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Autore: redeagle86    02/11/2011    1 recensioni
Fanfiction a quattro mani, realizzata con ChibiRoby ^__^
Dal cap.1 "Siamo come sempre su Wonder, pacifico mondo in cui convivono sette differenti regni. Ma non fatevi ingannare dalle apparenze, perché questo non è il pianeta che abbiamo imparato a conoscere e ad amare: il tempo, infatti, ha fatto avanzare le lancette di ben tredici anni.
Già, tredici anni sono passati da quando Fine e Rein hanno ridato energia alla Benedizione del Sole, fermando il potere del Cristallo Oscuro, e molte cose sono cambiate per loro…
"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo che la moglie ebbe lasciato la stanza in lacrime Shade appoggiò la mano dov’era stato colpito e sussurrò:

-Fine…- con tono amareggiato: da quando la conosceva, la rossa non aveva mai alzato un dito su nessuno. –Forse ho sbagliato ad aggredirla in quel modo…- rifletté per poi scuotere il capo e sedersi alla scrivania.

Nel frattempo, fuori dalla porta, Tio stava cercando di tranquillizzare Eclipse; il bambino infatti si era spaventato molto vedendo la madre scappare via in lacrime.
-Coraggio Eclipse, vedrai che non è niente di grave- cercò di rassicurarlo il principe di Mera-Mera anche se in realtà non ne era molto convinto. Ma la cosa che lo sorprendeva di più era che Shade non le fosse corso dietro.
-Ragazzi, che succede?- chiese un uomo dai capelli biondi avvicinandosi ai due.
-Zio Bright!-esclamò Eclipse.
-Ciao, piccolo- lo salutò scompigliandogli affettuosamente i capelli. –Che cosa è successo a Fine? L’ho appena vista correre via in lacrime- aggiunse rivolto a Tio.
-Non lo so, eravamo in camera quando abbiamo sentito Shade urlare…da quello che ho capito credo debba trattarsi di qualcosa che riguarda Lily.
-Capisco… Eclipse perché non vai a mangiare qualcosa mentre io e Tio andiamo a parlare con tuo padre?- propose Bright approfittando della golosità del nipote. Il bambino non se lo fece ripetere due volte.
-Vado. A dopo zio, ciao Tio- li salutò dirigendosi verso le cucine.

-Avanti- mormorò il re della Luna.
-Ehi, amico, come va?- domandò Bright entrando insieme a Tio nella stanza.
-Come vuoi che vada? Mia moglie mi ha mentito e ha messo volontariamente in pericolo nostra figlia mandandola nel passato, più precisamente ai tempi di Boomo e del cristallo oscuro; ma a parte questo va tutto a meraviglia!- esclamò sarcastico.
-Lily è nel passato?- domandò sorpreso Tio.
-Raccontaci tutto dall’inizio- disse Bright mettendosi comodo: sospettava che sarebbe stata una cosa molto lunga.

-…e questo è tutto- concluse Shade, finendo di raccontare agli amici quello che era successo quel giorno: entrambi erano rimasti sbalorditi.
-Shade ascoltami, capisco che tu sia arrabbiato, ma non credi di avere esagerato? Fine è una mamma e nessuna madre metterebbe in pericolo la propria figlia a meno che non sia proprio necessario. E ricordati che non è sola, ci siete voi a proteggerla e in più Grace le ha donato il potere di Prominence… - cercò di convincerlo il sovrano del Regno Solare.
-Inoltre dimentichi che Lily, tra tutte le principesse di Wonder, è l’unica in grado di difendersi da sola e che Fine non l’avrebbe mai fatta partire se non fosse stata sicura che non le sarebbe accaduto nulla!- aggiunse Tio.
-Avete ragione, vado subito da lei.
***

Nel frattempo, Fine si trovava nel giardino del castello seduta su una panchina.
-Shade, sei uno stupido, secondo te avrei messo in pericolo Lily senza alcun valido motivo?- pensava in lacrime.
-Mammina…
La regina alzò lo sguardo e vide Eclipse con in mano un pasticcino: mentre divorava un dolcetto dopo l’altro, si era ricordato che la madre portava sempre un pasticcino a lui o alla sorella per far tornare loro il buon umore: così aveva deciso di fare lo stesso.
-Non piangere, sono sicuro che papà non pensava veramente quello che ti ha detto. Lo conosci è molto impulsivo e spesso parla senza pensare.
A quelle parole la rossa non potè non sorridere al suo bambino che la guardava offrendole il pasticcino che aveva in mano.
-Ti voglio bene, piccolo mio!- gli disse abbracciandolo forte.
-Anch’io, mamma…tantissimo.
Shade aveva visto tutta la scena e sorrideva intenerito: come aveva potuto pensare anche solo per un attimo che il suo amore avesse messo in pericolo la loro bambina senza avere delle buone ragioni? Che stupido! Lei amava i loro figli più della sua stessa vita, non avrebbe mai potuto metterli in pericolo…
Notò che Eclipse lo stava osservando, così gli sorrise dicendogli di andarsene: il bambino capì subito le intenzioni del padre, salutò la madre e si allontanò.
-Amore, mi dispiace di averti ferito c…
-Non mi hai ferita, mi hai delusa!- lo interruppe Fine. –Credevo che ti fidassi di me, e che sapessi che non avrei mai messo Lily in pericolo se non fosse stato necessario!- continuò voltandosi verso di lui e mostrando così gli occhi gonfi e il viso rigato dalle lacrime.
A quella vista gli si strinse il cuore: quando tredici anni prima si era innamorato di lei aveva giurato che non avrebbe mai permesso a niente e nessuno di farla piangere…e adesso era lui ad aver causato quelle lacrime; l’abbracciò di slancio, stringendola forte al suo petto e sussurrandole in un orecchio:
-Scusami piccola, non volevo urlarti quelle cose, solo che mi sono sentito tradito. Potrai mai perdonarmi?
-Shade, mi dispiace di averti mentito, ma…
-Sshh non importa…- le sussurrò posandole un dito sulle labbra. –Quando potrai dirmelo, lo farai…- aggiunse prima d’impossessarsi delle sue labbra.

