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Autore: Ragnarok79    03/07/2006    3 recensioni
I nostri amici tornano al villaggio di Musashi dopo aver affrontato il demone farfalla (ep 52) ma...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INTRO

INTRO: Per Kagome e Inuyasha i momenti difficili sembrano essere ormai superati... sarà così??

Ciao a tutti!
Potete far scattare il contatore a -2: ormai la fine de "Il richiamo del sangue, la volontà del cuore" è assai vicina...

AVVISO

Questo capitolo può provocare gravi forme di intolleranza e di istinto omicida verso un ben determinato personaggio... quindi ammazzate lui e non me... anche perché, altrimenti... niente lieto fine.

Bon... vi lascio leggere in pace... Buona lettura
(sergente mi passi l'elmetto ndRagnarok79)

Capitolo 12

Nei giorni seguenti, il gruppetto si spostò di villaggio in villaggio senza incontrare nessuna difficoltà, mantenendo perciò l’atmosfera scherzosa della partenza, finchè giunti nei pressi di un nuovo paese: “Fermi…” disse Inuyasha con tono assai serio iniziando ad annusare intensamente l’aria: “C’è odore di sangue umano… e di un demone… ma non riesco a capire di che tipo…”
“Sarà meglio avvicinarsi al villaggio con cautela allora” osservò Miroku freddamente.
“Già… concordo… Kagome… tu e Shippo rimanete vicino a me!” concluse l’hanyou riprendendo la marcia, ma, giunti a destinazioni, furono preda dello sgomento: tutti gli abitanti erano stati massacrati e i loro corpi orribilmente mutilati.
Quella scena raccapricciante era insostenibile per gli occhi del povero Shippo che nascose il viso nel petto di Kagome, la quale, come Sango e Miroku, distolse lo sguardo da quell’orrore, mentre Inuyasha, pur sconvolto, esaminava ogni angolo per individuare il responsabile della carneficina, temendo ora per la vita dei suoi amici.
D’un tratto un essere sbucò fuori da una capanna fermandosi proprio davanti al gruppo esclamando tra forti risate: “Bene… bene… altro divertimento… mi stavo iniziando ad annoiare…”
“Bastardo… sei stato tu a massacrare tutta questa gente!!” gridò furibondo l’hanyou preparandosi ad estrarre Tessaiga anche se l’esitazione in lui era forte. Sapeva infatti di non essere ancora in grado di padroneggiarla al meglio, sentendola ancora troppo pesante.
“Beh… si… è stata una piacevole distrazione… troppo effimera tuttavia…” rispose il demone con tono arrogante, marcando con la voce il disappunto per la rapida fine di quel ‘divertimento’.
Nel sentire quelle parole Inuyasha si imbestialì gettandosi contro lo youkai pronto a colpirlo con gli artigli: “Maledetto! Muori!!!Sankon Tessou…”
“Tutto qua… mezzo demone… cosa pensavi di fare?” Il demone lo schernì dopo aver evitato il suo attacco con facilità “Ora se non ti dispiace, è arrivato il mio turno… Addio essere inferiore!!” Partendo all’attacco, con una velocità incredibile, il demone colpì ripetutamente Inuyasha scaraventandolo contro il muro di una baracca con l’effetto di farla crollare sull’hanyou.
“Che inutile seccatore… confido che voi mi farete divertire molto di più” affermò il demone, rivolgendosi al resto del gruppo rimasto frastornato da quanto era successo.
“Inuyasha… no…” sussurrò Kagome in preda alla disperazione urlando poi a pieni polmoni “Inuyasha!!” Tendendo nel contempo l’arco e incoccando una freccia: “Maledetto…”
“E tu cosa vorresti fare con quella stupida freccia, mio grazioso bocconcino??” le domandò sorridendo malignamente lo youkai iniziando ad avvicinarsi ai quattro, quando una voce conosciuta attirò la sua attenzione.
“Kagome… smettila… questa questione la chiudo io…” e rivolgendosi poi direttamente al demone: “E tu… maledetto… non provare nemmeno a guardarla… il tuo avversario sono io!!”
