Libri > Cronache del mondo emerso
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Autore: Puck nineseven    02/11/2011    0 recensioni
Settanta anni dopo l'ultima guerra, nuove nubi si addensano all'orizzonte. Vecchi nemici ritornano dall'ignoto, in cui parevano confinati. Nuovi e vecchi eroi sono pronti a cambiare le carte in tavola e sconvolgere il corso degli eventi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erak  Maar. Il mondo emerso. La terra da cui erano stati scacciati. Dopo la grande sconfitta, gli elfi non agognavano più un posto nella terra dei loro antenati. In seguito alla caduta di Kryss, gli accordi di pace avevano permesso agli elfi di rimanere nel mondo emerso. La cosa avrebbe dovuto evitare scontri, ma tra i due popoli i rancori erano troppi. Come si poteva vivere fianco a fianco con coloro che aveva cercato di sterminare il tuo popolo? Anche dopo settant'anni nessuno aveva mai tentato di invadere di nuovo il mondo emerso. Gli elfi non avevano più radici in quella terra, tutto ciò che conoscevano era nelle terre ignote e di certo con la situazione politica di quegli anni una nuova guerra sarebbe stata insostenibile. Il sovrano era stato scelto tra i membri della nobiltà, ma non ci si poteva definire in pace. Lotte fratricide sconquassavano le terre ignote, complotti, ribellioni e omicidi erano all'ordine del giorno. Ma quando Midien salì al potere le cose cambiarono. Certo il mondo emerso era stato nuovamente invaso, i giovano sono strappati alle famiglie per morire al fronte. Ma questo è il prezzo imposto per la tranquillità.

Jen era confusa. Come mai le stava raccontando ciò che era successo dopo la caduta di Kryss? Cosa voleva quell'uomo da lei? Era davvero lui Midien il terribile? "La grande sconfitta rappresenta una macchia nella storia degli elfi. Non mi interessano le terre. Ma il mio popolo ha sofferto la sconfitta e l'umiliazione che deriva da essa. Il mio dovere di re è quello di cancellare tutto ciò che può nuocere."
Jen non riusciva più a trattenere la rabbia e scattò in piedi, tra il mormorio stranito dei presenti. "E' per il vostro popolo che distreggete ogni cosa che incontrate? Che abbattete foreste? Che uccidete giovano innocenti?- Senza renderse conto aveva cominciato a gridare- E' sempre per il vostro popolo che avete ucciso il mio maestro e che mi avete portata qui? Che razz.....  " Due guardie l'afferrarono per le braccia. Avrebbe voluto divincolarsi ma oramai il suo corpo era senza alcuna forza. Vide il re venire verso di lei. "Avevo visto giusto allora. Pensare che per un attimo avevo temuto di essermi sbagliato sulla tua indole. Pare proprio che tu abbia preso da Mizar. Ti chiedi come faccio a sapere chi è tuo padre, vero? Avrai le tue risposte quando userai il tuo caratterino in un'altra maniera. Portatela via."
Jen venne trascinata, pressocchè incoscente, fino all'uscita dell'antica sala del consiglio.

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Perdonatemi se questo capitolo fa schifo. Vi pregherei di lasciare una recensione per dirmi che ne pensate, non è obbligatorio ma mi farebbe piacere.
Grazie, in anticipo. JoanCherie.
  
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