INTRO: Per Kagome e Inuyasha i momenti difficili sembrano essere ormai
superati... sarà così??
Ciao a tutti!
Potete far scattare il contatore a -2: ormai la fine de "Il richiamo del sangue,
la volontà del cuore" è assai vicina...
AVVISO
Questo capitolo può provocare gravi forme di intolleranza e di istinto omicida
verso un ben determinato personaggio... quindi ammazzate lui e non me... anche
perché, altrimenti... niente lieto fine.
Bon... vi lascio leggere in pace... Buona lettura
(sergente mi passi l'elmetto ndRagnarok79)
Capitolo 12
Nei giorni seguenti, il gruppetto si spostò di villaggio in villaggio senza
incontrare nessuna difficoltà, mantenendo perciò l’atmosfera scherzosa della
partenza, finchè giunti nei pressi di un nuovo paese: “Fermi…” disse Inuyasha
con tono assai serio iniziando ad annusare intensamente l’aria: “C’è odore di
sangue umano… e di un demone… ma non riesco a capire di che tipo…”
“Sarà meglio avvicinarsi al villaggio con cautela allora” osservò Miroku
freddamente.
“Già… concordo… Kagome… tu e Shippo rimanete vicino a me!” concluse l’hanyou
riprendendo la marcia, ma, giunti a destinazioni, furono preda dello sgomento:
tutti gli abitanti erano stati massacrati e i loro corpi orribilmente mutilati.
Quella scena raccapricciante era insostenibile per gli occhi del povero Shippo
che nascose il viso nel petto di Kagome, la quale, come Sango e Miroku, distolse
lo sguardo da quell’orrore, mentre Inuyasha, pur sconvolto, esaminava ogni
angolo per individuare il responsabile della carneficina, temendo ora per la
vita dei suoi amici.
D’un tratto un essere sbucò fuori da una capanna fermandosi proprio davanti al
gruppo esclamando tra forti risate: “Bene… bene… altro divertimento… mi stavo
iniziando ad annoiare…”
“Bastardo… sei stato tu a massacrare tutta questa gente!!” gridò furibondo l’hanyou
preparandosi ad estrarre Tessaiga anche se l’esitazione in lui era forte. Sapeva
infatti di non essere ancora in grado di padroneggiarla al meglio, sentendola
ancora troppo pesante.
“Beh… si… è stata una piacevole distrazione… troppo effimera tuttavia…” rispose
il demone con tono arrogante, marcando con la voce il disappunto per la rapida
fine di quel ‘divertimento’.
Nel sentire quelle parole Inuyasha si imbestialì gettandosi contro lo youkai
pronto a colpirlo con gli artigli: “Maledetto! Muori!!!Sankon Tessou…”
“Tutto qua… mezzo demone… cosa pensavi di fare?” Il demone lo schernì dopo aver
evitato il suo attacco con facilità “Ora se non ti dispiace, è arrivato il mio
turno… Addio essere inferiore!!” Partendo all’attacco, con una velocità
incredibile, il demone colpì ripetutamente Inuyasha scaraventandolo contro il
muro di una baracca con l’effetto di farla crollare sull’hanyou.
“Che inutile seccatore… confido che voi mi farete divertire molto di più”
affermò il demone, rivolgendosi al resto del gruppo rimasto frastornato da
quanto era successo.
“Inuyasha… no…” sussurrò Kagome in preda alla disperazione urlando poi a pieni
polmoni “Inuyasha!!” Tendendo nel contempo l’arco e incoccando una freccia:
“Maledetto…”
“E tu cosa vorresti fare con quella stupida freccia, mio grazioso bocconcino??”
le domandò sorridendo malignamente lo youkai iniziando ad avvicinarsi ai
quattro, quando una voce conosciuta attirò la sua attenzione.
“Kagome… smettila… questa questione la chiudo io…” e rivolgendosi poi
direttamente al demone: “E tu… maledetto… non provare nemmeno a guardarla… il
tuo avversario sono io!!”
“Inuyasha!!” gridò Kagome piena di felicità, mentre lo youkai gli rispose con
tono infastidito: “Naraku mi aveva detto che eri un tipo ostinato… pulce… ma non
ti preoccupare, prima schiaccerò te e poi mi divertirò con la tua amichetta”
concludendo con un ghigno.
