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Autore: _RoxanneDora    01/11/2011    1 recensioni
Una specie di crossover tra le storie di alcuni fake di una family riunita su facebook e alcuni dei miei personaggi preferiti di Shadowhunter//
Arriane guardò Jace negli occhi facendo cadere il suo sguardo sulle labbra di lui, la mano del biondo fece pressione dietro la nuca di lei e le sue labbra tornarono a impossessarsi di quelle di lei. Chi l'avrebbe mai detto che nel giro di due settimane Arriane finì per usare quel letto non solo per dormire?
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Note dell’autrice: La storia nasce dalla mia mente malata e molesta, non è assolutamente a scopo di lucro. Non premetto nulla da ora vi lascerò nel mistero di tutto muahahahahah!! Buona lettura.
 
  
                Capitolo 6° - Tu sei mia, sono io che ti ho creata
 
Le tre ragazze passavano da un negozio all’altro per prendere ciò che serviva per una serata occasionale e mentre camminavano a un certo punto tra le risate di Axl e Vane, Arriane ci uscì con:- Oggi al lago Jace, mi ha salvata da un dimenticato che non avevo visto-.
Vanessa si girò a guardarla con un sorriso a 32 denti:- Uh, questa mi mancava, da quando ti distrai in battaglia? Cos’avevi per la testa?- Rise.
Axl spuntò dicendo:- E cosa ci faceva in asciugamano davanti alla tua porta oggi?-.
Vane la guardò:- Questa me la sono persa! Cosa combinavate?- Tutte e due guardarono Arriane in attesa di una risposta che era diventata rossa ricordando il corpo bagnato del ragazzo.
- Ehm.. era venuto a chiedermi del bagnoschiuma visto che l’aveva finito e Axl non eri di sotto a giocare con Magnus?-
Axl le rispose:- Se se e con tutte le camere che c’erano proprio nella tua? E comunque ero salita a prendere un libro per Magnus e t’oh guarda chi ho beccato!- Rise insieme a Vane.
- La mia Arri che fa colpo, che bella cosa- Fece finta di asciugarsi una lacrima mentre Arriane sbuffava:- Forse è venuto nella mia camera perché è quella più vicina alla sua?- .
Axl e Vane ci pensarono un attimo:- Forse sì, forse no.. chi lo sa?- risposero insieme con una specie di modo di dire che avevano tra loro tre.
- E cambiando argomento, Ho capito solo oggi che io Magnus l’ho conosciuto quando sono andata a Londra, solo che aveva un taglio un pelo diverso e si era presentato a me come William quindi subito non l’ho riconosciuto, ma oggi ripensandoci ho capito chi era- Spiegò togliendole il dubbio sul ‘cosa doveva dirle Magnus?’, per un attimo le ragazze si dimenticarono di Jace.
- Lo stesso che ti aveva aiutato con la questione: ‘mutaforma’, giusto?- Chiese Vane ricordando la sua lettera.
- Si esatto proprio lui- Sorrise – Cosa ci manca da comprare?-
- Niente direi, sarà meglio tornare anche perché so che sarà lunga convincerti a mettere quel vestito blu che ti sta d’incanto- Disse Vane sorridendo.
- Ma io pensavo di venire in jeans e felpa- rispose perplessa la ragazza.
- Lo so e proprio per questo e per Jace ti costringo a metterlo, cara- rispose l’amica notando la bruna che sbuffava mentre si dirigevano all’istituto.


Lasciato la parte della cucina a due cuoche che si erano offerte di preparare qualcosa di veloce le ragazze si cambiarono tutte nella stessa stanza e anche Izzy aveva voluto seguirle, Arriane si era lasciata convincere a mettere un vestito blu quasi aderente che le lasciava metà schiena scoperta ma doveva ammetterlo le risaltava le curve, legò alcuni capelli lasciando dietro lunghi e davanti giusto una piccola ciocca che le incorniciava il viso e ballerine semplici sui tacchi non riusciva a starci. Vanessa aveva un vestito azzurrino che le risaltava gli occhi azzurro ghiaccio, il vestito le faceva tipo corpetto in alto e si apriva con una gonna larga dai fianchi in giù, aveva lasciato i capelli biondi e mossi sciolti con delle scarpe azzurre col tacco. Axl aveva i capelli legati in una coda semplice e il vestito nero simile a quello di Vanessa ma la gonna più corta ed era ornato di qualche pizzo sul corpetto e sulla gonna il tutto chiuso con calze a rete un paio di anfibi che aveva fregato ad Arriane per impedirle di metterseli. Isabelle, la madre di Arriane, aveva i capelli sciolti e un vestito rosso corto, semplice e le scarpe nere con i tacchi, se c’era una cosa per cui Arriane invidiava sua madre era per il fatto che lei riuscisse a portare i tacchi così facilmente. Izzy infine aveva un vestito semplice nero lungo fino a metà coscia che si allargava con una piccola gonna dai fianchi in giù e stivali col tacco e i capelli sciolti.
Mentre si vestivano si raccontavano varie cose e differenze tra New York e Avalon e su come si stavano trovando gli ospiti, dopo aver finito scesero giù sentendo la musica e trovando la sala già addobbata e piena d’invitati.
Vane sorrise radiosa:-  E meno male che non avevamo tempo Isa- La prese in giro la ragazza.
- Zitta Herondale- Rispose Isabelle ridendo mentre andava incontro a Sidney in giacca e camicia.
Arriane si guardò intorno notando Alec e Magnus che parlottavano in privato in un angolo e vide in poco tempo Jace, con dei jeans aderenti, scuri e una felpa sopra una camicia, sembrava elegante così vestito -‘ma anche con un sacco della spazzatura lo sarebbe sembrato’- pensò Arriane che si accorse di essere rimasta sola solo quando vide Jace venire verso di lei con un sorrisetto:- Posso dire che stai benissimo vestita così?- Tutta quella parte di rabbia, quasi, con cui le aveva detto di stare attenta prima al lago come se la stesse sgridando era sparita.
Arriane ricambiò il suo sorriso:- Grazie anche se non amo propriamente vestirmi così-.
Jace le porse la mano:- Ti va di.. ballare?- Arriane non ci pensò due volte prese la sua mano sussurrando un:- Sì- e lasciandosi guidare fino al centro della sala.


