Fan Fiction partecipante al Contest "Halloween Auror" indetto dalla pagina Facebook "Cercando chi dà la roba alla Rowling"
Halloween
<<
Hermione?>>
<<
Stai attento. Per di
qui.>>
<<…
non sto vedendo niente.>>
<<
Si chiama sorpresa, Harry. Fai
attenzione. Scalini.>>
Un
tonfo, seguito dall’eco sordo di un corpo a contatto con il
pavimento. La voce
di Harry esclamò un epiteto impronunciabile, gli occhi verdi
inghiottiti nel
buio.
<<
Scalini.>>
ripeté Hermione, con
un sorrisetto. Ed agguantò la sua mano
nell’oscurità, aiutandolo a rialzarsi.
Risalirono goffamente la scala, i passi attutiti dalla
polvere che intaccava il pavimento.
Harry
la agguantò alle spalle, trattenendola per la vita. La
obbligò a compiere una
giravolta, cozzando la schiena contro la parete. Un istante dopo le
loro labbra
si incontrarono con impeto. I loro respiri emersero dalle tenebre.
<<
Harry… aspetta… un
momento…>> Hermione cercò di
divincolarsi dalla sua
presa, sorridendo maliziosamente. Gli strinse i polsi e lo
obbligò a sciogliere
la stretta sui suoi fianchi. << Ho detto che è
una sorpresa. Di solito la gente
impazzisce per le sorprese.>>
<<
Che genere di sorpresa?>>
<<
Seguimi. E non ti azzardare a baciarmi.>>
<<
Come se ti dispiacesse.>>
Nel
buio, Harry ricevette una poderosa gomitata nello stomaco.
Indietreggiò di
qualche passo, ridacchiando, e per poco non inciampò di
nuovo. Insieme, mano
nella mano, percorsero il corridoio buio e giunsero in
prossimità di una porta
di legno laccato, così bianca da stagliarsi
nell’oscurità.
<<
Ora che succede?>> fece Harry, malizioso.
<<
Stai zitto. E apri la
porta.>>
Hermione rise. << Coraggio.>>
Harry,
titubante, annuì. Si fece avanti e serrò le dita
attorno alla maniglia d’ottone.
Udì il sinistro cigolio dell’imposta che ruotava
sui cardini. Lentamente, la
porta si aprì.
<<
Zitto.>> sussurrò nervosamente Hermione alle
sue spalle.
<<
Perché mai dovrei tacere? Mi hai portato in una casa buia la
notte di Halloween.
E, a dirti il vero, non so nemmeno dove ci troviamo.>>
<<
Fai silenzio.>> lo esortò Hermione.
<< Ti prego.>>
<< Non ti bastava la Torre di Astronomia per stare un po’ soli?>> la incalzò Harry, con un sorrisetto divertito. E, d’istinto, se ne infischiò completamente di cosa contenesse la stanza buia, le cinse i fianchi e la obbligò a indietreggiare, scatenando la sua ira più profonda. Hermione gli premette le mani sul petto, cacciando uno strillo agitato.
In
quel preciso istante le luci della stanza illuminarono a giorno
l’ambiente,
seguite dallo stridore di decine di trombette
urlanti dei Tiri Vispi Weasley. Nastri filanti e ghirlande
arancioni e nere
saettarono ovunque. E gli sguardi attoniti di Ron, Ginny, Neville,
Seamus e
Luna si rispecchiarono in quelli di Harry e Hermione. Alle spalle dei
ragazzi,
una tavola imbandita e una vecchia radio babbana. Zucche e fantasmi di
cartapesta pendevano dagli architravi di legno sopra le loro teste. Il
silenzio, per qualche istante, regnò sovrano.
Se
qualcuno aveva dei dubbi sulla storia clandestina che legava Harry
Potter ed
Hermione Granger, quella notte furono senz’altro dissipati.
*