“Maledetto… dunque anche tu sei un servo di Naraku…” osservò l’hanyou estraendo
Tessaiga, sentendone subito l’elevato peso: “[Dannazione è ancora così
pesante…]”
“Diciamo di sì… ma tanto questa informazione non ti sarà più necessaria… perché
stai per morire!” Detto questo lo youkai si lanciò nuovamente su Inuyasha, che
nonostante gli sforzi per tenere testa all’avversario, fu prima disarmato e poi
ferito, trovandosi gli artigli affilati del nemico piantati nella spalla,
ricevendo infine una raffica di colpi che lo fecero stramazzare a terra privo di
forze e pressoché svenuto.
“Bene… sistemato questo scherzo della natura… passiamo a divertimenti più
interessanti…” affermò il demone soddisfatto, girandosi poi verso Kagome,
indicandola: “E ora tocca a te farmi divertire…” iniziando a muoversi con calma
verso il quartetto.
Miroku, nel sentire quelle parole si mosse d’istinto fuori dal gruppo per
proteggere le due amiche, pronto ad usare il vortice: “[Con il vortice dovrei
sistemarlo a dovere senza troppi problemi…]” ma come se gli avesse letto nella
mente quelle intenzioni, il demone lo ammonì: “Monaco… fossi in te ci
ripenserei… se usi il vortice contro di me morirai di sicuro, senza nemmeno
riuscire a eliminarmi…” gustandosi l’espressione sconvolta del monaco
“Che vuoi dire… maledetto”
“Semplicemente che il mio sangue è in realtà un potente veleno… quindi mi
basterebbe staccare una minima parte del mio corpo e farla risucchiare dal tuo
vortice per farti morire all’istante…” aggiungendo poi ridendo di gusto: “Come
vedi non puoi fare nulla contro di me!!!”
Lo youkai riprese ad avanzare quando qualcosa lo distrasse nuovamente dal suo
obiettivo: “Questo odore… non può essere!!” esclamò sconcertato girandosi di
scatto nel tentativo di individuare il suo nuovo avversario, finchè il suo
sguardo non cadde su Inuyasha che nel frattempo si era accucciato, rimanendo a
testa bassa nella più totale immobilità.
“Oh no… Inuyasha… si è trasformato…” osservò Sango sgomenta, andando subito a
cercare con lo sguardo gli occhi di Kagome, scoprendola terrorizzata per quanto
stava accadendo.
“Kagome… che hai… Kagome?” le chiese l’amica scuotendola energicamente,
riuscendo ad ottenere solo una risposta incomprensibile: “No… non può essere… è
tutto come… tutto come l’altra volta…”
In un attimo gli occhi di Kagome si riempirono di lacrime mentre il suo cuore
era pervaso dal terrore, finchè straziata da quelle sensazioni e da nefasti
presagi, gridò “INUYASHA… torna in te… ti prego!!”
Inuyasha, nel sentire quella voce carica di dolore, alzò la testa mostrando il
volto ormai recante i segni della trasformazione: gli occhi iniettati di sangue
scorsero rapidamente il campo di battaglia, fino a fissarsi proprio su colei che
aveva gridato il suo nome, sussurrando a zanne strette: “Ka… Kagome…”
Il demone era rimasto per un attimo pietrificato vedendo il nuovo terrificante
aspetto dell’hanyou, ma, resosi conto della sensazione appena provata, andò su
tutte le furie. Ritenendosi umiliato e covando dunque vendetta, si lanciò sul
mezzo demone pronto a sferrargli un colpo mortale.
Inuyasha non si mosse fino all’ultimo, poi, all’improvviso, tutto il suo corpo
si tese quasi allo spasmo, mentre afferrava al polso l’avversario schiantandolo
a terra con una violenza incredibile e una volta atterrato, gli saltò addosso
iniziando a farlo a brandelli.
