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Autore: heartgranade    02/11/2011    1 recensioni
Era la notte di Halloween- era la notte del compleanno di Frank, e non avevano la più pallida idea di cosa fare. Un film era troppo classico e banale -e sinceramente ne avevano visti anche troppi, di film-, un party? "no grazie", aveva risposto Toro. Così erano rimasti soli a vagare per le deserte strade di Newark.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, non scrivo a scopo di lucro, non mi appartengono (o forse sì?) etc etc. Enjoyy! :D epoiditemichenepensate.



La Nuit Blanche













Era la notte di Halloween- era la notte del compleanno di Frank, e non avevano la più pallida idea di cosa fare. Un film era troppo classico e banale -e sinceramente ne avevano visti anche troppi, di film-, un party? "no grazie", aveva risposto Toro. Così erano rimasti soli a vagare per le deserte strade di Newark. Erano alla ricerca di un'anima viva, di qualcuno che stesse andando da qualche parte per seguirlo, e- "Ho sentito che ci sarà Shannon al Nuit Blanche stasera, e devo, no dico DEVO essere assolutamente in prima fila!" i cinque ragazzi- Bob, Ray, Frank, Gerard & Mikey- guardarono i due signori allontanarsi, benedicendo mentalmente quello con la giacca blu. Ora sì che sapevano cosa fare.

Il Nuit Blanche (*) era il locale più famoso in città- se eri vecchio ed uhm, arrapato, era il tuo piccolo paradiso personale.
Si diressero verso il locale, gioiosi del fatto che avrebbero visto delle donne spogliarsi, wooo!