Si lasciarono andare sotto le note della musica tutti e due, Jace con una mano dietro la schiena di lei era vicino alla spaccatura del vestito che Arriane aveva dietro la schiena e con l’altra mano teneva la sua mentre quella libera di Arriane era appoggiata sulla sua spalla. Si guardò intorno un attimo, tra altri ballerini c’erano sua madre e suo padre abbracciati che ballavano scambiandosi qualche bacio ogni tanto e da un’altra parte c’erano Magnus e Alec, il primo con espressione tutta felice e l’altro con la faccia di chi avrebbe evitato volentieri la cosa mentre Izzy da un’altra parte ancora aveva trovato un ragazzo dell’isola con cui passare la serata e lo stesso anche per Axl e Vane.
Il suo sguardo tornò su quello di Jace che si sciolse davanti ai suoi occhi rimanendo di nuovo in quello stato d’incanto in cui esistevano solo loro due, non vedeva e non sentiva nessun’altro a parte lui e la sua mano sulla schiena che era salita sulla pelle nuda causandole qualche brivido. Vide il suo viso avvicinarsi al suo e sussurrarle all’orecchio:- Usciamo, ti va?- La ragazza riuscì ad annuire e a farsi portare fuori verso il giardino.
L’aria calda della sera li investì portando l’odore salmastro del mare, si sedettero su una panchina di pietra, lui non aveva ancora mollato la mano di lei.
- Allora come ti stai trovando qui?- Chiese Arriane facendo un sorriso dolce.
- Per ora molto bene, domani ci piacerebbe andare in spiaggia, sai a New York è difficile trovare il mare- Fece le spallucce.
Rimasero qualche minuto in silenzio a guardarsi finchè Jace mettendo delicatamente una mano dietro la nuca di lei l’avvicinò a sé baciandole il viso vicino alle labbra, la guardò un attimo per vedere la sua reazione trovando la ragazza con lo sguardo chiaramente sorpresa da quel gesto. Si avvicinò di nuovo più deciso verso le labbra, Arriane riuscì solo a chiudere gli occhi e  a schiudere le labbra aspettando il contatto ma vennero interrotti da Vanessa che arrivò di corsa da loro:- Ehi voi due! Entrate un attimo che Sidney vorrebbe fare un brindisi per il ritorno di Arriane e per voi ospiti- Tornò dentro mentre i due ragazzi tornavano con i piedi per terra e Arriane malediceva Vanessa.