Ancora una volta la sete di sangue e di violenza si stava facendo strada nella
sua mente ormai dominata dalla sua parte demoniaca, quando qualcosa attrasse la
sua attenzione: Kagome aveva raccolto Tessaiga e gli era corsa incontro. L’hanyou
fece un balzo indietro mettendosi sulla difensiva, pronto tuttavia ad aggredire
nel modo in cui aveva già dimostrato di saper fare, senza riuscire tuttavia ad
intimorire la ragazza, che ora si avvicinava lentamente, ma con decisione.
“Fermati Kagome… così ti farai ammazzare!” Le gridò Sango oramai troppo distante
per riuscire a fermarla.
“Adesso la sbranerà… povera Kagome…” strillò Shippo piagnucolando e girandosi
dall’altra per non guardare la scena.
“Divina Kagome… tornate indietro… vi prego!!” Aggiunse Miroku cercando anche lui
di far desistere la ragazza dai suoi intenti, che a loro giudizio l’avrebbero
condotta a morte certa.
Kagome non rispose e continuò ad avanzare, fino a quando arrivata davanti a
Inuyasha, questo si alzò di scatto con gli artigli pronti a colpire, senza
tuttavia farlo, come se fosse trattenuto da qualcosa.
“Inuyasha… ti prego… torna in te…” sussurrò lei, conficcando Tessaiga nel suolo
tra loro due, mentre le lacrime le rigavano ancora il viso.
L’hanyou restò immobile per qualche istante, ma all’improvviso,con uno scatto
fulmineo sembrò volerla colpire. Inuyasha all’ultimo si ritrasse allontanando
gli artigli da Kagome provocando tuttavia la sua caduta all’indietro per lo
spavento e uno strappo in una manica dell’uniforme scolastica.
Il mezzo demone rimase nuovamente immobile a guardare quella ragazza che non
faceva trasparire la minima paura al suo cospetto, quando, come fosse stato
folgorato, si accasciò al suolo urlando come un forsennato: la trasformazione se
pur a fatica stava regredendo sotto la spinta della volontà di Inuyasha, nel
tentativo di proteggere Kagome.
“Inuyasha!!” gridò la ragazza, mentre nel suo cuore, la speranza combatteva
strenuamente contro la paura di non riuscire a strapparlo a quella follia
demoniaca e quindi di perderlo per sempre.
Il ragazzo, infine, stese la mano e afferrò la spada mentre il resto del corpo
si contorceva ancora per gli spasmi causati dalla lotta che si combatteva
all’interno del suo animo, riuscendo da quel momento a riprendere, poco alla
volta, il controllo su se stesso, fino a ritornare il mezzo demone di sempre.
“Kagome!!” urlò, precipitandosi affianco a lei mentre sopraggiungevano anche i
loro amici: “Che ti ho fatto Kagome??” chiese, notando il piccolo squarcio nella
manica della sua uniforme.
La ragazza stava per rispondergli in modo rassicurante, quando giunto da loro,
Shippo sbottò contro Inuyasha: “La stavi per UCCIDERE… maledetto cagnaccio
rognoso!!!”
Nel sentire quelle parole il ragazzo si sentì morire al pensiero di aver fatto
del male a colei che amava e nemmeno le parole di Kagome, tese a smentire quanto
il cucciolo di volpe aveva appena detto, suscitarono alcun effetto. Il ragazzo
si scurì profondamente in volto e mentre si alzava pronunciò parole cariche di
tristezza e rammarico: “Scusami Kagome… tornerò quando questa bestia dentro di
me… sarà completamente soggiogata…”
Inuyasha si voltò di scatto e iniziò a correre lontano, sentendo nella testa
rimbombare la voce singhiozzante di Kagome che lo implorava di fermarsi, mentre
nel cuore l’eco delle parole del piccolo Shippo continuava a dargli la
sensazione di mille pugnalate.
La ragazza non potè far nulla per fermarlo e mentre cercava di ritrovare un
contegno, ripensava tristemente a quello di cui si era accorta mentre l’hanyou
si era voltato per scappare: Inuyasha stava piangendo.
Piaciuto??
Spero cmq di si... nel frattempo ringrazio Marysq92, Kagome_chan89 e Luchia
nanami per i commenti
Al prossimo capito (se sono ancora vivo...)
Ragnarok79