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Autore: xXxLilith666xXx    03/07/2006    0 recensioni
Una storia semplice e delicata...anche se non mancheranno i momenti angst!(è per non dire che è un angst unico!ndTutti)
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Life & Live

Life & Live

 

Hold on… you’re gonna be okay…

somebody…help us…

 

Syunikiss – Malice Mizer

 

 

Deuxième Chapitre

 

Appena entrarono nell’edificio una vampata di aria condizionata li investì facendoli quasi rabbrividire.

“Altro che casa di cura…me li ammazzano i pazienti…tutti morti congelati…”

E mentre Alexienne si immaginava il giornale del giorno dopo che riportava in prima pagina ‘PAZIENTI MORTI CONGELATI,PARLA UN SUPERSTITE’ con una sua foto sotto, vennero raggiunti dal medico.

 

-I signori Garnet, presumo…-

-Siamo la sorella e il…tutore.- Chantrelle fece un passo avanti stringendosi all’altro.

-Bene, mi segua prego, le faccio compilare il modulo per la dimissione… intanto il suo amico può andare a recuperare il signor Garnet e la signorina può aspettare in quella sala.- rispose indicando la sala d’aspetto dov’erano prima con una penna.

Il titolone della prima pagina del quotidiano immaginario di Alexienne si tramutò immediatamente in ‘MEDICO UCCISO PER AVERE DEIFINITO UN RAGAZZO DAI VESTITI AMBIGUI –SIGNORINA-‘.

Keiji desiderò ardentemente possedere una mazza per poter sfracellare il cranio al medico, ma si trattenne, esalando solo un borbottio indistinto che Chantrelle dedusse fosse un invito rivolta al dottore a infilarsi la penna là dove la schiena perde il suo casto nome.

La ragazza seguì il dottore nel corridoio, mentre un’infermiera si affianco all’atro ragazzo invitandolo a seguirla.

 

L’infermiera procedeva di buon passo e Alexienne dovette fare uno sforzo per adattarsi alla sua velocità ed evitare di cominciare a trotterellarle dietro come un cagnolino,

-Siamo quasi arrivati!-

L’avvertì la ragazza svoltando decisa in un’altra corsia.

Finalmente dopo quelle cha al ragazzo sembrarono ore, l’infermiera accennò a rallentare, fino a fermarsi davanti ad una porta bianca uguale a tutte le altre nel corridoio.

Solo un anonimo cartellino in plastica annunciava che era la stanza 304 e che vi alloggiava Miyabi Garnet.

-Prego!E se ha bisogno di qualunque cosa all’interno c’è un tasto di chiamata, lo prema pure e l’inserviente più vicina verrà a dare un’occhiata!-

La ragazza gli fece un sorriso e si voltò per andarsene.

 

“Bene.Ora siamo rimasti solo io e la porta…”

Stava per entrare quando fu raggiunto da un dubbio.

Doveva bussare?O era meglio che entrasse subito??

Se bussava rischiava di disturbarlo se stava dormendo o peggio ancora…

Ma se non bussava rischiava di spaventarlo…

Prima che la sua mente potesse avere il tempo di decidersi, la sua mano aveva già abbassato la maniglia e spinto la porta.

 

La camera era inondata dalla luce proveniente dal sole estivo.

L’unico arredamento della stanza era costituito da un letto dalla rete metallica e dalle lenzuola candide.

Bianchi erano anche i muri e così le rifiniture della finestra e…le sbarre che vi erano applicate.

 

Un primo momento pensò che l’infermiera avesse sbagliato stanza.

La ragazza seduta sul pavimento, che indossava un maglioncino a collo alto e un paio di jeans perfettamente in tono con il resto del locale, aveva le gambe incrociate ed osservava il bassotto che aveva in grembo tentare di giocare con i lunghi capelli tizianeschi che formavano intricati arabeschi sulla pavimentazione.

Ma quando questa alzò lo sguardo per puntare gli occhi verdi in quelli castani di Alexienne, il ragazzo socchiuse le labbra per lo stupore.

Era un ragazzo.

Nonostante i lineamenti fini, i capelli oltremodo lunghi, la corporatura esile…era un ragazzo!!!

 

-Ehm…ciao!-

Tentò di apparire rassicurante.

Fallì.

Miyabi non accennò a rispondere né a reagire in un qualunque modo.

-Mi chiamo Alexienne Amber e per un po’ verrai a vivere con me.-

Le sue speranza di istaurare un dialogo vennero di nuovo deluse.

Si avvicinò ulteriormente fino ad accovacciarsi di fronte all’altro ragazzo.

-E’ molto carino…- disse indicando il cagnolino che le frattempo aveva preso a fissarlo incuriosito -…posso sapere come si chiama?-

Il nome –Yumie- fu sussurrato a voce così bassa che Alexienne si chiese se se lo fosse solo immaginato.

Il ragazzo non fu in grado di scoprire altro, perché un’infermiera venne ad avvertirlo che la macchina era fuori che li aspettava.

Il viaggio di ritorno si svolse nel più completo silenzio, ognuno sembrava, infatti, immerso nei propri pensieri.

 

 

^^Ecco le note di questo capitolo!^^

Per cominciare, il cognome di Chantrelle e Miyabi, Garnet, significa ‘rubino’ in inglese ed è il titolo di una canzone dei Malice Mizer.

La stanza di Miyabi è la 304 poiché questo è il numero compreso nel titolo di una canzone dei Dir en grey. 

Infine, lo stesso nome ‘Miyabi’, che significa ‘eleganza’ in giapponese, è ripreso dal nome dell’ex chitarrista del gruppo indie dei Dué-le-quartz, ora conosciuto come Miyavi.

 

 

 

  
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