Tornati dentro presero ognuno un bicchiere di vino e Arriane andò vicino a sua madre mentre Jace si era tenuto dall’altra parte della folla quasi isolato. La ragazza diede poco ascolto al discorso di Sidney era distratta dai suoi pensieri su quel bacio che Jace le stava per dare, il cuore le batteva ancora forte e sentiva ancora i brividi della mano di lui sulla sua schiena. Si risvegliò quando sentì applaudire fù la prima a bere un po’ di vino, sia per il brindisi sia per calmare i suoi pensieri e a voglia che li calmò: le ultime cose che vide furono la stanza che girava, sentì il pavimento freddo attaccato al corpo e poi soltanto nero, era appena svenuta.
Nella sua mente si vide chiaramente in mezzo al nulla assoluto finche non comparì un uomo con i capelli bianchi vestito bene, la prima cosa che pensò la ragazza era che l’uomo doveva essere stato molto affascinante da giovane benchè si potesse dire che per l'età che dimostrava lo era ancora.
L’uomo si avvicinò a lei con passò deciso e con un sorriso sulle labbra:- Finalmente ti ho trovata- esclamò guardandola come uno studioso.
- Come scusa?- Chiese Arriane cercando di allontanarsi ma con scarso successo, era come se fosse legata dallo sguardo dell’uomo.
- Tu sei mia, sono io che ti ho creata- Disse avvicinandosi di molto a lei – E ora devi ritornare mia-
- Oh non ci pensare neanche! 1° chi sei?! 2° Che vuoi da me?!- Esclamò Arriane spaventata.
- Chiedi ai tuoi genitori di Valentine e rivoglio indietro il mio esperimento con le buone o le cattive- rispose alle sue domande – Guardami negli occhi- Disse con voce decisa facendolo suonare un ordine a cui non si poteva discutere, Arriane lo guardò di malavoglia sentendo i brividi di paura percorrerle il corpo. Valentine sembrò notarli perché sorrise compiaciuto.
- Sentì un formicolio partire dallo stomaco? Bene quello stesso formicolio si trasformerà in dolore, sarà un modo per ricordarti di me- Le disse tranquillo l’uomo.
- Ma che cosa…?- Si interruppe sentendo effettivamente un formicolio che in poco si propagò in tutto il corpo iniziando a bruciare.

Fuori dalla sua mente quando era svenuta si erano subito tutti raccolti attorno a lei con Axl, Vane, Magnus e Jace in prima fila e Isabelle vicino al marito che scuoteva la figlia chiamandola:- Arriane! Arriane, tesoro svegliati- Continuò così per poco perché quel che per Arriane erano sembrate ora nella sua mente fuori erano minuti, il corpo della ragazza venne scosso dai brividi e poi dalle sue grida di dolore:- SMETTILA! FALLO SMETTIRE! ESCI DALLA MIA TESTA!- Gridava come in preda al delirio scuotendosi tra le braccia del padre che cercava di calmarla finchè non le diede uno scossone costringendola ad aprire gli occhi.
- Arriane che succede? Chi c’è?- La figlia vide chiaramente il padre ma sentiva ancora lo sguardo dell’uomo e si vedeva ancora nella mente il suo sorriso compiaciuto, non riusciva a parlare normale sentiva troppo dolore: - FA MALE! FALLO SMETTERE! PAPA’ TI PREGO!- Si aggrappò alla camicia di lui quasi rischiando di strappargliela da quanto la tirava.
Isabelle si girò verso Magnus:- Falla svenire, ti prego è l’unico modo per fermarla un attimo- Lo stregone si avvicinò veloce appoggiando due dita sulla fronte di lei riuscendo a calmare le sue urla di botto facendola accasciare svenuta tra le braccia del padre.
Tutti che erano rimasti col fiato sospeso tirarono un sospiro anche se la preoccupazione si sentiva chiaramente per la sala, Sidney prese tra le bracca la figlia alzandosi:- Penso che la festa sia finita, grazie per la compagnia-  Cercò di essere gentile anche se si vedeva che aveva fretta di salire per poter vedere meglio cosa aveva scatenato tutto questo in Arriane. la portò di corsa di sopra seguito da Isabelle, Axl e Vane e dietro di loro c’erano Jace e Izzy seguiti da Magnus e Alec, rimasero tutti fuori dalla stanza della ragazza in attesa con Vanessa attaccata alla porta che cercava di sentire qualcosa.

All’interno della stanza Arriane si era svegliata dopo un bel po’ ancora intontita da quello che era successo:- Mamma?- Chiamò mentre metteva a fuoco la stanza –Siamo qui tesoro- La madre seduta sul letto le prese la mano, sul viso si leggeva chiaramente la preoccupazione e Sidney continuava a camminare avanti e indietro per la stanza anche lui preoccupato.
- Come stai?- Le chiese il padre.
- Meglio ho soltanto un po’ freddo- Si strinse nella coperta.
- Puoi dirci cosa è successo? Se riesci..- Chiese la madre incerta.
Arriane prese fiato e li raccontò ciò che aveva visto nella sua mente:- questo uomo ha detto che sono sua- fece una smorfia disgustata- e che si chiamava Valentine- La donna sbiancò e per poco non cadde dal letto.
- Non può…- Isabelle guardò preoccupatissima Sidney il quale sembrava ancora più preoccupato, che uscì subito dalla stanza:-  Dobbiamo capire dov’è e da dove è passato subito!-.
- Mamma, che sta succedendo?- Chiese vedendo la reazione dei genitori davanti a quel nome.
- Tesoro non possiamo spiegartelo ora, ma lo faremo lo promettiamo. Ora dormi e riprenditi- La madre si allungò per darle un bacio sulla fronte prima di uscire.
Arriane non riuscì a dormire subito si vedeva di nuovo Valentine nella sua testa, finchè i suoi pensieri non caddero di nuovo su Jace e qui riuscì ad addormentarsi anche se fece sogni agitati.
  
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