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Autore: Roxanne Potter    02/11/2011    2 recensioni
Una flash fic su Ignotus Peverell e sui suoi pensieri riguardanti la morte e i Doni creati da lui e i suoi fratelli.
Affrontasti la vita con la consapevolezza che nessuno poteva scampare alla morte.
Era l'unico destino di cui tutti gli uomini e le donne potevano essere certi: il proprio corpo ridotto ad un involucro vuoto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Sapevi che la tua fine sarebbe arrivata.
L'hai sempre saputo. Non ti sei fatto ingannare dai sogni di gloria dei tuoi fratelli. Loro hanno creato i Doni della Morte convinti di sfuggirle, tu l'hai fatto semplicemente per avere un manufatto da tramandare ai tuoi discendenti.
Una volta, forse, sognavi davvero di poter diventare il Padrone della Morte.
Ma, trovandoti tra le mani il Mantello dell'Invisibilità, capisti che era solo una sciocca ed effimera illusione: in fondo, a cosa serviva il mantello da te creato se non a rendere del tutto invisibile chi lo indossava?
La Bacchetta di Sambuco non era realmente invincibile; te ne rendesti conto quando alle tue orecchie giunsero voci su una Stecca della Morte, che andava passando di mano in mano a maghi che si vantavano di aver battuto il precedente possessore della bacchetta.
La Pietra della Resurrezione richiamava semplicemente le ombre dei defunti, scaraventandoli in una dimensione che non era più la loro, rendendoli tristi, cupi e spenti. Quella reazione da parte dello spettro di Isabelle aveva portato tuo fratello al suicidio.
Affrontasti la vita con la consapevolezza che nessuno poteva scampare alla morte.
Era l'unico destino di cui tutti gli uomini e le donne potevano essere certi: il proprio corpo ridotto ad un involucro vuoto.
Nessuno avrebbe potuto sottrarsi alla scoperta di ciò che ci sarebbe stato oltre.
Nessuno. Neanche un uomo capace di richiamare le anime dei defunti rigirandosi tra le mani una pietra. Neanche una persona armata di una bacchetta invincibile. Neanche un giovane ragazzo che si getta addosso un mantello, rendendosi invisibile agli occhi degli umani, ma non a quelli del destino.
Adesso guardi tuo figlio. Attorno al tuo letto, il letto del moribondo, ci sono tua moglie, i tuoi nipoti e il resto della famiglia.
-Padre...
Levi una mano tremante per indicare l'armadio in fondo alla stanza.
-Lì... apritelo. C'è un mantello che dovete prendere...- mormori.
La moglie di tuo figlio leva la bacchetta e sussurra un incantesimo: il mobile si spalanca, poi un mantello blu si solleva dal fondo e vola verso il letto.
Con le tue ultime forze, lo afferri e lo porgi a tuo figlio, che ti fissa con gli occhi pieni di lacrime.
-Questo è il Mantello dell'Invisibilità. Fallo passare alla nostra famiglia per diretta discendenza. Un giorno, prima che tu muoia, dovrai affidarlo ad Adrian...
Sposti lo sguardo sul bambino che assiste alla scena con aria spaventata e persa.
-Non importa se la nostra discendenza sarà maschile o femminile. Anche una Peverell avrà diritto a possedere questo mantello e passarlo al figlio o alla figlia. Adesso lo affido a te. Fanne buon uso.
La malattia ti ha ormai consumato, la tua mano ricade sul letto e chiudi gli occhi.
Tutto intorno a te diventa buio e silenzioso, mentre i tuoi respiri si fanno rantoli e infine si spengono.
Così lasci che la Morte venga da te: la accogli come una vecchia amica e te ne vai con lei, da pari a pari, congedandoti da questa vita.
   
 
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