“Inuyasha!!” gridò Kagome piena di felicità, mentre lo youkai gli rispose con tono infastidito: “Naraku mi aveva detto che eri un tipo ostinato… pulce… ma non ti preoccupare, prima schiaccerò te e poi mi divertirò con la tua amichetta” concludendo con un ghigno.
“Maledetto… dunque anche tu sei un servo di Naraku…” osservò l’hanyou estraendo Tessaiga, sentendone subito l’elevato peso: “[Dannazione è ancora così pesante…]”
“Diciamo di sì… ma tanto questa informazione non ti sarà più necessaria… perché stai per morire!” Detto questo lo youkai si lanciò nuovamente su Inuyasha, che nonostante gli sforzi per tenere testa all’avversario, fu prima disarmato e poi ferito, trovandosi gli artigli affilati del nemico piantati nella spalla, ricevendo infine una raffica di colpi che lo fecero stramazzare a terra privo di forze e pressoché svenuto.
“Bene… sistemato questo scherzo della natura… passiamo a divertimenti più interessanti…” affermò il demone soddisfatto, girandosi poi verso Kagome, indicandola: “E ora tocca a te farmi divertire…” iniziando a muoversi con calma verso il quartetto.
Miroku, nel sentire quelle parole si mosse d’istinto fuori dal gruppo per proteggere le due amiche, pronto ad usare il vortice: “[Con il vortice dovrei sistemarlo a dovere senza troppi problemi…]” ma come se gli avesse letto nella mente quelle intenzioni, il demone lo ammonì: “Monaco… fossi in te ci ripenserei… se usi il vortice contro di me morirai di sicuro, senza nemmeno riuscire a eliminarmi…” gustandosi l’espressione sconvolta del monaco
“Che vuoi dire… maledetto”
“Semplicemente che il mio sangue è in realtà un potente veleno… quindi mi basterebbe staccare una minima parte del mio corpo e farla risucchiare dal tuo vortice per farti morire all’istante…” aggiungendo poi ridendo di gusto: “Come vedi non puoi fare nulla contro di me!!!”
Lo youkai riprese ad avanzare quando qualcosa lo distrasse nuovamente dal suo obiettivo: “Questo odore… non può essere!!” esclamò sconcertato girandosi di scatto nel tentativo di individuare il suo nuovo avversario, finchè il suo sguardo non cadde su Inuyasha che nel frattempo si era accucciato, rimanendo a testa bassa nella più totale immobilità.
“Oh no… Inuyasha… si è trasformato…” osservò Sango sgomenta, andando subito a cercare con lo sguardo gli occhi di Kagome, scoprendola terrorizzata per quanto stava accadendo.
“Kagome… che hai… Kagome?” le chiese l’amica scuotendola energicamente, riuscendo ad ottenere solo una risposta incomprensibile: “No… non può essere… è tutto come… tutto come l’altra volta…”
In un attimo gli occhi di Kagome si riempirono di lacrime mentre il suo cuore era pervaso dal terrore, finchè straziata da quelle sensazioni e da nefasti presagi, gridò “INUYASHA… torna in te… ti prego!!”
Inuyasha, nel sentire quella voce carica di dolore, alzò la testa mostrando il volto ormai recante i segni della trasformazione: gli occhi iniettati di sangue scorsero rapidamente il campo di battaglia, fino a fissarsi proprio su colei che aveva gridato il suo nome, sussurrando a zanne strette: “Ka… Kagome…”
Il demone era rimasto per un attimo pietrificato vedendo il nuovo terrificante aspetto dell’hanyou, ma, resosi conto della sensazione appena provata, andò su tutte le furie. Ritenendosi umiliato e covando dunque vendetta, si lanciò sul mezzo demone pronto a sferrargli un colpo mortale.
Inuyasha non si mosse fino all’ultimo, poi, all’improvviso, tutto il suo corpo si tese quasi allo spasmo, mentre afferrava al polso l’avversario schiantandolo a terra con una violenza incredibile e una volta atterrato, gli saltò addosso iniziando a farlo a brandelli.
