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Autore: roxy_xyz    02/11/2011    9 recensioni
[Questa storia partecipa all'iniziativa "BirthDay-A". Buon compleanno, Lights]
Hermione sta attraversando un brutto momento, c'è crisi ovunque, anche nel Mondo Magico e lei, come tutte noi, fatica ad arrivare a fine mese. Qualcuno si offrirà di aiutarla...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Avevo chiesto dei prompt, volevo scrivere una storia perfetta, che ci fosse un tocco di erotismo e di angst, volevo scrivere un capolavoro per Lights, per festeggiare il suo anniversario su Efp.
Eppure, guardavo i prompt e nulla… il foglio piangeva, finché mi sono ricordata che dovevo scrivere per Luciana, dovevo farla sorridere. E luce fu!
Mettete da parte la mia fissa per l’IC e leggete questa storia e divertitevi con me. Perché è assolutamente OOC e per una volta non voglio essere la solita roxy precisina.
Ti voglio bene lovetto…






“Forse… sì, o proprio no!”



Prompt: Forse… sì, o proprio no
Citazione: Se mi lovvi una volta, mi lovvi per sempre... sono meglio di un trilogy!


***

I



Sabato mattina e come gli ultimi sabati, mi trovavo seduta alla mia scrivania presso il Dipartimento Auror. Cosa voleva dire restare nel letto fino a tardi? Godere di quei giorni liberi per sistemare la casa?
Ormai erano due mesi e mezzo che facevo così. Casa- Lavoro-Casa e, a volte, mi concedevo il lusso di un bagno caldo per rilassarmi un po’.
Pazza direte voi. Responsabile è la mia risposta.
L’idea di andare a vivere sotto un ponte o di chiedere un prestito ai miei genitori mi ripugnava, quindi avevo chiesto al mio superiore di fare straordinari, avevo bisogno di entrate più soddisfacenti, altrimenti la mia padrona di casa non avrebbe esitato un attimo a cacciarmi via.
Da quando Luna mi aveva lasciato per andare a convivere con Ron, avevo visto il mio conto ridursi sempre di più, fino a quando non avevo deciso di prendere un paio di provvedimenti.
Niente vita sociale e soprattutto shopping, mentre mi ero proposta volontaria per ogni missione.
“Ne è sicura, Granger?” mi aveva domandato il capo.
Al cento per cento.
Avevo lavorato sodo senza sperperare i miei guadagni, ma nonostante tutto, mi ritrovavo a fissare il mio conto quasi al secco. Dovevo inventarmi qualcosa… sì, ma cosa?
Un bussare alla porta mi riscosse dai miei pensieri. Chi poteva essere a quest’ora?
“Avanti” dissi con un pizzico di curiosità.
Il viso sorridente di Harry fece capolino dalla porta, anche lui come me non poteva esimersi dal lavorare il sabato. Solo che lui lo faceva perché odiava restare in casa, mentre io… be’, per quel motivo che ormai tutti conoscono.
“Ciao, che ci fai qui?” Mi alzai per stringerlo in un abbraccio stritola ossa. Era passato troppo tempo dall’ultima volta che avevamo passato una giornata insieme e c’erano momenti in cui sentivo la necessità di averlo accanto, di portarlo con me in missione, magari in versione Harry-tascabile. Ero normale o la stanchezza stava mostrando tutti i sintomi?
“Non avevo voglia di rimanere in quella dannata casa. Che ne dici di passare una giornata con me?”
“Oh, Harry! Non posso, mi dispiace, ma devo finire di controllare questi fascicoli.” Vidi il suo sguardo rabbuiarsi all’istante. “Se potessi, lascerei ogni cosa, lo sai.”
I suoi occhi si fecero attenti, mentre mi scrutava alla ricerca di una risposta. “Cosa succede, Hermione?”
“Ho qualche problema…” Cominciai a dire, rimanendo sul vago. Avevo paura che una volta accennato ai miei problemi di denaro, il mio amico avrebbe fatto come al suo solito. Lui era ricco, grazie alla fortuna che gli avevano lasciato i genitori e negli ultimi anni aveva messo altro denaro da parte. Se gli avessi parlato sinceramente, mi avrebbe dato libero accesso alla sua camera blindata alla Gringott, mentre io volevo risolvere ogni cosa da sola.
“Di che tipo, Hermione?”
“Non ti preoccupare, sono capace di gestirlo da sola.” Bugiarda.
“Da quando hai paura di dirmi come stanno le cose?” Chiese un po’ deluso dal mio comportamento.
“È che… ti conosco.”
Avevo dimenticato quanto fosse abile nel carpire le informazioni anche senza una ammissione da parte mia, gli bastò guardare il foglio con gli appunti di tutte le mie spese per fare due più due. “Hai problemi finanziari?”
Beccata. Anziché rispondergli, gli feci un cenno affermativo, troppo vergognosa della mia situazione.
“La mia migliore amica mi tiene nascosto una cosa così importante… posso sapere il perché?”
Potevo rispondere alla sua domanda ed essere gentile? “Perché mi avresti fatto un assegno e io non voglio i tuoi soldi…”
“E allora, cosa intendi fare?” Mi domandò calmo, nonostante sapessi quanto ci fosse rimasto male.
“Beh, ho notato che ad uccidermi il conto è l’affitto. Quindi, o cerco un’altra sistemazione, magari più piccola e più economica, o cerco un coinquilino. Quando c’era Luna con me, non avevo di questi problemi.” Ed era vero, quella ragazza, oltre a essere una ventata di allegria e buon umore, mi aveva aiutato parecchio nei lunghi mesi di convivenza.
Ci eravamo conosciute meglio e divertite tanto insieme e ora che se ne era andata mi mancava. Sentivo quella casa troppo enorme per me… così vuota.
Improvvisamente gli occhi di Harry si illuminarono pericolosamente. “Ho trovato!”
“Mi hai trovato casa?” domandai curiosa.
“Ti ho trovato un coinquilino” commentò invece con un piccolo sorriso di soddisfazione.
“Chi?”
“Io!”
Oh, santa Luce!


Ci vediamo tra una settimana con uno dei capitoli che amo di più!
   
 
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