***

Ma ora lasciamo i sovrani della Luna alle loro scuse e torniamo nel passato a vedere cosa combina la nostra principessa maschiaccio preferita.

Lily stava tranquillamente dormendo finché non venne svegliata dai caldi raggi del sole, che entravano dalla finestra che aveva dimenticato aperta la sera prima.
-Ah, che bella dormita!­- mormorò guardandosi intorno, non riuscendo a capire dove si trovasse. –Dove sono? Questa non è la mia camera…é vero, la principessa Grace mi ha mandato nel passato per proteggere la mamma e la zia!- esclamò, alzandosi dal letto e iniziando a prepararsi.
Quella mattina era a dir poco euforica: non vedeva l’ora di vivere mille avventure ma soprattutto voleva dimostrare a tutti che poteva essere una buona principessa anche se non amava le feste e la vita mondana. Sì, questa era la sua occasione per dimostrare a Wonder il suo valore.
-Buongiorno principessa Lily, sono venuto a prenderla per accompagnarla a fare colazione!
-Grazie, Poomo, sei molto gentile, però ti prego dammi del tu: odio questi formalismi, soprattutto tra amici- disse la rossa.
Il folletto non riuscì a non sorridere alla semplicità della piccola ed era sicuro che lì sarebbe stata al sicuro.
-Come vole… vuoi tu, Lily.
-Bene andiamo Poomo, ho una fame!- annunciò uscendo dalla stanza seguita dal folletto.
-Buongiorno Lily, 'giorno Poomo- li salutò Tio
-Buongiorno Tio!- risposero i due
-Vieni a fare colazione con noi?- chiese gentilmente Lily
-Ecco…veramente ti stavo aspettando- mormorò portandosi una mano dietro la testa imbarazzato, arrossendo leggermente. –Sai avevo paura che, se fossi stato da solo, mi sarei perso- aggiunse a mo di spiegazione notando il modo in cui Poomo lo guardava.
Strinse il ciondolo tra le mani, poi lo apri, e apparve l’ologramma di sua madre.
-Mamma!- esclamò felice
-Lily, come stai?- chiese la regina mentre il marito compariva alle sue spalle.
-Benissimo, sono tutti gentilissimi con me…sai papà, non sei cambiato per nulla in questi anni!- rispose.
I sovrani della Luna tirarono un sospiro di sollievo nel costatare che la loro bambina stava bene ed era felice.
-Bene se hai bisogno di aiuto o non capisci qualcosa di quello che accade non esitare a chiamarci- le raccomandò Shade.
-Non preoccuparti, c’è Poomo a darmi una mano!
-Poomo? Vuoi dire che ti ha riconosciuta?
-Sì e la principessa Grace gli ha chiesto di aiutarmi a tenere nascosta la mia vera identità.
-Meno male, siamo molto più tranquilli sapendo che c’è lui a prendersi cura di te!
-Grazie per la fiducia!- scherzò. –Beh ora è meglio che vada: non vorrei che mi venissero a cercare- continuò.
-Va bene piccola, fai la brava e stai attenta!- le disse Shade.
-E ricordati che ti vogliamo bene- aggiunse Fine.
-Anch’io vi voglio bene, salutatemi Eclipse, a presto- li salutò, prima di chiudere il ciondolo. Poi si alzò per tornare dentro, ma nel voltarsi si scontrò con qualcosa o meglio qualcuno…
Quando alzò lo sguardo, Lily sbiancò: lui aveva sentito tutto, aveva scoperto il suo segreto.

Intanto Shade era riuscito ad entrare indisturbato nel covo di Bright e adesso stava ascoltando la discussione tra il principe dei gioielli e Boomo.
-Mi stai dicendo che grazie alle pietre di Grace diventerò il padrone indiscusso di Wonder?-domandò il “malvagio” Bright
-Esatto!-rispose Boomo
-E la principessa Fine sarà la mia regina!- continuò entusiasta.
-Prova solo ad avvicinare le tue luride manacce a Fine e vedi come te le combino!- pensò il principe della Luna furioso.
Il folletto lo guardò con un enorme gocciolone dietro la testa pensando che se avesse saputo prima che il principe Bright da cattivo sarebbe stato uno stupido capace solo di bere the e di escogitare piani uno più idiota dell'altro, avrebbe sicuramente cercato qualcun altro per i suoi scopi. Ma si sa: è inutile piangere sul latte versato, ormai era in ballo e gli toccava ballare.
-Lascia perdere, dobbiamo recuperare le pietre: sono custodite dai sovrani di ogni regno e…
-Ho sentito abbastanza!- pensò Shade allontanandosi diretto al Regno Solare: doveva avvisare le gemelle.
  
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