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Autore: SmileHoran    01/11/2011    3 recensioni
La mia prima FF sugli One Direction, siate clementi e.e
Non ho molto da dire sulla trama, senonché.. un'Alexis che va a Londra per incontrare suo fratello e da lì incomincerà tutto.
Ok. Uno schifo di presentazione ma la storia è meglio, almeno spero. èé
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tadàà (?)
Ecco a voi la mia prima cacchina sugli One Direction. Li amo, quei ragazzi *-*
Godetevi questo prologo, farà schifo, ma dipende da voi.
Ah, io sono Monika, ma non interessa a nessuno (?)
Beene, alla fine di ogni capitolo non mi dispiacerebbe qualche recensione :D
Buona lettura :*





                                                                                                           You make me smile.
 



      Prologo.

 





Quella mattina di metà settembre non fu la solita routine quotidiana per Alexis, lo sapeva benissimo: in meno di 5 ore sarebbe stata a Londra, da suo fratello che, da quando era diventato famoso, aveva perso i contatti con la famiglia per un anno intero. Louis, suo fratello, faceva parte degli One Direction che, dopo aver partecipato ad X-Factor riscosse un immediato successo.
Sarebbe durato a lungo? Si chiedeva spesso Alexis, non che dubitasse della bravura del fratello, per carità.. è solo che Louis sapeva benissimo cantare quanto riusciva altrettanto a soffrire come un cane per molto tempo per esempio quando Jakie, la sua ragazza, lo aveva mollato. In quel periodo della sua vita riusciva soltanto a versare lacrime su lacrime, ma ormai era tutto passato. Suo fratello ora era circondato da migliaia e migliaia di fan con gli ormoni a mille.




Alexis scese cautamente i gradini e si ritrovò in cucina a inalare il delizioso profumo della sua colazione.



<< Alla buonora, Alex! >> Trillò la madre accarezzandole la testa.
<< Buongiorno anche a te, mamma. Hmm.. Pancakes! Ti adoro sempre di più, lo sai? >> Ironizzò lei schioccandole un tenero bacio sulla guancia.
<< Farai meglio a sbrigarti Alexis, se non vorrai perdere l'aereo >> Accennò il padre senza staccare gli occhi dal giornale.
<< In realtà lo perderei volentieri, l'aereo! >> Puntualizzò lei.
<< Ancora con questa storia? >> Disse il padre alterandosi incarcando un sopracciglio.
<< Si!! >> Rispose inacidita la ragazza.
<< Eddai, sai che io e tuo padre staremo in Spagna per lavoro, e non possiamo mica lasciarti da sola! >> Intervenì la madre con fare più delicato del padre, che al contrario di lei era bell'estanco di tutte le lamentele della figlia.
<< Ma..Ma..HO 18 ANNI! >> Echeggiò Alexis finendo di bere la cioccolata.
<< Niente ma, Alexis. Tu starai da Louis, punto e basta. >>
<< Non è giusto! >> Borbottò infastidita dirigendosi innervosita verso la sua camera.




Si infilò sotto la doccia lasciando annegare tutti i suoi pensieri nell'acqua che scorreva sulla sua pella candida.
Uscita si infilò dei jeans stretti con qualche strappo qua e là, la sua felpa preferita, e afferrò i suoi due roller per il manico scendendo nell'atrio.



<< Io sarei pronta.. >> Disse Alexis accennando un sorriso malinconico.
<< Il taxi sarà qui a momenti >> Rispose il padre con tono indifferente.
<< Papà.. >> Mugugnò lei tra una lacrima e l'altra che le rigavano il viso. << M-Mi dispiace.. >> Continuò.
<< Non fa niente..Mi mancherai piccola. >> Disse finalmente lui alzandosi dalla poltrona e abbracciandola, facendosi così macchiare dal mascara, ma non ci fece caso.
<< Bene, io andrei.. >> Ultimò lei dopo aver salutato come si deve anche la madre.




Aprendo la porta una leggera folata di vento accarezzò il viso di Alexis, facendola rabbrividire e invogliandola a infilarsi il suo cappotto e una sciarpa, tenendo conto del tempo di Londra, che in confronto a quello di Los Angeles, era pessimo. 'Piogge frequenti', le aveva raccontato Louis in una delle loro brevi telefonate.



Un ultimo cenno della mano rivolto ai genitori, poi si infilò nel taxi, destinazione? Aereoporto, poi Londra e infine la casa degli One Direction dove ovviamente c'era suo fratello Louis. Louis Tomlinson, la sua piccola grande carota.






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Ooook.. piaciuto? So che è corto, ma è solo l'inizio :3 Però vi prego cagatemi çç
Sembro una foreveralone e infatti, lo sono (?) D:
Ahah no comunque, questo era il prologo, spero sia stato di vostro gradimento :)


-Monika.

  
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