far uscire quelle cinque stupide parole. Lei mi guardò, puntando i suoi fantastici occhi verso i miei. Giuro che per un momento mi tremarono le gambe.  Arrivò Nathan, che da dietro le passò un braccio attorno alla vita, portandola a se. Strinsi i denti, sorridendo falsamente. «Liam! Amico mio! Ti stai divertendo? » chiese Nathan appoggiando il mento sulla spalla di Kayley, che intanto continuava a scrutarmi. Annuii, cercando di cacciare dalla mia mente tutte le immagini di me e lei assieme. Io dovevo stringerla, io dovevo baciarla, io dovevo proteggerla…io dovevo sposarla. «Volevo solo dirvi che sono felice per voi due, congratulazioni.» quelle fottutissme parole finalmente uscirono dalla mia bocca, e anche in modo convincente. Kayley sorrise timidamente, abbassando gli occhi mentre lui mi sorrise ancora di più, baciando Kay sulla tempia. Strinsi i pugni e poi con un gesto della mano mi scusai, voltandomi verso l’uscita. Affrettai il passo chiudendo la porta de ristorante dietro di me e mi sedetti su un muretto. Cacciai indietro le lacrime, non dovevo piangere. Non ne avevo alcun motivo.
Lei era felice.

 
 

                                                And when it's over and it's gone, you almost wishyou could have all that bad stuff back, so you could have the good.

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: __delirium