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Autore: kibachan    04/07/2006    2 recensioni
(...)Mezzanotte. Nei corridoi del castello regnava il silenzio più assoluto. La luna piena che si stagliava maestosa nel cielo, rifletteva il suo corpo argenteo facendolo risplendere più del solito.(...)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota: questa fic è nata da uno scherzo che ho fatto con la mia amica Rika Malfoy, e l'ho scritta per gioco. Ma alla fine inaspettatamente è venuto fuori qualcosa di molto carino. Vi consiglio di dargli un'occhiata.^^

TROVARE L'AMORE DOPO LA MORTE

Mezzanotte.
Nei corridoi del castello regnava il silenzio più assoluto. La luna piena che si stagliava maestosa nel cielo, rifletteva il suo corpo argenteo facendolo risplendere più del solito.
Aleggiò spirando verso una delle grandi finestre per osservare quella luna malinconica che gli ricordava nitidamente la sua morte; quella morte temuta e umiliante che a un certo punto era diventata desiderata e dolce, quando ci si accorse troppo tardi di quanto quella maledetta ascia non fosse affilata a dovere.
Il silenzio opprimente della notte invernale venne spezzato da un rumore insolito.
Il fantasma dell'uomo che era si volse verso quel suono: flebili singhiozzi.
Provenivano da dietro una porta di legno malconcio, la porta del bagno delle ragazze.
La attraversò.
Il bagno umido emanava una riverbero grigiastro, effetto della luce lunare che entrava dalla finestra piena di sbarre e si spandeva sulle mattonelle bianche e bagnate. Il tutto dava alla stanza una meravigliosa aria spettrale.
Alzò il viso quanto la gorgiera glielo permetteva e la vide.
Seduta sulla finestra che guardava tristemente fuori. Il corpo fluorescente attraversato dalla pallida e malinconica luce della luna. Lacrime argentee le rotolavano giù dalle guance.
"cosa la cruccia signorina?" le chiese con voce regale, d'oltretomba. Quella si voltò di scatto sorpresa dalla voce che aveva rotto il silenzio
"S-Ser Nickolas!" balbettò la ragazza fantasma risistemandosi convulsamente gli occhiali. "non l'avevo sentita" abbassò lo sguardo "pensavo alla vita...." Ammise tristemente "la rimpiangi?" le chiese "No!" rispose scandalizzata, poi si rattristò nuovamente "ma pensavo che in fondo non è cambiato nulla da allora...." Ser Nickolas si sedette anche lui sulla finestra, stranamente contento di non dovere continuare a passare quella notte di dicembre da solo.
"ero insignificante da viva e lo sono ora, i vivi non hanno paura di me, non evitano il mio bagno per paura, ma perché la mia presenza li infastidisce, li annoia, li...." Si fermò.
"mi perdoni Ser Nickolas..... sto annoiando anche lei." Disse abbassando gli occhi nero trasparente. "nient'affatto mia cara! Sono lusingato che abbia deciso di confidare con me i suoi patimenti, ogni buon gentiluomo deve prestare aiuto a una fanciulla che soffre.." le guance di Mirtilla si rischiararono ulteriormente, se fosse stata viva sarebbe arrossita.
"lei è gentile Ser Nickolas, se ci fossero stati più uomini come lei quando ero qui a scuola, probabilmente non sarei morta..." "sta di nuovo rimpiangendo la vita, signorina Mirtilla..." le disse dolcemente il cavaliere portandole dietro l'orecchio trasparente una ciocca di impalpabili capelli corvini "non bisogna rimpiangere il passato..... ogni momento trascorso..... non tornerà...." Le disse ancora, e poi guardandola intensamente aggiunse "e lei non potrebbe mai essere più bella di adesso....."
Mirtilla lo guardò incredula. Nessuno, nemmeno i suoi genitori le avevano mai detto che era bella. Lei sapeva di non esserlo.
Perché proprio adesso? Che era morta, che si trovava in un bagno umido e maleodorante, che aveva le lacrime argentate agli occhi che le avevano sconvolto il viso pallido e trasparente.
Ser Nickolas, quel fantasma dall'aspetto di un uomo maturo e gentile, quel cavaliere affascinante e dignitoso anche se la sua testa era attaccata al collo soltanto da uno stralcio di pelle e tendini malconci, l'aveva appena definita.... Bella.
L'uomo le sfilò piano gli occhiali dal naso che si dissolsero nell'aria gelata della notte.
"Mirtilla.... Se solo lei non fosse così giovane..." sussurrò accarezzandole una guancia "Ser Nickolas.." sussurrò la ragazza poggiandosi lievemente su una spalla vestita dalla trasparente armatura del cavaliere "contando anche la mia vita terrena io ho più di sessanta anni...... Lo sa?" aggiunse maliziosa.

Le labbra blu dell'uomo, le labbra violacee della ragazza...... unite in un timido bacio che infrange la barriera della vita mortale......

 
  
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