In poco tempo si trovarono lì, davanti a quel portone gigantesco fatto di legno, con tutte quelle insegne luminose che spesso accecavano la gente.
Bob aprì la porta, sentendosi poco inferiore a Dio. Le persone nel locale erano tante, forse anche troppe, e faticavano già a respirare. Con moooolta difficoltà,
si avvicinarono al bar, ordinando un drink ciascuno. E, mentre sorseggiando scherzavano, si spensero tutte le luci. Tutte meno una, puntata forte e dritta verso il palco.
Dalle tende color porpora ne uscì una persona, di cui non si riusciva molto bene a distinguere il viso. "Ci siamo", pensò Frank.
La persona continuò ad avanzare verso il centro, finchè anche il viso fù catturato dalla luce.
"Oh. Oh. Quindi.. uhm.. è.. ecco Shannon. Non pensavo fosse un cazzo di uomo!" disse Mikey, palesemente a disagio, che diamine, non voleva vedere un uomo spogliarsi!
Ma poi perchè era pieno di ragazzi se c'era questo che si- oh. Ooooh.
"Ma che cazzo! Andiamocene via!" Erano tutti concordi. Non erano omofobi, per niente, ma non erano gay, quindi non trovavano alcun motivo per cui rimanere.
Solo che.. solo che Gerard non c'era più. Puff. Sparito.
"Dove cazzo è quel coglione di mio fratello!?"
Il piccolo Way stava decisamente per impazzire, era tutto rosso in faccia, tanto che i suoi amici non poterono non ridere.
Decisero di dividersi per cercare quel cazzone- "e se lo trovo gli spacco la faccia in mille pezzi!"
Ray e Bob andarono a destra, Mikey a sinistra, e Frank andò verso il bagno.
"manco fosse un concerto degli Iron Maiden" pensò, mentre cercava l'amico. Si fece strada tra la folla, buttando un occhio in giro, quando finalmente lo vide.
Sorrise, pensando che si, ce l'aveva fatta. Ma avvicinandosi di più, notò che Gerard aveva una.. faccia strana.
Continuava ad aprire la bocca, aveva gli occhi chiusi, e riusciva a vedere che inarcava la schiena e respirava sempre più velocemente.
"Possibile che..?"
Riuscì ad uscire dalla massa, vedendo finalmente Gerard in modo completo, che uhm, aveva una mano nei pantaloni.
Okay.
Okaaay.
Vedeva la forma della mano attraverso la stoffa, vedeva l'altra mano che accarezzava il suo stesso petto, vedeva gli occhi chiusi dal piacere, vedeva che il suo stesso
bacino si spingeva verso quella mano, vedeva la schiena inarcarsi dolcemente, vedeva delle deliziose goccioline di sudore scendergli piano sul viso.
E beh, era la cosa più bella che avesse mai visto.
Frank indietreggiò, ma neanche troppo, giusto per cercare di non essere visto.
Continuava a sentire i gemiti e i sospiri di Gerard, ed era l'unica cosa che importava. Sentiva che gli si stava formando un piccolo, microscopico -si fa per dire, eh- problema.
"Oddio, no, no, no"
Aveva bisogno di un bagno, e subito; ma d'altro canto non poteva andarsene, non riusciva ad andarsene, era pietrificato. E non si aspettava che, quando l'amico venì, urlasse il suo nome.
Cioè, il suo nome, il nome di Frank. WTF!?
E se prima era pietrificato ora era diventato una pietra, gli occhi nocciola fuori dalle orbite, le mani sudate e, beh, sarebbe potuto venire all'istante.
Osservò Gerard riaprire gli occhi dolcemente, come se avesse appena avuto l'orgasmo migliore della sua vita. Il più grande l'osservò di ricambio, ma non era in imbarazzo.
Anzi.
Anzi.
Aveva una strana luce negli occhi- una luce che Frank aveva visto solo una volta o due, mentre il moro si mangiava con gli occhi la persona che passava davanti a loro.
Gli si avvicinò, posando una mano sulla spalla, causando a Frank un mancamento. Gli girò dietro finchè il suo petto non combaciava -perfettamente, tra l'altro- con la schiena del piccolo, e gli posò una mano sul petto, spostando e facendo poi lo stesso con l'altra. Iniziò a massaggiarlo, a baciarlo sul collo, le mani erano ora finite sul suo povero e debole stomaco. Una mano si infilò nella maglia, andando a stuzzicargli un capezzolo, mentre le punte delle dita dell'altra si infilarono superficialmente nel tessuto del boxer. "ahabqbsshwbsewdfgajnaja", pensò Frank. (A voi non capita mai di pensarlo? :D NdA)
Il respiro diventò più pesante, cominciò a sudare, sentì le gambe indebolirsi, una sensazione calda gli travolse il corpo. Gerard decise poi che era il momento, e gli infilò la mano dritta dritta nei pantaloni, facendo sobbalzare occhi color nocciola di piacere. Il suo tocco era caldo e fermo, il suo massaggio era veloce come un fulmine, e Frank stava perdendo la testa. Quando Gerard sentì la punta di Frank inumidirsi si fermò, facendo mugugnare il piccolino. Con la mano sempre sul suo membro, in qualche modo, riuscì a trovarsi davanti a Frank, e si inginocchiò, abbassandogli lentamente i pantaloni e i boxer.
"Non vorrà mica-" Non finì nemmeno di pensare che sì, aveva fatto quello. Lo aveva preso in bocca! Era in completa estasi, e tutto gli appariva nero, rosso e bianco. Nero poichè non vedeva più niente e nessuno; rosso perchè faceva troppo, troppo caldo, e quella posizione, insomma, non aiutava; e bianco perchè aveva visto la luce! Abbassò lo sguardo, e, vedere la testolina di Gerard fare su e giù manco fosse una giostra era troppo, e venì come mai prima d'ora. Il più grande ingoiò, soddisfatto del suo lavoro. Gli rialzò e allacciò i pantaloni, e, alzandosi, gli sorrise soddisfatto. Frank era stato preso alla sprovvista, e sinceramente non sapeva nemmeno cosa dire, aveva già difficoltà a realizzare, figuriamoci pronunciare qualcosa di sensato, così sorrise semplicemente, non fidandosi di sè stesso e di cosa sarebbe potuto uscire dalla sua bocca.
Fecero in tempo a girarsi, a sentire un "OH MIO DIO CHE SCHIFO! LI HO TROVATI! INFILATEMI DEGLI SPILLI NEGLI OCCHI!" e vedere un ragazzo correre via. "Mikey!" urlarono insieme, mettendosi poi a ridere. 
Gerard prese la mano di Frank, pronunciando le due più belle parole che -fin'ora- l'altro potesse mai sentire.
"Casa tua?" Gli sorrise malizioso, guardandolo dalla testa a piedi.
"Ci puoi giurare, Way."


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(*) in francese significa "Notte Bianca", e spero di averlo scritto giusto XD

the awkward moment quando sei ispirata alle SEI DI UNA FOTTUTISSIMA MATTINA DI MERDA DEL DUE NOVEMBRE. D: Comunque, eccomi qua, di nuovo! :D chiedo scusa per sta cosa, uhm, era da tanto che non scrivevo, e mi mancava, sapete? Domani torno a scuola, voglia (come direbbe la mia prof di tecnica turistica) -50.000. E ho pure la verifica di storia alla prima ora! Ma almeno esco alle undici *balla la danza della divah* vi avrò annoiati anche troppo, quindi i'm leaving. Ciao miei belli, ci sentiamo alla prossima, e se mi lasciate una piiiccola recensione mi rendete felicissima. :D
xoxo



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