Ancora una volta la sete di sangue e di violenza si stava facendo strada nella sua mente ormai dominata dalla sua parte demoniaca, quando qualcosa attrasse la sua attenzione: Kagome aveva raccolto Tessaiga e gli era corsa incontro. L’hanyou fece un balzo indietro mettendosi sulla difensiva, pronto tuttavia ad aggredire nel modo in cui aveva già dimostrato di saper fare, senza riuscire tuttavia ad intimorire la ragazza, che ora si avvicinava lentamente, ma con decisione.
“Fermati Kagome… così ti farai ammazzare!” Le gridò Sango oramai troppo distante per riuscire a fermarla.
“Adesso la sbranerà… povera Kagome…” strillò Shippo piagnucolando e girandosi dall’altra per non guardare la scena.
“Divina Kagome… tornate indietro… vi prego!!” Aggiunse Miroku cercando anche lui di far desistere la ragazza dai suoi intenti, che a loro giudizio l’avrebbero condotta a morte certa.
Kagome non rispose e continuò ad avanzare, fino a quando arrivata davanti a Inuyasha, questo si alzò di scatto con gli artigli pronti a colpire, senza tuttavia farlo, come se fosse trattenuto da qualcosa.
“Inuyasha… ti prego… torna in te…” sussurrò lei, conficcando Tessaiga nel suolo tra loro due, mentre le lacrime le rigavano ancora il viso.
L’hanyou restò immobile per qualche istante, ma all’improvviso,con uno scatto fulmineo sembrò volerla colpire. Inuyasha all’ultimo si ritrasse allontanando gli artigli da Kagome provocando tuttavia la sua caduta all’indietro per lo spavento e uno strappo in una manica dell’uniforme scolastica.
Il mezzo demone rimase nuovamente immobile a guardare quella ragazza che non faceva trasparire la minima paura al suo cospetto, quando, come fosse stato folgorato, si accasciò al suolo urlando come un forsennato: la trasformazione se pur a fatica stava regredendo sotto la spinta della volontà di Inuyasha, nel tentativo di proteggere Kagome.
“Inuyasha!!” gridò la ragazza, mentre nel suo cuore, la speranza combatteva strenuamente contro la paura di non riuscire a strapparlo a quella follia demoniaca e quindi di perderlo per sempre.
Il ragazzo, infine, stese la mano e afferrò la spada mentre il resto del corpo si contorceva ancora per gli spasmi causati dalla lotta che si combatteva all’interno del suo animo, riuscendo da quel momento a riprendere, poco alla volta, il controllo su se stesso, fino a ritornare il mezzo demone di sempre.
“Kagome!!” urlò, precipitandosi affianco a lei mentre sopraggiungevano anche i loro amici: “Che ti ho fatto Kagome??” chiese, notando il piccolo squarcio nella manica della sua uniforme.
La ragazza stava per rispondergli in modo rassicurante, quando giunto da loro, Shippo sbottò contro Inuyasha: “La stavi per UCCIDERE… maledetto cagnaccio rognoso!!!”
Nel sentire quelle parole il ragazzo si sentì morire al pensiero di aver fatto del male a colei che amava e nemmeno le parole di Kagome, tese a smentire quanto il cucciolo di volpe aveva appena detto, suscitarono alcun effetto. Il ragazzo si scurì profondamente in volto e mentre si alzava pronunciò parole cariche di tristezza e rammarico: “Scusami Kagome… tornerò quando questa bestia dentro di me… sarà completamente soggiogata…”
Inuyasha si voltò di scatto e iniziò a correre lontano, sentendo nella testa rimbombare la voce singhiozzante di Kagome che lo implorava di fermarsi, mentre nel cuore l’eco delle parole del piccolo Shippo continuava a dargli la sensazione di mille pugnalate.
La ragazza non potè far nulla per fermarlo e mentre cercava di ritrovare un contegno, ripensava tristemente a quello di cui si era accorta mentre l’hanyou si era voltato per scappare: Inuyasha stava piangendo.


Piaciuto??
Spero cmq di si... nel frattempo ringrazio Marysq92, Kagome_chan89 e Luchia nanami per i commenti

Al prossimo capito (se sono ancora vivo...)

Ragnarok79

  
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